Disabilità: come relazionarsi, ascoltare e intercettare i bisogni dei disabili

Roma, 25 gennaio 2022 – Chiunque si occupi di persone con disabilità deve possedere caratteristiche, doti comportamentali e peculiarità personali non comuni: cordialità, per la maggior capacità comunicativa che essa comporta; relazionalità, in mancanza della quale non è possibile ottenere nessun risultato; pazienza, indispensabile per potersi prendere cura di persone con problemi più o meno gravi e più o meno evidenti; costanza, per essere in grado di sopportare meglio le inevitabili crisi di un lavoro pratico operativo che non sempre è ripagato da risultati evidenti; amore, perché senza amore non possiamo fare nulla in campo educativo.

La persona empatica riesce a riconoscere le emozioni dell’interlocutore come se fossero le proprie.
E’ importante inoltre il saper applicare strategie di gestione dello stress, delle pressioni esterne, dei momenti di fragilità, di incertezza, di rabbia e aggressività, che possono spesso insorgere nella persona con disabilità, attraverso la vicinanza, la relazione amichevole, l’accettazione e il contenimento delle emozioni negative, dei momenti di rabbia, irritabilità e demotivazione.

“Per l’instaurarsi di una solida relazione positiva, sia sicuramente utile anche una grande capacità di empatia”, spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

“E’ consigliabile poi condividere non solo i valori, ma anche i momenti di divertimento e di entusiasmo. Attraverso questi strumenti possono quindi essere “intercettati” i bisogni dell’altro, anche quelli non apertamente espressi. Questo avviene quando si è entrati in una connessione relazionale profonda, ove vi sia fiducia reciproca”, continua Lanari.

A volte adottare certi comportamenti e atteggiamenti può rappresentare una scelta consapevole, frutto di pensiero e riflessione; in altri casi è la messa in pratica di uno stato interiore, di una predisposizione personale d’animo, attuata in modo del tutto inconsapevole e spontaneo. Ecco perché a volte ci troviamo a nostro agio in una situazione relazionale e altre volte avvertiamo delle difficoltà.

É importante perciò considerare che la maggior parte delle persone con disabilità possiede un vissuto spesso violentemente traumatico, che può condizionare la stabilità dei comportamenti relazionali. Se da un lato può esserci una sensibilità e una saggezza più elevate, acquisite dopo il superamento dei vissuti traumatici e deprivanti, dall’altro ci si può aspettare l’insorgenza di improvvisi momenti di fragilità e incertezza, che possono spesso sfociare in insofferenza, instabilità e aggressività.

La dr.ssa Manuela Chiodetti, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, afferma che “fondamentale può  rivelarsi il poter contare su una relazione positiva con una figura di riferimento”.

Attraverso la figura dell’assistente vi è il superamento dell’esigenza di aiuto limitata ai bisogni primari, e quindi:

– una focalizzazione di aspirazioni, desideri e interessi che erano stati repressi
– il conseguente incremento di attività
– una maggiore opportunità di socializzazione e il miglioramento della vita di relazione
– una rivisitazione dei rapporti con i familiari soprattutto se conviventi
– una riappropriazione dei ruoli: nella vita di coppia, o come genitori con disabilità che possono
occuparsi dei propri figli o come adulti con disabilità in grado di occuparsi dei propri genitori anziani,
ecc.
– una diminuzione di stati di depressione, isolamento ed esclusione
– un miglioramento dell’autostima, dell’umore e della qualità della vita
– la possibilità di accesso al mondo lavorativo, all’istruzione, allo sport e al divertimento.

L’assistente, il familiare o più in generale la figura significativa che si prende cura della persona con disabilità, ha comunque il diritto ad un addestramento finalizzato al potenziamento delle proprie abilità relazionali.

Per questo il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, grazie alla sua rete professionale di 373 Psicologi, ha deciso di offrire un aiuto finalizzato a relazionarsi, ascoltare e intercettare i bisogni delle persone con disabilità.

Il sostegno é offerto in tutte le regioni italiane e in 22 paesi esteri (Regno Unito, Francia, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Mozambico, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera).

Per contattare il servizio, offerto in 27 lingue, basta chiamare il n. 06 2279 63 55 o al n 331 8206 575, o
collegarsi al sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

 

Disabili: l’importanza dello sport per il benessere psicologico della persona

Roma, 3 gennaio 2022 – La disabilità è una condizione di salute che impedisce lo svolgimento temporaneo o permanente delle normali attività della vita quotidiana.

In questo senso la disabilità è intesa come fenomeno che non rappresenta una condizione stabile, bensì un processo dinamico che coinvolge l’individuo e il suo contesto di appartenenza.

“Questa nuova concezione apre la via a molteplici interventi psicologici costruttivi. I momenti critici possono infatti trasformarsi da problema a opportunità di crescita che porta ad un cambiamento psicologico positivo”, sostiene Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

La psicologia positiva mette dunque in risalto le componenti costruttive e di crescita della salute mentale come emozioni positive, ottimismo, autostima, autoefficacia, autodeterminazione, sviluppo dell’autonomia, ecc., con l’obiettivo di analizzarne le caratteristiche e le interazioni con le dimensioni di malessere e malattia.

Adottare un’ottica positiva è particolarmente produttivo quando ci si occupa di disabilità.

Fare sport può diventare per la persona disabile un’ottima occasione per “mettersi in gioco” in un’ottica positiva.

L’atleta con disabilità nello sport trova il suo “riscatto”, la fonte di soddisfazione e di attivazione
positiva, oltre che una preziosa opportunità di socializzazione.

“Nel corso dell’attività che svolgo come psicologa dello sport, nell’ambito di federazioni paralimpiche, ho avuto l’occasione e la fortuna di conoscere molti atleti con disabilità. Ogni persona, come ogni atleta, possiede delle caratteristiche uniche che la
contraddistinguono, ma ciò che accomuna tutti questi atleti è senza dubbio una capacità molto più sviluppata di entrare in relazione con l’altro”, racconta la dr.ssa Manuela Chiodetti.

Il “Bisogno di Relazione” è considerato uno dei tre bisogni fondamentali secondo la Teoria dell’Autodeterminazione (Deci e Ryan; 1985) insieme al bisogno di Autonomia e quello di Competenza.

Il Bisogno di Relazione si riferisce alla presenza e alla capacità di gestione dell’esperienza di connessioni significative con altre persone, con conseguente sviluppo di un senso di appartenenza a un determinato gruppo sociale.

Le persone con disabilità, impegnate nell’attività sportiva, sono riuscite a superare i propri limiti. Lo slogan della FISPES (Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali) è infatti proprio “oltre modo oltre”.

Essi hanno dimostrato di sapersi rimettere in gioco, sfidando se stessi, trasformando il loro punto di debolezza in un punto di forza.

Vedere gli atleti che corrono con le loro protesi sportive, vederli impegnati a migliorare le proprie prestazioni e a gioire per i risultati ottenuti con grande sforzo e impegno, è qualcosa che tocca profondamente, emoziona e fa riflettere.

Non si sono arresi, sono caduti e hanno saputo rialzarsi più forti di prima.

A rendere possibile tutto ciò, vi è spesso alla base, lo sviluppo di una relazione positiva e significativa, con l’allenatore, o con la guida sportiva, nel caso di atleti ipo o non vedenti, o più in generale con l’assistente dell’atleta con disabilità, oltre naturalmente i fattori personali dell’atleta stesso, una positiva predisposizione e una forza d’animo notevoli.

Lo psicologo dello sport conduce con gli atleti dei colloqui individuali e di gruppo, per sostenerli nella motivazione sportiva, per affrontare insieme alcune tematiche, come per esempio l’ansia pre-gara, per esplorare i loro obiettivi a breve e a lungo termine, ecc.

La psicologia positiva è l’approccio con il quale vengono affrontati, discussi e approfonditi tali argomenti.

Vi è infatti attualmente la necessità di muoversi da una visione di cura, riparazione e assistenzialismo, nei confronti della disabilità, ad una prospettiva invece di promozione del benessere.

Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, grazie alla sua rete professionale di 366 psicologi, ha quindi deciso di offrire in tutta Italia, e in 22 paesi esteri, un servizio di promozione del benessere psicologico rivolto alle persone con disabilità e ai loro familiari.

Per contattare il servizio, offerto in 27 lingue, telefonare al n. 0622796355 o al n. 3318206575, o
collegarsi al sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

Emergenza Covid: “Necessario aiutare le famiglie con figli disabili difficili”

Come gestire e affrontare durante la pandemia i momenti critici con i figli disabili

Roma, 6 novembre 2020 – Una nota dell’ISTAT del 3 dicembre 2019 ci fornisce dei dati molto interessanti: nel nostro Paese circa il 5,2% della popolazione soffre di gravi limitazioni, che impedisce loro di svolgere attività abituali, proprio a causa dei loro problemi di salute psico-fisica.

Oltre 600 mila persone con limitazioni gravi dunque vivono in una situazione di grande isolamento, senza alcuna rete di supporto su cui poter contare in caso di bisogno, tranne quella familiare.

Questo dimostra che, spesso, le famiglie da sole devono gestire completamente la vita del ragazzo con disabilità.

“L’attuale emergenza Coronavirus sta facendo sentire ancora più abbandonate le famiglie con un figlio disabile”, spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

“Spesso la paura, l’ansia, la difficoltà a relazionarsi con il figlio, provocano un abbassamento dell’umore che porta a non vedere più vie d’uscita.

I genitori possono attraversare momenti difficili e di crisi dovuti alle tante complessità legata alla responsabilità e alla cura di un figlio con disabilità. Le famiglie possono vivere tutte queste difficoltà come un grande peso che inibisce qualsiasi circostanza o progetto di vita“, continua il Dr. Lanari.

Ovviamente tutto ciò incide negativamente sulla crescita e sull’autonomia del figlio con disabilità, perché non permette una vita quotidiana serena.

Le famiglie si ritrovano a gestire situazioni legate alla sfera emotiva, sentimentale, sessuale, di solitudine, di autonomia, di emancipazione del figli, senza delle competenze specifiche e questo può portare a conflitti che possono sfociare in situazioni pericolose.

Purtroppo l’esperienza insegna che è più difficile aiutare ad uscire dal proprio isolamento quelle famiglie in cui la condizione di disagio si è ormai cristallizzata da anni, in cui dei genitori in età avanzata cambiano con fatica il loro modo di prendersi cura del proprio figlio ormai adulto.

Per questo è fondamentale, oggi che ci sono gli strumenti adeguati, prendere contatto subito con le famiglie più giovani del territorio, che da pochissimo si sono trovate ad affrontare le difficoltà legate a crescere un figlio con disabilità.

È auspicabile che le Istituzioni, gli esperti e l’intera Comunità sostengano subito queste famiglie nel modo giusto affinché non si sentano isolate e soprattutto non si sentano diverse dalle altre famiglie.

“E’ opportuno offrire alle famiglie un luogo in cui sentirsi capite e soprattutto non sentirsi più sole. Uno spazio che le supporti e le guidi nel crearsi una struttura emotivamente forte che permetta di gestire anche le situazioni conflittuali, attraverso la conoscenza e l’utilizzo di strategie funzionali da mettere in pratica” afferma il dottor Giuseppe Avventuroso, sempre del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.

Poter contare sull’ascolto e sul supporto psicologico, per queste famiglie risulta molto utile, in quanto permette al singolo genitore di trovare uno spazio di ascolto libero dove poter esprimere e elaborare senza timore le proprie emozioni, i propri sentimenti e i propri vissuti.

“Per far fronte a questi problemi il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, grazie alla sua rete professionale di 227 Psicologi, offre in tutta Italia, e in 13 paesi esteri, un servizio di aiuto psicologico per gestire al meglio la vita delle famiglie con all’interno figli diversamente abili”, dice ancora il Dr. Gianni Lanari.

Il servizio di aiuto psicologico è offerto in 17 lingue, i prezzi sono accessibili e gli Psicologi lavorano 7 giorni su 7.

L’iniziativa è rivolta a tutti i componenti del nucleo familiare che in questo momento stanno attraversando un momento di particolare crisi e sconforto.

Gli obiettivi principali consistono nell’apprendere a gestire meglio la vita quotidiana, le fasi di sviluppo, le richieste di autonomia e i bisogni legati alla sfera sentimentale e sessuale dei propri figli.

Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” sono disponibili il numero 06 2279 6355, il numero 392 0243 089 e il sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.

 

Disabili e Startup: al via il crowdfunding di Plus Biomedicals per la soluzione hitech per lavare i denti

Roma, 12 marzo 2020 – Da oggi lavare i denti ad un disabile non sarà più un problema grazie ad una startup bresciana attiva nella produzione di dispositivi biomedicali. Una felice realtà che è stata invata dal Ministero per lo Sviluppo Economico a New York a seguire un percorso di accelerazione insieme ad altre aziende innovative italiane, e ora dopo pochi mesi è già in grado di fatturare alcune decine di migliaia di euro.

La Plus Biomedicals,  questo il nome della startup, porta in dote una domanda di brevetto, depositata un anno fa, per una mascherina automatizzata a rilascio graduale per lavaggio dentale, in grado di lavare i denti con azione meccanica senza l’utilizzo né di acqua né di dentifricio. Una soluzione pensata principalmente per il mercato degli ausili per disabili, come gli altri prodotti dell’azienda.

La giovanissima startup fondata da due neolaureati in ingegneria nel 2019 ha messo sul mercato tre lavatesta innovativi in grado di migliorare sia le condizioni di lavoro di chi si occupa di cura delle persone costrette alla sedia a rotelle o allettate, sia la dignità di chi riceve la toeletta.

La Plus Biomedicals ha già chiuso l’anno con alcune decine di migliaia di euro di fatturato ma ora ha però bisogno di un finanziamento per lanciare i prossimi progetti.

“Dopo la prima fase in cui abbiamo messo quello che potevamo sotto il profilo personale per iniziare, chiedendo aiuto a parenti e amici, siamo in quel gradino che devono affrontare molte startup: raccogliere i capitali necessari per affrontare la fase di crescita”, dichiarano i due fondatori Simone Mora e Francesco Vavassori.

Le banche, attraverso il Medio Credito Centrale che ha linee dedicate alle startup e alle aziende innovative, sarebbero state disponibili a finanziare, ma i tempi per aprire la pratica e avere poi i soldi sul conto corrente sarebbero stati troppo lunghi. E l’azienda vuole crescere e lanciarsi nel 2020 anche con altri progetti.

“A New York abbiamo lavorato a stretto contatto con una startup Fintech, Criptalia, che si occupa di prestiti smart tra aziende che hanno un progetto da finanziare e soggetti che vogliono investire la loro liquidità in maniera innovativa”, spiegano i fondatori. “Così abbiamo deciso di aprire una campagna e di offrire un interesse del 9% su un capitale massimo da raccogliere di 40mila euro”.

“Solitamente non lavoriamo con startup, siamo più dedicati a progetti di sviluppo di aziende già consolidate”, svela Diego Dal Cero, amministratore delegato di Criptalia.

“Ho potuto lavorare fianco a fianco con i fondatori di Plus Biomedicals a New York per tre mesi e ho deciso che meritavano un’opportunità che non siamo soliti dare, proprio perché mi hanno mostrato quello che sanno fare nonostante la giovane età”.

Per partecipare a questo prestito ci si può registrare come investitori sul portale di Criptalia.com, dove è presente una pagina dedicata al progetto. I soldi raccolti, massimo 40mila euro, verranno investiti in marketing e nelle spese che ci sono da sostenere fino al lancio della campagna di crowdfunding su Kickstarter. A quel punto sarà possibile pre-ordinare Cwash, il device per il lavaggio orale automatico.

“In futuro, quando saremo in produzione completa, saranno realizzati Cwash personalizzati, mentre sul portale di Cickstarter ci saranno solo le misure standard” concludono i fondatori.

Da settembre il progetto di sviluppo prevede una campagna di equity crowdfunding per arrivare a raccogliere circa 400mila euro, la restituizione del prestito ponte e la commercializzazione di tutti i prodotti.

L’investitore che decidesse di prestare i soldi avrebbe un ritorno del 9% all’anno, che nei nove mesi di durata prevista del prestito fanno un interesse del 6,75%. Un’ulteriore garanzia, se l’azienda dovesse essere in difficoltà di liquidità a novembre al momento di restituire il prestito, sarebbe la possibilità di trasformare il prestito in una quota nella società, come se fosse un convertibile.

 

 

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Contatto stampa
Francesco Zambelli

Tel. 393 0173695

 

 

Autismo: nasce Blue Diary, l’agenda visiva gratuita che facilita la vita agli autistici

Milano, 14 novembre 2019 – Per facilitare la vita agli autistici è nata l’agenda visiva gratuita Blue Diary, sviluppata dalla Gaudio Onlus, in sinergia con Smemoranda, Fabula Onlus e Fondazione Fracta Limina. Il progetto innovativo sarà presentato a Milano sabato 16 novembre alle ore 20 presso la Fondazione Feltrinelli. Uno strumento speciale, partito dai desideri espressi da genitori ed educatori per i loro ragazzi con bisogni comunicativi speciali, che hanno difficoltà a comprendere il linguaggio verbale e necessitano di un rinforzo visivo per orientarsi nella vita quotidiana.

Così come la maggior parte delle persone usa vari strumenti per l’organizzazione delle proprie giornate come agende, calendari e diari, anche le persone autistiche, che pensano per immagini, ne hanno una necessità assoluta. La loro vita infatti è spesso pervasa da un senso di smarrimento e ansia legato alla non conoscenza di ciò che “succederà”. Poter vedere nell’agenda visiva il susseguirsi delle attività e degli impegni spesso attenua la loro agitazione e migliora il loro comportamento sociale.

Il progetto innovativo di Blue Diary, che sarà distribuita gratuitamente a tutti i ragazzi autistici che la richiederanno, è stato creato grazie alle competenze di un team composto da professionisti, genitori e grafici, che hanno collaborato con esperti nella progettazione di agende e planner. Un lavoro che si è basato sulle conoscenze dell’approccio cognitivo-comportamentale e della Comunicazione Alternativa e Aumentativa.

Blue Diary si avvale di immagini e simboli ARASAAC (www.arasaac.org), del Portale Aragonese della Comunicazione Alternativa e Aumentativa, liberamente utilizzabili nell’ambito di progetti no-profit. La scelta di questi simboli è legata alla loro chiarezza, alla facile riconoscibilità e semplicità grafica.

Blue Diary comprende quindi diversi set di immagini/simboli adesivi utili a programmare gli impegni della giornata o della settimana e il tutto è completato da un tabellone-planner su cui far aderire opportunamente gli sticker.

«Siamo felici di avere finalmente soddisfatto un bisogno, che prima veniva risolto con il “fai-da-te” da genitori ed educatori. Questa agenda visiva è uno strumento didattico immediato, intuitivo e gratuito che chiunque può comprendere e usare. Inoltre è inclusiva in quanto bella e colorata, ricca di sticker divertenti per i bambini e i ragazzi che la usano. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato in questo bellissimo progetto» afferma Raffaella Turatto, presidente di Gaudio Onlus.

Blue Diary è un’agenda perpetua, non ha scadenza, che nasce in collaborazione con Smemoranda, il diario degli studenti, che ha messo a disposizione i suoi quarant’anni di esperienza curando il progetto grafico dell’agenda nei minimi dettagli.

“Siamo lieti di aver preso parte alla costruzione di questo strumento importante che può contribuire a migliorare la quotidianità di tanti ragazzi e ragazze con bisogni comunicativi speciali. La Smemo ha sempre cercato di stimolare i più giovani attraverso la diffusione di valori sociali positivi, come l’inclusione e rispetto delle diversità. Questo progetto ci ha dato l’opportunità di tenere fede ancora una volta a quei valori che caratterizzano la nostra storia” raccontano Nico Colonna e Gino&Michele, direttori di Smemoranda.

Il progetto di agenda visiva Blue Diary, per il suo valore sociale innovativo, è risultato finalista nel Bando FIA, la Fondazione Italiana Autismo, e del Programma Sodalitas Social Innovation 2017 e quindi è stato realizzato grazie al Premio Speciale Enjoy UBI Banca nell’ambito di tale programma.

Per questo motivo e per i valori che rappresenta, Blue Diary viene distribuita gratuitamente agli utilizzatori che ne facciano richiesta, nei limiti delle disponibilità.

Blue Diary verrà presentata a Milano sabato 16 novembre, alle ore 20:00 presso la Fondazione Feltrinelli in occasione di BookCity, durante l’evento di Smemoranda “L’agenda fatta di storie”, uno show letterario-musicale per festeggiare la ventesima edizione di Smemoranda 12 mesi, l’agenda letteraria con i racconti degli scrittori più amati.

Per maggiori informazioni sull’agenda visiva Blue Diary rivolgersi a autismogaudio@outlook.it o visitare il sito www.autismogaudio.org.

 

Bambini con paralisi cerebrale: una scoperta dei Centri Padre Pio migliora la qualità della vita

Nello studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘International Journal of Medical Sciences’ vengono mostrati i ‘risultati sorprendenti’ raggiunti con nuovo approccio terapeutico su 22 pazienti

San Giovanni Rotondo, 13 novembre 2019 – Un passo importante per la ricerca sulla riabilitazione dei bambini affetti da paralisi cerebrale è stato segnato dalla Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo. Con un recente studio pubblicato sull’accreditata rivista di settore ‘International Journal of Medical Sciences’ – primo del genere in letteratura – sono stati mostrati i progressi nel trattamento del drooling (la scialorrea) con l’utilizzo di vibrazioni muscolari focali.

L’importante attività di ricerca del centro di eccellenza è stata condotta su 22 piccoli pazienti degli “Angeli di Padre Pio”, per i quali sono stati registrati evidenti miglioramenti, misurati con scale di riferimento scientifiche. Nel 40% dei casi, infatti, i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile presentano ‘drooling’ dovuto a disfunzioni del controllo motorio orale, oppure a disfagia, disordini sensitivi intra-orali, difficoltà nel coordinare testa, tronco e muscolatura oro-facciale.

Il drooling, che comporta la perdita di saliva dalla bocca, è una condizione che ha ripercussioni molto spiacevoli sia per i bambini che per genitori, ma anche per gli operatori sanitari. Le conseguenze del fenomeno sono socialmente gravose: rifiuto e isolamento sociale, indumenti perennemente umidi e sporchi, odore sgradevole, pelle screpolata e irritata, infezioni della bocca. Nei casi più gravi, si arriva alla disidratazione, difficoltà nel parlare, fino ad arrivare addirittura al danneggiamento di oggetti come libri, tablet o altri ausili per la comunicazione.

“Si tratta di un aspetto spesso sottovalutato dall’equipe riabilitativa – spiega la Dott.ssa Serena Filoni, direttore sanitario degli Angeli di Padre Pio e firmataria dello studio. La scialorrea può essere curata con l’utilizzo di farmaci, con interventi invasivi, con trattamenti logopedici, ma spesso si va incontro a effetti collaterali o a benefici meramente transitori.

Con l’approccio oggetto dello studio, invece, abbiamo dimostrato come il controllo motorio e il rafforzamento muscolare possono essere influenzati da una potente stimolazione propriocettiva, attraverso la vibrazione appunto, che raggiunge la corteccia somato-sensoriale e motoria attivando le fibre afferenti. La vibrazione, dunque, potrebbe favorire la riorganizzazione della corteccia motoria e somatosensoriale. I bambini che presentavano una sciaolorrea da moderata a grave, sono stati poi sottoposti al trattamento di vibrazione locale con Crosystem sui muscoli sottoomandibolari. Abbiamo incluso 22 pazienti nello studio. Dopo il trattamento, tutti i bambini sono stati rivalutati e i risultati sono stati sorprendenti. C’è stato un miglioramento statisticamente significativo in tutti i test effettuati sia subito dopo il trattamento che a distanza di 3 mesi”.

Questo approccio apre ora scenari di trattamento interessanti per una serie di motivi. Innanzitutto, perché può essere sottoposto anche a pazienti che non collaborano agli altri approcci, aumentando così le possibilità di successo. Inoltre è un trattamento breve, di sole 3 sedute, che agisce sulle cause del problema e non ha effetti collaterali.

Infine, la vibrazione può aver influenzato il sistema oro-facciale migliorando la coordinazione, il tono muscolare, la forza muscolare, la capacità sensoriale, migliorando così la “gestione” della saliva nella bocca. La deglutizione della saliva, una volta acquisita, viene costantemente allenata durante la giornata, in modo da potenziare gli effetti del trattamento, anche al follow-up. Si tratta quindi di un metodo “potenzialmente” duraturo e di grande impatto sulla qualità della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

SCHEDA/COS’È IL DROOILING

La scialorrea (drooling), è una condizione clinica caratterizzata da un anomalo ed eccessivo accumulo di saliva nella cavità orale con caduta dal margine delle labbra. È un fenomeno fisiologico nei bambini fino a 2 anni, che può anche persistere fino al completamento della dentizione (4-6 anni) e che si arresta spontaneamente con il raggiungimento della maturazione motoria oro-facciale; la persistenza oltre i 6 anni è da considerarsi patologica.

Alcune forme di scialorrea o drooling sono dovute ad una ad una eccessiva produzione di saliva come succede in caso di infiammazioni, infezioni, oppure in alcune malattie neuromuscolari come la SLA o il Parkinson. Altre forme di scialorrea sono invece dovute all’incapacità di mantenere la saliva all’interno della bocca, per deficit di coordinazione, per scarso controllo del capo, del collo, delle labbra, oppure per alterata motilità della lingua o per disfunzioni sensoriali.

 

 

 

 

 

 

 

 

Arriva Roma Junior Diving Cup: spettacolo di tuffi e solidarietà al Foro Italico

Per la prima volta due partecipanti amputate eseguiranno una dimostrazione speciale dello sport…

Roma, 24 luglio 2019 – Tuffi di livello internazionale con un occhio speciale per le disabilità: da venerdì 26 a domenica 28 luglio allo Stadio del Nuoto del Foro Italico a Roma ritorna la Roma Junior Diving Cup, manifestazione di tuffi organizzata dalla società sportiva M.R. Sport, fondata dai fratelli Nicola, Tommaso e Maria Marconi, ex atleti della nazionale italiana e campioni europei della specialità, e dal tecnico federale Domenico Rinaldi.

La tre giorni di tuffi giunge quest’anno alla sua nona edizione e accoglierà decine di atleti tra i 14 e i 18 anni da tutta Italia e da diverse nazioni europee. Una vera occasione per le giovani promesse dei tuffi e per tuffatori con diverse abilità per incontrare atleti di pari livello e gareggiare in un vero contesto internazionale.

Come da tradizione la Roma Junior Diving Cup (www.romajuniordivingcup.it) sarà preceduta, giovedì 25 luglio, dal Meeting Internazionale FISDIR, una gara per atleti con varie disabilità che permette a questi giovani tuffatori di prendere parte a una manifestazione con un autentico regolamento e una regolare giuria.

Il Meeting, supportato dagli enti locali, come Comune di Roma Capitale e Regione Lazio, e da numerose realtà del territorio, è il culmine stagionale di un percorso sportivo, denominato “Tuffi Adapted” che la M.R. Sport rinnova annualmente a titolo gratuito nei confronti di atleti affetti da disturbi dello spettro autistico, sindrome di Down e altri tipi di disabilità intellettive.

In questa edizione, e per la prima volta, due partecipanti amputate eseguiranno una dimostrazione speciale dello sport che praticano.

La Roma Junior Diving Cup gode del patrocinio del CONI – Comitato Olimpico Nazionale Italiano e della FIN – Federazione Italiana Nuoto, e a partire dallo scorso anno fa parte del calendario ufficiale delle manifestazioni della Federnuoto in qualità di gara extrafederale.

L’ingresso ai due eventi è libero e gratuito.

 

 

 

Tuffi al Foro Italico per la Roma Junior Diving Cup.

 

Tuffi al Foro Italico per la Roma Junior Diving Cup.

Disabilità: quando un professore ed i suoi ragazzi diversamente abili insegnano ad amare

Napoli, 13 dicembre 2018 – È stata una serata magica quella di lunedì 10 dicembre, con pubblico delle grandi occasioni per a quarta edizione de “L’amore si muove“, tenutosi nel Teatro Roma di Portici che ha registrato il tutto esaurito. Un evento tenutosi nel mese della disabilità, con protagonista un professore ed i suoi ragazzi diversamente, che hanno insegnato che l’amore muove e smuove tutto davvero, se incanalato nel modo giusto.

Emozioni, lacrime e risate sono state le protagoniste della serata grazie ad una perfetta armonia creata dal prof. Alberico Lombardi e i suoi ragazzi che lo amano e lo seguono con impressionante disinvoltura. In una serata dove non sono mancate performance di rilevo come il monologo di Stefano Benni di Gioia Miale, l’esibizione della talentuosa Elisabetta D’acunzo accompagnata dal maestro Palomba, la danza sensuale di Lorena Zinno, la parentesi poetica di una disinvolta Dirigente Antonietta Castigliano, e alcune interpretazioni dello stesso Alberico,su tutte, una struggente versione di Sognando di Don Backy, i riflettori sono tutti puntati sui ragazzi.

Le presentatrici sono state due ragazze down, Emmanuela Nuzzolese sfrontata e grintosa, l’altra, Giusepina Parente più introversa e timida, ma non meno efficace sulla scena, che hanno affiancato la simpatica madrina dell’evento Teresa Esposito, una valletta con difficoltà di linguaggio ed elegante, Eva Mazzei, che improvvisamente diventa voce accorata, interpretando con il suo prof ‘Abbracciame’, in un crescendo emozionale che scuote la platea, in uno dei più bei momenti della serata.

Premiate dal sindaco di Portici Giulia Sauro, la ragazza down laureata in scienze politiche, con il massimo dei voti, e Federica Paganelli, diventata nonostante la malattia che l’ha colpita,l’atrofia muscolare spinale, simbolo di vitalità e forza.

Premiato lo stesso professore Alberico Lombardi per le sue innumerevoli attività benefiche, di cui in questa edizione hanno beneficiato l’associazione Pestalozzi e l’associazione Andare oltre onlus.

L’amore ha vinto, vince e vincerà“, canta il bel prof con tanti suoi ragazzi, ad inizio serata, e noi tutti siamo sicuri che l’amore ha vinto in questa serata grazie ad una rivelazione di una diversità mostrata nella più assoluta normalità, per cui anche il ragazzo più problematico risplende di luce propria, valorizzato, accudito e mostrato in modo autentico, e non clownesco come accade in casi analoghi.

Merito dell’amore incontestabile e reciproco, di un professore e dei suoi ragazzi.

 

 

 

Disabilità: giro d’Italia a vela del velista disabile Marco Rossato, oltre tutte le barriere

Venezia, 27 aprile 2018 – L’Arsenale di Venezia è stato testimone indiscusso dell’inizio di un’impresa importante quanto il luogo fisico che l’ha ospitato: la partenza di Marco Rossato, velista con disabilità agli arti inferiori, che circumnavigherà i mari italiani in solitaria con il suo fedele cagnolino Muttley sul Trimarano Dragonfly800 Swing Wing.

Il progetto si chiama ‘TRI sail4all’ ed è organizzato dall’associazione I Timonieri Sbandati mentre il Trimarano è prodotto in Danimarca dall’omonimo cantiere che vanta oltre 50 anni di esperienza nel multiscafo.

Oltre cento persone da tutta Italia sono arrivate all’Arsenale di Venezia, cornice magnifica e piena di fascino, per essere presenti a questo momento così importante e per augurare “Buon vento” a Marco.

“Siamo molto contenti che la partenza di questa iniziativa si sia svolta proprio qui nell’antico Arsenale di Venezia – ha detto il Contrammiraglio Andrea Romani, Comandante dell’Istituto degli studi militari marittimi e del presidio Marina militare di Venezia – Queste iniziative sono in linea con ciò che la Marina fa da sempre, la Marina è da sempre sensibile ai temi della solidarietà civile”.

Il viaggio prevede 63 tappe e ha come obiettivi: rilevare e verificare l’accessibilità dei porti italiani, sensibilizzando le varie Autorità Locali affinché possano rendere i porti stessi sempre più fruibili da parte di tutti per tutti. In tal senso, durante il viaggio verranno effettuate riprese per raccogliere informazioni sull’accessibilità e sui servizi del porto ospitante e il tutto verrà poi condiviso in un’apposita mappa, consultabile online in forma gratuita.

Marco, inoltre, vuole dimostrare con questa esperienza che se la navigazione viene fatta con professionalità, chiunque ha il diritto di vivere il mare e che quindi la patente nautica dev’essere uguale per tutti.

Marco si propone inoltre una capillare diffusione dei princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, in perfetta continuità con il noto Progetto WoW (Wheels on Waves, ovvero “Ruote sulle onde”), che lo scorso anno ha visto Andrea Stella, amico di Rossato, solcare le acque dell’Atlantico e poi del Mediterraneo con il suo catamarano ‘Lo Spirito di Stella’.

“Con Andrea ci conosciamo dal 2009 e condividiamo sogni e progetti – ha detto Marco – Siamo tutti e due vicentini e insieme ci teniamo moltissimo a far passare il messaggio che se siamo riusciti a togliere le barriere dal mare non capiamo perché nelle nostre città ci sono tutte queste difficoltà”.

I prossimi pit stop saranno Chioggia e Ravenna e poi la discesa dell’Adriatico passando per la Puglia, la Calabria e la Sicilia per poi tornare verso Nord e finire l’avventura a Genova dove Marco parteciperà al Salone Nautico in programma il 22 settembre.

Il viaggio è reso possibile grazie alla preziosa disponibilità delle sezioni della Lega Navale e del Lions club.

Un camper attrezzato lo accompagnerà via terra, e Muttley, che ha già un suo fan club su Facebook, gli terrà compagnia cercando di non “fargli mai perdere la giusta rotta”.

Il cielo terso ha accompagnato le emozioni di tutti i presenti. Marco è salpato domenica intorno alle 13 tra i brindisi e gli applausi dei presenti, soltanto un attimo prima timorosi forse di possibili imprevisti erano in silenzio come in apnea, che lo hanno spinto verso il largo con lo sguardo e con il cuore.

Un grazie speciale va a B.Braun partner dell’iniziativa ‘TRI Sail4All’ che vuole supportare Marco nella sua impresa attraverso i dispositivi per incontinenza B. Braun, adatti anche agli sportivi, in modo da rendere il suo viaggio confortevole e sicuro.
B. Braun (www.bbraun.it) è un’azienda globale che opera dal 1839 al servizio della salute: da oltre 175 anni sviluppa farmaci, dispositivi medici e soluzioni per migliorare la Sanità in tutto il mondo. Le divisioni Aesculap, Hospital Care e Out Patient Market sviluppano soluzioni efficaci attraverso il dialogo costruttivo con clienti e partner per proteggere la salute e migliorare la vita delle persone, in modo sostenibile.

 

 

Disabilità, gli Angeli di Padre Pio insieme per ‘Onda – OfficiNaDiversAbile’

San Giovanni Rotondo (Fg), 4 dicembre 2017 – Sabato 2 dicembre a San Giovanni Rotondo, presso il Presidio d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dei Frati Minori Cappuccini, si sono incontrati dirigenti, operatori e utenti del Presidio e dell’Associazione “Angeli della Vita” che ha deciso di concludere la terza edizione del progetto “Onda – OfficiNaDiversAbile“, promosso dal Consiglio Regionale della Puglia, nella città del Santo più amato del mondo.

L’incontro ha visto anche la gradita presenza del Sindaco di San Giovanni Rotondo Costanzo Cascavilla.

È stata una bellissima festa, partecipata e molto emozionante come testimoniano le foto e gli occhi lucidi di gioia di tutti i partecipanti.

Non è stata solo una visita, è stato molto, molto di più; una condivisione di missione, dei molteplici problemi che affliggono quotidianamente le persone colpite dalle più svariate e complicate diversabilità, a volte silenti, ma è stato anche pianificazione, reciproche promesse di collaborazione per mantenere sempre accesa la luce più forte su queste tematiche e ampliarne le opportunità.

Insieme, nel segno di San Pio, rivolti a Papa Bergoglio con tutte le forze in campo.

L’esperienza si è conclusa con la Santa Messa di domenica, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità 2017, un giorno speciale  in cui è stato “varato” il primo Gruppo Liturgico Papa _friends@Bergoglini a cui è dedicato il Progetto “Onda”.

 

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Ufficio Comunicazione

Giacomo Francesco Forte 348/0082834

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