In Versilia “Lo sguardo è l’idea”, tra arte e sport

Lo sguardo è l'idea. Visita guidata entrata di Sant'Agostino in centro storico a Pietrasanta

Versilia, 1 febbraio 2023 – Trekking e arte gli ingredienti di un bellissimo pomeriggio dedicato all’arte e allo sport nella piccola Atene. Gli amici della Via Francigena capitanati dalla Guida Ambientale Daniela Bonucelli hanno organizzato una visita guidata della mostra “Lo Sguardo e l’idea” allestita a Pietrasanta. Seguita da un facile trekking da Valdicastello a Santa Lucia per godersi il panorama al tramonto. Hanno partecipato con entusiasmo al percorso anche la Sez. CAI Forte dei Marmi e membri del Gruppo GoVersilia.

La mostra “ Lo sguardo e l’idea” è l’ultima tappa espositiva nell’ambito del progetto “Uffizi Diffusi”, realizzata dal celebre museo fiorentino insieme al Comune di Pietrasanta. Come location ideale è stata scelta la chiesa e il chiostro di Sant’Agostino in pieno centro storico. È qui che gli autoritratti degli artisti, provenienti dalle collezioni delle Gallerie degli Uffizi, parlano ai propri bozzetti nel locale museo dedicato all’origine delle opere statuarie.

A seguito di una visita a questa mostra è nata l’idea di riscoprire la natura del territorio attraverso gli occhi dell’arte. Ovvero di far precedere l’escursione, che dal centro di Pietrasanta conduce al paese di Santa Lucia, da una visita alla mostra.

L’arte moderna differisce spesso da quella greco antica ma, alcuni richiami alla natura, sono imprescindibili proprio perché pensati da un essere umano che si è evoluto in essa.

Gli antichi greci vedevano scorrere il tempo umano in mezzo ad una natura che tutto sommato non cambiava mai. Questa natura era immortale di fronte agli occhi degli umani e fondersi con essa sembrava l’unico modo per sconfiggere il tempo e la morte. Il senso di bellezza in qualunque cosa e forma di vita dona serenità all’umano. I dettagli che costituiscono questa bellezza sono un insieme di cose perfette ed imperfette che si mescolano in armonia e che fanno sentire l’umano parte integrante della natura.

L’idea della Guida, quindi, era quella di focalizzare i dettagli della mostra in modo da concentrarsi sui dettagli del panorama, dei fiori, delle forme che la roccia assume a seconda della sua composizione chimica, della natura insomma. Il territorio poi, essendo antropizzato, è come se fosse stato scolpito da un umano proprio come una statua.

Ma tutto questo non sarebbe stato possibile se il Comune di Pietrasanta non avesse deciso di fare in modo che questa mostra si realizzasse col prezioso contributo degli Uffizi. Daniela Bonuccelli, la Guida Ambientale, ha voluto esprimere un sentito ringraziamento al Comune e al Museo non solo per l’esistenza di questa mostra ma anche perché l’ingresso alle associazioni è stato gratuito.

Un ringraziamento arriva anche dal Presidente di GoVersilia Katia Corfini che con entusiasmo dice:

“Bellissima l’apertura della visita con un tributo anche ai nostri artigiani locali, “le mani d’oro” di Pietrasanta. Reintitolerei la mostra: lo sguardo è l’idea, perché capace di aprire gli occhi. I complimenti vanno anche alla Guida del Museo che è stata veramente brava, non solo è riuscita a trasmettere la passione per la tecnica di realizzazione delle opere ma anche per la sua approfondita conoscenza che l’ha resa capace di rispondere alle più disparate domande degli astanti.

Il museo dei Bozzetti è un vero patrimonio nazionale, soprattutto in occasione di questa mostra unica e consiglio a tutti di andare a vederla. Personalmente ho imparato tante nuove cose sugli artisti e su gli artigiani della nostra terra. Oggi guardo Pietrasanta con occhi nuovi”.

 

 

Lo sguardo e l’idea. Visita guidata dentro il chiostro di Sant’Agostino

 

Lo sguardo e l’idea. In cammino passando per Valdicastello

Arte: a Viterbo la mostra “MIMESIS”, con l’iperrealismo nigeriano

Viterbo, 31 gennaio 2023 – Sabato 4 febbraio 2023 si inaugura presso la Black Liquid Art Gallery di Viterbo la mostra “Mimesis” con cinque giovani artisti nigeriani, a cura di Antonella Pisilli.

Imitare o creare, eguagliare o superare la natura, nella mostra Mimesis cinque giovani artisti Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko, Joseph Chimerie; Nebolisa Kelly e John Hopex, provenienti dalla Nigeria dipingono la realtà più vera della realtà stessa e portano avanti il concetto di iperrealismo che caratterizza negli ultimi anni la giovane arte contemporanea nigeriana.

Viviamo in un’epoca in cui è difficile distinguere tra reale e virtuale, ciò che nel recente passato si prefigurava un futuro distopico solo nei film di fantascienza oggi quel mondo si sta definendo in modo sempre più chiaro e già adesso nel metaverso è possibile operare sui sensi per influenzare la nostra percezione del reale, con difficoltà riusciremmo a distinguere ciò che è vero e ciò che è virtuale.

I giovani artisti nigeriani si pongono nel crocevia del concetto di rappresentazione della realtà e superamento di questa, costruiscono inconsapevolmente una nuova estetica che va al di la della semplice rappresentazione, superano il realismo fotografico e si pongono come creatori di nuovi personaggi e dove anche la “risoluzione” supera e travalica la perfezione della realtà.

Avvicinarsi ai quadri di Olamilekan Abatan o di Nebolisa Kelly significa penetrare nell’ epidermide del soggetto, significa vivere una nuova esperienza, immergersi in una realtà nuova, reale, ma allo stesso tempo immaginaria.

Rudolf Arnheim affermava come la percezione umana produca significato dalle nostre esperienze con il mondo che ci circonda e che tutta l’espressione artistica si basa su questo processo di appropriazione della realtà così come la vediamo attraverso i nostri sensi e la nostra comprensione.
Ed è in questo processo nel quale l’arte diventa il mezzo in grado di dare alla percezione dell’osservatore la possibilità di interpretare il proprio universo e non la sua esclusiva rappresentazione, provocando in ciascuno di noi delle sollecitazioni e delle percezioni diverse, capaci di cambiare la nostra idea e il nostro percepire.

La mostra Mimesis è un tentativo di catturare e rappresentare non solo il mondo che circonda gli artisti ma anche tutte le migliaia di immagini che attraverso il web arrivano ai loro occhi.
Gli artisti nigeriani attraverso il loro iperrealismo creano un ambiente che simula la realtà fisica in luoghi immaginari.

Maestro dell’iperrealismo nigeriano è sicuramente Olamilekan Abatan la sua è un’operazione di assimilazione dell’estetica classica occidentale rielaborata con un linguaggio nuovo contemporaneo e africanizzato attraverso l’uso dei wax. Nei suoi lavori i personaggi rievocano quelli dei grandi maestri del rinascimento, mostra il santo o la madonna in posizione classica, ma li attualizza, attraverso un abbigliamento contemporaneo.

Nell’opera “Deadly sin” il riferimento a Caravaggio è indubbio, ma come il grande maestro che si era servito della lezione dei ‘grandi’ anche Abatan riprende l’impostazione di due capolavori del maestro dei Seicento in un mix tra “Medusa” e il “Bacco adolescente” , riattualizza l’impostazione sostituendo il volto del personaggio con un suo autoritratto e inserendo degli oggetti contemporanei, un orologio d’oro che simboleggia il potere e uno smartphone simbolo del nostro secolo.
La sua non è solo una rivisitazione dei capolavori della cultura classica, ma è una messa in scena di nuove realtà.

L’opera di Alex Peter Idoko potrebbe essere paragonata ad un rituale magico nel quale l’artista attraverso la cerimonia del fuoco, crea delle immagini sorprendenti, ma ciò che rende ancora più stupefacente il suo lavoro è la capacità di usare il pirografo rendendo le figure con una precisione iperrealista.

Il lavoro di Peter Idoko colpisce per la capacità che la materia bruciata acquista nell’opera in “Strive” il soggetto e la tecnica si confondono il personaggio in primo piano soffia verso il fuoco, l’inquadratura dal basso potenzia il contenuto, il calore del fuoco sembra uscire fuori dal quadro sentiamo invaderci dal calore delle fiamme, ci distoglie l’attenzione, solo il personaggio con la testa poggiata sulla spalla del soffiatore, qual è il suo ruolo nella storia?

È allora che l’immagine in un turbinio di idee comincia a prendere forma si catapulta verso nuove aspettative, l’artista non sta solo rappresentando un atto, ma sta raccontando un sentimento, una sensazione.
Idoko pensa che attraverso il fuoco può dominare la materia della sua tavola, attraverso il fuoco può purificare, sottilizzare e raggiungere il livello più alto, fino alla luce che è essenza universale e la più immateriale delle immagini.

Joseph Chimerie usa il colore con sfumature così impalpabili e morbide come se fosse un maquillage sul volto di una modella. La sua è un’opera che si potrebbe definire fashion, ma non nell’accezione di moda, ma di eleganza. Le sue figure sono avvolte nella profondità prospettica come se fossero all’interno di una scatola magica e si potessero prelevare e muovere. La plastica delle forme è realistica e i personaggi che rappresentano la scena sono delicati, raffinati e si muovono come su una passerella. La sua è una messa in scena di una realtà ovattata con personaggi di attraente bellezza dei volti e dei corpi, nelle delicate armonie dei colori, in uno spazio fisico anch’esso pervaso da una luce e da una sinuosa eleganza, anche l’acqua della piscina increspata dalla brezza acquista attraverso la schematizzazione delle onde un ritmo musicale intenso e armonioso.

Nebolisa Kelly è l’artista iperrealista nigeriano per eccellenza, sia per i suoi soggetti sia per la tecnica, ci sono tutti gli elementi: i ritratti in formato magnum, l’acqua che invade il volto, l’utilizzo del chiaroscuro denso e sostanzioso di particolari.

L’opera di Nebolisa può essere vista su tre piani diversi sia sullo spazio fisico che su quello contenutistico. Ad una certa distanza l’opera appare di un realismo fotografico quasi palpabile, il soggetto sembra quasi uscire dal quadro e prendere forma e materia, ad una visione più ravvicinata colpisce la superficie, il soggetto si appiattisce e l’osservatore diventa piccolissimo e riesce ad entrare nell’epidermide della pelle, a sentire il vuoto dei pori e la freschezza dell’acqua che scorre sul volto, la ruvidezza della stoffa degli abiti, tutto è rappresentato con un tale realismo e una tale oggettività che non dipende più dall’acutezza dell’occhio, ma da una maniacale ricerca di oltrepassare la realtà stessa.

Ed è questa ricerca di perfezione che ci fa raggiungere il terzo livello di visione che non è più quello visivo, ma quello concettuale, dalla volontà di vedere e rappresentare le cose come sono, l’artista ci racconta la ricerca sempre più spasmodica verso il più minuzioso e impercettibile particolare, per raggiungere la perfezione e per riuscire ad uscire dall’anonimato nel quale l’artista si sente ingabbiato.

Guardare un ritratto di John Hopex è come fermare il tempo, i suoi lavori sono sospesi in un’epoca indefinita, una bellezza e una perfezione universale che manifesta rappresentando ogni singolo dettaglio con maniacale precisione, imprigionando la luce e le ombre come se fossero materia viva.

In “Butterfly” il soggetto è inserito su uno sfondo bianco, neutro, il volume della figura si definisce attraverso la linea precisa delle spalle e della testa, i particolari del copricapo e della collana minuziosamente intagliata vengono colpiti dalla luce vibrante che crea sul corpo un volume di ombre. Ma sono le farfalle colorate che estraniano l’osservatore e catapultano il soggetto in uno spazio tra il bucolico e il surreale. Ed è l’elemento estraniante colorato, ancora più evidente nell’opera “Apple” dove le mele sospese nello spazio trasformano l’opera da iperrealista a surreale e ci catapultano in una realtà sospesa e immaginaria.


TITOLO: MIMESIS
ARTISTI: Olamilekan Abatan, Alex Peter Idoko; Joseph Chimerie, Nebolisa Kelly, John Hopex
LUOGO “Black Liquid Art – Via San Tommaso, 55 – Viterbo” 
CURATORE Antonella Pisilli
INAUGURAZIONE 4 febbraio 2023 ore 18.00
ORARIO DI APERTURA 4 febbraio – 1 aprile 2023

 

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Contatti stampa:

PRESS OFFICE 339 7865017

blackliquidart@gmail.com

 

Nebolisa Kelly, “On the moon”

 

 

Olamilekan Abatan, “Deadly sin”, 2022

 

Alta gelateria: ad Alassio nasce il gelato di fiori

Alassio, 17 gennaio 2023 – Nasce tra il mare di Alassio e la cultura di Albenga l’ultima innovazione della gelateria italiana. La novità è il fiore edulo, che viene proposto come alimento, in questo caso come gelato, e non più solo come abbellimento.

Il fiore diventa così un alimento sano e buono, e trasformato in un gelato unico, mai visto prima.

Un’invenzione culinaria che nasce dall’incontro tra Perlecò, gelateria nota per qualità e innovazione e Tastee.it, specializzata nella creazione di alimenti con i fiori.

Un incontro felice tra due aziende all’avanguardia del territorio, che fanno dello studio dei prodotti, della ricerca e della qualità la loro bandiera.

È stata la begonia il primo fiore che è stato utilizzato da Perlecò: ben 4.000 fiori per un sorbetto prezioso e buonissimo.

Sapore acidulo che ricorda un agrume ma con sfumature di aromi che lo avvicinano alla melagrana con note erbacee. Colore acceso e brillante. Tante le caratteristiche salutari, con il sorbetto che mantiene tutte le caratteristiche del fiore.

Ideale come gelato da passeggio, 100% vegan, dal colore accattivante, diventa facilmente un “fine pasto” buonissimo e originale. Ideale anche in abbinamento a piatti da parte di chef creativi.

Esordio tanto fortunato da convincere le due aziende a stipulare un sodalizio: Perlecò sarà la gelateria che sperimenterà le specialità di Tastee.it.

E i progetti in cantiere sono tanti. Il più ambizioso? La creazione di una linea completa di gelato di fiori.

Quali e quanti ne saranno? Parecchi anticipano da Perlecò.

Fiore di begonia, lavanda della varietà Imperia, canapa, camomilla, rosa e violetta hanno già avuto i loro battesimi, ma ne mancano ancora diversi: nasturzio, bocca di leone, nemesia, estragon, dalia, calendula. Sarà una linea completa di gelati e sorbetti in grado anche di sostenere un’intera vetrina. Che sarà ovviamente tutta fiorita.

Una sfida intrigante, complessa e unica. Sfida che Tastee.it e Perlecò hanno già raccolto ed a cui stanno già lavorando con enorme entusiasmo.

Alcune proposte sono già in vetrina ad Alassio nella nuova sede di Passeggiata Grollero pronte all’assaggio.

“Un fiore in bocca può servire sai. Più allegro tutto sembra” (L. Battisti)….e anche più buono aggiungono da Alassio e Albenga.

 

Sorbetto di begonia, sorbetto di fondente Madagascar con sale marino di Sicilia e pepe rosa

Sorbetti gourmet

La sede di Perlecò

 

Perlecò- www.perleco.eu – gelateria artigianale in Alassio, passeggiata Dino Grollero 20 Tastee.it – Albenga via f.lli Ruffini, 9

 

Toscana, Versilia: Rinascono dal mare i bronzi del Tonfano

Marina di Pietrasanta, 17 gennaio 2023 – Rinascono dal mare i bronzi del Tonfano documentati dalle immagini realizzate dai membri del Gruppo GoVersilia Gabriele Tizzani e Katia Corfini.

Nel 2022 i Bronzi di Riace hanno compiuto cinquanta anni dal ritrovamento e l’estate scorsa sono state collocate nel mare di Marina di Pietrasanta due statue in bronzo originali realizzate dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro col patrocinio del Comune di Pietrasanta e la Regione Toscana. Non poteva mancare un padrino d’eccezione, il professor Vittorio Sgarbi e la presenza della Capitaneria di porto di Viareggio e del suo comandante Capitano di Fregata Alessandro Russo.

Le pseudo-copie sono un esperimento interessante. Perché stimolano alla conoscenza. Tizzani, Il subacqueo che ha effettuato le riprese ritiene sia stata una buona idea metterle in mare, ed, in particolar modo, in basso fondale a disposizione di tutti. Questo le rende visibili non solo a chi indossa una maschera subacquea ma anche a chi, con mare calmo, passeggia sul sovrastante pontile. L’impressione è quella di curiosare in un museo-giardino osservando una storia cristallizzata nel tempo oppure di leggere le “Storie” raccontate da Erodoto di Alicarnasso nel V sec. a.C. comodamente seduti su una panchina. Quelle storie che dal fondo del mare affiorano nella sabbia come nei ricordi.

Volto del Bronzo Nord del Tonfano sul fondale ph Katia Corfini

Se c’è una cosa che l’antica Grecia ha tramandato al popolo italico è la democrazia. Certo nessun sistema è perfetto e così era la loro come oggi è la nostra. Ma “démos” il popolo, ovvero tutti, possono veramente vedere, senza distinzione, le opere fino al 30 settembre 2023, o finché la sabbia non divenga una coperta sul loro lungo sonno. Così è l’esperimento dei Bronzi nelle acque del Tonfano, non perfetto ma un inizio interessante. I due bronzi sono stati ancorati supini ad un fondo sabbioso con blocchi di cemento e dopo circa cinque mesi risultano semi sommersi nella sabbia. Il Bronzo “Nord”, quello lato Spezia è quasi completamente sepolto a causa delle mareggiate e visto lo straordinario bel tempo durato fino a fine novembre la situazione attuale è da considerarsi la migliore possibile. Ad oggi lo sprofondamento è stimato in circa un metro dal sub. L’altro Bronzo, quello “Sud”, ovvero quello lato Viareggio, appare adagiato con le spalle direttamente sulla sabbia. Lo sprofondamento per il Bronzo Sud è da stimarsi in circa settanta centimetri. Interessante è la piastra in acciaio su cui poggiano i piedi del bronzo che risulta totalmente fuori dalla sabbia e all’interno di una buca scavata dalla risacca. Piastra che insieme agli occhi sono ricoperti da Balanidi (denti di cane) a causa della loro composizione priva di rame. Sui corpi delle statue in bronzo, il quale è composto da almeno il 70% di rame, sono presenti invece colonie di Anellidi tubicoli che evidentemente risultano meno sensibili alla tossicità del rame. Il sub stima che nei prossimi tre mesi le statue molto probabilmente verranno interamente sepolte e fa notare che un posizionamento su pali infissi nella sabbia anziché su blocchi di cemento avrebbe evitato lo sprofondamento per lungo tempo (Venezia docet). I pali infatti, come nel caso della piastra, offrono una corrente di scavo della risacca, dovuta alle onde, che rallenta il processo di insabbiamento. Ma in mare, è il mare che decide, e le variabili sono molte.

Volto del Bronzo Sud del Tonfano sul fondale ph Katia Corfini

Ad alcuni umani è stato concesso molto, come la creazione del bello. Ma c’è sempre qualcosa di imponderato nel pensiero umano, qualcosa che sfugge al suo controllo, alla sua previsione. Forse per questo a fine settembre del 2023, momento in cui gli organizzatori hanno deciso di riportare i bronzi in superficie, ci sarà bisogno di una sorbona per estrarre dalla sabbia queste due statue meravigliose. Quello che conta è che qualcosa è stato fatto per cercare di svegliare l’animo umano da quello che oggi è considerato l’oblio del futuro: l’ignoranza.

Il video che sta girando sui social è un piano sequenza di 3 minuti che ha come scopo quello di raccontare come il subacqueo ha potuto apprezzare questi bronzi pseudo-Riace. Non si tratta di copie, sono simili all’originali del V secolo a.C. sia per forma che dimensioni, ma anche differenti in molti particolari. Questo non è un film della saga di Indiana Jones. Questa è una di quelle occasioni in cui ci si rende conto che l’essere umano non solo ha avuto in dono la capacità di riconoscere il bello, ma anche di crearlo a sua immagine e somiglianza. Questa è la capacità umana di avvicinarsi all’etereo. “Trovarsi di fronte a statue semi immerse nella sabbia e colonizzate da Balanidi e Anellidi tubicoli è stato come fermare il tempo” dice Tizzani, il sub che ha girato il piano sequenza. Certo non è paragonabile a quello che Mariottini vide nel 1972 quando, nel mare di Riace, dalla sabbia affiorarono i bronzi originali ma resta comunque una festa per gli occhi.

“Ed è nell’abisso che trovo la pace, dove il tempo si ferma sul giovane viso di un bronzo antico” con queste parole ispirate dall’immersione di fronte ai bronzi ci saluta Katia Corfini di GoVersilia con un tuffo tra arte, cultura e bellezza, il motto del loro gruppo.

 

“Ed è nell’abisso

che trovo la pace

dove il tempo si ferma

sul giovane viso

di un bronzo antico”.

Cit Katia Corfini

GoVersilia un tuffo tra arte, cultura e bellezza.

Photo credits: Le immagini che ci cullano nel passato sono state realizzate dai membri di GoVersilia Gabriele Tizzani e Katia Corfini.

Contatti: Gruppo   Pagina 

Email : goversilia@gmail.com

Carovita e bollette record, bonus di 1000 euro ai dipendenti della Stilmarmo

L’azienda pugliese riconosce un bonus straordinario, per aiutare i dipendenti a far fronte ai prezzi lievitati

Apricena (Foggia), 5 dicembre 2022 – Lo scorso novembre, il gruppo industriale apricenese “Silmarmo”, con l’operazione “The Stilmarmo Group loves its Employees” (“Il Gruppo Stilmarmo ama i suoi Dipendenti”), salì agli onori delle cronache nazionali ed estere (a parlarne furono anche testate caraibiche e californiane) per aver erogato a tutti i suoi dipendenti un “bonus acquisti” di 600 euro (misura massima allora consentita dalle legge) contro il “caro vita” e il “caro bollette”.

Stilmarmo modello da seguire” ha detto alla stampa il Segretario Generale della FenealUIL Foggia, Juri Galasso. Ma, a livello nazionale, si sono attivate soltanto poche aziende, soprattutto le più grandi, e per lo più del settore bancario e della moda. Ad oggi, in Italia, sono una decina le aziende che si sono spinte a riconoscere un bonus di 1000 euro tondi tondi, tra cui – è notizia di questi giorni – la casa di moda “Fendi”. Non risultano, a livello nazionale, iniziative analoghe nel settore marmi.

«La situazione generale è preoccupante. Anziché migliorare peggiora. Da inizio dicembre lo sconto sulle accise è diminuito. Da 0,25 euro per litro a 0,15 su benzina e gasolio, mentre per il Gpl da 0,085 per kg a 0,051. L’inflazione è galoppante: in Italia è all’11,8%» osserva Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne di Stilmarmo, player di spicco internazionale del settore marmifero di Apricena (seconda capitale italiana del marmo, dopo Carrara).

«L’Europa non sembra si stia muovendo con il necessario tempismo. A differenza degli Stati Uniti d’America, che hanno recentemente adottato un maxiprovvedimento contro l’inflazione. Speriamo che le dichiarazioni della Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, sulla necessità di migliorare i quadri normativi sugli aiuti di Stato, si traducano al più presto in fatti concreti. Altrimenti, ci sarà sul serio un’ecatombe di aziende, non solo in Italia ma in tutta Europa. E se saltano le aziende, è finita per tutti» aggiunge Masselli.

«Come gruppo industriale da sempre immerso nell’economia reale, guardiamo con molta attenzione all’attuale situazione. Le famiglie italiane sono allo stremo e gli aiuti (sovra)nazionali tardano ad arrivare. Riteniamo nostro compito salvaguardare la serenità finanziaria dei nostri dipendenti e di intervenire – nei limiti delle nostre possibilità – sul loro potere d’acquisto. Perché – diciamolo – la loro serenità è la nostra. Specie se si svolgono attività pericolose, come in una cava di marmo o in uno stabilimento industriale. Ma il discorso vale per ogni categoria di lavoratori.

Non a caso, nei giorni scorsi, l’università “La Sapienza” di Roma è scesa in campo contro il “caro bollette”, annunciando di erogare entro fine anno un “bonus” di 1000 euro al personale tecnico-amministrativo dell’Ateneo. E, dal nostro punto di vista, i nostri dipendenti non hanno minore dignità» sottolinea Masselli.

Ragion per cui, la governance del gruppo industriale “Stilmarmo” (da sempre impegnato nella valorizzazione della “Pietra di Apricena” in tutto il mondo) ha deciso di manifestare tutta la propria vicinanza al suo capitale umano, erogando in dicembre «un ulteriore “fringe benefit” di 400 euro, che, sommato ai 600 euro già erogati lo scorso novembre, ed in aggiunta ai 258 euro in buoni carburanti come da contratto collettivo di secondo livello, tendenzialmente ripristinerà il necessario potere d’acquisto di tutti i suoi dipendenti, con ricadute positive sugli esercizi commerciali del territorio. Perché la contrazione dei consumi non è mai foriera di buone cose» precisa Masselli.

L’iniziativa riguarda sia la “Stilmarmo” che la “Nar.Marmi” (l’altra società del gruppo pugliese), i cui dipendenti riceveranno nei prossimi giorni un ulteriore “bonus acquisti” di 400 euro (identico, nella tipologia, a quello di 600 euro ricevuto a novembre scorso). Sarà, dunque, immediatamente spendibile in oltre 13 mila esercizi commerciali e distributori di carburante sparsi in tutta Italia.

«Ed ora l’Europa faccia la sua parte e la faccia in fretta» conclude Masselli.

 

 

 

 

 

Sul Lago di Como l’evento con gli sposi diventa virale

Como, 17 novembre 2022 – A Como una sfilata di spose, con abiti cuciti con la sapiente arte sartoriale comasca, è diventata subito virale grazie alla particolarità dell’evento. Sul Lungo Lago di Como 14 coppie di veri sposi hanno sfilato domenica al Palace Hotel, entusiasmando turisti e comaschi che velocemente hanno diffuso le immagini sul web.

Gli abiti indossati dagli sposi erano dello storico Atelier Tosetti di Como ed a sfilare non sono stati dei modelli del 2023, bensì gli abiti da sposa dello scorso anno, indossato proprio dagli stessi sposi.

Sposa, sposo e a volte i figli, che hanno celebrato le nozze con un abito Tosetti, creato in esclusiva per loro, hanno sfilato  davanti alle future spose e ai cittadini comaschi incuriositi dall’evento.

L’Atelier Tosetti, con la sapiente coordinazione della blogger Alessia Bianchi, in arte Lalessiuccia, ha lanciato il primo di 5 eventi che lo porteranno ai 100 anni nel 2027, con una novità assoluta.

L’Atelier e il laboratorio di sartoria Tosetti nel 2027 compirà 100 anni tondi di attività. Per questo per celebrare il compleanno a tre cifre Tosetti ha deciso di iniziare con cinque anni di anticipo con una serie di eventi per così dire di avvicinamento all’anniversario centenario.

Il mercato degli abiti sartoriali da sposa, così come le altre attività dedicate agli sposi, grazie agli artigiani della sartoria, della bellezza e della gioielleria, sono un mercato che si può definire di nicchia, e che proprio per questo al contrario, di tante altre arti e mestieri, non è destinato a sparire tanto facilmente a causa della digitalizzazione.

 

Da oggi ad Alassio il gelato all’aglio nero di Vessalico

Alassio (Savona), 4 novembre 2022 – Per la prima volta al mondo nasce in Italia il gelato all’aglio nero. Uno scherzo? No, da oggi è possibile chiedere un cono all’aglio nero di Vessalico ad Alassio, presso la gelateria Perlecò.

Aldo De Michelis gelatiere di Perlecò assicura sulla bontà del prodotto, per questo abbiamo deciso di saperne di più facendogli qualche domanda.

– Aldo, ci spiega come è nato il gelato all’aglio nero di Vessalico?

Partecipavamo ad una fiera a Sanremo e nostro vicino di stand Osvaldo titolare dell’Azienda agricola Osvaldo Maffone.

Mi propose l’assaggio del suo aglio nero e fu un vero colpo di fulmine! Un caleidoscopio di sapori ben distinti e perfettamente amalgamati.
L’ideale per un buon gelato.
E con l’entusiasmo che solo la passione può generare ci siamo messi al lavoro.

– E’ stato difficile ottenere il gelato di aglio nero di Vessalico?

Quando affrontiamo un nuovo prodotto ci poniamo diversi obiettivi, il più importante dei quali è “cosa vogliamo ottenere”? In questo caso vista la particolarità e complessità del sapore ci siamo proposti di mantenere il più possibile il gusto originale.

I primi tentativi risultavano piuttosto “timidi”, ma siamo arrivati ad un gusto davvero “sfrontato”, uno dei migliori che abbia mai assaggiato.

La stessa impressione l’hanno avuta i visitatori della fiera di Porto Maurizio dove abbiamo portato il gelato: ed è stato subito un vero successo!

– Un gelato da affiancare a nocciola e fiordilatte?

Sì. Si tratta di un gusto che può benissimo stare tra le proposte della vetrina. Sarà sicuramente a Perlecò tra i gusti “a rotazione” che affiancano i classici.

Ma è anche un gusto che può costituire una “materia prima” per bravi Chef. Non è un caso se Luca Guidetti chef del ristorante “Il Moncalvo” di Acqui Terme ed allievo della trasmissione “Antonino chef accademy” lo proporrà così:
crema di carota, crumble di nocciola e meringa, gelato Perlecò di aglio nero di Vessalico dell’Azienda agricola Osvaldo Maffone. Un pre-dessert originale e gustosissimo in grado di accontentare anche i palati più fini.

– Hai parlato di caleidoscopio di gusti, ma che gusto ha l’aglio nero?

Sono tanti. Intanto un profumo inebriante. Liquirizia, frutta secca, cipolla rossa. Un sapore armonioso, come il profumo. Difficile da spiegare, e molto più facile da capire assaggiandolo.

– Perché l’aglio nero? Non bastano i gusti in vetrina?

Perché abbiamo un territorio generosissimo. Materie prime di qualità assoluta spesso dimenticate. L’aglio di Vessalico è una eccellenza a livello mondiale. Questa trasformazione contribuisce a valorizzarlo ulteriormente. Il gelato è un prodotto popolare in grado di enfatizzare la conoscenza e diffusione di un prodotto sicuramente di nicchia.

I gusti in vetrina sono molti, sicuramente. Ma probabilmente si può fare a meno del gusto “puffo” e proporre, invece, gusti più naturali e vicini al territorio.

– Alassio sempre più “capitale del gelato” insomma.

La nostra città ha sempre avuto gelatieri di avanguardia. Penso a Giacomel che già 40 anni fa proponeva gusti gourmet prima che questo concetto esistesse.

Siamo ben felici di rappresentare una linea di continuità con questi pionieri del gelato.
Noi abbiamo appena iniziato il nostro cammino. Abbiamo intenzione di percorrere ancora tantissima strada. Continuando a studiare, provare, sbagliare e correggere gli errori per dare ai nostri clienti qualcosa che possa andare anche oltre le loro aspettative.

– Prossime sfide?

Non le conosciamo ancora nel dettaglio ma, sempre rimanendo su prodotti di territorio, ci hanno proposto un paio di grappe variamente aromatizzate che ci intrigano molto.

Un altro progetto riguarda la “stroscia” non appena ne troveremo una “gluten free” visto che abbiamo abbracciato questa filosofia di offerta. Tutti i nostri prodotti sono infatti senza glutine.

 

Gelateria Perlecò, Il gelato vista mare

 

Gelato di aglio nero di Vessalico, by Perlecò

 

Da passeggio ma non solo, e il gelato di Perlecò fa ancora parlare di sè

 

 

Per Tosetti Atelier Como parte il Count Down per i 100 anni di creatività

Como, 3 novembre 2022 – Il 13 novembre del 2022, nella splendida cornice dell’Hotel Palace a Como, Tosetti Brand, specializzata in abiti da sposa e alta moda, festeggerà il primo Count Down per il prestigioso traguardo dei 100 anni.

95 Anni di creatività, di innovazione e di pregio Made in Italy

Domenica 13, prenderà forma il primo evento dedicato agli sposi, quando alcune coppie che hanno indossato un capo creato dall’Atelier il giorno del matrimonio, si metteranno a confronto in uno Speech, con i futuri sposi 2023.

Un evento innovativo ed unico nel suo genere, soprattutto nel mondo sposa.

Con la collaborazione della fashion Blogger Alessia Bianchi, conosciuta come Lalessiuccia #mangiobevoeteloracconto, Monica Gabetta Tosetti con il marito Giovanni, farà sfilare le spose degli scorsi anni, presenterà la nuova Collezione 2023 e lancerà un’edizione limitata, di un oggetto esclusivo, Made in Como.

Partiti nel 1927 in una bottega artigiana a Como, oggi la Tosetti è punto di riferimento di mercato nella creazione di abiti da sposa e da  cerimonia, venduti in tutto il mondo.

Oggi, come ieri, Tosetti disegna e crea abiti in esclusiva per i suoi clienti, seguendo e percependo i loro desideri, e intercettando e creando le nuove tendenze.

Con un approccio che coniuga design ed artigianalità, cultura storica e qualità dei materiali, Tosetti disegna abiti dalle forme armoniose, progettate partendo semprendall’osservazione e dall’ascolto dei  clienti.

Ed è così che da quasi cento anni la boutique realizza collezioni uniche, che coniugano romanticismo e qualità, eleganza ed essenzialità, creatività e bellezza.

Oggi Tosetti opera sempre dallo stesso quartier generale, la storica base di Como, dove disegna e produce la sua collezione, dagli abiti, alle scarpe fino ai gioielli.

Grazie alla solidità del brand, Tosetti può accelerare il percorso di crescita e rappresentare il Made in Italy nel mondo, spingendosi verso nuove forme di eccellenza e destinazioni sempre più ambiziose.

Dal 2011 è così che entra a far parte delle eccellenze Italiane anche alle settimane Bridal di Tokyo in Giappone e di Lugano

Per dare forma agli abiti del domani, dove accogliere i propri clienti, nel rispetto della vocazione del fondatore.

“Abbiamo creato questo evento con la volontà di rivalutare e ringraziare tutte le persone che quotidianamente contribuiscono al successo del nostro marchio. E per ringraziare i nostri clienti che ci portano tante emozioni e stimolano la nostra creatività“, afferma Monica Gabetti Tosetti.

Un’attività caratterizzata fin da subito da una grande passione, energia ed ambizione che si è evoluta in un’impresa centenaria, con vendite in oltre 10 paesi nel mondo.

Un gruppo che ha preservato i valori

“Gli eventi in programma sono un’opportunità per rivalutare quello che facciamo, e ci serviranno per disegnare il futuro con la stessa ambizione con cui il nostro fondatore  sviluppò il suo progetto imprenditoriale”’ conclude Monica.

 

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Violenza sulle donne: Luca Ripamonti all’Agora Gallery di New York

Grande successo oltreoceano per l’artista italiano, che racconta con un’opera la violenza psichica sulle donne

New York, 2 novembre 2022 – Si chiama Luca Ripamonti, ed è un’artista del varesotto, il pittore italiano che ha ottenuto una esposizione permanente presso l’importante Agorà  gallery di New York per aver raffigurato la violenza psichica sulle donne, con l’opera ‘Blame ‘ ovvero ‘vergogna’.È la galleria stessa a definire l’artista la quintessenza dello spirito rinascimentale.

In Blame, una figura femminile nuda, consumata dal senso di colpa, seppellisce il viso tra le mani, circondata da mani accusatrici.

Non è la prima volta che la violenza sulle donne, viene raffigurata da un artista. Non è tuttavia frequente che, un tema così scottante, venga apprezzato con tale considerazione da un mercato, notoriamente molto esigente, come quello americano.

L’autore, ha già esposto le proprie opere in svariate capitali europee, come il museo Crocetti di Roma, Museo di Arte Moderna di Barcellona e il Caroussel du Louvre a Parigi.

 

Blame, di Luca Ripamonti – Olio su tela, 80x100cm – Agora gallery, New York

 

 

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