Continua la campagna di adesione a Libera per il 2006. L’associazione è ormai da dieci anni è costantemente impegnata nell’ambito dell’educazione alla legalità , della lotta alla corruzione, della lotta contro tutte le mafie, nell’impegno a commemorare le vittime delle mafie, nella confisca dei beni mobili ed immobili ai mafiosi, nella creazione di una rete internazionale di associazioni e di singoli disposti a fare fronte comune contro il dilagare di mafie e malaffare nel mondo.
Aderire a Libera significa, quindi, impegnarsi direttamente ed in prima persona nella lotta per il rispetto della legalità all’interno della società civile, delle associazioni, della scuola, dell’università , dello sport, delle istituzioni,etc. Pertanto vi invito a mettervi in contatto con i referenti territoriali di Libera per conoscere l’operato dell’associazione nel vostro territorio.
I riferimenti dei referenti li puoi trovare sul sito internet www.libera.it Le modalità di adesione sono le seguenti: per associazioni locali e scuole:60 euro; adesione semplice 90 euro, adesione comprensiva dell’abbonamento alla rivista Narcomafie. Diventare soci è semplice: 1 euro: giovani fino a 18 anni; 5 euro: giovani compresi tra i 19 ed 25 anni;10 euro: over 25; 40euro: adesione comprensiva dell’abbonamento alla rivista Narcomafie. Per l’adesione contattare il referente locale oppure fare un versamento sulc/c postale n° 48182000, intestato a Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, via IV Novembre 98, 00187 Roma.
Si intitola “Un Piatto per… un Fondo” l’iniziativa promossa dall’Associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro (ANMIL) e la Fondazione “Sosteniamoli subito” onlus presentata oggi e il 28 febbraio al Tempio di Adriano (Roma, Piazza di Pietra), per consentire di aggiudicarsi un piatto disegnato e autografato da personaggi come Loretta Goggi, Margherita Buy, Silvio Muccino, La Premiata Ditta, Fiorello, Anna Falchi, Renato Balestra, Giovanni Soldini, Le Vibrazioni, Isolde Kostner, Dario Argento, Mike Buongiorno, Tosca D’Aquino, Carlo Conti, Fiordaliso, Rocco Barocco.In pratica da oggi sarà possibile in modo singolare ed elusivo aiutare le vedove e gli orfani dei lavoratori morti sui luoghi di lavoro che per diversi mesi, all’indomani dell’infortunio, versano in condizioni di particolare difficoltà economica, fino alla costituzione della rendita da parte dell’INAIL. Spiega Pietro Mercandelli, Presidente dell’ANMIL: “I dati sul fenomeno degli infortuni sul lavoro sono assestati oramai da anni sui 4 morti al giorno. Parlando in cifre, si tratta di un problema che coinvolge oltre un migliaio di famiglie alle quali viene riconosciuto un ‘risarcimento’ che è per le vedove il 50% della retribuzione del lavoratore deceduto e per ogni eventuale figlio minorenne un ulteriore 20%. Peraltro, va detto che per non sono previsti ‘risarcimenti’ per altri familiari, in caso di assenza di moglie e figli, se non risultano a carico del lavoratore, ad esempio genitori anziani o fratelli minorenni”.
“In pratica – precisa Mercandelli – si tratta di somme davvero modeste (al massimo 1.000 euro per ciascun mese di istruttoria pratica) e l’INAIL dovrebbe prevedere delle forme di primo aiuto per ovviare loro gli ulteriori disagi dovuti ad una burocrazia scevra da ogni spirito umanitario.
D’altra parte sappiamo tutti che gli infortuni sul lavoro occorrono in quelle professioni a più bassa retribuzione e dunque, di famiglie che generalmente non versano in condizioni economiche ‘agiate’. Spesso poi sono nuclei familiari monoreddito in cui, oltre alla tragedia affettiva, il venir meno della retribuzione del lavoratore e la mancanza di un indennizzo per lunghi mesi crea drammi sociali nascosti ai più”.
“La nostra Associazione che da oltre 60 anni si occupa della tutela delle vittime degli incidenti sul lavoro – spiega Mercandelli -, con oltre 470.000 iscritti, ben conoscendo la problematica, ha voluto costituire un Fondo attraverso il quale aiutare economicamente le vedove e gli orfani immediatamente dopo l’infortunio e con questa prima iniziativa intende sensibilizzare l’opinione pubblica grazie alla disponibilità di personaggi stimati e famosi”.
La possibilità di aggiudicarsi uno o più piatti scadrà alla mezzanotte del 28 febbraio.
Per informazioni e offerte è possibile collegarsi al sito http://www.anmil.it/ oppure telefonando al numero 06.54196-208/201/236.
La nuova normativa sull’immigrazione, dopo il decreto attuativo della Bossi- Fini è stata presentata al Comune di Firenze. Al centro dell’incontro la conoscenza e quindi la diffusione della tutela dei diritti, che sono stati racchiusi in una guida dal titolo “Immigrazione – La normativa”, a cura di Luigi Mughini e Anna Zucconi. L’edizione, aggiornata al settembre 2005 è accompagnata da una serie di schede, suddivise per argomento, utili ai cittadini che per vari motivi vivono in Italia, e che sono le seguenti: dal visto d’ingresso e il permesso di soggiorno per studio, all’iscrizione anagrafica e all’assistenza sanitaria, dall’acquisto della cittadinanza italiani al matrimonio e alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi. La guida, tradotta in sette lingue: russo, inglese, rumeno, arabo, cinese, somalo e albanese, è stata distribuita durante l’incontro, e sarà reperibile presso l’infopoint migranti, lo sportello informativo sull’immigrazione di via Verdi.Erano presenti l’assessore all’accoglienza e all’integrazione del Comune di Firenze, l’assessore alle politiche sociali della Provincia di Firenze e la presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze, oltre a Stefano Mango dirigente dell’Ufficio Stranieri della Questura di Firenze, Luigi Mughini dell’associazione progetto Arcobaleno, Anna Zucconi della Caritas Diocesana di Firenze e Sergio Briguglio esperto di politiche migratorie a Firenze. La guida è uno strumento di lavoro che intende facilitare l’accesso ad operatori e cittadini, italiani e stranieri. E testimonia una nuova tappa della collaborazione tra il Comune e la Prefettura di Firenze. Infatti, durante l’incontro di questo pomeriggio è stata ricordata l’istituzione dello sportello unico per l’immigrazione, che ha sede presso la Prefettura ma che, grazie ad un protocollo d’intesa firmato lo scorso anno insieme ad alti enti della Provincia, ha consentito di decentrare sul territorio le attività dello sportello per gli immigrati, introducendo uno snellimento per le procedure riguardanti il lavoro e il ricongiungimento familiare.
Per usufruire di questo servizio gli extracomunitari possono telefonare al numero 055/2769791.
A partire dal 27 febbraio al 3 marzo sul sito www.ebay.it si potranno acquistare 2 posti per assistere al nuovo spettacolo di Paolo Rossi intitolato “Chiamatemi Kowalski. Il ritorno” per sabato 25 marzo al Teatro Strehler di Milano. I proventi dell’iniziativa sono destinati a sostenere l’attività della LILA (Lega italiana per la lotta contro l’AIDS), organizzazione che svolge attività di informazione, prevenzione, solidarietà e difesa dei diritti in relazione al mondo della sieropositività all’HIV.
Il nuovo spettacolo – si legge in una nota – porterà Paolo Rossi a indossare nuovamente i panni di Kowalski e ad affrontare una forma teatrale a lui particolarmente congeniale: il monologo. Accanto a lui in scena la cantante Syria e una band composta da Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Marco Parenti. I due posti in palio partiranno dall’offerta di 1 euro e ci sarà in omaggio anche una simpatica confezione di preservativi aromatizzati. Quindi chi vuol vedere dal vivo Paolo Rossi e godersi il suo nuovo show, non deve fare altro che partecipare all’asta!
In Italia è stimato un numero approssimativo di 120.000 persone sieropositive all’HIV, tra queste circa la metà non sa di esserlo: solo la costante attività delle associazioni dà oggi concretezza alla lotta contro il virus.
Le istituzioni, però, conoscono i nostri problemi e, spesso, al posto di aiutarci ci ostacolano.
In Italia esistono 2 mondi che vivono paralleli tra loro: il mondo della disabilità e quello dei “normodotatiâ€. Il 70% delle famiglie italiane vive la “normalità †mentre il 30% delle famiglie italiane vive nel mondo della disabilità .
CHIEDETE INSIEME A NOI, AI LEADER DEI PARTITI POLITICI ITALIANI, DI AFFRONTARE GLI ARGOMENTI RELATIVI ALLA DISABILITA’.
Scarichiamo dal sito internet www.sindacatosfida.it la lettera aperta e la locandina con gli 11 punti che riguardano la disabilità .
STAMPIAMOLE, FACCIAMO LE FOTOCOPIE E DIVULGHIAMOLE.
Di seguito sono riportate, brevemente, le storie di vita di tre famiglie ITALIANE. Per motivi di privacy daremo dei nomi simbolici.
Emanuele (Torino): ha 4 anni e tre fratelli. Ha la spina bifida, idrocefalo derivato e la tracheotomia. Durante la notte respira grazie a un ventilatore polmonare mentre di giorno è attaccato all’ossigeno. Ha una cannula venosa, non parla, non ha il controllo sfinterico ed è alimentato con la PEG (sondino allo stomaco). Il comune di Torino assicura 3 ore di assistenza al giorno e la mamma, per aiutare Emanuele, usufruisce del congedo retribuito (per 2 anni) consentito dalla legge per i genitori con figli in condizioni di gravità che scade a settembre. A dare sostegno alla famiglia sono i volontari dell’associazione CLAUDIA BOTTIGELLI. Cosa farà la mamma di Emanuele a settembre che scadono i 2 anni di congedo?
MADDALENA (provincia di Benevento):  ha 14 anni ed è cerebrolesa dalla nascita per problemi insorti durante il parto. Il 10 febbraio 2005 ha avuto una crisi respiratoria. Maddalena per vivere ha bisogno di un’alimentazione enterale tramite sondino nasogastrico e pompa nutrizionale, una ventilazione tramite respiratore meccanico e ossigenoterapia 24/24 ore, rilevazione dati ossigenazione e frequenza cardiaca tramite ossipulsimetro. Attualmente viene seguita a domicilio dai medici rianimatori di Foggia per due accessi settimanali e assistenza infermieristica di “solo 2 ore giornaliere†da infermieri convenzionati con l’ASL BN1. La madre da sola non c’è la fa a seguire Maddalena e il papà è in congedo per assistere la figlia. Cosa farà il papà di Maddalena allo scadere dei 2 anni di congedo?
MARIA (provincia di Foggia): ha 26 anni. All’età di 12 anni, in pieno benessere, ha avuto un’emorragia cerebrale che la fa vivere in coma vigile e la madre per poterla accudire si è licenziata dal lavoro. Maria è alimentata con la PEG (sondino allo stomaco), non parla, non ha il controllo sfinterico e necessita di assistenza continua. La sorella vive fuori provincia, per motivi di lavoro, e la madre a dicembre ha subito un intervento chirurgico e da sola non riesce più ad accudire Maria. Attualmente la provincia di Foggia assicura 2 ore di assistenza dal lunedì al venerdì e la ASL assicura 1 ora di fisioterapia al giorno. Il papà di Maria è in congedo per assistere la figlia. Cosa farà il papà di Maria allo scadere dei 2 anni di congedo?    Â
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Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità                                                        Â
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA’ CULTURALI SOPRINTENDENZA PER IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO, E ETNOANTROPOLOGICO PER LE PROVINCE DI MILANO BERGAMO COMO LECCO LODI PAVIA SONDRIO VARESE Via Brera 28 – 20121 MILANO – Tel. 02/722631 – Fax 02/72001140
Dalle sedute di quella giovane e ancora timida ragazza nell’atelier più in voga del momento, scaturì un capolavoro, premiato all’Esposizione Universale di Parigi del 1889, e in cui la critica contemporanea riconobbe una svolta artistica del Boldini, ormai teso a rappresentare una femminilità suprema ed irresistibile, correttissima e pudica… come evocazione di assoluta purezza d’animo.
Il maestro fu consapevole da subito di questo felicissimo risultato, raggiunto grazie anche alla maestria con cui sapeva padroneggiare la tecnica del pastello anche su vaste superfici, degno erede della grande tradizione ritrattistica settecentesca di Raphael Mengs e Rosalba Carriera; perciò non si volle mai privare di quella opera così fragile eppure così ipnotica: essa rimase gelosamente conservata nel suo atelier fino a quando la vedova Emilia Cardona non la donò allo Stato Italiano, che la destinò a Brera.
Al seguito della famiglia Concha partì per l’America del Sud una seconda versione del ritratto della bella diciottenne, prontamente eseguito dal maestro, forse timoroso di non riuscire più a raggiungere quei sottili trapassi di luce, quei tenui passaggi di toni di bianco del vestito di mussola leggerissima – bianco neve, bianco crema, bianco panna- che rendono assolutamente straordinari gli accordi cromatici dell’abito vaporoso con la rosea carnagione di Emiliana e il nero collarino che le cinge il lungo collo.
Un risultato così perfetto fu raggiunto grazie anche alla tecnica del pastello su tela, che Boldini aveva affinato negli anni, fiducioso nelle innovazioni della tecnica: i nuovi pastelli immessi sul mercato erano composti con colori sintetici, assolutamente inalterabili, almeno così assicuravano i commercianti, e grazie anche a nuovi fissativi non si sarebbero alterati nel tempo.
Purtroppo il ritratto di Emiliana Concha de Ossa non ha resistito, come il maestro sperava: il colore, persa ormai ogni coesione con la tela, che si è rilevata così fine da simulare una seta, e preparata con una stesura chiara, cominciava a polverizzarsi: muffe e allarmanti alterazioni cromatiche erano evidenti in più punti sia sul recto che sul verso della tela; quest’ultima era ancorata al telaio originale mediante chiodi e sellerine, sistema non più idoneo in quanto non ne assicurava più una tensione graduale, controllata e continua.
L’opera è stata perciò sottoposta ad un lungo e delicato restauro, generosamente finanziato da Casimiro Porro, e affidato alle cure di Barbara Ferriani e Paola Borghese, preceduto da una serie di indagini, a cura di Giovanni Testa, Manrico Firpi, Thierry Radelet e Giuseppe Laquale.
Con un particolare sistema messo a punto da Equilibrarte, su modello realizzato negli anni Cinquanta da Roberto Carità per l’Istituto Centrale del Restauro, si è potuto trasformare il telaio originale in telaio a tensione continua, mediante meccanismi a molla montanti sul retro, permettendo così alla tela di scorrere libera lungo i bordi. Il grande ritratto, recentemente concesso in prestito alla mostra monografica dedicata all’artista ferrarese nel 2005, è ora esposto nella sala XXXVIII della Pinacoteca di Brera, accanto ad una piccola tela, gentilmente prestata dal Museo Boldini di Ferrara, raffigurante Donna in nero che guarda “il pastello biancoâ€, singolare scena di atelier, in cui una sottile figura in nero – forse la stessa Emiliana -, vista di schiena, osserva il pastello bianco.
Fino ad oggi infatti la stragrande maggioranza delle famiglie paga una bolletta a Telecom per il canone e una al gestore scelto per il consumo effettuato.
Ciò implica una doppia spesa (doppia commissione postale o bancaria) e una doppia fila agli sportelli.
Il provvedimento per Adiconsum riduce la possibilità di perpetrare furbizie e abusi in bolletta legati a servizi non richiesti (ma ugualmente addebitati!).
Una vera e propria piaga che, nonostante tutti gli impegni di Telecom, continua a vessare centinaia di migliaia di famiglie.
Adiconsum chiede all’Autorità che anche per la banda larga si adotti con celerità lo stesso tipo di provvedimento per un mercato più trasparente e più concorrenziale.
Milano, 12 febbraio 2020 – Gli ultimissimi dati ufficiali per quel che riguarda le auto rubate in Italia parlano chiaro: 105.239 auto rubate e 645.000 auto, relative a parco auto a noleggio, scomparse negli ultimi 10 anni. Da questi incredibili numeri è partito un progetto a livello europeo di protezione, rintracciamento e recupero delle auto soprattutto per quanto riguarda le auto a noleggio lungo termine pensato da alcune case costruttrici ma anche da società del settore Auto Motive.
A garantire il servizio di montaggio dispositivi di rintracciamento sulle auto e di Centrale Operativa, direttamente connessa con le forze dell’ordine, è Lojack Italia (www.lojack.it) leader internazionale per il settore del recupero veicoli, mentre l’azienda di Telecomunicazioni TelcaVoIP International Ltd (www.telcavoip.net) si è occupata di creare l’intera infrastruttura di telecomunicazione telefonica e sms, interconnettendo tramite i propri servizi IP VoIP la stessa centrale operativa con le forze di Polizia di Italia, Austria, Spagna, Francia, Svizzera, Germania e Portogallo.
Non si tratta di un semplice e comune antifurto, ma un servizio realmente completo ed integrato che per la prima volta coinvolge direttamente tutte le forze dell’ordine sul territorio europeo. Insomma, è un pò come il servizio del numero unico di emergenza europeo 112.
I dispositivi che vengono installati sulle auto, sono permanentemente connessi con la centrale operativa che ne monitorizza ogni spostamento e che è in grado di capire quando un’auto “si sposta” senza il proprio trasponder, e quindi viene considerata presumibilmente rubata o comunque rimossa senza autorizzazione del proprietario.
Grazie alla tecnologia IP VoIP implementata da TelcaVoIP International, la comunicazione tra auto rubata e centrale operativa (ma anche proprietario dell’auto), avviene istantaneamente sia tramite chiamata telefonica all’operatore in centrale (H24) che tramite servizio SMS. La centrale operativa è così in grado di localizzare l’auto con una precisione di 3 metri ed allertare all’istante la più vicina pattuglia di polizia.
Altra novità per il settore auto, implementata dalla Regione Lombardia, è il servizio MoVe-In.
MoVe-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) è un progetto sperimentale della Regione Lombardia che promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni degli autoveicoli attraverso il monitoraggio delle percorrenze, che tiene conto dell’uso effettivo del veicolo e dello stile di guida adottato. Una scatola nera (black-box), installata sul veicolo, consente di rilevare le informazioni necessarie a tale scopo attraverso il collegamento IP-Satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata e abilitata a gestire le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti.
Se sei proprietario di un veicolo benzina Euro 0 o diesel Euro 0, 1, 2 e 3 oggetto di limitazione alla circolazione, con MoVe-In potrai circolaresenza blocchi orari o giornalieri, rispettando solo un tetto massimo di percorrenza chilometrica annuale, calcolato in base alla tipologia e alla classe ambientale del veicolo.
In sintesi, il progetto MoVe-In prevede la possibilità di avvalersi di una “deroga chilometrica”, misurabile e controllabile, che estende le limitazioni a tutti i giorni della settimana e a tutte le ore del giorno (24 ore) consentendo così di prevedere un risparmio di emissioni.
Tale risparmio emissivo viene trasformato in chilometri che possono così essere redistribuiti nell’arco della giornata e della settimana, rispetto a quelli attualmente percorribili agli autoveicoli limitati (consentiti nei giorni feriali dalle ore 19.30 alle ore 7.30 e sabato, domenica e festivi tutto il giorno).
Quindi, questa deroga chilometrica prevede la possibilità di poter percorrere quando si vuole un numero di chilometri prefissato in base alla categoria e alla classe emissiva del veicolo, fino al termine dell’anno di adesione o all’esaurimento dei chilometri assegnati. Se i chilometri assegnati terminano prima dell’anno non sarà più possibile utilizzare il veicolo, nelle aree soggette a limitazione, fino alla scadenza dell’anno.
Il servizio di misurazione e trasmissione dei dati di percorrenza è fornito dai fornitori dei servizi telematici (TSP) accreditati al progetto MoVe-In, selezionabili dalla web application dedicata al progetto all’indirizzo www.movein.regione.lombardia.it.
La piattaforma telematica per aderire e gestire i servizi di MoVe-In è raggiungibile sia tramite web application che mobile application (App) da smart-phone, disponibile su App Store.
Anche su questa innovazione le telecomunicazioni IP VoIP di TelcaVoIP International LTD sono parte attiva del progetto, grazie alla riconosciuta qualità ed affidabilità che oramai le contraddistingue a livello Internazionale, garantendone una precisa comunicazione e interconnessione tra Regione Lombardia e Centrale Operativa.
Servizio sperimentale Monitoraggio Veicoli Inquinanti