A Santhià chiude radiologia: “Ci tagliano la Sanità, la dignità e la vita”

radiologia, radiologo, salute, medicina, ospedale, esame medico, esami medici, raggi x

Vercelli, 11 giugno 2018 – Dopo la diffusione, inaspettata ed improvvisa, della notizia della chiusura del centro di radiologia a Santhià (Vercelli) sono molte le voci di protesta e dissenso che si sono sollevate sul territorio.

Pubblichiamo a tal proposito l’intervento della scrittrice Barbara Appiano, cittadina residente proprio a Santhià, che ha deciso di voler intervenire sulla sciagurata decisione.

LETTERA APERTA SULLA CHIUSURA DI RADIOLOGIA A SANTHIA’

CI TAGLIANO LA SANITÀ, LA DIGNITÀ E LA VITA

Sfratti eccellenti a Santhià provincia (trascurata) di Vercelli.

Chiude anche la radiologia e si sollevano i malumori della cittadinanza

Si dice che chiude provvisoriamente, o forse per sempre, senza che i cittadini siano stati informati in tempo e senza che abbiano potuto dire la loro su un argomento, come quello della salute, che li occupa e preoccupa quotidianamente.

Dopo le fabbriche che chiudono, le invasioni dei call center e il jobs act che continua a mietere vittime ora a Santhià viene dismessa anche la salute.

La spending review è ormai un fenomeno globale internazionale che sta mietendo molte vittime ovunque, nel silenzio delle case, negli ospedali e nelle case di riposo dove la salute viene oltraggiata dai tagli di una scimitarra che taglia tutto, oltre che le medicine la dignità e le stesse vite umane.

Viviamo ormai nell’epoca del turismo ospedaliero e sempre più ci sono realtà dove i cittadini sono costretti a prendere voli aerei per curarsi in cliniche lontane da casa.

Un realtà inaccettabile perché la salute è un diritto universale che non può essere negato a nessun cittadino.

Ormai viviamo in un mondo sempre più bipolare: l’1% dei ricchi si cura in cliniche costose e all’avanguardia, in cui ti ridonano persino la giovinezza, mentre il restante 99% della popolazione è costretta a fare la spesa nei discount e le uniche radiografie che riesce a fare è al proprio portafoglio, che va in rosso anche solo per pagare un semplice ticket.

E allora?

E allora è vietato ammalarsi. È vietato ammalarsi e anche lamentarsi.

Gli ospedali diventeranno sempre più degli alberghi di lusso a 5 stelle con percorsi riabilitativi dedicati solo a coloro che la salute se la possono comprare

I vertici politici ed amministrativi hanno deciso unilateralmente che la salute dei cittadini di Santhià, così come tanti altri posti in Italia, non necessita di radiografie e di mammografie, impattando sulla vita di tante persone.

E la tragedia è che già tanti anziani ormai non si curano più, perché con una pensione da fame rinunciano alla salute per aiutare nipoti e bisnipoti senza lavoro.

Le istituzioni poi ignorano che gli anziani sono malati anche di solitudine, incarcerati negli affetti che li tengono ostaggio di nipoti fannulloni, o prigionieri in case di riposo, con la retta da pagare.

La salute, sia fisica che mentale, è ormai stata declassata a malattia sociale, un peso sociale ed economico che mal si sopporta.

Siamo ormai all’immortalità dei tagli alla spesa pubblica, che ci seppellirà tutti.

Barbara Appiano

www.appianobarbara.it

 

 

radiologia, radiologo, salute, medicina, ospedale, esame medico, esami medici, raggi x