Un coach con le qualifiche: l’esperienza di Maurizia Moltoni

mental Coach

Maurizia Moltoni Life & Business Coach si occupa da oltre 15 anni di Formazione e Sviluppo Personale con l’obiettivo diinsegnare tecniche di Mental Coaching pratiche ed efficaci per aiutare quante più persone possibile a fare ogni giorno un passo avanti verso la Libertà e il Benessere in ogni area della loro Vita.

Maurizia Moltoni è riuscita a trasportare nella sua professione la sua filosofia di vita e cioè “aiutare ogni Persona ad individuare il POTENZIALE che racchiude e utilizzarlo per diventare l’artefice della propria FELICITA’ e contribuire così ad una Società migliore per tutti”.

Chi è Maurizia Moltoni?

Maurizia Moltoni ha anche ottenuto la certificazione internazionale di Certified Mental Coach presso CMC Italia, sede operativa italiana del CMC Mental Training USA.

Nel contesto aziendale Maurizia Moltoni ha potuto sperimentare in prima persona l’importanza del benessere organizzativo e della motivazione nei dipendenti e constatare quanto queste tematiche vengano spesso trascurate.

Da quel momento Maurizia Moltoni si dedica al coaching nelle declinazioni life e business per contribuire concretamente a migliorare gli ambienti di lavoro e la vita delle persone.

Maurizia Moltoni ha trovato un segno forte e decisivo che ha segnato il suo percorso personale e professionale da Life & Business Coach lavorando nel mondo del marketing presso un’azienda internazionale.

Maurizia Moltoni afferma che per essere un ottimo Mental Coach non occorre essere competente nella materia di specializzazione del proprio cliente (cochee) o essere un ex atleta professionista quando ci si trova ad aiutare atleti e sportivi.

VALORI E COMPETENZE DI UN MENTAL COACH: MAURIZIA MOLTONI

Per Maurizia Moltoni quello che conta e che “si vede” dall’esterno è la capacità di applicare le Abilità Mentali in ogni campo della propria vita, professionale e personale.

Chiedendo a Maurizia Moltoni di elencare 5 sue competenze tra le più importanti e utili nel lavoro di Trainer e Coach Maurizia Moltoni ha citato:

  • Comunicare efficacemente con se stessi e con gli altri
  • Motivare gli altri e automotivarsi
  • Ottimizzare il livello di concentrazione
  • Pianificare obiettivi ben formati e creare un piano di azione
  • Costruire una squadra

Un coach con le qualifiche e l’esperienza di Maurizia Moltoni deve sicuramente avere numerose e complementari competenze per poter riuscire a stabilire un rapporto di fiducia con le persone, aiutarle a tirar fuori il loro massimo potenziale, affiancarli nella progettazione di un piano di azioni concrete finalizzate a raggiungere uno dopo l’altro tutti i propri obiettivi mantenendo al tempo stesso un assetto psico-fisico sano ed equilibrato. Questo è quello che fa un mental coach ed è quello che fa Maurizia Moltoni che applica le tecniche più evolute di mental coaching e PNL agli ambiti del Life e Business Coaching.

Tre sono i valori principali che il coach Maurizia Moltoni considera prioritari nella sua vita, nella professione di Executive Coach & Leadership Trainer e che cerca di trasmettere ai suoi cochee:

  • Responsabilità personale
  • Amore
  • Crescita e Sviluppo

Alla domanda che cos’è per il mental coaching Maurizia Moltoni risponde che il mental coaching per lei è “un modo di essere e di agire che spinge ad andare sempre oltre “la visione comune” degli eventi e a chiedere il meglio a se stessi in ogni circostanza”.

E aggiunge: “Sono da sempre affascinata dalla Mente e dal Potenziale che racchiude”.

Come riconoscere il retinoblastoma, il tumore oculare che colpisce i bambini

Il retinoblastoma è una malattia rara con maggiore diffusione in età pediatrica. Può essere sporadico o ereditario, unilaterale o bilaterale. Si manifesta molto spesso come un riflesso pupillare biancastro o metallico. Tale anomalia è chiamata Leucocoria.

Cosa fare se i genitori hanno dei dubbi? Il primo passo è rappresentato da una attenta indagine familiare utile a stabilire se il tumore possa essersi presentato precedentemente in altri membri della famiglia, al fine di determinarne il carattere ereditario.

Successivamente – dopo istillazione di gocce che permettono la dilatazione della pupilla – viene esaminato il bambino da parte di un oculista esperto.

Durante questo primo esame il tumore viene fotografato, valutato e viene fatta la stadiazione intraoculare di malattia. Viene inoltre effettuata un’ecografia dell’occhio. E’ importante ricordare che uno o più focolai tumorali possono essere presenti in ciascun occhio. In casi avanzati, più focolai tumorali confluiscono in un’unica massa tumorale.

Ci sono diverse opzioni terapeutiche per trattare il retinoblastoma. La durata della terapia varia da caso a caso in base alle scelte terapeutiche adottate, dalla risposta del tumore alle terapie e dall’insorgenza di recidive e comunque il follow up stretto del bambino in trattamento dura almeno 3 anni. Le cure non possono essere fatte a distanza, ma solo in un centro specializzato poiché spesso richiedono l’ospedalizzazione del bambino per uno o più giorni e possono essere necessarie anche tutte le settimane, soprattutto nei primi periodi.

Siena è il primo Centro di Riferimento italiano e terzo europeo dopo Parigi e Londra per numero di casi trattati. Raccoglie pazienti da tutto il bacino balcanico e da molti stati esteri anche non europei. Nel 2008 è stata introdotta una terapia innovativa denominata “chemioterapia intra-arteriosa” che prevede l’infusione del chemioterapico direttamente nell’arteria oftalmica risparmiando ai pazienti gli effetti indesiderati di un chemioterapia sistemica per via endovenosa.

ASROO, Associazione Scientifica Retinoblastoma e Oncologia Oculare, si occupa di un importante progetto di ricerca.

La tanto “bistrattata” liquirizia recupera in credibilità con le sue infinite virtù!!

La radice di liquirizia, in fin dei conti una banale radice di una pianta selvatica e infestanteche imperversava nei terreni delle campagne, quasi ad essere saldata e non volersene “sradicare “ allorquando c’era da renderli coltivabili: è questo il ricordo che ne rievoca chi ha vissuto e/o vive in Calabria, visto che la migliore qualità, come sottolineato dall’Enciclopedia Britannica, “is made in Calabria”.

Eppure riserva una infinità di proprietà inimmaginabili, al punto che è stata nriconosciuta pianta medicinale dell’anno 2012; ed ovviamente i veri intenditori cercano il meglio, riuscendo a reperirla su portali di prodotti tipici calabresi.

Perché sembra banale, ma anche una radice va trattata a modo…..proprio come si usa in Calabria: qui infatti, vengono estratte secondo un antico e particolare rituale in autunno, quando la vegetazione va in letargo, e comunque da piante di almeno 3 anni. “Sanificate” ed epurate dalle radichette laterali, tagliate a barrette di 10/15 cm. si procede al processo di essicazione, all’ombra o in ambiente riscaldato (mai superiore ai 40°), conservandola poi in sacchetti o in vetro, evitando comunque luoghi umidi, considerato il carattere igroscopico del prodotto.

E gli effetti benefici che la radice di liquirizia può regalare sono tantissimi, oltre al suo classico, arcinoto e scontato uso (in quanto prodotto lavorato) dolciario e per confettame: sicuramente come sedativo della tosse ed espettorante (specialmente in preparazioni destinate ai bambini); come antispasmodico e coadiuvante nei processi digestivi, per i bruciori di stomaco e le gastriti; come terapia dell’ulcera, visto che in essa è contenuto l’acido glicirretico suggerito per tali patologie; masticata è un buon emolliente antinfiammatorio della bocca e delle gengive, calma le irritazioni della gola dei fumatori, schiarisce la voce e migliora l’alito; secondo il resoconto di un apposito studio pubblicato sul Journal of Natural Products “…per la salute di denti e gengive non è necessario spendere soldi per dentifrici iperpubblicizzati…è sufficiente consumare radice di liquirizia”; molti ex fumatori, o quelli che da poco hanno “divorziato” dalle tanto amate/odiate bionde, fanno fronte alle crisi di astinenza “ciucciando” uno stecco di radice di liquirizia.

E, “UDITE UDITE”, sembra che la radice di liquirizia sia opportuna anche nel trattamento del diabete di tipo 2 contenendo le amorfrutins, un gruppo di sostanze naturali con effetto anti-diabetico: a questa conclusione è giunto uno studio condotto dai ricercatori del Max Plnck Institut of Molecular Genetics di Berlino. Certo il solo uso di liquirizia non sarà sufficiente a curare il diabete (la concentrazione è infatti troppo bassa): tuttavia i ricercatori hanno sviluppato processi di estrazione speciali, per ottenere adeguate concentrazioni di amorfrutins.

E poi è il caso di “sfatare (oalmeno ridimensionare) una nomea”……che sconsiglia l’uso della liquirizia in caso di ipertensione: il dott. Fabio Firenzuoli del Centro medicina integrativa, Az. Ospedaliera Univ. Careggi di Firenze, afferma infatti che “…la polvere della radice di liquirizia rispetto all’estratto secco di liquirizia rilascia sicuramente meno «glicirrizina» (responsabile appunto della pressione arteriosa alta)”.

Sicuramente la radice di liquirizia è eccezionale per la preparazione in casa del Liquore di liquirizia, secondo la ricetta appresso consigliata

Ingredienti: 10 bastoncini di radice di liquirizia, 300 ml di alcool, 200 g di zucchero e 400 ml d’acqua. Mettere le radici di liquirizia in un contenitore, ricoprile con l’alcool e lasciare macerare per 25/30 giorni, trascorsi i quali far bollire l’acqua con lo zucchero e, una volta che quest’ultimo si sarà sciolto, spegnere il fornello e lasciar raffreddare. Unire l’alcool filtrato, mescolare e lasciar riposare per circa 1 ora, dopodiché procedere al relativo imbottigliamento.

Liquirizia…..altro che una semplice, volgare e per tanti versi odiata pianta sconosciuta, dunque!!!

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Licensing per i Beni di Lusso: Aperte le iscrizioni per la IV edizione del Corso di alta formazione

Brand extension, merchandising e contract per i marchi dell’alto di gamma

Buone prospettive di lavoro e retributive per un professionista ad alta specializzazione”. Titola così l’approfondimento che Italia Oggi Sette ha dedicato al mercato delle licenze lo scorso dicembre, sottolineando come “le prospettive di lavoro del licensing manager sono buone grazie alla vastità e alla grande  espansione generale del settore”. Queste potenzialità non sembrano però ancora pienamente sfruttate e, nel vuoto di proposte formative dedicate alla disciplina, il Corso di Alta Formazione in Licesing per i beni di Lusso organizzato da POLI.design, Consorzio del Politecnico di Milano, viene citato come unico percorso di studio specifico sulla materia.

Partirà infatti il prossimo novembre la IV edizione del corso,diretto dal Professor Marco Turinetto, che esamina le variabili imprescindibili di avvio e gestione di un processo di licensing nell’alto di gamma, analizzando le relazioni sempre più stringenti con le attività di brand extension, contract sino al merchandising. Aree e attività oggi interconnesse con un obiettivo comune: ricercare la crescita del business attraverso applicazioni del marchio che creino valore.

Un percorso didattico che ha visto negli anni la partecipazione di personalità di fama riconosciuta come, tra gli altri, Daniele Cordero di Montezemolo co-direttore del Corso, Matteo Marzotto, presidente della casa di moda Vionnet e della  Fiera di Vicenza, Davide Oldani, rinomato Chef e proprietario del ristorante “D’O”, Antonio Ghini, per molti anni Direttore Comunicazione e Brand di Ferrari, Vincenzo Finizzola, Direttore del Four Seasons Hotel Milano e Paolo Balistrieri, Responsabile Anticontraffazione Sud Europa per Louis Vuitton.

Un corso attuale che risponde ad una preciso andamento del mercato dei beni di lusso: come dimostra un’indagine condotta dal Politecnico di Milano, le licenze, che nel solo comparto moda valgono oltre 810 milioni di dollari in royalty, suscitano apprezzamento e affidabilità se associate a brand del lusso, garantendo declinazioni in settori anche molto lontani dal core business d’origine. Il tessuto delle piccole e medie imprese italiane gioca oltretutto un ruolo determinante nella costruzione della brand extension di grandi marchi, anche internazionali, come testimoniato dal fatto che circa l’80% delle licenze dei beni di lusso viene realizzato nel nostro Paese.

Da qui l’esigenza di profili professionali in grado di comprendere e rispondere in modo adeguato alla necessità dei grandi marchi di ampliare la propria offerta spaziando, attraverso l’uso corrente e coerente del licensing e delle sue declinazioni, in settori molto diversi tra loro.

Il corso ha inoltre l’obiettivo di spiegare ciò che maggiormente all’estero ci è invidiato: il saper fare e il “mind set” italiano: «Ci sono ancora molti spazi da conquistare e nuove opportunità da cogliere per le aziende italiane. Nel food come nelle imbarcazioni, nella tecnologia come nel wellness, per esempio, gli spazi sono non ancora saldamente presidiati, almeno non nelle menti dei rispondenti» afferma il Professor Marco Turinetto, Direttore del Corso.

La voce e l’esperienza delle aziende si intrecciano con lezioni d’aula interattive, per garantire una sinergia continua tra mondo spiegato e mondo reale e assicurare ai partecipanti una preparazione adeguata.

Nell’ambito della passata edizione, per esempio, alcuni studenti del corso hanno avuto la possibilità di partecipare alla Milano Design Week a fianco di Brother, azienda all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, presso il Temporary Museum for New Design. “Print-à-Porter”: questo il titolo del progetto ideato per il Fuorisalone che ha visto alcuni studenti del corso lavorare live, negli spazi della MyOwnGallery di Superstudio Più,  coniugando nozioni di fashion design ai processi di stampa Brother.

La natura attuale e innovativa del Corso si riflette oltretutto nella composizione della Faculty che affianca a docenti del Politecnico, manager, dirigenti, consulenti e esperti di settore in grado di portare l’esperienza diretta e quotidiana dell’azienda.

Il corso si rivolge a diplomati e laureati provenienti da scuole e facoltà di design, ingegneria e architettura, economia e commercio, marketing e comunicazione. Ai fini dell’ammissione, il profilo di candidati non riconducibili a tali categorie, potrà essere valutato dalla direzione.

L’ammissione al corso, riservata ad un massimo di 15 partecipanti, è subordinata ad una selezione preventiva.

ACQUALIFE, L’AZIENDA LISSONESE CHE DEPURA L’ACQUA DEL RUBINETTO

In Italia, negli ultimi anni si è focalizzata l’attenzione dell’opinione pubblica sull’acqua del rubinetto destinata al consumo alimentare, che sempre più spesso viene preferita per motivazioni economiche e ambientali a quella imbottigliata.
La legge tutela i consumatori, perché l’acqua erogata viene sottoposta a duplice controllo: interno da parte del gestore che periodicamente verifica la potabilità dell’acqua ed esterno tramite controlli analitici eseguiti dall’ASL competente. Tuttavia, oltre al servizio idrico centrale, sarebbe necessario verificare la rete interna di ciascuna abitazione, palazzo o azienda, per testare la qualità delle tubature ed assicurarsi che non ci siano contaminazioni e che esse non rilascino sostanze potenzialmente nocive.
Per questo motivo un numero crescente di famiglie ha acquistato un depuratore per trattare le acque domestiche. E’ tuttavia necessario che tale strumento sia di prima qualità e che i suoi filtri diano ai cittadini la sicurezza di un’acqua priva di sostanze nocive.
Ecogenia, la società di Lissone che opera che opera sul mercato nel settore delle energie rinnovabili, dell’ottimizzazione energetica e della depurazione dell’acqua, si occupa con la sua divisione Acqualife di trattamenti di acqua di altissima qualità per abitazioni private, uffici e settore ho.re.ca.
Ecogenia, nell’intento di rispondere alle esigenze dei consumatori e di tutelare al contempo l’ambiente, produce purificatori realizzati interamente in Italia secondo le più moderne tecnologie, che permettono di utilizzare, per qualsiasi uso, l’acqua del rubinetto di casa, opportunamente trattata e depurata da tutte le sostanze nocive, elementi che non sono percepibili ad occhio nudo o al gusto, ma che alterano la qualità dell’acqua.
Installando un semplice purificatore, il consumatore trae molteplici vantaggi: ottiene un’acqua dalle caratteristiche organolettiche ideali per tutti gli usi (cucinare, bere), risparmia rispetto all’eventuale spesa sostenuta per acquistare confezioni in bottiglia, non ha i conseguenti problemi di trasporto, peso, ingombro e non produce rifiuti.
Le 20.000 famiglie che ad oggi utilizzano Acqualife evitano di acquistare circa 14.400.000 bottiglie, ovvero 600 tonnellate di plastica, che necessitano di circa 8.500 barili di petrolio per essere prodotte.
“Oltre alla tutela dell’ambiente” dichiara Carlo Lo Popolo, formatore e responsabile informazioni Acqualife “l’aspetto più importante riguarda la nostra salute: grazie ai purificatori tuteliamo il nostro organismo, evitando l’ingestione di microparticelle nocive (come il cromo esavalente) che, accumulandosi nei medi-lunghi periodi, possono avere conseguenze negative sulla nostra salute. Acqualife produce anche addolcitori, che permettono di togliere esclusivamente il calcare dall’acqua, preservando così gli elettrodomestici che ne fanno uso (caldaie, lavatrici, lavastoviglie); per l’uso personale, però, la soluzione migliore sono i nostri purificatori a osmosi inversa che non solo depurano l’acqua, ma addirittura permettono agli utenti di stabilire a piacimento la quantità di sali minerali che possono essere disciolti, in modo da adattare l’acqua alle proprie esigenze.”
I prodotti Acqualife, ergonomici e di design, sono pensati per adattarsi a qualsiasi richiesta ed essere collocati dove il consumatore preferisce: sottobanco, sottozoccolo o sovrabanco.
Inoltre, dopo l’istallazione, necessitano esclusivamente di una manutenzione periodica con cadenza annuale, che viene svolta da personale qualificato e competente.
Tutte le linee di prodotti Acqualife sono certificate ISO9001, UNI EN 1672-2 (certificazione igienica), ISO 14001 (impatto ambientale) e OHSAS 18001 (salute e sicurezza sul lavoro); un elenco di riconoscimenti che senza dubbio premia la responsabilità di Ecogenia nel preservare le risorse naturali, realizzando tecnologie che siano al tempo stesso sostenibili ed efficienti.
Il successo commerciale e la fedeltà nel tempo dei clienti sono la prova concreta del valore dei prodotti Acqualife, che oggi è leader nel settore e considerata un esempio per la qualità delle sue macchine, per la professionalità dei collaboratori e per il servizio post-vendita fornito.
Acqualife, inoltre, non è solo attenta alle tematiche ambientali, ma anche a quelle etico – sociali: per ogni purificatore venduto, infatti, una parte del ricavato viene devoluta al sostegno dell’associazione per i Diritti Umani e la Tolleranza Onlus nel progetto United for Africa. Nello specifico, Acqualife ha contribuito alla costruzione di una scuola elementare in Ghana e ha installato apparecchiature per la purificazione dell’acqua in alcuni villaggi locali.

Ciglia finte, scopri la linea Light Lashes per uno sguardo sorprendente.

Avere ciglia lunghe e voluminose è tra i maggiori desideri di ogni donna in tema di bellezza. L’applicazione di extension ciglia è il primo step da realizzare per effettuare l’allungamento ciglia, un trattamento che, se realizzato con cura e da mani esperte, dona intensità e profondità allo sguardo senza stravolgerne il proprio aspetto naturale. Essenziale è la scelta delle ciglia finte. Scoprite la linea di extension ciglia e prodotti professionali firmati Light Lashes: ciglia finte nere, colorate e decorate, accessori e kit per uno sguardo perfetto.

L’azienda è specializzata in vendita di prodotti per extension ciglia della massima qualità, dedicati ai professionisti del settore e lash maker. Sfogliando il ricco catalogo online su www.lightlashes.it è possibile acquistare gli articoli desiderati scegliendo tra ciglia finte, accessori, prodotti, colla, kit completi e quanto necessario alla realizzazione dei trattamenti da eseguire.

Le ciglia finte Light Lashes sono anallergiche, leggere e flessibili. Caratteristiche che abbinate alla massima qualità, donano alle ciglia finte Light Lashes un aspetto quasi identico a quello delle ciglia naturali per un risultato sorprendente: uno sguardo intenso ma armonioso. A seconda dell’intensità desiderata è possibile scegliere su www.lightlashes.it tra due tipologie di ciglia finte: di visone o di seta. Le prime soffici e vellutate e dal colore intenso e brillante donano un effetto più spettacolare e sorprendente. Più sobrie quelle in seta, sottili e ultraleggere, sono indicate per risultati più naturali. Entrambe sono disponibili nelle principali arricciature, lunghezze e spessore per garantire una scelta variegata e mirata per i professionisti del settore. Una guida nell’apposita categoria ciglia finte su www.lightlashes.it è in grado di aiutarvi nell’acquisto delle extension ciglia più adatte, grazie ad illustrazione e descrizione di tutte le specifiche tecniche.
Dopo aver effettuato la scelta delle ciglia finte più appropriate è possibile procedere con l’applicazione delle stesse per realizzare l’allungamento.

L’allungamento ciglia è il trattamento finalizzato a donare volume e lunghezza alle ciglia naturali. Come ogni metodo professionale è fondamentale che venga eseguito da mani esperte. L’allungamento prevede infatti l’applicazione delle extension attraverso vari processi da eseguire con cura e precisione utilizzando articoli e accessori altamente professionali. Light Lashes garantisce la vendita dei migliori prodotti necessari all’esecuzione dell’allungamento ciglia: colla, pinzette, pietra di giada, supporti per colla ecc… Ma non solo.
Attenta a soddisfare le esigenze di ogni cliente, Light Lashes dispone anche di tutti gli accessori utili nella cura delle proprie ciglia, indicati anche per mani meno esperte. Tra questi molto richiesto è il piegaciglia.

Il piegaciglia Light Lashes è uno strumento indispensabile per ciglia poco incurvate. Disponibile sia in metallo ad utilizzo manuale, sia a caldo con alimentazione elettrica. Lo scopo è quello di donare intensità allo sguardo anche semplicemente curvando le ciglia naturali. E’ possibile amplificare l’effetto utilizzando il piegaciglia a caldo dopo l’applicazione del mascara.

Scopri come donare bellezza e intensità al tuo sguardo e a quello delle tue clienti su www.lightlashes.it. Scegli e ordina comodamente online ciglia finte e prodotti professionali Light Lashes per un allungamento ciglia perfetto.

Allontanamento piccioni: difendersi da possibili agenti patogeni

Il piccione è il volatile di città, un animale con cui è sempre più difficile convivere a causa delle numerosissime malattie che potrebbero trasmettere all’uomo o agli animali. Per esempio, gli agenti patogeni che potrebbero essere presenti negli escrementi, sono causa di malattie contagiose come la salmonella, la criptococcosi, la istoplasmosi e la ornitosi, per non parlare le forti infestazioni di pulci, zecche e acari. Per questo motivo conviene trovare un sistema che consente l’allontanamento dei piccioni, soprattutto dai balconi di casa.

Conseguenze e tecniche di allontanamento

I piccioni, i volatili delle città, negli ultimi anni hanno raggiunto un numero davvero elevato di individui, questo ha portato a rovinare e sporcare con il loro guano, edifici, importanti monumenti, chiese ecc. Nonostante ciò, qualsiasi tecnica utilizzata per allontanare i piccioni da alcune zone importanti devono essere poste secondo la legge e quindi senza uccidere, catturare o ferire questi volatili in quanto sono considerati come Patrimonio Indisponibili dello Stato.

Quindi, se da una parte i piccioni sono animali da proteggere, dall’altra parte è quasi obbligatorio allontanarli dalle zone più delicate della città, come per esempio le scuole o gli ospedali, per via delle malattie che potrebbero trasmettere. Ad oggi sono presenti tantissimi prodotti che hanno lo scopo di allontanare questo volatile dalle zone più delicate della città; quello che è stato ritenuto più efficacie è il dissuasore perché permette di allontanare i piccioni senza recargli alcun danno.

Esistono differenti tipi di dissuasori:

  • Dissuarosi Metallici: sono composti da spuntoni in acciaio inossidabile molto resistenti, questi rendono impossibile, ai piccioni o ad altri volatili, di poggiarsi sulla superficie in cui sono posti i dissuasori. I dissuasori metallici sono particolarmente adatti a parapetti e cornicioni.
  • Dissuasori Chimici: non posseggono nulla di tossico per l’animale, ma, tramite congelamento, rendendo instabile la superficie su cui si potrebbero poggiare gli uccelli. Un modo di allontanamento dei piccioni adatto alle grandi superfici come attici ecc.Bird Wire: composto da un filo metallico estremamente flessibile, rende impraticabile la superficie su cui viene posato, impedendo ai volatili di soffermarsi. Particolarmente adatto su parapetti, cornicioni, davanzali ecc.

Lily Pulizie è un azienda di disinfestazione a Roma e dintorni, che, grazie al personale attento e qualificato esegue servizi di allontanamento dei volatili, secondo la legge prevista.

Trucco occhi e viso: le novità e i must-have

Ogni donna è diversa ma una cosa ci accomuna tutte: la voglia di piacere e piacersi. Il trucco poi, sta tutto lì: vestiti, accessori e make up. Per quanto riguarda l’abbigliamento ognuna di noi ha il suo stile, ma per i cosmetici siamo tutte d’accordo nel pretendere la tenuta perfetta e un risultato impeccabile. Poi è anche vero che ci sono diverse forme del viso, un diverso taglio degli occhi, e carnagioni dalle particolari esigenze. C’è qualcuna tra di noi che, vuoi la fortuna vuoi l’esperienza, ha già trovato i suoi fedeli alleati e c’è invece chi è ancora ed è sempre alla ricerca delle ultime novità. Sia trasformismo sia voglia di cambiare, le case cosmetiche non ci lasciano mai a bocca asciutta e le novità sono sempre molte; come quella di Rimmel London che ha proposto un eyeliner Waterproof, lo Scandaleyes Gel Eyeliner, che promette la possibilità di fare sia tratti più spessi sia tratti più fini, oltre ad una tenuta oltre le 24 ore.

Lo sguardo è fondamentale per colpire, per avere un’allure speciale, per sentirsi più sicure, per valorizzare il viso, il colore degli occhi, la loro forma; concorre a perseguire il risultato desiderato la scelta del giusto mascara, insieme alla capacità di applicarlo ed alla quotidiana cura della zona del contorno occhi, una delle più delicate del viso.

Mantenere sempre idratata la pelle, creare una buona base di colore il più simile al proprio colorito, applicare un mascara come quello di Rimmel London, lo Scandaleyes Rockin’ Curves che, con il suo speciale applicatore a forma di cuore e la sua texture che non crea grumi, regala ciglia estreme, volumizzate e definite. Da stendere su tutte le ciglia, cattura anche quelle più corte, senza trascurare nessun particolare, e pare essere la novità dell’estate in fatto di mascara. D’altronde Rimmel London nasce proprio così, 180 anni fa, nella Casa Rimmel, una profumeria di Londra destinata a scrivere la storia del make up.

Non trascurare mai il contorno labbra – una delle zone, insieme al contorno occhi, più sensibili e delicate- usando prodotti specifici e balsami idratanti.

Ed anche le labbra vanno struccate accuratamente per rimuovere sia il trucco sia le impurità. Un piccolo segreto? Strofinate delicatamente le labbra con uno spazzolino asciutto, per averle morbide e pronte all’applicazione del vostro rossetto preferito. C’è chi usa solo lucidalabbra o idratanti e c’è chi preferisce rossetti che catalizzino l’attenzione, o con colori sgargianti ed intensi o con lunga tenute, effetto lucido o effetto matte. La tecnologia beauty offre prodotti che uniscono tante qualità: Apocalips è uno di questi ed unisce idratazione a una texture gloss per un colore intenso e glam e per un effetto vinilico. Che sia un tradizionale rossetto o no lo lasciamo giudicare a voi, a noi è piaciuta la sua brillantezza e la vasta scelta di tonalità che Rimmel London ha proposto.

POLI.design LANCIA LA NUOVA EDIZIONE DEL MASTER INTERNAZIONALE IN ACCESSORY DESIGN

Un percorso formativo unico per diventare designer dell’accessorio moda, una figura professionale molto ricercata in ambito internazionale che coniuga i saperi della moda con la creatività del design italiano .

 

Milano, giugno 2014 – E’ previsto per il 27 ottobre 2014 l’avvio della seconda edizione del Master internazionale in Accessory Design del Politecnico di Milano, gestito dal Consorzio POLI.design, diretto da Alba Cappellieri, Presidente del Corso di Laurea in Design della Moda presso la Scuola del Design,Politecnico di Milano.

 

Focalizzato sulla progettazione di accessori moda – per un totale di 14 categorie merceologiche, dai gioielli alla piccola pelletteria, dallo sportswear alle calzature – e sulla concreta possibilità di dare degli sbocchi professionali agli studenti grazie alla partecipazione delle principali aziende del settore, il Master si articola in workshop dove gli studenti realizzano concretamente i prototipi dei diversi accessori.

 

Un progetto nato e sviluppato dall’idea che la moda oggi sia rappresentata principalmente dagli accessori: vere e proprie icone di stile e simboli di distinzione di un sapere artigiano Made in Italy, parte fondamentale delle origini e del dna della moda italiana, patrimonio di rilevanza internazionale. L’accessorio, nelle sue diverse interpretazioni, ricopre inoltre un ruolo di sempre maggiore importanza per le maison di moda che, per questo motivo, sono alla costante ricerca di designer capaci di interpretarne le molteplici sfaccettature.

 

Il Master, attraverso i suoi obiettivi formativi, si propone di rispondere esattamente a questa esigenza del mondo produttivo: intende creare una figura professionale, quella designer dell’accessorio moda, capace di integrare le competenze del fashion system e le specificità del settore, in grado di progettare accessori sia nell’ambito della qualità artigianale che della tecnologia, potendo così operare con successo nelle aziende del fashion, della pelletteria, della calzatura, dell’occhiale, del gioiello, dell’orologio, fino alla piccola pelletteria, alla valigeria, al mondo dello sportwear e degli sport estremi, dell’intimo, dei costumi, della maglieria, dei cappelli e degli accessori tecnologici.

 

Il mondo delle aziende, d’altro canto, ha risposto in maniera positiva all’impostazione del Master: prestigiosi marchi hanno confermato la propria partnership al progetto e interverranno attivamente con docenze e case histories, oltre ad attivare tirocini formativi per gli studenti al termine del percorso didattico.

 

Il master è solo alla prima edizione, ma già annovera tra gli ex alunni numerose storie di successo: caso esemplare quello di Maria Celeste Sangermani e di Giulia Boscolo.

Quest’ultima, terminato il tirocinio curriculare attivato grazie al Master presso un Brand di fama internazionale, è stata confermata come junior designer di Adidas España.

Maria Celeste, a sua volta, sta svolgendo il proprio stage presso un importante studio che si occupa di consulenza di progetto e produzione per grandi brand del settore della moda e sempre grazie al Master ha avuto modo di partecipare e di vincere il concorso Next Jeneration Jewellery Contest, terza edizione del premio per i giovani designer under 30, organizzato dalla Fiera di Vicenza in occasione di VicenzaOro Spring. Maria Celeste si è aggiudicata il primo premio con un progetto realizzato proprio nell’ambito del Master, la spilla Hold Me, un “gioiello sentimentale” ispirato al rapporto amoroso tra le neo-mamme e i propri figli. Oltre ad un premio in denaro, la designer avrà la possibilità di realizzare il proprio progetto che verrà esposto nella mostra allestita per VicenzaOro Fall.

L’esperienza del Master è stata intensa e certamente molto positiva” – afferma Maria Celeste – “l’ho raccomandata anche a delle amiche che si stanno laureando in questo periodo e che mi hanno chiesto consiglio in proposito; sono molto felice per lo stage che sto svolgendo in questo periodo, a Master concluso: se avessi dovuto sceglierlo io, non sarei stata in grado di trovare un posto più bello! Ho modo di confrontarmi direttamente con un network di brand importanti e, allo stesso tempo, ho la possibilità di seguire personalmente lo sviluppo di un progetto anche nella fase di prototipazione vera e propria”.

 

Quale ulteriore dimostrazione del rapporto che il master ha stretto con le aziende, l’evento “Valextra Compasso D’Oro Project 2014”. Valextra, maison di lusso di fama internazionale, ha invitato gli studenti del master a ideare e progettare un accessorio originale, un prodotto che incarnasse la sinergia tra design e funzionalità, tra bellezza estetica e artigianalità. I progetti selezionati dall’azienda sono stati presentati in occasione del Salone del Mobile 2014 ed esposti nelle vetrine della boutique Valextra a Milano, in via Manzoni, attraverso la proiezione di video emozionali realizzati ad hoc. Al termine della Design Week, Valextra ha annunciato il miglior progetto e il giovane designer vincitore ha avuto la possibilità di frequentare uno stage nel reparto progettazione dell’azienda.

La collaborazione diretta con il mondo produttivo, quindi, fa in modo che lo studio non sia avulso dalla realtà cui si riferisce: un autentico plus che appartiene all’anima del Politecnico di Milano.

Parte della cultura del Politecnico è, infatti, integrare l’alto artigianato con l’alta tecnologia: tutto questo fa sì che il mondo della moda riconosca alla formazione politecnica grandi vantaggi competitivi che si traducono in un bagaglio formativo e culturale unico da cui derivano opportunità professionali notevoli.

 

Il Master in Accessory Design è erogato in lingua Inglese (gli studenti italiani potranno effettuare le revisioni in lingua italiana) e si avvale di una Faculty di docenti che rappresenta l’eccellenza italiana e internazionale in campo universitario e professionale; si rivolge a laureati di primo e secondo livello, in design e moda, a diplomati di scuole d’arte, operatori del settore e tutti coloro che intendono specializzarsi nel design dell’accessorio.

 

Le lezioni si svolgeranno presso la sede di POLI.design, in via Durando 38/A a Milano.

IL NUOVO CATALOGO BEAUTY FIRMATO CONSORZIO PREMAX PRESENTA DUE NOVITA’ ESCLUSIVE

Due nuovi gioielli firmati Consorzio Premax andranno ad arricchire la già ampia proposta di articoli ad uso estetico proposti dall’eccellenza premanese. Tecna Collection e Green Collection sono le due nuove collezioni facenti parte della linea Optima, una gamma di prodotti professionali caratterizzata da un ottimo rapporto qualità-prezzo, studiati per una clientela molto esigente e attenta alle prestazioni dei propri strumenti. Caratteristiche qualitative elevate, garantite dal marchio Premax, sinonimo di valore ed eccellenza riconosciuto in Italia e in tutto il mondo. Entrambe sono presenti nel nuovo catalogo Beauty dell’eccellenza premanese, rivolto a tutte le professioniste del campo estetico e a tutte quelle persone che, non per lavoro ma per piacere, amano utilizzare strumenti di prima qualità per la cura del proprio corpo.
La collezione Tecna è stata realizzata in acciaio inox AISI 420 tranciato e satinato. Forbici caratterizzate da una forma particolare e da una linea pulita ed essenziale, interamente Made in Italy, frutto del continuo processo di ricerca portato avanti da Premax nell’individuazione dei migliori materiali e dello studio costantemente realizzato in termini di design innovativo. L’esperienza consolidata del Consorzio Premax nella produzione di articoli da taglio ha portato alla nascita di questa nuova collezione, rispondente ai più elevati canoni qualitativi.
Un’altra novità assoluta all’interno del nuovo catalogo è la Green Collection, una linea realizzata con una particolare attenzione all’ambiente grazie alla realizzazione delle impugnature con polimeri a basso impatto ambientale e composta da alcuni accorgimenti atti a garantire un processo produttivo a minore consumo energetico e a completo riciclo degli sfridi di produzione. Una novità assoluta nel campo degli accessori progettati per manicure, pedicure e beauty. Green collection è la risposta ecologica di Premax destinata a tutti quei clienti attenti all’ambiente e sensibili al futuro del pianeta.
Due nuovi alleati per il mondo della bellezza, due gioielli che rispondono a tutti i principi di qualità garantiti da sempre dal marchio Consorzio Premax.

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