Antonello De Pierro rende omaggio a Manfredi alla Quercia del Tasso

Il presidente dell’Italia dei Diritti ha partecipato a Roma alla prima dello spettacolo “Gente di facili costumi”, portato in scena da Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio

 

 

 

Roma – Non si ferma la campagna di sostegno avviata dal movimento politico Italia dei Diritti e dal suo presidente Antonello De Pierro a favore della cultura e, in particolare del teatro. E come già fatto in altre occasioni, l’altra sera De Pierro ha partecipato, presso l’Anfiteatro della Quercia del Tasso a Roma, alla prima dello spettacolo in omaggio a Nino Manfredi, portato in scena dai bravissimi Luciana Frazzetto e Geppi Di Stasio, dal titolo “Gente di facili costumi”. Una commedia scritta a quattro mani dal compianto artista ciociaro, di cui ricorre quest’anno il decennale della morte, e da Nino Marino, presente alla serata inaugurale, che rispecchia fedelmente quella capacità di giungere alle corde emozionali del pubblico con semplicità e genuinità creativa, che ha caratterizzato la sua lunga e intensa carriera. Una rappresentazione di grande qualità, impreziosita dall’esibizione in apertura dei giovani musicisti dell’Associazione Sei Corde, diretta dal maestro Fabio Saveri, che si sono cimentati in una suggestiva riproposizione di “Roma nun fa’ la stupida stasera”, resa ancora più travolgente dalla magistrale interpretazione di Rossana Ferri. Ad applaudire in prima fila c’era Erminia Manfredi, che ha apprezzato notevolmente l’impeccabile professionalità dei due attori sul palco, diretti da Massimo Milazzo, estrinsecata nella pièce che più rappresenta l’espressione del genio artistico di suo marito.

Uno spettacolo eccezionale curato nei minimi particolari – ha dichiarato De Pierro – reso perfetto dal talento di Luciana e Geppi. E’ importante tenere alta l’attenzione su quello che è il nostro patrimonio artistico, che certa politica tende a relegare ai margini, probabilmente non essendo in grado di coglierne appieno la sua importanza. I tagli dei fondi in settori come la cultura, al pari della sanità e altri comparti cruciali del nostro parenchima sociale, sono un imperdonabile omicidio-suicidio. Non possiamo accettare passivamente comportamenti messi in atto da persone incompetenti che tendono a far sprofondare nell’oblìo il fatto che l’Italia non è stata mai avara di talenti e c’è un esercito di bravi artisti che ha bisogno di esprimersi e che forse incute timore, tenendo conto della visione borbonica di alcuni politici di fronte ai fermenti culturali, paura forse di scalfire quelle certezze che permettono loro di tenere ben salde le terga agli scranni del potere. E non venissero a raccontarci l’abusata favoletta della crisi. L’alibi ormai non regge più. Se mancano i fondi è perché c’è un manipolo di politicanti, di burocrati di stato e di dipendenti pubblici, che hanno depredato le casse dei corpi collettivi, elevando a sistema una sorta di crimine istituzionalizzato basato sulla corruzione, sul conflitto di interessi, in nome di quegli interessi personali sul cui altare hanno sacrificato il bene della collettività. E questo è avvenuto, e purtroppo avviene ancora, nonostante gli sforzi di gran parte della magistratura, perché spesso, al di là delle responsabilità penali, la statura morale di alcuni ributtanti individui è completamente inadeguata ai posti di potere occupati. Una vergogna che prima o poi dovrà essere almeno ridimensionata, altrimenti saremo destinati a giungere presto a un punto di non ritorno”.

A godere della performance scenica dei protagonisti, nell’incantevole cornice offerta dal Gianicolo, c’erano, tra gli altri, Adriana Russo, Alex Partexano, Emanuele Vezzoli (che hanno lavorato con l’indimenticabile Manfredi), Gigi Miseferi, Maria Monsè, Iolanda Gurreri, Anthony Peth, Giuseppe Grifeo Di Partanna, Leonardo Madier, Angelo Ciccio Nizzo, Alexandra Filotei, Daniela Martani, Salvatore Scirè, Francesco Felicissimo, Andrea Pintucci, Liana Amicone con il marito Idrissi Abdallah, Andrea Quintili, Mara Keplero, Enzo Ferreri, Marcella Pretolani, Adriano Di Benedetto, Giò Di Giorgio, Emilio Sturla Furnò, Gipo Ciccone.

 

(Foto di Adriano Di Benedetto)

Al via lo Startup Café

Comunicato stampa

Al via lo Startup Café

La sala giochi Extraball in collaborazione con l’Associazione Culturale Satyrnet ha dato via al progetto Startup Café. Questo progetto nasce per aiutare le Startup più o meno giovani a farsi conoscere. Il tutto attraverso eventi – incontro in cui i creatori delle Startup presenteranno i loro progetti, illustrando brevemente la storia che ha portato alla genesi della loro idea, fino alla sua realizzazione e specificando propositi, finalità e obiettivi. Importante è il proposito di voler andare oltre gli ostacoli imposti dalla burocrazia in termini di tempo e di difficoltà oggettive che, in particolare i più giovani, si trovano a dover affrontare e combattere. Sembrerebbe un progetto non dissimile da quello degli incubatori, in realtà non è così. Perché allora si parla di Startup Café? Perché l’intento è proprio quello di creare una occasione di incontro nell’ottica di una “chiacchierata tra amici”. Extraball vuole offrire un servizio gratuito alle giovani Startup previa candidatura tramite e-mail a questo indirizzo: startupcafe@outlook.it. Verranno quindi selezionati i progetti più interessanti e si procederà con la stesura di un calendario degli incontri. Si tratta di un modo per farsi conoscere e presentarsi in uno spazio offerto dalla sala giochi Extraball, in cui i ragazzi potranno mostrare e permettere di diffondere in maniera più capillare il loro lavoro, ma non solo, perché da questi incontri si genera anche la possibilità di un confronto tra gli stessi creatori di Startup. Perché proprio una sala giochi al centro del progetto? Extraball mantiene il ricordo dei bambinicresciuti all’interno della sala giochi che rappresentano oggi i 30enniche si occupano della realizzazione di Startup,mantenendo così l’attenzione ai giovani e alle famiglie, attenzione che da sempre è una caratteristica legata a Extraball. In un periodo difficile come quello che ci troviamo ad affrontare, la nascita di un progetto come questo si colloca su un piano rilevante perché viene di fatto compresa l’importanza che queste realtà rivestono, sottolineando la capacità di rinnovo e la volontà di cambiamento che tanto serve al nostro Paese.

Chi è Extraball

Il progetto Extraball nasce alla fine degli anni ‘90 con l’obiettivo di rinnovare il vecchio concetto di sala giochi per permettere ai giovani e alle famiglie di raffrontarsi con realtà già presenti in Giappone e negli Stati Uniti; i cosiddetti Family Entertainment Center. Importante è la capacità di rinnovarsi nel tempo adattandosi alle esigenze attuali, essendo così sempre al passo coi tempi.

Chi è Satyrnet

Satyrnet è un’Associazione Culturale che organizza o partecipa a manifestazioni di settore, è un mondo fatto di Fumetto, Cosplay, Musica, Grv, Cinema ed Eventi: Satyrnet da dieci anni oramai significa un sito internet con migliaia di pagine viste e un’associazione culturale diventati un punto di riferimento per tanti giovani (e meno giovani) di mezza Italia.

Ufficio Stampa
Maria Merola
press@satyrnet.it

L’integrazione dei centri sociali nelle nostre istituzioni.

Questo è l’argomento principale trattato in questo saggio. L’autore spiega come incanalare le energie dei giovani e degli anziani in modo da poter incidere sulle scelte politiche delle istituzioni al fine di poter migliorare la società corrente. La componente relazionale, culturale e in generale la sfera inerente la socialità e la riflessione di più ampio respiro è comunemente ritenuta marginale rispetto alla frenesia a cui noi tutti siamo sottoposti.
Le società contemporanee stanno vivendo una crisi profonda che non è solo di tipo economico ma anche e soprattutto di tipo sociale. Questo scritto sottolinea la crisi istituzionale che stiamo vivendo e propone una revisione delle strutture sociali attuali. L’integrazione nelle istituzioni attuali delle classi giovanili e senili e la sostituzione dei valori dell’ individualismo e della frenesia per il raggiungimento del successo con la solidarietà e la collegialità che derivano dalle esperienze collettivistiche è la fonte di ispirazione di questo libro. L’analisi delle caratteristiche delle comunità organizzate in centri sociali autogestiti e la relativa integrazione dell’esistenza all’interno istituzioni delle correnti con l’obiettivo di allargare il fronte di interesse delle strutture sociali verso gli obiettivi ed i punti di vista dei giovani e degli anziani è la chiave di volta su cui si basa il cambiamento delle strutture sociali attuali. Sarà illustrato come l’analisi dell’integrazione delle classi sociali che rappresentano il futuro (i giovani) ed il passato (gli anziani) all’interno dei processi decisionali delle società attuali sarà sia fonte di armonizzazione delle scelte politiche e sociali allo scopi di creare una cultura alternativa a quella attualmente dominante che causa dell’incremento dell’interesse delle istituzioni per scelte di lungo respiro in grado di cambiare l’orizzonte delle azioni istituzionali. Si dettaglierà poi come attraverso questo processo sarà possibile raggiungere lo scopo di rendere la società più armoniosa e più rispettosa di valori sociali più profondi, più umanitari, e in grado di darsi obiettivi di lungo periodo alternativi alla celebrazione del presente. Nel libro prendono una corposità istituzionale dal lato giovanile sia lo spirito dei movimenti di stampo sessantottino che i più recenti centri sociali autogestiti mentre dal lato senile si ribadisce l’importanza e se ne propone la reintroduzione con le opportune revisioni delle strutture sociali senili delle comunità più tradizionali. Lo scritto evidenzia quali possono essere i punti di forza della trasformazione della società al fine di liberare nuove energie per consentire uno sviluppo sociale ed economico collettivo ed armonioso che caratterizzerà i prossimi decenni.
Se sei possessore di un e-book reader è possibile scaricare il libro dal sito:

Stefano Napolitano

Antonello De Pierro e Linda Batista festeggiano Demetra Hampton

Al “Bosco delle Fragole” di Roma tanti vip hanno partecipato al blindatissimo party per la celebre Valentina di Crepax

 

Roma – Non poteva iniziare meglio l’avventura del celebre re dei pierre Angelo Ciccio Nizzo presso il suggestivo locale capitolino “Bosco delle Fragole”, dove curerà le pubbliche relazioni e regalerà ai tantissimi affezionati fan che lo seguono da sempre serate indimenticabili. Infatti è stato un incommensurabile successo il primo evento che il suo infallibile estro organizzativo, con l’apporto questa volta di Daniele Pellicone, ha estratto dal fertile cilindro, dove custodisce gli ingredienti che ogni volta dosa sapientemente per allestire i suoi memorabili party. Stiamo parlando della festa di compleanno della splendida Demetra Hampton, l’indimenticabile Valentina di Crepax, in onore della quale Ciccio ha curato tutto nei minimi particolari, partorendo un ricevimento da inanellare alla serie del suo repertorio infinito e che si infila di diritto negli annali della mondanità romana più recente. Una cena pantagruelica e succulenta che ha deliziato i palati di tutti gli ospiti, per poi finire nel blindatissimo privè con il canonico taglio della torta, rigorosamente alle fragoline di bosco, secondo la tradizione del locale, tra i flash a raffica dei fotografi scatenati. Per Demetra, infilata in uno splendido abito grigio perla di seta firmato dall’amico stilista Luigi Bruno, presente alla serata insieme a sua sorella Maria Grazia, c’è stata anche una piacevolissima sorpresa. Il suo amorevole compagno Paolo Filippucci ha pensato di organizzare l’arrivo a sorpresa della madre dell’attrice, Marti Conly, salita sul primo volo dagli States per prendere parte ai festeggiamenti insieme al marito Mr Michael Conly.

Tra i tanti amici accorsi a celebrare la ricorrenza e tributare affettuosamente gli auspici rituali dell’occasione oltre al già citato stilista Bruno, particolare interesse ha suscitato il giornalista ex direttore e voce storica di Radio Roma Antonello De Pierro e attualmente presidente dell’Italia dei Diritti e direttore di Italymedia.it, giunto in compagnia della conturbante ex modella Mariella Toppi. Non sono passati inosservati inoltre le bellissime Linda Batista, Maria Monsè e Margie Newton, e la simpaticissima ed effervescente ex gieffina Floriana Secondi. Tra gli altri Lucia Stara, Conny Caracciolo, Lino Bon, Jolanda Gurreri, Deborah Bettega, Elena Presti, Ersilia Litrico, Sara Jannone, Fabrizio Pacifici, la scrittrice e psicologa Irene Bozzi, ex moglie di Roberto Vecchioni, la bellissima modella Elena Colli, l’attrice e presentatrice Antonella Salvucci, Kira Ruffo, il prefetto di Chieti Fulvio Rocco, il marchese Giuseppe Ferrajoli e Daniela Martani, altra ex Grande Fratello.

(Foto di Enrico Fianco)

Antonello De Pierro e Nadia Rinaldi al party a sorpresa per Maurizio Mattioli

Tantissimi gli amici accorsi presso il ristorante Boh di Roma per festeggiare i 64 anni del celebre attore romano

Roma – Si è rivelato un tributo di affetto senza precedenti il party a sorpresa organizzato l’altra sera al ristorante Boh di Roma, per celebrare le 64 primavere del celebre attore Maurizio Mattioli. Sono stati tantissimi gli amici accorsi all’impeccabile evento voluto fortemente dal suo manager Daniele Micelli, con la nodale collaborazione della nota giornalista Federica Rinaudo e della fotografa Marcella Petrolani. Sorpreso e commosso Mattioli, che era giunto presso il locale convinto di dover fare una spettacolo insieme al bravissimo cabarettista Marko Tana e che , invece, si è trovato circondato e festeggiato dai presenti, in un’interminabile sequela di baci e abbracci calorosi, naturalmente conditi dai canonici auguri che la circostanza esigeva. Una festa organizzata con gran riserbo il cui tam tam si è propagato silenziosamente e, segreto doveva essere e segreto fu.  Maurizio l’ha saputo al suo ingresso al Boh, dove ha trovato silenzio e luci spente e dopo l’unanime coro: “Auguri Maurizio!”, la musica è partita e le luci sono tornate a illuminare le belle sale del locale. Ripresosi dalla sorpresa si è avviato verso la console, ha impugnato il microfono e ha duettato con la sua amica Nadia Rinaldi, apparsa più in forma che mai, sulle note di “Roma, nun fa la stupida stasera”. Poi tutti scatenati sul succulento e pantagruelico buffet allestito sul piano terrazza, tra pasta alla carbonara e all’arrabbiata, trippa alla romana, straccetti con rucola e frittelle di mele, fino al taglio della canonica torta e le tantissime foto di rito scattate dall’esercito di fotografi presenti, che già avevano immortalato fino ad allora i volti noti che man mano scorgevano fra i tavoli. E fra questi, oltre alla già citata Nadia Rinaldi, si sono notati l’attrice Adriana Russol’ex gieffina Floriana Secondi, il noto imitatore e attore Gabriele Marconi, l’ex prima ballerina del Bagaglino e ora affermata giornalista televisiva Alessandra Pesaturo, il bravissimo Mario Zamma, la splendida Maria Monsè, il giornalista Antonello De Pierro, presidente dell’Italia dei Diritti, direttore di Italymedia.it ed ex direttore e voce storica di Radio Roma, accompagnato dall’affascinante ex top model e ora politica Mariella Toppi, Veronica Iemma, Antonella Salvucci, Fabrizio Bracconeri, la giovane regista Manuela Tempesta, l’attore Domenico Fortunatol’incantevole Georgia Viero, Massimiliano Rodi, Nadia Bengala, Erika Kamese, Sylvie Lubamba, Jacopo Sipari di Pescasseroli. E ancora Mary Calvi, Piero Calvi, Antonio Lange, Rossella Lo Giudice, Emanuela Nicolò, Stefano Pantano, Fernando Orsi, i Flaminio Maphia,il grande cantautore Toni Santagata, l’avv. Daniele Bocciolini, Christian Marazziti,il press agent Francesco Caruso Litrico, Cristian Di Sante, Mara Keplero, Alexandra Filotei, Luciana Frazzetto, Roberta Sanzó, Massimo Milazzo, Emanuele Vezzoli, Enio Drovandi e Stefano Reali.

(Foto di Fabrizio Bettinelli)

DANNI DA INSIDIE STRADALI: E ADESSO?

Lo Studio Legale Mengoni ti illustra quando e come poter essere risarciti.

Incidenti per via di: marciapiede dissestato, caduta di un albero, tombino danneggiato, materiale pericoloso presente sul manto stradale come olio o ghiaccio, mancanza di segnaletica stradale ecc… possono procurare danni materiali e fisici a tutti gli utenti stradali. Ti sei trovato in questa situazione?

COSA FARE
Nelle casistiche sopra descritte (e in tanti altri casi) si prospetta una responsabilità pertinenete alla Pubblica Amministrazione la quale nella posizione di gestore o proprietaria del bene demaniale deve risarcire i danni qualificabili da insidia stradale. Prima di tutto occorre presentare una richiesta danni per raccomandata all’Anas o Autostrade per l’Italia, Comune o Provincia (a seconda dell’ente competente proprietario) tramite una valida assistenza legale.

POSIZIONE DELLA GIURISPRUDENZA SULLA RESPONSABILITA’ DELLA P.A.
In passato si sosteneneva che per la vastita e l’uso generalizzato della rete stradale pubblica fosse impraticabile per la P.A. effettuare azioni di controlli effettivi, con onere probatorio del danneggiato di documentare condotta tenuta, danno ricevuto, nesso di causalità ed elemento soggettivo della colpa della P.A. (ai sensi dell’art. 2043 cc) rendendo difatti difficili dimostrare sinistro ed ottenere risarcimento. La sentenza della Cassazione n. 15384/06 interrompe questa posizione e la giurisprudenza attesta una responsabilità oggettiva ai sensi dell’art. 2051 cc alla P.A. per la custodia delle proprietà pubbliche statali: è sufficiente esserci il nesso di causalità tra danno e bene in custodia per comprovare la responsabilità della Pubblica Amministrazione.
In sede processuale il danneggiato dovrà ora fornire prova dell’evento dannoso e del nesso di causalità ovvero che il sinistro è avvenuto come conseguenza normale della condizione lesiva o potenzialmente lesiva propria della cosa (sentenza Cassazione 79637/12), mentre la P.A. per svincolarsi da ogni responsabilità dovrà provare che il sinistro sia avvenuto per comportamento del danneggiato o per caso fortuito.

QUANDO E’ ESCLUSA o LIMITATA LA RESPONSABILITA DELLA P.A.
Comportamento del danneggiato (Concorso di colpa o esclusione di responsabilità della P.A.)
Il dovere di attenzione e diligenza regolamentato dall’art. 1227 CC implica che un comportamento del soggetto contrario ad un principio di autoresponsabilità può ridurre o addirittura escludere le responsabilità degli Enti Pubblici i quali dovranno provare che l’evento dannoso sia in tutto o in parte causato da un uso improprio del bene demaniale o da un comportamento non adeguato del danneggiato: questi dovrà dimostrare invece il contrario.
Caso fortuito
La P.A. potrebbe dimostrare che l’evento si sia verificato per caso fortuito imputabile ad un elemento esterno (forza maggiore, fatto del terzo o dal danneggiato stesso). Alcuni esempi potrebbero essere il caso del cantiere stradale dove l’area recintata è sotto la custodia dell’appaltatore oppure una calamità naturale.

COME AGISCONO LE COMPAGNIE ASSICURATRICI DELLE P.A.
Le assicurazioni tentano spesso di trovare una causa di esclusione delle responsabilità delle P.A. per fatto attribuibile al danneggiato e difficilmente si riesce ad essere risarciti completamente. Il consiglio è sempre quello di provare il sinistro con testimonianze e coinvolgimento delle Autorità, ma soprattutto di farsi assistere da un legale.

ALCUNE CASISTICHE
Vediamo alcuni esempi di insidia stradale e come la giurisprudenza si sia pronunciata su di esse:
– Pneumatico incustodito
La Corte di Cassazione ha confermato l’insidia stradale nel caso di una collisione di un autotrasportatore con un pneumatico con cerchione abbandonato all’interno di una galleria in quanto Autostrade per l’Italia spa (che invocava il caso fortuito) era stata avvertita dell’ostacolo da più di tre ore prima della collisione senza intervenire in alcun modo (sentenza Cassazione 783/13).
– Caduta in una buca
Viene affermato che il cittadino caduto in una buca nella piazza del paese – a meno di sua condotta imprudente o dissesto repentino – possa essere risarcito dal Comune (sentenza Cassazione n. 19154/12).
(per ulteriori casistiche vi rimandiamo all’articolo completo: “DANNI DA INSIDIA STRADALE: E ADESSO?” )

PARERE ONLINE
Tramite il servizio “Avvocato OnLine” lo Studio Legale Avvocato Gianluca Mengoni può darvi un parere introduttivo sulla risarcibilità o meno del sinistro in cui siete stati coinvolti evitandovi cosi inutili spese mediche e legali. Per procedure ed eventuali costi vi invitiamo a consultare l’articolo completo sulle insidie stradali presente nel sito ufficiale dell’avv. Mengoni.

“Omissioni vigili Ostia a favore di persone vicine a clan”, s’incatena al Comando Generale

Ancora una clamorosa protesta per la 73enne preside coraggio Lucia Salvati, che da tempo chiede verità e giustizia per una vicenda che vede coinvolti pezzi deviati delle istituzioni, i quali hanno coperto soggetti in rapporti  con la mafia. Vessata anche da alcuni vigili e minacciata di morte da un noto esponente malavitoso accompagnato dai vicini di casa che aveva denunciato

Roma – Non si placa la tenace protesta di Lucia Salvati, l’anziana ex preside che, ormai da tempo, sta denunciando una triste storia di omissioni e falsi da parte di alcuni vigili urbani e dipendenti dell’ufficio tecnico di Ostia, per coprire una serie di abusi edilizi perpetrati dai vicini ai suoi danni. Questa volta si è presentata in catene presso il Comando Generale della Polizia Locale di Roma Capitale, dove ha chiesto di essere ricevuta dal comandante Raffaele Clemente, che era assente ed è stata perciò ascoltata da vari vigili appartenenti alla segreteria, a cui ha raccontato la sua triste vicenda storia.

La pensionata 73enne aveva presentato un esposto, credendo di trovarsi in un paese normale dove chi ha il compito e l’obbligo di accertare avrebbe naturalmente perseguito gli abusi commessi. Niente di tutto questo.

 

I vigili sollecitati – afferma la Salvati -, non solo hanno fatto finta di non vedere, e chiunque può agevolmente riscontrare, addirittura in alcuni casi ictu oculi, gli illeciti posti in essere, ma addirittura hanno perseguitato me e la mia famiglia con una serie interminabile di vessazioni, recandosi quasi quotidianamente presso la nostra abitazione con motivazioni di controllo rivelatesi sempre infondate, finanche  per verificare il trattamento riservato al nostro cane, fino a denunciarci per inesistenti abusi edilizi, che probabilmente regnavano solamente nella loro fantasia in un progetto intimidatorio artatamente congegnato, visto che il procedimento si è concluso con un’assoluzione perché “il fatto non sussiste”,mentre avevano disinvoltamente dichiarato di aver sottoposto a controllo la parte immobiliare dove gli abusi e gli illeciti erano presenti davvero e di aver riscontrato tutto regolareSono a disposizione di chiunque voglia seriamente accertare quanto sia falso ciò che è stato attestato. Solo chi possiede un senso di impunità assoluta può spingersi a questo”.

E i miei vicini non si sono fermati a questo – continua -. Si sono presentati a minacciarci di morte sotto casa  con un noto boss mafioso, accompagnato da loro in macchina. Per le identiche minacce da parte della stessa persona la giornalista Federica Angeli di Repubblica si trova a vivere sotto scorta. Salvo poi denunciare noi con dichiarazioni che sfiorano il ridicolo e che nessuno ha pensato di verificare seriamente. Vista la pericolosità del soggetto, mio figlio, i signori hanno fatto nascondere il boss tutto impaurito nella loro autovettura. E ancora non si sono sentiti ridicoli a denunciare, un mese dopo quest’episodio, un’inventata aggressione addirittura con armi, da parte di mio figlio,  che sarebbe avvenuta un anno e mezzo prima. Non ci crederebbe neanche un bambino che, di fronte a una cosa del genere, nessuno abbia pensato di  interessare le forze dell’ordine e che qualcuno possa attendere addirittura un anno e mezzo prima di denunciare. Io personalmente, mi sarei barricata in casa, e se non fossi stata colta prima da infarto, avrei chiamato immediatamente il 113. I miei vicini hanno potuto permettersi anche questo e qualcuno li ha anche considerati credibili. Ho servito lo stato per 42 anni di onorata carriera, prima come insegnante e poi come dirigente scolastico, e ho insegnato che viviamo in uno stato di diritto, ma forse, alla luce di questi fatti, mi sbagliavo. C’è qualcosa che devia da tale concetto in un tessuto sociale dove, per colpa di cellule deviate delle istituzioni, i delinquenti diventano vittime e le vittime delinquenti. Il crimine istituzionalizzato è più odioso e subdolo di quello propriamente detto. C’è qualcosa che stride fortemente quando le istituzioni si trovano a proteggere i crimini di persone in rapporti con esponenti di un clan. E in questo caso, in primis alcuni vigili, ma anche altri, e chiunque sapeva e ha taciuto e ancora tace, hanno fatto proprio questo. E lo affermo senza tema di smentita. Basta entrare nell’immobile in questione, dove tra l’altro con varie motivazioni non è stato mai permesso di entrare, nemmeno in sede di espletamento peritale ordinato in seguito a ricorsi giurisdizionali, per verificare e accertare ciò che dico. Venga a verificare di persona il sindaco Marino, che è venuto a Ostia a gridare ai quattro venti la sua ferma posizione nella lotta alla criminalità organizzata, ha notato la mia protesta in catene nella sala del consiglio municipale, ha detto che mi avrebbe invitata in Campidoglio, ma ancora sto aspettando, ed è passato quasi un anno. Forse le coperture istituzionali a persone in rapporti con quel clan che ha dichiarato di voler combattere non rientrano nella lotta alla criminalità? Di una cosa sono certa, non mi fermerò e continuerò la mia protesta per portare alla luce, agli occhi dell’opinione pubblica i fatti gravissimi che denuncio, fino a quando non sarà accertata la verità e avrò ottenuto giustizia, nonostante l’atteggiamento omertoso delle istituzioni e la censura di alcuni organi mediatici, che viene opposta. La mia dignità e quella della mia famiglia deve essere restituita a chi la deteneva legittimamente, come uno dei miei figli, che è stato definito, in una costituzione di parte civile, un “soggetto potenzialmente molto pericoloso, in quanto esperto di arti marziali” e accusato di aver colpito con un colpo di “carate”, scritto con la c e non con la k, la signora della coppia dei vicini. Peccato che lo stesso figlio non abbia mai messo piede in una palestra e sia affetto da una grave patologia invalidante alla colonna vertebrale. Ebbene quei vicini in rapporti con un clan mafioso, tanto da essere in grado di accompagnarne il capo in automobile a minacciarci di morte, non hanno perso mai occasione per dichiarare di essere impauriti dai miei figli, e per convincere riescono a esternare dichiarazioni ai limiti del grottesco. E pensare che c’è anche chi è capace di credere, o magari far finta, a certe assurdità”.

Ds: Filibeck riconfermato alla guida dei giovani del Pse


ECOSY- European Community Organisation of Socialist Youth

Ds: Filibeck riconfermato alla guida dei giovani del Pse

Varsavia 1 aprile 2007. L‘italiano Giacomo Filibeck, della Sinistra Giovanile dei Ds, è stato riconfermato dal congresso dei Giovani Socialisti Europei (ECOSY), conclusosi questa mattina a Varsavia, presidente dell’organizzazione giovanile del Pse.

Ventinovenne Filibeck è stato Presidente della Convenzione Europea dei Giovani nel 2002 e dal 2003 al 2004 dello European Youth Forum, l’organizzazione europea che rappresenta oltre 93 movimenti giovanili che fanno parte dei Consigli Nazionali dei Giovani dei paesi europei.

Sollecitato poi dalla stampa sul tema del Partito Democratico in Italia Filibeck ha dichiarato: “Alle elezioni i giovani italiani hanno premiato il progetto dell’Ulivo votandolo alla Camera, sarebbe grave deludere le aspettative e la speranza della generazione democratica delle primarie.”

Ed è stato proprio su questo tema che si era aperto il congresso dell’Ecosy con il Presidente del Partito Socialista Europeo Poul Nyrup Rasmussen che aveva dichiarato :”Se i progressisti si dividono in Europa vincono quelli come Berlusconi e i gemelli Kaczinsky. Il Partito Democratico sarà un grande strumento per i socialisti e i democratici europei per vincere le prossime elezioni europee del 2009.”

Ufficio stampa:

Roberto Race +39 3470885233 +39 3339064533

I Giovani Socialisti Europei (ECOSY- European Community Organisation of Socialist Youth) raccolgono 37 organizzazioni giovanili aderent ai partiti al Partito Socialista Europeo L’organizzazione, fondata nel novembre del 1992, è nata con lo scopo di promuovere e supportare i valori del socialismo democratico europeo, difendere gli interessi dei giovani presso le istituzioni Europee e promuovere la cittadinanza Europea e la nascita di una comune identità fra tutti i cittadini dell’Unione.

http://www.ecosy.org

Giacomo Filibeck nato in Italia nel 1978 è Presidente dei Giovani Socialisti Europei ed e’ membro della presidenza del PSE. E’ stato Presidente della Convenzione Europea dei Giovani nel 2002 e dal 2003 al 2004 dello European Youth Forum, l’organizzazione europea che rappresenta oltre 93 movimenti giovanili che fanno parte dei Consigli Nazionali dei Giovani dei paesi europei. Dal 2001 fa parte della Direzione Nazionale di Sinistra Giovanile.

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inviato da Roberto Race < robertorace@yahoo.it

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IMMIGRAZIONE: A Firenze guida alla normativa in sette lingue

La nuova normativa sull’immigrazione, dopo il decreto attuativo della Bossi- Fini è stata presentata al Comune di Firenze. Al centro dell’incontro la conoscenza e quindi la diffusione della tutela dei diritti, che sono stati racchiusi in una guida dal titolo “Immigrazione – La normativa”, a cura di Luigi Mughini e Anna Zucconi. L’edizione, aggiornata al settembre 2005 è accompagnata da una serie di schede, suddivise per argomento, utili ai cittadini che per vari motivi vivono in Italia, e che sono le seguenti: dal visto d’ingresso e il permesso di soggiorno per studio, all’iscrizione anagrafica e all’assistenza sanitaria, dall’acquisto della cittadinanza italiani al matrimonio e alle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali e religiosi. La guida, tradotta in sette lingue: russo, inglese, rumeno, arabo, cinese, somalo e albanese, è stata distribuita durante l’incontro, e sarà reperibile presso l’infopoint migranti, lo sportello informativo sull’immigrazione di via Verdi.Erano presenti l’assessore all’accoglienza e all’integrazione del Comune di Firenze, l’assessore alle politiche sociali della Provincia di Firenze e la presidente del Consiglio degli Stranieri del Comune di Firenze, oltre a Stefano Mango dirigente dell’Ufficio Stranieri della Questura di Firenze, Luigi Mughini dell’associazione progetto Arcobaleno, Anna Zucconi della Caritas Diocesana di Firenze e Sergio Briguglio esperto di politiche migratorie a Firenze. La guida è uno strumento di lavoro che intende facilitare l’accesso ad operatori e cittadini, italiani e stranieri. E testimonia una nuova tappa della collaborazione tra il Comune e la Prefettura di Firenze. Infatti, durante l’incontro di questo pomeriggio è stata ricordata l’istituzione dello sportello unico per l’immigrazione, che ha sede presso la Prefettura ma che, grazie ad un protocollo d’intesa firmato lo scorso anno insieme ad alti enti della Provincia, ha consentito di decentrare sul territorio le attività dello sportello per gli immigrati, introducendo uno snellimento per le procedure riguardanti il lavoro e il ricongiungimento familiare.

Per usufruire di questo servizio gli extracomunitari possono telefonare al numero 055/2769791.

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