Al Festival del Cinema di Venezia l’arredatrice più famosa d’Italia

Venezia, 21 settembre 2023 – Al Festival del Cinema di Venezia 2023 tra le celebrity ospiti  Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia. Arianna infatti anche quest’anno ha curato il design dell’area Hollywood Celebrities Lounge presso il Tennis Club del Lido di Venezia, la lounge più esclusiva del lido.

La location è diventata ormai un punto di riferimento fisso per tutti coloro che lavorano durante i giorni della Mostra, e dopo il successo dell’ultima edizione la Hollywood Communication ha riportato la sua lounge alla prestigiosa rassegna Cinematografica al Lido di Venezia.

A pochi metri dal Red Carpet del Festival Internazionale del Cinema di Venezia che si è appena concluso, la lounge è diventata la location più strategica ed ambita della manifestazione.

Oltre al design dell’area, Arianna è stata invitata a sfilare sul Red Carpet come celebrity del settore arredamento e poi, subito dopo il Red carpet, nell’esclusiva Lounge, ha intrattenuto i suoi ospiti ad una cena di gala.

Arianna Trombini, l’arredatrice più famosa d’Italia

Arredatrice di interni con una carriera ultraventennale, in molti l’hanno definita come ‘la musa ispiratrice dell’arredamento in Italia’. Imprenditrice ed amministratrice di 2 società di capitali nel settore arredamento, ha scritto 3 libri e tenuto tantissimi corsi di formazione, tra cui la rete vendita del Gruppo di Arredamento Colombini e dei FebalCasa d’Italia.

Con una delle sue società è la consulente delle migliori aziende di arredamento d’Italia, e tanti rivenditori di arredamento che puoi incontrare in tutta Italia, con molte probabilità hanno seguito i suoi corsi di formazione o si sono avvalsi delle sue consulenze.

E così, formando da anni i rivenditori d’arredo di tutta la nazione, Arianna è diventata, in poco tempo, l’arredatrice più famosa d’Italia.

“Da quando avevo 16 anni, durante le vacanze estive andavo a lavorare nella ditta di Arredamento di mio zio: un imprenditore che ha creato un’azienda produttrice di arredamento e l’ha portata ad alti livelli. Lui mi ha insegnato cos’è l’arredo e mi ha trasmesso la sua passione per questo settore meraviglioso.

Non ti nascondo che la mia vita era molto diversa rispetto a quella delle mie coetanee: io, sia al liceo che all’università, studiavo e lavoravo e, nel frattempo, imparavo da mio zio cosa volesse dire fare impresa e come portare un’azienda a livelli incredibili.

La mia prima scuola di Business è stata quella.

Negli anni successivi, dopo l’università, è iniziata la mia carriera di arredatrice di interni.“, ha commentato Arianna, che ha lavorato tanti anni come arredatrice presso diversi showroom di interni, progettando più di 12.000 abitazioni e seguendo più di 30.000 clienti.

Nel 2009 ha aperto il suo primo blog di arredamento dando consigli d’arredo a persone di tutta Italia.

Nel 2018 la rivista di Business più letta in Italia, Millionaire, le ha dedicato un bellissimo articolo inserendola tra gli imprenditori dell’anno.

Nel 2020 nasce la sua seconda società ‘Arianna Collection’, dedicata esclusivamente all’arredamento di lusso.

“Mi mancava tantissimo il rapporto con le persone che devono arredare casa ma, questa volta, ho voluto creare una proposta tutta mia, la mia collezione personale di arredi scelti da produttori di tutto il mondo. Per questo motivo è nato il mio brand ‘Arianna Collection’ ,  raggiungibile all’indirizzo www.ariannacollection.com”, ha commentato ancora Arianna.

Sempre in giro per il mondo alla ricerca di raffinati articoli da inserire nelle sue collezioni, Arianna riesce a dedicare tempo anche alle prestigiose consulenze d’arredo per attività commerciali, ville private ed eventi importanti come questo di Venezia 80.

Tra le altre cose Arianna Trombini:

  • É stata la prima ed unica arredatrice a sfilare sul Red Carpet al Festival Del Cinema di Venezia
  • È speaker ogni anno ad eventi specifici per l’Arredamento
  • É presente nella rivista Millionaire, il mensile di Business più letto in Italia
  • È 1° Partner ufficiale YouTube in Italia per il settore Arredamento
  • É consulente e formatrice dei migliori showroom di arredo d’Italia

 

 

Arianna Trombini e Gianmarco Tognazzi

 

 

Ambiente: nasce Tecno Sunblock, il vetro che fa risparmiare energia

Grazie alla collaborazione con Hewei Technology, Tecnovati Com ha presentato Tecno Sunblock a Vitrum 2023, in esclusiva europea

Milano, 13 settembre 2023 – In tempi di riscaldamento globale e risparmio energetico è importante adottare soluzioni capaci di proteggere gli edifici dal sole e dalla luce diretta, in modomda risparmiare sui costi di raffrescamento. È nato da queste esigenze Tecno Sunblock, il vetro termocromico che abbatte il riscaldamento e la luce diretta e protegge gli edifici dai raggi solari.

Una soluzione che sta già trovando ampie applicazioni in architetture che devono essere sempre più sostenibili ed energeticamente responsabili.

Questo rivoluzionario vetro termocromico è nato dagli studi dal celebre scienziato cinese Wen Weijia, professore della Hong Kong University of Science and Technology e vincitore del Premio National Natural Science nel 2014.

Il vetro termocromico può andare a sostituire tende sia manuali che automatiche, può essere applicato sia su pareti che su soffitti riuscendo a ridurre considerevolmente l’utilizzo di aria condizionata.

Una caratteristica da non sottovalutare considerando le estati sempre più calde degli ultimi anni e la discussione sempre attuale sul miglioramento energetico di strutture pubbliche e private già esistenti o in fase di costruzione che abbiamo visto con i bonus istituiti prima e dopo la pandemia.

L’energia consumata dagli edifici rappresenta oltre il 40% dell’energia totale, mentre l’energia consumata dalle superfici trasparenti rappresenta il 50% del consumo energetico degli edifici.

Il vetro intelligente Tecno Sunblock ha due stati, trasparente e opalino. Pertanto il prodotto presenta due coefficienti di ombreggiatura.

Ad esempio, in un ambiente a bassa temperatura o in inverno, nella stanza può entrare più luce solare riducendo il fabbisogno di riscaldamento; con il caldo estivo, Tecno Sunblock mantiene lo stato opalino che impedisce al calore solare di entrare nella stanza e riduce il consumo di aria condizionata.

Allo stesso tempo, quando il prodotto diviene opalino, la luce visibile cambia da diretta a diffusa, con un impatto minimo sulla luce dell’ambiente interno.

La presentazione a livello europeo di Tecno Sunblock ha avuto luogo all’interno di Vitrum, la più importante fiera del settore del vetro che si è svolta a Milano Fiere dal 5 al 8 Settembre 2023.

Responsabile esclusivo dell’introduzione sul mercato europeo è Tecnovati Com, azienda di Barberino Tavarnelle (FI) nata nel 2004 dall’esperienza decennale di Leonardo Ghizzani nel mondo del vetro.

“Da sempre abbiamo creduto nella qualità dei prodotti e dei macchinari, per questo abbiamo sempre cercato di collaborare con le migliori aziende del settore. Questa ricerca di qualità ci ha portato a proporre varie esclusive che, negli anni, si sono affermate e che sono diventate veri e propri riferimenti nazionali.

Crediamo che Tecno Sunblock possa determinare un punto di svolta in una progettazione e un’architettura che devono essere sempre di più al servizio della persona e rispettose dell’ambiente.

Tecno Sunblock è una tecnologia di protezione dai raggio solari che si può impostare ad una temperatura tra -20 e +70 gradi centigradi in base alle esigenze di utilizzo. Quando la temperatura ambiente supera la temperatura impostata, il vetro attiva la funzione parasole.

Il vetro segue completamente il cambiamento della temperatura dell’ambiente, senza intervento manuale e senza energia elettrica. Tecno Sunblock è per queste sue caratteristiche una soluzione green, a energia zero, intelligente e attiva”.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito internet www.tecnovati.it.

 

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Per interviste e contatti:

Tecnovati Com srl

Via Pisana, 15 – 50028 Barberino Tavarnelle (FI)

055-5180018

tecnovati@tecnovati.it

www.tecnovati.it

 

 

Nasce in Puglia il premio miglior tesi di laurea sulla «Pietra di Apricena»

Dalla Puglia parte la caccia ai migliori talenti del mondo grazie al premio che sarà istituito dal Gruppo Stilmarmo: sarà intitolato a Claudio D’Amato Guerrieri, fondatore della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari

Foggia, 31 luglio 2023 – E’ in arrivo un prestigiosopremio”, che celebrerà la miglior tesi di laurea sullaPietra di Apricena”.
Ad annunciarlo è Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne del noto gruppo industriale Stilmarmo di Apricena, del cui bacino estrattivo (secondo in Italia, dopo quello di Carrara) rappresenta il player di spicco a livello internazionale.

«Con questa iniziativa intendiamo invogliare i laureandi in architettura di tutto il mondo a sviluppare la propria tesi sulla “Pietra di Apricena”, schiudendo nuovi orizzonti sui suoi molteplici impieghi nell’architettura, nelle costruzioni e nelle economie circolari. E, nello stesso tempo, vogliamo intercettare nuovi talenti, le cui idee sono il nutriente principale di quelle imprese che vorranno continuare ad esserci. Sarà un riconoscimento prestigioso sin dai nastri di partenza e premierà quelle tesi sperimentali che offriranno maggiori spunti in materia di innovazione e sostenibilità, su cui si giocherà la partita internazionale dei prossimi anni ed alla quale il gruppo Stilmarmo intende partecipare non da semplice spettatore».

Com’è nata questa iniziativa?

«Ascoltando il brano “Non è così male” di Santi Francesi, il talentuoso giovane duo di “X Factor 2022”. Un inno a darsi da fare e a non restare a guardare. “Che cosa me ne faccio di un clacson se non ho voglia neanche di suonare”? Ecco il verso chiave del brano, su cui tutti siamo chiamati a riflettere seriamente. Noi di Stilmarmo il “clacson” vogliamo suonarlo con forza e determinazione».

Un premio, dunque, prestigioso. In che senso?

«E’ nostra intenzione istituirlo con la collaborazione del nostro autorevole partner istituzionale: il Politecnico di Bari, l’unico politecnico d’Italia ad essersi altamente specializzato sulla pietra. Affideremo l’intera gestione del premio (dal bando alla proclamazione del vincitore) al suo Dipartimento di Architettura, presso il quale insegna il massimo esperto di pietra in Italia, Giuseppe Fallacara, professore ordinario di progettazione architettonica nonché tra i venti esperti mondiali dell’Accademia della Pietra della Fondazione Hermés, la celebre maison della moda».

«Ma sarà un premio prestigioso anche e soprattutto per la sua intitolazione. Vogliamo, infatti, dedicarlo a Claudio D’Amato Guerrieri, il fondatore della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari. La sua è una storia di lungimiranza e originalità. Ma anche di caparbietà. Mentre negli anni ‘90 del secolo scorso tutti erano accecati dall’avanzare della tecnologia, lui guardava al territorio pugliese, al “terreno” dove da sempre è esistita la sua distintiva risorsa: la pietra, simbolo e testimone cangiante di cultura. Ne diventò paladino per dimostrare che i nuovi strumenti possono, attraverso un innovativo progetto didattico, dare luce, vita, all’antico dna dei pugliesi, protesi nella cultura del mediterraneo. E, visti i risultati conseguiti negli anni dal Politecnico di Bari, primo del sud d’Italia e tra i migliori d’Europa, la sua idea progressista si è rivelata assolutamente vincente».

Sarà un bando chiuso o aperto?

«Apertissimo. Altrimenti non potrebbe portare il nome di Claudio D’Amato Guerrieri. I talenti sono come le stelle dell’universo. Per individuarli dobbiamo aprirci al mondo. E col Politecnico di Bari questo sarà possibile, considerati i suoi consolidati collegamenti con le più prestigiose università di tutto il mondo, tra cui l’americana New York Institute of Technology. Ovviamente, noi tifiamo Italia, ricca di giovani talenti ma il più delle volte costretti ad emigrare. Nel nostro piccolo, vogliamo contribuire a frenare la fuga dei cervelli».

In cosa consisterà il premio?

«Questo è uno di quegli aspetti che dovremo necessariamente definire col Politecnico di Bari. E lo faremo molto presto. Il nostro auspicio è che il premio sia presentato al “Marmo+Mac”, la più importante fiera mondiale dedicata all’intera filiera della produzione litica, che si terrà a Verona dal 26 al 29 settembre, dove esporremo i nostri nuovi prototipi, frutto delle attività di “Ricerca & Sviluppo” che condividiamo da tempo col Politecnico di Bari».

Questo premio cosa rappresenterà per la città di Apricena?

«Il trampolino di lancio verso una nuova era. Auspichiamo che Apricena diventi molto presto sede distaccata del Politecnico di Bari con un’offerta formativa completa. Pensiamo ai corsi di laurea in architettura ed in ingegneria mineraria. Il nostro impegno c’è. E lo abbiamo dimostrato anche con l’iniziativa dei “corsi master” del medesimo politecnico, che prossimamente saranno attivati ad Apricena, anche grazie al gran lavoro svolto dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Antonio Potenza, che, con lodevole lungimiranza, ha subito sposato la nostra iniziativa siglando un apposito “accordo quadro” col Poliba», conclude il responsabile delle relazioni esterne del Gruppo Stilmarmo.

Cenni biografici sul Professor Claudio D’Amato Guerrieri

Nato il 22 dicembre 1944, si laurea nel 1971 all’Università “La Sapienza” di Roma, nella Facoltà di Architettura, conseguendo un diploma di perfezionamento per il restauro e lo studio dei monumenti. Torna nella sua amata terra, la Puglia, fondando, nel 1989, a Bari, la Facoltà di Architettura, confluita, nel 1991, nel neocostituito Politecnico di Bari, primo Politecnico del Mezzogiorno.

Si occuperà, dal 1990 e per tutta la vita, che si spegne a Roma il 6 agosto 2019, di far crescere la sua creatura, la “Scuola Barese di Architettura”, caratterizzata dalla fortissima identità regionale ma pronta all’innovazione di una storia e una tradizione già di per sé favolosa. Il suo impegno è stato riconosciuto a livello accademico sia nazionale che internazionale.

Dal 1978 realizzò molte opere in tutta Italia, partecipando alla “X Mostra Internazionale di Architettura” della Biennale di Venezia come curatore della rassegna “Città di pietra”.

Nel 2003 diviene membro del INTBAU (International Network for Traditional Building, Architecture & Urbanism, l’associazione che sostiene l’edilizia tradizionale mantenendone il carattere locale), a testimonianza dell’importanza che aveva per Claudio D’Amato Guerrieri l’architettura tipica della sua terra.

Tanto è il suo impegno e dedizione al proprio lavoro che, nel 2016, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferisce il Premio “Presidente della Repubblica”, il premio nazionale per le arti (in foto, il momento della consegna del premio).

 

Rischi idrogeologici: il nuovo corso dell’architettura riparte da Venezia

Una nuova dimensione abitativa per contrastare rischi idrogeologici ed inquinamento: il nuovo corso dell’architettura riparte da Venezia

Venezia, 14 luglio 2024 – Il recente disastro alluvionale in Emilia Romagna ha riportato agli onori delle cronache un tema sensibile per il territorio italiano, il dissesto idrogeologico.

Secondo il Rapporto ISPRA “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischi”, il 93,9% dei comuni italiani è ritenuto a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera. Il 18,4% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.

Sono 841 i chilometri dei litorali che sono soggetti a erosione, pari al 17,9% delle coste basse italiane. In generale 1,3 milioni di abitanti risultano in pericolo a causa di frane e 6,8 milioni di abitanti per le alluvioni. Le regioni più a rischio sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria.

In Italia il 3,5% della popolazione risiede in aree a rischio alluvioni, cioè 2.431.847 abitanti, che risiedono soprattutto in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Sono a rischio anche il 4,3% degli edifici, il 4,7% delle imprese e il 7,8% dei beni culturali.

Oltre a questo, i rischi aumentano a causa del Climate Change: in Italia i segnali di cambiamento climatico sono evidenti, si legge nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, aggiornato a fine 2022 dal Governo. La temperatura media mostra un marcato trend in crescita e il 2022 sembra collocarsi al primo posto tra gli anni più caldi dal 1961. Nel Centro-Nord le piogge sono calate del 40% rispetto al periodo 1991-2020, lunghi periodi di siccità hanno infestato le regioni settentrionali. Gli estremi di caldo vincono sugli estremi di freddo. E sono stati numerosi gli eventi meteo-climatici estremi.

Tutto questo scenario più che distopico nasce da un rapporto distonico e distorto con i territori: l’architettura e l’urbanistica non possono più restare a guardare, serve un approccio nuovo.

La nuova architettura parte dal Veneto

Una proposta rivoluzionaria in tal senso viene da SkyLevel Studio (www.skylevelstudio.com), startup veneta nata con l’obiettivo di creare una nuova dimensione abitativa che riporti ad avere un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di quartieri sopraelevati rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza perché antisismici e privi di rischi idrogeologici.

Abbiamo piantato il primo seme – spiega Ciro Galeone, CEO e cofounder – che consentirà agli uomini di colonizzare il cielo portando il Sole sotto le nostre città. Possiamo finalmente lasciare alla natura il suo corso naturale osservandola da punti di vista nuovi, trasparenti, privi di alcuna interferenza con essa”.

La Nuova Architettura proposta da SkyLevel Studio si propone la colonizzazione dello spazio posto sopra di noi: la Natura “sulla Terra”, la nostra civiltà “sopra e dentro di essa”.

La realizzazione del pionieristico progetto della “Nuova Dimensione Abitativa” potrebbe, nella visione degli architetti dello Studio, risolvere la maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.

La realizzazione di nuovi quartieri residenziali e aree artigianali e industriali con i metodi costruttivi indicati ridurrebbe ai minimi termini:

1) il consumo dei suoli, preventivamente bonificati, poiché portiamo la natura e il Sole sotto i nostri centri urbani;

2) il rischio antisismico, in quanto tutti gli edifici verrebbero collegati su matrici elastiche antisismiche;

3) il rischio idrogeologico, essendo la struttura urbana sopraelevata rispetto al terreno;

4) l’inquinamento ai vari livelli, poiché il quartiere tiene conto di tecnologie solari, è ecosostenibile ed autosufficiente;

5) un maggior controllo sanitario in caso di pandemie, considerato lo schema strutturale del quartiere.

Il metodo costruttivo può addirittura essere applicato a partire da un singolo edificio.

La Nuova Dimensione Abitativa – conclude Galeone – rappresenta il primo esempio al mondo di struttura urbana su “piastre” longitudinali denominate stringhe, completamente sopraelevata dal terreno, progettata interamente con le sezioni auree, strutturata con nuovi matrici urbanistiche che tengono conto di impianti aurei come gli stessi edifici, completamente autosufficienti sul piano idrico e alimentare, in grado di tutelare uomini e animali da eventi climatici e sismici di particolare gravità. Il mondo naturale è sotto di essa”.

 

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Contatti per la stampa:

Gian Maria Brega

Mobile: + 39 338.9020851

 

 

 

 

ANCE: ora con la blockchain si certificano foto e video

L’innovativa applicazione che usa la Tecnologia Blockchain per certificare foto e video

Verona, 11 luglio 2023 –  Grazie ad una tecnologia italiana ora si è in grado di certificare  foto e video tramite la blockchain. L’APP Certyclick è stata presentata a Verona, dove si sono incontrati  i responsabili dell’Associazione costruttori edili ANCE Verona e i rappresentanti del progetto CQ.

Unica nel suo genere, quest’applicazione permette di scattare foto e video certificati attraverso la tecnologia Blockchain in modo intuitivo, semplice e sicuro, ed è già disponibile per tutti i cittadini, professionisti ed inprese.

Quella tra Ance e Certyclick promette così essere una collaborazione preziosa, in grado di semplificare la vita dei professionisti del settore edile appartenenti all’associazione.

Come ci ha spiegato il Direttore Alberto Sandri in occasione della presentazione di Certyclick: “Ance, tra le Associazioni di categoria di settore, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per le imprese edili e per tutti gli operatori professionali attivi nel mercato edilizio”.

Il Progetto CQ, Costruire in Qualità

A rappresentare il progetto CQ era presente Giuseppe Mosconi, coordinatore della formazione CQ in collaborazione con Ance, Ordini e Collegi Professionali e associato Ance all’interno della commissione Tecnologia e Innovazione.

Nato a Verona nel 2011 con il nome “Costruire in Qualità”, il progetto ha l’obiettivo di creare una cultura informativa condivisa tra tutti i soggetti del settore edilizio: professionisti, imprese e aziende produttrici. Dalla filiera vengono proposte innovazioni tecnologiche di processo, oltre ad impianti e materiali che, se gestiti e progettati in modo adeguato, possono aggiungere valore alla costruzione contenendo i costi. È necessario però che queste innovazioni siano affiancate da un’informazione tale da permettere un pari innalzamento delle competenze dei fruitori finali.

Costruire in Qualità è un progetto che promuove l’edilizia di qualità, attraverso corsi di formazione sulle più moderne tecniche e pratiche di costruzione finalizzate alla realizzazione o alla ristrutturazione di edifici di qualità, durabili ed efficienti.

Certyclick

Proprio in questi giorni, Vision srl, l’azienda digitale del Gruppo Ferrari, operante nel campo dell’edilizia da oltre 40 anni, ha lanciato ufficialmente sul mercato l’applicazione Certyclick, sviluppata per dare supporto a una serie di professionisti ed enti: dal costruttore edile al perito forense, dall’amministratore di condominio all’operatore in ambito medico, dall’avvocato al tecnico progettista e direttore lavori.

Certyclick è la soluzione ideale anche per il privato cittadino che, in sede di contenzioso, si trovi nella condizione di dover portare a propria difesa delle evidenze legalmente valide

L’inventore Damiano Ferrari, il perito forense Giulio Fontana e l’ing. edile Laura Franchini hanno voluto incontrare i Rappresentati di Ance Verona per presentare questo nuovo prodotto e le sue funzionalità.

A spiegare il motivo per cui quest’APP è nata è Damiano Ferrari, che dopo una breve presentazione racconta i motivi per cui un operatore dovrebbe utilizzare Certyclick:

Negli ultimi anni sono aumentati a dismisura i contenziosi e il mondo edile, per vari motivi, è uno dei settori maggiormente soggetti a controversie legali. Possono essere legate al mancato rispetto delle normative di sicurezza, ad eventuali danni causati a un’abitazione durante i lavori o ad imprevisti con la fornitura di materiale.

Tali controversie possono avere un forte impatto economico, incidere sulla reputazione dell’impresa edile e, di conseguenza, sui futuri lavori commissionati. La soluzione a questo problema c’è e si chiama Certyclick”.

Certyclick, nella filiera del “Costruire in Qualità”, diventa strumento essenziale per tracciare tutte le attività che si svolgono fuori e dentro un cantiere.

L’App consente di trasformare foto e video catturati con il proprio dispositivo in prove incontrovertibili ammissibili anche in tribunale. Al momento dello scatto, infatti, Certyclick “sigilla” istantaneamente i metadati attraverso la tecnologia digitale blockchain, rendendo così il media immutabile. Inoltre, a seguito dello scatto viene inviata automaticamente alla mail indicata in fase di registrazione una Mail Pec Certificata con data, ora e coordinate GPS (Global Positioning System) del luogo in cui è avvenuto l’evento da documentare.

Tutti i file vengono quindi archiviati in modo sicuro in un Cloud – Spazio di archiviazione protetto da un codice di accesso personalizzato.

Oltre ad essere l’unica App che sfrutta la tecnologia Blockchain in tempo reale, Certyclick è conforme alla norma ISO/IEC 27037:2017, che definisce le linee guida specifiche per l’identificazione, la raccolta, l’acquisizione e la conservazione delle prove digitali, acquisendo così valore probatorio.

A questo riguardo, il perito forense Fontana, che ha collaborato allo sviluppo e al collaudo di Certyclick per la parte di privacy and security, spiega che la parola chiave per descrivere questa invenzione è “Sicurezza”, in quanto in fase anche di progettazione sono costantemente effettuati molteplici test di vulnerabilità agli attacchi informatici per verificare l’efficacia della protezione.

Qualsiasi azione sui documenti archiviati è tracciabile fin dal momento della loro creazione: è possibile sapere chi fa la foto, chi la modifica, chi la elimina, qualsiasi passaggio viene registrato e salvato nel cloud con dati cifrati. Ci siamo impegnati nel creare un programma sicuro digitalmente e legalmente e per farlo abbiamo usato il codice SHA-512 di terzo livello, quello più avanzato che permette di verificare in qualsiasi momento l’integrità e l’inalterabilità di un contenuto”.

Il successo della giornata e dei successivi confronti di merito è stato confermato dalle numerose adesioni all’attuale edizione (la n. 12), del “Progetto Costruire in Qualità 2023”, al quale Certyclick ha deciso di partecipare con grande soddisfazione come Partner, appoggiando l’obiettivo di portare avanti il percorso di una Filiera di Qualità Certificata nel settore delle Costruzioni.

Per avere maggiori informazioni invitiamo a visitare il sito Certyclick.com e il canale YouTube dedicato.

Riguardo ANCE Verona

Ance Verona Costruttori Edili, fondata nel 1946 come volontaria Associazione tra imprese private senza scopo di lucro, ha come finalità la tutela dell’imprenditoria edile, lo sviluppo e il progresso dell’industria delle costruzioni, la qualificazione professionale delle imprese del settore e il loro avanzamento tecnologico nell’intento di promuovere la “cultura d’impresa”.

 

 


UFFICIO STAMPA:

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Comunità energetiche rinnovabili (CER): cosa sono e come gestirle

Milano, 16 giugno 2023 – Quando parliamo di Comunità Energetiche Rinnovabili, ci riferiamo a associazioni di enti privati come abitazioni, attività commerciali, PMI, e pubblici che hanno come fine la costruzione di sistemi virtuosi di produzione, autoconsumo e condivisione dell’energia proveniente da fonti rinnovabili. Un modello di energy sharing collaborativa che incentiva l’indipendenza energetica dal sistema elettrico nazionale.

Grazie a fattori sociopolitici, ambientali ed energetici, il mercato delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) ha vissuto un’impennata vertiginosa che ha portato gli esperti del settore a sperare in un futuro più green.

Uno studio del Politecnico di Milano ha, infatti, stimato che in poco meno di 5 anni saranno circa 40.000 le CER attive sul territorio italiano, le quali coinvolgeranno 1,2 milioni di famiglie, 200 mila uffici e 10 mila PMI.

Una rivoluzione energetica che è appena iniziata e che si estenderà in tutta Europa dove, entro il 2050, saranno 264 milioni i cittadini che si uniranno al mercato delle Comunità Energetiche Rinnovabili, generando il 45% dell’elettricità complessiva della Comunità Europea.

Come si costituiscono le Comunità Energetiche Rinnovabili?

Per costituire una CER, è per prima cosa necessario che tutti i partecipanti siano sotto la stessa cabina primaria di distribuzione. Sarebbe impossibile, infatti, condividere l’energia qualora questo requisito non fosse soddisfatto. Successivamente deve essere costituito un soggetto giuridico che, non potendo trarre nessun profitto dall’organizzazione, spesso si presenta sotto forma di associazione non riconosciuta o di cooperativa.

Ciò che è importante sapere è che tutti gli associati (privati, uffici pubblici, PMI, ecc) che vi partecipano, mantengono i loro diritti di clienti finali, compreso quello della scelta del fornitore di energia elettrica e hanno la facoltà di uscire dalla comunità quando lo desiderano.

Affinché la costituzione avvenga con successo, è necessario fare una importante distinzione fra prosumer e consumer:

  • Prosumer: coloro che possiedono un impianto fotovoltaico messo a disposizione della comunità energetica, che producono energia per sé stessi e per i componenti della CER. Essi beneficiano di un elevato autoconsumo e di contributi economici ricevuti dai consumer.
  • Consumer: coloro che non possiedono un impianto fotovoltaico, ma beneficiano dell’energia condivisa a un prezzo inferiore rispetto al sistema elettrico nazionale.

Come si gestisce una CER?

Elemento fondamentale per il corretto funzionamento delle CER è la conoscenza in tempo reale dei flussi energetici disponibili. Conoscenza che permetterà a ogni componente della CER di variare i propri comportamenti per massimizzare i vantaggi economici (incentivi).

Sarà poi necessaria una puntuale gestione della contabilità affidata all’amministratore del sistema per ridistribuire correttamente gli incentivi a tutti i componenti.

Esistono già diverse soluzioni sul mercato ma la più efficiente è Contact Pro CER, un software per la creazione e la gestione completa delle CER che combina l’Intelligenza Artificiale, una mobile App e la piattaforma web per coinvolgere consumer e prosumer. È la soluzione ideale messa a disposizione di PA, PMI e cittadini che vogliono costituire una Comunità Energetica Rinnovabile in maniera virtuosa.

Che cosa fa Contact Pro per le Comunità Energetiche Rinnovabili?

  • Gestione multi CER.
  • Gestione multi utenti.
  • Gestione real time dei flussi di energia prodotta, autoconsumata e immessa in rete.
  • Gestione della contabilità della CER.
  • Gestione degli impatti ambientali (calcolo CO2).
  • Esportazione dati in formati CSV, XLSX.
  • Accesso utente superadmin, admin e utente partecipante.

Contact Pro CER è inoltre in grado di gestire gli asset energetici distribuiti (DEA) e garantire così una perfetta gestione dinamica del carico (DLM). Gli asset vengono governati da MyVirtuoso Home, un Home Energy Management System (HEMS) integrato con i principali brand di inverter fotovoltaici, sistemi di storage, pompe di calore e wall box di ricarica dei veicoli elettrici (EV).

Per saperne di più:

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Energia, l’intelligenza artificiale si unisce agli HEMS

L’intelligenza artificiale si unisce agli HEMS, i sistemi di monitoraggio dei consumi abitativi che hanno sostituito la domotica, per ottimizzare l’uso dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici

Milano, 15 giugno 2023 – Il termine Home Energy Management System (HEMS) viene utilizzato per descrivere tutti i sistemi intelligenti di gestione dell’energia dell’abitazione che guardano alla distribuzione, all’immagazzinamento e all’utilizzo dell’energia per massimizzare l’efficienza degli impianti.

Il fine ultimo è l’autoconsumo, la possibilità di consumare in loco l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico per far fronte ai fabbisogni energetici dell’abitazione.

Minimizzare i costi dell’elettricità e aumentare l’indipendenza dal fornitore di energia, questi sono gli obiettivi principali dell’HEMS per migliorare il comfort abitativo e favorire un risparmio energetico automatico.

Perchè scegliere un HEMS al posto della “classica” domotica?

Come già anticipato, il modo migliore per beneficiare di un consistente risparmio energetico è quello di massimizzare l’autoconsumo abitativo. Qualora questo non dovesse essere sufficiente, sono molti i vantaggi correlati all’utilizzo di un sistema HEMS:
  • Verifica in tempo reale di produzione e consumo dell’impianto fotovoltaico e segnalazione delle eccedenze energetiche. Questo permette all’HEMS di calcolare l’energia disponibile e stabilire le priorità di quali elementi energivori attivare/disattivare.
  • La gestione degli asset energetici distribuiti (DEA) per garantire così una perfetta gestione dinamica del carico (DLM).
  • Invio di alert qualora ci sia energia in eccesso o difetto.
  • Monitoraggio dei dati di batterie d’accumulo, forniture di elettricità, acqua e gas (necessaria l’installazione di smart meter).
  • L’HEMS può stabilire priorità di attivazione/disattivazione degli impianti che, in ogni momento, l’utente può modificare.
  • Verifica dei consumi complessivi della casa tramite App o browser.
  • Connettere l’abitazione a un ecosistema più ampio come quello delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o Gruppi di Autoconsumo Collettivo (GAC) per massimizzare il ritorno economico proveniente dagli incentivi.

L’intelligenza artificiale e la gestione di pompe di calore e impianti di termoregolazione

L’intelligenza artificiale, che negli ultimi mesi sta facendo passi da gigante in ogni campo, è sbarcata ora anche nella gestione dell’energia domestica.

Come il sistema MyVirtuoso Home ad esempio,  un HEMS nato nel 2011, e complice l’importante esperienza sviluppata con più di 3.000 installazioni, utilizza l’algoritmo di Intelligenza Artificiale ZEE (Zero Export Energy), con la capacità di prendere il controllo del sistema fotovoltaico e di tutti gli elementi energivori.

Essi verranno così modulati e attivati autonomamente al fine di azzerare l’energia venduta in rete e massimizzare quella utilizzata all’interno dell’abitazione.

Nello specifico, MyVirtuoso Home si assicura che l’energia in eccesso venga impiegata nella gestione di impianti come pompe di calore (variandone automaticamente i setpoint o modulando la resistenza a immersione), colonnine di ricarica per veicoli elettrici, elettrodomestici collegati a prese attuatrici e sistemi di produzione di energia termica.

Link utili per saperne di più:

La brochure del sistema

Corsi gratuiti  online

 

Il premio Impresa Internazionale va alla Stilmarmo

L’impresa studiata all’Università di Foggia e premiata dalla Camera di Commercio,  nell’ambito del “Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico”

Foggia, 7 giugno 2023 – Si è svolto ieri, nell’Auditorium della Camera di Commercio di Foggia, l’evento di apertura delle celebrazioni del Bicentenario dell’Ente camerale più antico e importante del sud d’Italia, dopo quello di Napoli. Duecento anni di storia, di scambi commerciali, di progressi economici.

Una giornata all’insegna delle eccellenze territoriali, con la premiazione di aziende e dipendenti che abbiano apportato significativi contributi allo sviluppo economico e sociale del territorio, nell’ambito del “Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico”.

Tra le eccellenze premiate ieri dal “big testimonial” Nicola Biscotti (presidente nazionale dell’Anav-Confindustria), nella categoria “Impresa Internazionale”, la Stilmarmo di Apricena, la nota «challenger company» del settore marmifero pugliese.

Questa la motivazione: «Sin dal 1990 la Società opera nel settore della lavorazione e commercializzazione della “Pietra di Apricena”, il cui locale bacino marmifero è il secondo d’Italia, subito dopo quello di Carrara. Il suo “brand” è conosciuto e riconoscibile in gran parte del mondo, in virtù delle sue politiche di “marketing” internazionale. Stilmarmo è oggi sinonimo di “Pietra di Apricena nel Mondo” e rappresenta uno dei più importanti soggetti industriali del settore marmi. Nell’ultimo decennio, si è trasformata in una “Glocal Company”: produce esclusivamente in Italia ed esporta il proprio “Made in Italy” in Europa, Cina e Medio Oriente. Partecipa, con le sue forniture, ai più colossali progetti internazionali oltre a vantare importanti collaborazioni istituzionali».

Recentemente ad occuparsi della Stilmarmo è stata anche l’Università di Foggia, la quale, con un gruppo di quattro studenti, ne ha studiato il «business model». La «partnership» con il Politecnico di Bari (con cui l’azienda pugliese condivide importanti progetti di ricerca e sviluppo, i cui esiti potrebbero rivoluzionare il mondo dell’edilizia urbana) è, invece, attiva da diverso tempo.

Ma per la Stilmarmo non basta.

“I nostri complessi processi di internazionalizzazione ci hanno fatto comprendere quanto indietro stia l’Italia e cosa le imprese possano e debbano fare per lo sviluppo del territorio in cui sono radicate” dichiara Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne dell’azienda pugliese.

“Abbiamo le idee molto chiare sul da farsi e siamo pronti a condividerle con il mondo accademico, con cui vogliamo creare una connessione permanente”.

In che senso?

“Le aziende – prosegue Masselli – hanno bisogno di punti di vista freschi, attuali, che soltanto i giovani universitari possono garantire. Le università, invece, hanno bisogno di testimonianze pratiche, che solo le aziende possono offrire attraverso una sorta di upload in continuo”.

Quindi?

“Se aziende e università si connettessero permanentemente, risolverebbero il problema del “sapere moderno” e i giovani apprenderebbero nozioni di tipo diverso, che meglio risponderebbero alle reali esigenze delle imprese. Insomma, aziende e università devono imparare a parlare la stessa lingua, cosa che già avviene all’estero. Il ponte lo abbiamo individuato. Sono gli stessi giovani universitari, a cui, a quanto pare, piace il nostro “pensiero aziendale”, tant’è che sono loro a proporci ai propri docenti come “caso studio”. Proprio ieri un altro studente dell’Università di Foggia ci ha fatto pervenire analoga richiesta”.

Ci piace dialogare pubblicamente con le istituzioni (universitarie e non) e continueremo a farlo per il bene del nostro territorio. Il prestigioso premio ricevuto ieri dalla Camera di Commercio di Foggia ci incoraggia a farlo” conclude il responsabile delle relazioni esterne dell’azienda pugliese.

 

 

 


Sistemi di isolamento: TotalProof al primo posto per competitività e performance

L’ultima frontiera nel campo della reazione al fuoco si chiama Totalproof ed è una delle novità più interessanti per i professionisti operativi nel settore della compartimentazione, in Italia e all’Estero

Verona, 26 maggio 2023 – Per gli operatori e i professionisti nel settore dell’isolamento termico e della reazione dal fuoco arriva una novità che promette di impattare in modo importante sul mercato edilizio.

Si chiama Totalproof ed è il sistema di isolamento che ha fatto della reazione al fuoco la propria punta di diamante: i pannelli che ne costituiscono il fulcro puntano infatti a una serie di proprietà, tra le quali la resistenza a temperature molto elevate, la bassa conducibilità termica, l’impermeabilità e la naturale regolazione di umidità, che ne determinano l’eccellenza prestazionale in spessori ridotti.

Altri fattori che determinano la superiorità di questi pannelli rispetto a soluzioni analoghe sono l’isolamento acustico, attualmente in fase di certificazione e l’ecosostenibilità, valore sostenuto tramite l’uso di sole componenti riciclabili e l’impegno futuro a istituire centri di smaltimento distribuiti in tutta Italia.

La qualità dei prodotti Totalproof è data dai materiali selezionati e dalle scelte tecniche dei professionisti che costantemente lavorano nei laboratori di ricerca e sviluppo dell’azienda, ma sono le certificazioni emesse da organismi accreditati come il laboratorio Lapi di Prato a dimostrarne la sicurezza e l’attenzione alla sostenibilità.

Tra le più recenti certificazioni ottenute dai pannelli del sistema Totalproof c’è quella attestante la classe di reazione A1 di Totalwall, la speciale parete di compartimentazione dalle proprietà termiche e acustiche, ma molte altre sono in fase di emissione.

La grande quantità di brevetti sviluppata negli ultimi anni fa presagire che la strada sia ancora lunga e piena di soddisfazioni per questa azienda che ha come obiettivo quello di presentarsi ai mercati nazionali ed internazionali con prezzi competitivi e una continua spinta verso l’innovazione.

 


 

UFFICIO STAMPA:

Sgaravato Srl

Via A. Meucci, 2 – I-37135 VERONA

Tel. 045 8205050 – Fax 045 585000

promotion@sgaravato.it – www.sgaravato.it

 

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Contatto:

Totalproof by Meral Srl

Via Murari Brà, 35

I-37136 Verona

Tel. +39 366 2606787

Sito: www.totalproof.it

 

La “Stilmarmo” in Turchia, tra i big delle pietre naturali. E fa eco al presidente Mahmut Özgener: “Il denaro più costoso non è denaro”

La “Stilmarmo” di Apricena tra i 150 ospiti del “dinner meeting” della Camera di Commercio di Smirne.  Masselli: “Grande considerazione e tante opportunità per la Pietra di Apricena”

Apricena (Foggia), 2 Maggio 2023 – Dall’Australia all’Italia, dalla Cina agli USA, oltre 50 Paesi partecipanti di tutti i continenti del mondo, e più di 100 mila presenze. Questi i grandi numeri della 28 esima edizione del “Marble Izmir – International Natural Stone and Technologies Fair”, uno dei più grandi appuntamenti globali dell’industria della pietra naturale, tenutosi dal 26 al 29 aprile a Izmir, la terza città metropolitana della Turchia, dopo Istanbul ed Ankara.

Nell’occasione, la prestigiosa Camera di Commercio di Izmir, presieduta dall’innovatore Mahmut Özgener, già presidente della Federcalcio turca e super manager nel settore del tabacco, ha organizzato un “dinner meeting” che si è svolto, lo scorso 27 aprile, all’ottavo piano dello IZTO (Izmir Ticaret Odasi), il lussuoso palazzo della sede camerale.

Un “incontro a cena” molto esclusivo, appena 150 invitati provenienti da tutto il mondo, tra cui, dall’Italia, la Stilmarmo di Apricena, gruppo industriale molto noto all’estero, in quanto da sempre impegnato nella valorizzazione a livello mondiale della “Pietra di Apricena”. Tra gli ultimi appuntamenti quello di Riyadh, presso il cui stand ha ricevuto la visita istituzionale dell’Ambasciatore d’Italia in Arabia Saudita, Roberto Cantone.

“Inutile nascondere l’emozione che ha accompagnato la nostra delegazione per tutta la serata, nel corso della quale ha toccato con mano la tanta considerazione della quale gode la nostra meravigliosa pietra a livello internazionale”, racconta Alfonso Masselli, responsabile delle relazioni esterne della Stilmarmo.

“E’ stato un incontro ricco di nuove opportunità in un contesto sempre più globale. Izmir si è confermata crocevia di importanti scambi internazionali e di nuovi approcci culturali. E’ un’area metropolitana in continuo fermento e che migliora costantemente la qualità della vita. Colpisce molto il dinamismo non comune della sua Camera di Commercio e, in modo particolare, del suo Presidente, Mahmut Özgener, che dimostra di avere le idee molto chiare sul da farsi in termini di politica economica e monetaria a livello globale. Alla riunione dell’assemblea ordinaria di aprile della Camera di Commercio di Izmir, ha reso delle dichiarazioni che altrove nessun altro ha fatto in maniera così didascalica. Ha, infatti, sottolineato come gli uomini d’affari devono poter disporre della liquidità necessaria per la produzione, l’esportazione e l’importazione, precisando che il denaro più costoso non è denaro ed auspicando un taglio dei tassi d’interesse già a partire dai prossimi mesi”.

“Gli esiti complessivi di questo proficuo incontro saranno oggetto di una profonda riflessione prospettica all’interno della nostra organizzazione, che estenderemo al nostro partner istituzionale, il Politecnico di Bari, con cui condividiamo importanti progetti a livello internazionale” conclude il responsabile delle relazioni esterne dell’azienda pugliese.

 

 

 

 

 

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