Internet: Fastweb e WindTRE gli operatori più veloci ad agosto

Roma, 3 settembre 2020 – Sono Fastweb e WindTre gli operatori internet più veloci ad agosto 2020.

Il risultato è stato diffuso dall’osservatorio statistico Speed Test di Komparatore.it, portale di comparazione tariffaria che mette a disposizione degli utenti uno Speed Test, un pratico strumento di verifica della velocità delle connessione internet, che ha rilasciato i dati relativi al mese di agosto 2020.

L’elaborazione è il risultato dei dati raccolti dai test della velocità internet eseguita dagli utenti.

Nel mese di agosto 2020 sono stati eseguiti 38.821 speed test, in calo rispetto al mese precedente: a luglio sono stati effettuati invece 46.767 speed test, segnale di un utilizzo meno intenso della rete complice il periodo di vacanza.

Questi i dati e le variazioni rilevate:

 

I DATI DEI TEST

Dati raggruppati per oeratore e velocità media di agosto 2020

 

 

Operatore Velocità Media di Download Velocità Media di Upload Latenza (Ping)
Fastweb 100,59 Mbps 43,72 Mbps 38,23 ms
WindTRE 88,95 Mbps 33,36 Mbps 46,61 ms
Vodafone 80,15 Mbps 37,42 Mbps 51,53 ms
TIM 71,24 Mbps 23,26 Mbps 47,90 ms

 

Dai dati si evincono buone performance di tutti gli operatori con velocità medie (sia in download che in upload) che consentono la fruizione di contenuti streaming (musica, video ed internet TV) nonché la fruizione di servizi internet (siti web, social media etc..).

Per quanto concerne il gaming il parametro più importante da tenere in considerazione è la latenza o ping: è il tempo che intercorre tra la richiesta di un dato (input) e la ricezione della risposta (output).

E’ un parametro fondamentale nel calcolo delle performance delle connessioni: bassi valori della latenza consentono di poter effettuare videochiamate, giocare online, effettuare chiamate voip.

In questo specifico ambito connessioni con una alta latenza, seppur con alte velocità di download, sono meno performanti  rispetto a quelle con basse velocità di latenza anche se le velocità di downlaod risultasse più bassa.

Il risultato di un valore di ping alto è il cosiddetto “lagging” dei giochi online: lag, da Latency Gap indica un ritardo nella ricezione del dato ed un’esperienza di gioco fastidiosa a causa della mancanza di istantaneità.

I dati aggiornati, sulle velocità internet suddivisi per operatore, possono essere consultati sull’osservatorio speed test di Komparatore.it

 

 

Covid-19, la Rete in Italia ha retto l’urto: i dati degli operatori internet

Roma, 9 giugno 2020 – La rete internet italiana ha retto l’onda d’urto della pandemia del Coronavirus, quando decine di milioni di italiani chiusi in casa hanno preso d’assalto il web per vedere film e video online, fare videochiamate o semplicemente lavorare da casa.

L’osservatorio statistico Speed Test di Komparatore.it, portale di comparazione tariffaria che mette a disposizione degli utenti un pratico strumento di verifica della velocità delle connessione internet, ha rilasciato i dati relativi ai test effettuati durante il quadrimestre febbraio-maggio 2020.

L’elaborazione è il risultato dei dati raccolti dai test della velocità internet eseguita dagli utenti, che ha visto in totale nel quadrimestre febbraio-maggio 2020 eseguiti ben 211.372 speed test, così ripartiti:

  • Febbraio 27.276
  • Marzo 42.245
  • Aprile 58.421
  • Maggio 83.430

Al termine della fase acuta dell’emergenza Covid-19 e con la revoca delle misure restrittive in Italia è chiaro l’avvio della fase di decongestionamento della rete, dovuta alla minor richiesta di dati da parte degli utenti non più costretti tra le mura domestiche.

È evidente un calo di performance sia per quanto concerne la velocità di download che per quella di upload se rapportati al mese di febbraio, ma in riferimento al mese di aprile si nota un miglioramento prestazionale generalizzato.

Il miglior operatore è risultato Fastweb, con variazioni positivi ed un aumento delle performance rispetto al periodo precedente al Covid-19.

Discorso a parte merita la latenza media, chiamato anche ping: la latenza o ping è il tempo che intercorre tra la richiesta di un dato (input) e la ricezione della risposta (output). E’ un parametro fondamentale nel calcolo delle performance delle connessioni: bassi valori della latenza consentono di poter effettuare videochiamate, giocare online, effettuare chiamate voip.

Connessioni con velocità molto alte ma con latenza alta sono meno performanti ed usabili di connessioni con velocità più basse, ma con latenze inferiori (meno di 25ms).

I dati aggiornati, sulle velocità internet suddivisi per operatore, possono essere consultati nella sezione statistica speed test di komparatore.it

 

 

I DATI DEI TEST

Dati raggruppati per operatore, velocità media di download, febbraio-maggio 2020

 

Velocità Media di Download

Operatore Febbraio 2020 Marzo 2020 Aprile 2020 Maggio 2020 Variazione Feb/Mag
Fastweb 88,09 Mbps 79,27 Mbps 76,58 Mbps 92,19 Mbps + 4,10 Mbps (+ 4,65%)
Wind 99,02 Mbps 78,13 Mbps 72,73 Mbps 77,52 Mbps – 21,50 Mbps (- 21,71%)
Vodafone 83,89 Mbps 65,40 Mbps 68,78 Mbps 76,62 Mbps – 7,27 Mbps (-  8,66%)
TIM 72,21 Mbps 62,22 Mbps 57,43 Mbps 66,10 Mbps – 6,11 Mbps (-  8,46%)

 

 

 

Dati raggruppati per Operatore Velocità Media di Upload Febbraio/Marzo/Aprile/Maggio 2020

 

Velocità Media di Upload

Operatore Febbraio 2020 Marzo 2020 Aprile 2020 Maggio 2020 Variazione Feb/Apr
Fastweb 36,62 Mbps 39,66 Mbps 38,54 Mbps 42,53 Mbps +5,91 Mbps (+ 16,13%)
Vodafone 44,20 Mbps 34,35 Mbps 35,82 Mbps 34,85 Mbps -9,35 Mbps (- 21,15%)
Wind 30,40 Mbps 27,32 Mbps 27,82 Mbps 30,53 Mbps +0,13 Mbps ( inv.)
TIM 25,09 Mbps 22,55 Mbps 20,78 Mbps 22,19 Mbps -2,90 Mbps (- 11,55%)

 

Dati raggruppati per Operatore della Latenza Media (ping) Febbraio/Marzo/Aprile/Maggio 2020

 

Latenza Media (Ping)

Operatore Febbraio 2020 Marzo 2020 Aprile 2020 Maggio 2020 Variazione Feb/Apr
Fastweb 36,6 ms 43,7 ms 42,6 ms 42,9 ms + 6,3 ms
Vodafone 44,1 ms 55,5 ms 53,2 ms 50,9 ms + 6,8 ms
Wind 47,6 ms 59,7 ms 53,4 ms 47,0 ms – 0,6 ms
TIM 46,6 ms 54,7 ms 56,1 ms 49,6 ms + 3,0 ms

 

 

 

 

 

 

Effetto Coronavirus sull’ automotive: il mese di marzo tra i peggiori della storia

Milano, 9 aprile 2020 – Marzo 2020 sarà ricordato come uno dei mesi peggiori per l’automotive in Italia. Il calo delle vendite è logicamente derivato dall’emergenza Covid-19 e dalla conseguente chiusura delle principali attività. A questa, già importante, congiuntura negativa, si aggiunge un forte calo della fiducia delle aziende e dei privati verso un futuro che sembra, al momento, molto incerto.

Il calo delle immatricolazioni si attesta all’85% rispetto allo stesso mese del 2019, mentre nel confronto sul I trimestre la perdita è del 35%. Nei primi 2 mesi dell’anno, infatti, i risultati di vendita erano alquanto lusinghieri e facevano presagire un’ottima annata per il comparto auto.

Concentrandoci sul mercato del noleggio a lungo termine, secondo uno studio di Noleggiosemplice.it troviamo una situazione parimenti complicata, ma sicuramente meno grave. Le società di noleggio scontano una perdita del 79% del mese di marzo 2020 rispetto al 2019 e nel I trimestre si attestano su un meno 22%, lasciando a casa fermi circa 16 mila veicoli.

Uno scenario, quindi, molto preoccupante che avrà sicuramente un impatto decisivo sui budget annuali di tutte le aziende del settore.

I grandi players stanno già mettendo in campo una serie di strategie per contrastare questa emorragia di ordini e gli operatori del settore sono confidenti in una buona ripresa del mercato a partire da maggio. Vista l’enorme liquidità messa in campo dal Governo in questa emergenza si attende con fiducia un intervento dedicato al mondo automotive, che possa “salvare” migliaia di aziende e centinaia di migliaia di posti di lavoro.

L’impatto di questa emergenza sanitaria avrà effetti perduranti per tutto l’anno in corso. Alcune previsioni stimano perdite in volumi di circa il 40%, con un consuntivo di circa 1,2 milioni di veicoli nuovi immatricolati. Significherebbe assistere alla peggiore performance dal 1980 ad oggi, un risultato impensabile solo 2 mesi fa.

Il settore confida in un serio intervento statale, atteso ormai da molti anni, che possa spingere gli italiani a dotarsi di vetture più ecologiche e sicure, un’ iniziativa che, come già dimostrato dai maggiori esperti economici, può essere considerato a costo zero, venendo compensata dal maggiore gettito fiscale.

In questo periodo, in cui vengono accordati sostegni alle imprese in modo massivo, uno strumento economicamente sostenibile sarebbe quantomeno auspicabile se non addirittura obbligatorio per la tenuta dell’intero settore.

 

 

bilista

 

 

 

 

 

Internet rallenta: la quarantena crea picchi di traffico e rallenta la navigazione Web

L’Emergenza Sanitaria causa l’aumento del traffico internet, calano velocità e performance

Roma, 1 aprile 2020 – Le misure restrittive messe in atto nel mese di marzo in relazione all’ Emergenza Coronavirus hanno imposto un radicale cambiamento dello stile di vita degli italiani che, complice il periodo di permanenza forzata tra le mura domestiche ha causato un aumento dell’utilizzo della rete internet soprattutto per smart working, gaming, streaming di film e serie tv, utilizzo dei social e delle videochiamate (Skype e Whatsapp in primis).

Le dichiarazioni rese all’Ansa da Michele Gamberini, Chief Technology and Information Officer di TIM, principale operatore italiano, non lasciano spazio a dubbi:

“Stiamo registrando un incremento importante del traffico: sulla rete fissa sale del 100%, un vero e proprio raddoppio rispetto alla situazione pre-crisi”.

Anche Vodafone, WindTre, Fastweb e OpenFiber hanno segnalato aumenti significativi di traffico dati.

L’aumento del traffico si è trasformato in una sostanziale diminuzione delle performance della rete: secondo l’osservatorio statistico Speed Test di Komparatore.it, portale di comparazione tariffaria che mette a disposizione degli utenti un pratico strumento di verifica della velocità delle connessione internet, si rilevano cali generalizzati per i principali operatori.

L’elaborazione dei dati si basa su 42.245 speed test eseguiti nel mese di marzo dalla sezione Speed Test di Komparatore.it:

I DATI DEI TEST DI VELOCITÀ DEGLI OPERATORI INTERNET A FEBBRAIO 2020

Classifica Operatori basata su rilevazione Velocità Media di Download Febbraio vs Marzo 2020

Operatore Febbraio 2020 Marzo 2020 Variazione Feb/Mar
Fastweb 88,09 Mbps 79,27 Mbps -8,82 Mbps (- 10%)
Wind 99,02 Mbps 78,13 Mbps -20,89 Mbps (- 21,1%)
Vodafone 83,89 Mbps 65,40 Mbps -18,49 Mbps (- 22%)
TIM 72,21 Mbps 62,22 Mbps -19,99 Mbps (- 27,6%)

Classifica Operatori basata su rilevazione Velocità Media Upload Febbraio vs Marzo 2020

Operatore Febbraio 2020 Marzo 2020 Variazione Feb/Mar
Fastweb 36,62 Mbps 39,66 Mbps +3,04 Mbps (+ 8,3%)
Vodafone 44,20 Mbps 34,35 Mbps -9,85 Mbps (- 22,2%)
Wind 30,40 Mbps 27,32 Mbps -3,08 Mbps (- 10,1%)
TIM 25,09 Mbps 22,55 Mbps -3,04 Mbps (- 12,1%)

Il rischio di un blackout sembra remoto ma il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton, per evitare spiacevoli sorprese, ha chiesto ed ottenuto una limitazione dei bitrate di un  25% per un mese a Reed Hastings, Ceo di Netflix, ed ha fatto lo stesso con Sundar Pichai, Ceo di Google riguardo i video di Youtube:

“Ci impegniamo a mettere lo streaming video nella Ue ad una definizione standard”, conferma una portavoce di Google. “Anche se abbiamo visto solo pochi picchi di utilizzo finora, abbiamo adottato misure per adattare automaticamente il nostro sistema all’utilizzo di una banda minore”. 

I dati aggiornati, sulle velocità internet suddivisi per operatore, possono essere consultati sull’ Osservatorio Speed Test di Komparatore.it .

 

 

 

 

 

 

 

Coronavirus: le regole per l’igiene dell’automobile per chi viaggia in auto

Roma, 20 marzo 2020 – Il settore dell’automotive continua a lavorare nel rispetto di tutte le disposizioni governative che si sono succedute dall’8 marzo ad oggi per far fronte all’emergenza del Coronavirus. 

Come sappiamo, la normativa attualmente consente di uscire da casa esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, per situazioni di necessità o ragioni di salute, dichiarate in un’autocertificazione da esibire ad un eventuale controllo delle Forze dell’Ordine. Queste regole sono valide a prescindere dal mezzo usato per muoversi: a piedi, in bici, in moto, in auto o con qualsiasi altro mezzo di trasporto.

Abbiamo chiesto ad Alessandro Borrelli, general manager di Noleggio Semplice (www.noleggiosemplice.it), azienda che si occupa di noleggio a lungo termine, di fornirci un’indicazione delle regole da seguire per mantenere una corretta igiene dell’autovettura.

“Il nostro lavoro non si è mai fermato alla consegna dell’autovettura noleggiata, per cui oggi, più che mai, sentiamo il dovere morale di “sedere” a fianco dei nostri clienti,  che per necessità diverse devono continuare a spostarsi in auto anche in questo periodo. Gli spostamenti su gomma, per i motivi suddetti, sono quindi consentiti e siccome, da sempre, Noleggio Semplice spende la sua professionalità in questo settore sente il bisogno di assistere i cittadini nella guida anche e soprattutto in questo momento.”

L’intento è quello di fornire un chiaro e semplice VADEMECUM che vi ricordi le regole igieniche da seguire per una guida “in sicurezza” anche in tempi di Coronavirus.

Questi i consigli che Alessandro Borrelli fornisce ai propri noleggiatori a lungo termine:

  1. Di curare la pulizia degli elementi esterni dell’auto, che inevitabilmente vengono toccati nell’utilizzo quotidiano della stessa: maniglie, portiera e altro. Ricordiamo, infatti, che il coronavirus può sopravvivere fino a 12 ore sulle superfici metalliche, per cui è indispensabile tenerle pulite. Va aggiunto, che anche il sole fa la sua parte, un’elevata esposizione ai raggi solari delle superfici, infatti, è data come antagonista alla vitalità del Covid-19.
  2. Di igienizzare con prodotti sanificanti le superfici interne dell’autovettura, prestando particolare attenzione alla pulizia del volante, del cambio, del cruscotto, delle pulsantiere, del Touch-screen e delle chiavi di avviamento, in quanto componenti che vengono maggiormente a contatto con le nostre mani.
  3. Di sostituire i filtri dell’aria condizionata o almeno disinfettarli con spray specifici per contrastare la circolazione dei batteri aerobici all’interno dell’abitacolo.
  4. Di usare l’aspirapolvere sulla tappezzeria e lavarla con appositi prodotti detergenti, soffermandosi sui tappetini dell’auto, poiché anche residui di cibo potrebbero diventare ricettacolo di batteri. 
  5. Di lavare le mani con la massima frequenza sotto l’acqua corrente, quando possibile, o comunque con soluzioni alcoliche da tenere sempre a portata di mano, avendo cura di utilizzarle ogni volta che si rientra nell’autoveicolo e prima di toccare qualsiasi elemento interno, riducendo così nettamente il rischio di contaminazione dell’abitacolo.
  6. Non serve munirsi di mascherine quando si guida soli in auto, è sufficiente il “filtro” comunemente presente in tutte le autovetture. Non c’è alcun pericolo di contrarre il virus se si viaggia con i finestrini chiusi, anche in zone ritenute pericolose, non si può essere infettati da persone che starnutiscano o tossiscano all’esterno di una vettura chiusa.

Concludendo Borrelli invita chi noleggia un’auto a cercare di godersi ancora i propri brevi o lunghi viaggi “poiché rispettando queste poche e semplici norme di comportamento ispirate alla razionalità e al buon senso, la nostra autovettura resta un posto sicuro in cui abbandonarsi al piacere della guida, magari con il nostro sottofondo musicale preferito, poiché l’umore di un guidatore, non è mai da considerare un fattore marginale”. 

 

 

 

 

Velocità Internet: Wind e Fastweb gli operatori internet più veloci anche a Febbraio 2020.

Milano, 2 marzo 2020 – Ancora Wind e Fastweb in testa alla classifica 2020 degli operatori internet più veloci.

A febbraio 2020 i due operatori hanno registrato le migliori performances in termini di velocità media di download, mentre per Fastweb  e Vodafone  si rilevano le migliori performances per quanto riguarda l’upload.
Le variazioni in termini percentuali sul mese precedente (Febbraio 2020 / Gennaio 2020) evidenziano un sostanziale miglioramento della velocità media di download di tutti gli operatori analizzati con incrementi che vanno dal +6,5% di Wind fino al +12,2% di TIM; mentre le variazioni percentuali della velocità media di upload vedono invariate le performance di Vodafone, in calo Fastweb e Wind ed un netto miglioramento di TIM (+12%)

 

I dati, raccolti ed elaborati dall’osservatorio velocità internet di Komparatore.it, portale che si occupa di comparazione tariffaria e che mette a disposizione degli utenti un test di verifica delle performance della connessione internet (Speed Test).

Dai dati raccolti da Komparatore.it, su 27.276 speed test effettuati nel mese di Febbraio 2020, si conferma il trend che segnala un miglioramento generale delle connessioni di tutti gli operatori (rispetto ai dati rilevati a Gennaio 2020) , le cui performance migliorano grazie alla diffusione della connessione in Fibra, sia essa in FTTH o FTTC.

I dati fanno riferimento a 27.276 speed test effettuati nel mese di Febbraio  2020 da utenti internet fisso utilizzando lo Speed Test presente nel portale di Komparatore.it.

I dati aggiornati in real time possono essere visualizzati nella sezione speed test del portale www.komparatore.it e più in dettaglio è possibile accedere ai dati dell’osservatorio velocità internet, relativi ai singoli operatori.

Su Komparatore.it si può infine trovare una sezione contenente tutte le offerte fibra disponibili sul mercato al momento.

Ancora Wind e Fastweb in testa alla classifica 2020 degli operatori internet più veloci.
A Febbraio 2020 i due operatori hanno registrato le migliori performances in termini di velocità media di download, mentre per Fastweb  e Vodafone  si rilevano le migliori performances per quanto riguarda l’upload.
Le variazioni in termini percentuali sul mese precedente (Febbraio 2020 / Gennaio 2020) evidenziano un sostanziale miglioramento della velocità media di download di tutti gli operatori analizzati con incrementi che vanno dal +6,5% di Wind fino al +12,2% di TIM; mentre le variazioni percentuali della velocità media di upload vedono invariate le performance di Vodafone, in calo Fastweb e Wind ed un netto miglioramento di TIM (+12%)

 

I dati, raccolti ed elaborati dall’osservatorio velocità internet di Komparatore.it, portale che si occupa di comparazione tariffaria e che mette a disposizione degli utenti un test di verifica delle performance della connessione internet (Speed Test).

Dai dati raccolti da Komparatore.it, su 27.276 speed test effettuati nel mese di Febbraio 2020, si conferma il trend che segnala un miglioramento generale delle connessioni di tutti gli operatori (rispetto ai dati rilevati a Gennaio 2020) , le cui performance migliorano grazie alla diffusione della connessione in Fibra, sia essa in FTTH o FTTC.

I dati fanno riferimento a 27.276 speed test effettuati nel mese di Febbraio  2020 da utenti internet fisso utilizzando lo Speed Test presente nel portale di Komparatore.it.

I dati aggiornati in real time possono essere visualizzati nella sezione speed test del portale www.komparatore.it e più in dettaglio è possibile accedere ai dati dell’osservatorio velocità internet, relativi ai singoli operatori.

 

I DATI DEI TEST DI VELOCITÀ DEGLI OPERATORI INTERNET A FEBBRAIO 2020

 

Classifica Operatori Velocità Media Download Febbraio 2020

Operatore Velocità Media Download
Wind 99,02 Mbps (+6,5%*)
Fastweb 88,09 Mbps (+8,0%*)
Vodafone 83,89 Mbps (+9,7%*)
TIM 72,21 Mbps (+12,2%*)

* Variazione calcolata rispetto ai dati di Gennaio 2020

Classifica Operatori Velocità Media Upload Febbraio 2020

Operatore Velocità Media Upload
Vodafone 44,20 Mbps ( inv.*)
Fastweb 36,62 Mbps (-2,1%*)
Wind 30,40 Mbps (-8,0%*)
TIM 25,09 Mbps (+12,0%*)

* Variazione calcolata rispetto ai dati di Gennaio 2020

 

 

 

 

Velocità Internet: Wind e Fastweb i migliori operatori a gennaio 2020

Milano, 4 febbraio 2020 – Wind e Fastweb si confermano gli operatori internet più veloci anche a gennaio 2020. I due operatori hanno registrato la migliore resa in termini di velocità media di download mentre invece Vodafone e Fastweb si sono rivelate le migliori per quanto riguarda l’upload.

I dati sono stati raccolti dall’osservatorio velocità internet di Komparatore.it, portale che si occupa di comparazione tariffaria e che mette a disposizione degli utenti un test di verifica delle performance della connessione internet (Speed Test).

Dai dati raccolti da Komparatore.it, su oltre 20.000 spedd test, si conferma il trend che segnala un miglioramento generale delle connessioni di tutti gli operatori, le cui performance migliorano grazie alla diffusione della connessione in Fibra, sia essa in FTTH o FTTC.

FTTH è l’acronimo di Fiber To The Home e prevede la connessione in fibra fino al modem/router dell’utente. FTTC invece è l’acronimo di Fiber To The Cabinet e prevede che la connessione in fibra arrivi fino alla cabina di zona e l’ultimo tratto, dalla cabina al router/modem del cliente, venga coperto da una connessione in rame.

I dati fanno riferimento a 24.374 speed test effettuati nel mese di gennaio 2020 da utenti internet fisso utilizzando lo Speed Test presente nel portale di Komparatore.it.

I dati aggiornati in real time possono essere visualizzati nella sezione speed test del portale www.komparatore.it e più in dettaglio è possibile accedere ai dati dell’osservatorio velocità internet, relativi ai singoli operatori.

Su Komparatore.it si può infine trovare una sezione contenente tutte le offerte fibra disponibili sul mercato al momento.

 

I DATI DEI TEST DI VELOCITÀ DEGLI OPERATORI INTERNET

 

Classifica Operatori Velocità Media Download Gennaio 2020

Operatore Velocità Media Download
Wind 92,92 Mbps
Fastweb 81,54 Mbps
Vodafone 76,49 Mbps
TIM 64,36 Mbps

 

Classifica Operatori Velocità Media Upload Gennaio 2020

Operatore Velocità Media Upload
Vodafone 44,28 Mbps
Fastweb 38,72 Mbps
Wind 32,80 Mbps
TIM 22,36 Mbps

 

 

 

Velocità Internet: Vodafone e Wind gli operatori più veloci

Roma, 17 gennaio 2020 – Sono Wind e Vodafone gli operatori internet più veloci, che hanno cioè registrato la migliore resa in termini di velocità media di download lo scorso mese di dicembre.
Vodafone e Fastweb si sono invece rivelate le migliori per quanto riguarda l’upload.

I dati sono stati raccolti dall’osservatorio velocità internet di Komparatore.it, portale che si occupa di comparazione tariffaria e che mette a disposizione degli utenti un test di verifica delle performance della connessione internet (Speed Test).

Dalle rilevazioni risulta un miglioramento generale delle connessioni di tutti gli operatori, le cui performance migliorano grazie alla diffusione della connessione in Fibra, sia essa in FTTH o FTTC.
FTTH è l’acronimo di Fiber To The Home e prevede la connessione in fibra fino al modem/router dell’utente. FTTC invece è l’acronimo di Fiber To The Cabinet e prevede che la connessione in fibra arrivi fino alla cabina di zona e l’ultimo tratto, dalla cabina al router/modem del cliente, venga coperto da una connessione in rame.

I dati fanno riferimento a 45.231 speed test effettuati nel mese di dicembre 2019 da utenti internet fisso utilizzando lo Speed Test presente nel portale Komparatore.it

 

Classifica Operatori Velocità Media Download Dicembre 2019

Operatore Velocità Media Download
Wind 92,24 Mbps
Vodafone 89,01 Mbps
Fastweb 81,16 Mbps
TIM 67,29 Mbps

 

 

Classifica Operatori Velocità Media Upload Dicembre 2019

Operatore Velocità Media Upload
Vodafone 47,07 Mbps
Fastweb 39,88 Mbps
Wind 31,09 Mbps
TIM 21,30 Mbps

I dati aggiornati in real time possono essere visualizzati nella sezione speed test del portale www.komparatore.it e più in dettaglio è possibile accedere ai dati dell’osservatorio velocità internet, relativi ai singoli operatori, ai seguenti link: TIM , VODAFONE , WIND , FASTWEB

Auto, settembre positivo per immatricolazioni e noleggio. Diesel in calo, tra i dubbi degli esperti

Roma, 15 ottobre 2019 – Sono trascorsi 9 mesi dall’inizio dell’anno, un anno dominato da grande incertezza politica ed economica. Il sistema paese ha sofferto di una stagnazione persistente, con un PIL che stenta a crescere e non riesce a mantenere il passo con i migliori paesi europei. A questo si è aggiunta, nei mesi estivi, una forte instabilità ai vertici politici che ha portato, in agosto, ad un cambiamento della compagine esecutiva del governo. Nonostante questi importanti mutamenti, il mercato automobilistico italiano registra esiti positivi: i dati di settembre 2019 mostrano un innegabile vigore, facendo sperare in una volata finale che potrebbe confermare gli ottimi risultati del 2018.

Il noleggio trascina la crescita

Secondo i dati raccolti da NoleggioSemplice.it il noleggio a lungo termine si è mostrato ancora una volta il vero motore dell’industria automobilistica italiana, con un plateale +16% a settembre 2019, e risultati esaltanti per quasi tutte le società di noleggio che operano in Italia.

Settembre 2019 si chiude, infatti, con un balzo in avanti di ben 16 punti percentuali (fonte: dataforce )rispetto allo stesso mese 2018 per le società di Noleggio Top e addirittura del 86% per le Captive, le società controllate da un costruttore.

Due risultati decisamente incoraggianti, che portano il consuntivo su tutto il 2019 ad un più 3,33%.

Noleggio Captive traina la crescita

Questi numeri sembrerebbero descrivere una situazione sostanzialmente statica, ma, in realtà, analizzandoli in profondità si può cogliere in essi la prospettiva di un equilibrio completamente nuovo. Nell’anno in corso, il mercato del noleggio a lungo termine è stato segnato da notevoli cambiamenti sia nel mix di alimentazioni sia nei numeri dei singoli attori coinvolti.

Partendo dal secondo punto e restando in ambito macro, nel 2019 si registra una forte affermazione delle società di noleggio Captive verso quelle generaliste. Le prime, infatti, hanno immatricolato nei primi 9 mesi dell’anno ben 90.000 veicoli, con una crescita del 23,5% rispetto allo stesso periodo del 2018 e con una market share del 6,17%, in crescita di un punto percentuale.
Le società generaliste, invece, hanno visto un decremento delle loro immatricolazioni di ben 17.000 unità ed un consuntivo negativo di quasi 13 punti percentuali. La market share di quest’ultime è scesa all’8%, perdendo 1 punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2018.

Un quadro, quindi, quello del 2019 completamente diverso da quello del 2018 con le Captive che, in pochissimo tempo, hanno quasi raggiunto i numeri delle generaliste. Segnale che ormai il mercato del noleggio a lungo termine è contrassegnato da un’innegabile dicotomia tra il prodotto offerto dalle grandi società (Arval, Leaseplan, Ald Automotive, Athlon, Sifà e CarServer) e quello offerto dalle Captive attraverso la loro rete di concessionarie (Leasys, Volkswagen Leasing, Free2Move Lease e Alphabet).

Sempre meno le alimentazioni Diesel

Riguardo il mix di alimentazioni offerte, è possibile dire che il mercato del noleggio a lungo termine, in quest’ultimo anno, ha dovuto riequilibrare la sua flotta che, per ragioni intrinseche, era assolutamente sbilanciata sul diesel (rivolgendosi alle flotte aziendali, che percorrono in media più km delle vetture dei privati, il diesel era la scelta preponderante).

Visti, però, i forti dubbi sul futuro di quest’alimentazione palesatisi all’opinione pubblica negli ultimi 2 anni, le società di noleggio hanno dovuto spingere la loro produzione su vetture con alimentazione alternativa, creando offerte particolarmente interessanti su veicoli benzina, gpl, metano e soprattutto ibridi.

In seguito a queste azioni il numero di veicoli con alimentazione diesel immatricolati dalle società di noleggio è diminuito in maniera importante, a favore di altre alimentazioni, sostenute da campagne promozionali e valori residui agevolati.

Un approccio commerciale completamente nuovo, che ha necessitato di un grande sforzo in risorse umane ed economiche al fine di indirizzare le scelte dei clienti verso le nuove alimentazioni, con un risultato globale che ha lasciato sul campo circa il 5% delle immatricolazioni. Nel noleggio, infatti, è stato fondamentale preparare il terreno ad una flotta quanto più “diesel free” per evitare gravi perdite economiche al momento della dismissione.

Le reali ragioni del calo delle alimentazioni Diesel

” A questo punto vorremmo adesso analizzare, in modo più approfondito, la situazione del diesel nel mercato automobilistico con l’obiettivo di evidenziare le cause e le conseguenze di tale fenomeno” dicono gli esperti di NoleggioSemplice.it.

“Tutto è cominciato nel 2015 con il famoso dieselgate che coinvolse alcuni costruttori europei che vennero accusati di influenzare elettronicamente, nel momento dei test di omologazione, le emissioni delle loro autovetture. Da quel momento, la percezione del carburante più amato d’Italia è cambiata e sempre più esperti del settore lo hanno bandito per presunti danni all’ambiente e alla salute.
Tanta solerzia appare, però, quanto meno strana, considerando che ci sono altre fonti inquinanti ben più impattanti e che i nuovi diesel hanno in media valori di Co2 più bassi rispetto ai motori benzina di uguale potenza. A causa di questa nuova “prospettiva sociale” la media di Co2 emessa dalle vetture immatricolate in Italia nel 2019 è salita di ben 5 punti rispetto allo stesso periodo del 2018″.

E viene spontaneo così porgere 3 domande:

– Non era la Co2 l’indiziata principale nella lotta al riscaldamento globale che tanti proseliti sta conquistando con il movimento della famosa Greta Thunberg?

– Come è possibile che i governi e i costruttori non sappiano paragonare i valori della Co2 emessi dai veicoli in base all’alimentazione?

– Non sarebbe meglio investire sulla tecnologia diesel fintantoché le propulsioni ibride ed elettriche non si affermeranno sul mercato?

Gli USA di Trump e la crociata contro il Diesel

Per trovare una risposta a questi quesiti è necessario cambiare prospettiva ed analizzare le reali motivazioni che stanno allontanando i costruttori ed i governi dall’alimentazione diesel.

Bisogna partire dalle origini del diesel e del petrolio necessario per produrlo. Di petroli ce ne sono  diversi e solo alcuni sono utili alla produzione di diesel. Gli americani hanno investito molto negli ultimi anni sul petrolio di scisto, riuscendo ad ottenere una produzione abbondante, ma questo prodotto, essendo particolarmente leggero, non è adatto alla trasformazione in diesel. La produzione di petrolio convenzionale pesante, raffinabile in diesel, è invece in declino da vari anni.

Il mondo è quindi a corto di petrolio pesante e dal 2007 si perso oltre il 30% di produzione a livello globale, secondo gli esperti di NoleggioSemplice.it.

Per meglio comprendere le forze in causa bisogna evidenziare infatti che i 3 principali settori che utilizzano il diesel sono:

– il trasporto navale
– il trasporto su strada
– le auto private

Ora è facile capire quale di questi 3 settori abbia minore potere contrattuale.

Interrompendo il trasporto navale e quello su strada ci sarebbe un vero cataclisma economico, le auto private, invece, possono circolare senza gravi ripercussioni anche con altri combustibili.

Guardando in modo globale risulta dunque molto più comprensibile la crociata contro il diesel intrapresa da molte parti: non si tratta di una lotta contro il carburante diesel ma di un sacrificio richiesto ai milioni di automobilisti mondiali.

“Dovremmo tutti abituarci a utilizzare sempre meno un prodotto che ha indubbie qualità e sul quale sono stati fatti investimenti miliardari negli ultimi 20 anni” concludono gli esperti di NoleggioSemplice.it

 

 

##

INFO E CONTATTI:
NDB Web Service Srl
Via Riviera di Chiaia, 256
80121 – Napoli
www.ndbwebservice.com

 

Mercato auto primo semestre in calo: crollano i diesel, boom delle elettriche

Milano, 18 luglio 2019 – Il primo semestre 2019 si chiude in calo, esattamente come ci si aspettava dai dati dei mesi precedenti. Non mancano, tuttavia, alcune note positive come la crescita dei diesel e delle auto elettriche e la definitiva ripresa del noleggio a lungo termine.

Dati in calo, ma il noleggio a lungo termine  torna a crescere

Il primo semestre 2019 si è chiuso con 1.086.224 immatricolazioni, il 3,8% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Hanno contribuito a tale risultato varie flessioni, fra cui quella delle società; il noleggio, in generale, registra una situazione praticamente in parità con quella del primo semestre 2018, con un differenziale positivo dello 0,8%.

Guardando alle alimentazioni, continua inesorabile la crisi del diesel: la variazione fra il primo semestre 2019 ed il primo semestre 2018 è infatti del -23,9%. In crescita la benzina, con un +24,5%, e soprattutto le auto elettriche, con le immatricolazioni che da gennaio a giugno 2019 sono state 4.967, il 120,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2018.

 

Utilizzatore Gennaio Giugno 2019 Gennaio Giugno 2018 Var. % Gen/Giu 19/18
Privati 609.814 606.401 +0,6%
Noleggio Breve Termine 118.635 114.096 +4%
Noleggio Lungo Termine 161.700 162.840 -0,7%
Noleggio 300.826 298.556 +0,8%
Società 175.584 224.028 -21,6%
Totale 1.086.224 1.128.985 -3,8%

 

Noleggio a lungo termine: a giugno a +5,7%

Il noleggio a lungo termine sembra aver finalmente superato il periodo di recessione, grazie ad un giugno piuttosto positivo. La variazione rispetto a quello dello scorso anno è del +5,7% mentre, su base semestrale, il quantitativo di immatricolazioni è pressoché identico. In crescita anche il breve termine, sia su base semestrale che mensile.

 

Gennaio Giugno 2019 Gennaio Giugno 2018 Var. % Gen/Giu 19/18
Noleggio Breve Termine 118.635 114.096 +4%
Top 98.309 105.436 -6,8%
Altre 20.326 8.660 +134,7%
Noleggio Lungo Termine 161.700 162.840 -0,7%
Top 80.575 97.583 -17,4%
Captive 76.736 63.009 +21,8%
Newcomers 1.404 1.065 +31,8%
Altre 2.985 1.183 +152,3%
Totale Noleggio 300.826 298.556 +0,8%

 

Noleggio: Variazioni su Base Mensile

 

Giugno 2019 Giugno 2018 Var.% Giugno 2019/2018
Noleggio Breve Termine 14.636 10.793 +35,6%
Noleggio Lungo Termine 26.945 25.501 +5,7%
Altri Noleggi 3.703 3.938 -6%
Totale Noleggio 45.284 40.232 +12,6%

 

Panda regina del mercato, ma le immatricolazioni Fiat calano ancora

Continua il momento di crisi per la Fiat: nel primo semestre del 2019 le immatricolazioni sono state 170.606, il 14,89% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nonostante questo, la Panda continua a dominare la classifica delle auto più scelte: da gennaio a giugno di quest’anno, i modelli immatricolati sono stati 79.979.

La Volkswagen mantiene livelli di immatricolazioni piuttosto costanti, registrando in questo semestre una crescita del 2,5%. Dati al ribasso, invece, per Ford e Renault: le due case automobilistiche perdono, rispettivamente, il 12,41% ed l’11,03% delle immatricolazioni su base semestrale. Entusiasmanti le performance di Dacia, in crescita del 41,96%, e di Lancia/Chrysler, le cui immatricolazioni sono aumentate del 27,70%.

Guardando alla classifica dei modelli, subito dopo la Panda si posiziona un’altra vettura famosissima, la Ypsilon, con 34.682 immatricolazioni. A seguire la Clio e, con grande sorpresa, al quarto posto troviamo la Dacia Duster, con 24.852 immatricolazioni, le cui vendite sono in forte ascesa.

Top Ten Marchi

Gennaio Giugno 2019 Gennaio Giugno 2018 Var.% Gen – Giu 19/18
1) Fiat 170.606 200.462 -14,89%
2) Volkswagen 98.814 96.400 +2,50%
3) Ford 67.658 77.242 -12,41%
4) Renault 65.995 74.173 -11,03%
5) Peugeot 62.696 62.816 -0,19%
6) Opel 59.925 55.512 +7,95%
7) Citroen 51.975 50.452 +3,02%
8) Toyota 50.037 48.640 +2,87%
9) Dacia 48.508 34.169 +41,96%
10) Jeep / Dodge 47.073 48.065 -2,06%

 

Top 10 Modelli – Primo Semestre 2019

Marca e Modello Immatricolazioni
1 Fiat Panda 79.979
2 Lancia Ypsilon 34.682
3 Renault Clio 27.919
4 Dacia Duster 24.852
5 Citroen C3 24.603
6 Fiat 500X 24.372
7 Jeep Renegade 24.275
8 Volkswagen T-Roc 23.962
9 Volkswagen Polo 21.881
10 Fiat 500 21.725

 

Abbiamo chiesto ad Alessandro Borrelli, general manager di NoleggioSemplice.it, un parere sull’andamento del mercato:

“Il noleggio a lungo termine si presenta nel 2019 come una costante nel mercato italiano. Le novità più importanti derivano non tanto dai numeri, pressoché invariati rispetto all’anno precedente, bensì dalla loro distribuzione: le società di noleggio a lungo termine Captive continuano a crescere a discapito delle top e prendono ormai quasi il 50% del mercato. Ciò significa che ormai anche i costruttori hanno compreso quanto sia strategico il noleggio per i loro volumi e stanno investendo su questo prodotto risorse sempre più importanti”.

 

Immatricolazioni auto: pubblicati i dati del primo semestre 2019

 

 

 

Exit mobile version