Roma, 7 dicembre 2022 – Le graduatorie dei beneficiari del Bonus Psicologo saranno disponibili sul sito dell’Inps, www.inps.it, a partire dal 7 dicembre, e dal giorno successivo i beneficiari potranno prenotarsi per usufruire del contributo.
Per la misura sono stati messi in campo 25 milioni di euro e il bonus eroga fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia: beneficio che dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.
L’INPS comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della domanda tramite mail o tramite sms.
Contestualmente L’Inps associa e comunica a ciascun beneficiario un codice univoco che deve essere comunicato allo psicoterapeuta scelto, mentre l’elenco dei professionisti che hanno comunicato l’adesione all’iniziativa si trova sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (www.psy.it/).
Lo psicoterapeuta scelto dall’utente accede alla piattaforma e, verificata la disponibilità dell’importo della propria prestazione, ne indica l’ammontare inserendo la data della seduta concordata, e l’Inps comunica al beneficiario i dati della prenotazione.
Lo psicoterapeuta, erogata la prestazione, emette fattura intestata al beneficiario della prestazione indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario, e inserisce nella piattaforma Inps: il medesimo codice univoco, la data, il numero della fattura emessa e l’importo corrispondente.
L’INPS comunica al beneficiario l’importo utilizzato e la quota residua.
Successivamente l’INPS, provvede alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dagli psicoterapeuti e per le quali sia stata emessa regolare fattura, entro il mese successivo a quello di emissione, tramite accredito diretto sul conto corrente comunicato.
Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”
(https://www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it/gianni-lanari.htm) informa che “la maggioranza degli psicoterapeuti del pronto soccorso ha aderito all’iniziativa. Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, tramite il sito www.bonus-psicologo.info e il n. 06 22796355, ha inoltre istituito un servizio di orientamento per i beneficiari del Bonus Psicologo.
I 400 psicologi della rete del pronto soccorso sono presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi del mondo, come Regno Unito, Francia, Hong Kong, Messico, Russia, Argentina, Grecia, Kenya, Ghana, Mozambico, Nigeria, Brasile, Portogallo, Serbia, Romania, Bulgaria, Egitto, Giordania, Iran, Pakistan, Azerbaijan, India, Spagna, Svizzera. Anche molti dei colleghi che operano all’estero hanno espresso un giudizio positivo sull’iniziativa italiana del Bonus Psicologo” conclude Lanari.
Come promuovere il benessere psicologico: il potere benefico delle parole e della gentilezza
Roma, 25 luglio 2022 – Il filosofo greco Gorgia di Leontini affermava che “la potenza della parola, nei riguardi delle cose dell’anima, sta nello stesso rapporto della potenza dei farmaci, nei riguardi delle cose del corpo”. Essa riesce infatti sia a calmare la paura, sia ad eliminare il dolore, sia a suscitare gioia, sia ad aumentare la pietà.
Già nel 480 a. C. Antifonte, avendo allestito un ambulatorio a Corinto, accanto alla piazza, annunziò pubblicamente che era in grado di curare i sofferenti con i discorsi e dopo essersi informato dei motivi della sofferenza, confortava i malati. Questa terapia della parola non voleva sostituirsi alle cure dei medici, bensì sottolineare quanto le parole avessero un ruolo nella guarigione del malato, dando quindi rilevanza anche all’aspetto mentale.
Premesso ciò, non c’è dolore che non possa essere alleviato dalle parole. D’altra parte esse possono anche essere come pallottole, rappresentare delle vere e proprie armi.
Secondo un aforisma cinese: “Le parole possono essere più affilate della spada”.
Secondo Freud le parole erano originariamente incantesimi e la parola ha conservato ancora oggi il suo antico potere.
Non a caso Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, ricorda che “anche ai giorni nostri, il potere della ” terapia con la parola ” viene confermato.
Ad esempio, lo scorso 27 giugno è stato pubblicato sulla G.U. il decreto sul Bonus Psicologo, finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro. Il bonus consiste in un contributo fino a 600 euro per effettuare delle sedute con psicoterapeuti regolarmente iscritti al relativo albo professionale”.
Il Bonus Psicologo ha infatti l’obiettivo di aiutare chi non può permettersi di pagare di tasca propria le sedute dallo psicoterapeuta. Dal 25 luglio al 24 ottobre sarà possibile richiederlo tramite il sito dell’INPS. Le graduatorie saranno stilate a partire dalle persone con Isee più basso, in base all’ordine di arrivo della domanda.
Insomma, il potere benefico che possono esercitare le parole ed in particolare quelle gentili, è davvero immenso.
Ma cosa si intende per gentilezza?
Il temine deriva dal latino gentilis: «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», ovvero ad una famiglia di nobili origini, una condizione sociale a cui corrispondevano qualità come cortesia e garbatezza. Centrale quindi etimologicamente, il concetto di appartenenza, familiarità, socialità. La gentilezza, di fatto, implica la realizzazione d’essere tutti della stessa natura, la consapevolezza di essere in parentela. Tale riconoscimento porta ad un sincero interesse verso il prossimo, riconosciuto come membro della famiglia, che alimenta la “proattività altruista” e l’esercizio di forme di gentilezza in risposta ad una sentita compassione, generosità e solidarietà verso gli altri membri.
La dr.ssa Manuela Chiodetti, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, evidenzia come “fino a poco tempo fa gli atti gentili venissero maggiormente considerati frutto di debolezza d’animo, un accentuato sentimentalismo o perfino associati a forme di “manipolazione”, nonché a strumenti finalizzati ad ottenere qualcosa in cambio. Negli ultimi tempi sembra invece di assistere ad una rivalutazione della pratica della gentilezza. Essa appare correlata positivamente ad una personalità forte e determinata”.
Persino in ambito aziendale e nelle grandi società multinazionali viene attualmente promossa e favorita una “leadership gentile”, che si è visto porti non solo al maggior benessere di tutti, ma anche a migliori profitti e risultati ottenuti. Una leadership non più fondata sull’autoritarismo, sulla competizione, sull’individualismo, bensì sulla cooperazione, il rispetto, l’apertura, l’umiltà, la fiducia nelle capacità e la valorizzazione dei talenti dell’altro, etc.
La pratica della gentilezza nelle politiche pubbliche è uno strumento dirompente, che cambia le relazioni tra persone, istituzioni e organizzazioni. Sono stati, inoltre, effettuati diversi studi volti ad analizzare gli effetti benefici della gentilezza sulla salute: è stato dimostrato che è in grado di attenuare e prevenire sensazioni di ansia, paura e stress e di favorire emozioni positive come la felicità, di contribuire all’aumento delle difese immunitarie, alla riduzione del dolore e al rilascio di endorfine ed ossitocina. Sono stati anche analizzati gli effetti della gentilezza sull’individuo che la mette in pratica ed è stato dimostrato che gli atti gentili abbiano il potere di migliorare il benessere non solo del ricevente, ma anche dell’emittente.
Ciò significa che la gentilezza può diventare una vera e propria “abitudine auto-rinforzante”, che richiede sempre meno sforzo per essere esercitata.
Uno studio condotto in ambito ospedaliero, ha rilevato che oltre alla soddisfazione maggiore nell’assistito che riceve cure sanitarie unite a dosi di gentilezza consistenti in: attenzione verso di loro come persone, utilizzo di termini gentili, vicinanzaemotiva, ecc., migliori il decorso clinico e la prognosi persino in pazienti con malattie cardiovascolari.
Gli psicologi del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” credono profondamente nella promozione del benessere psicologico, nel potere benefico delle parole e nell’utilità di un approccio gentile verso l’utente.
Tramite la propria rete di 395 professionisti presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri, hanno quindi deciso di offrire un servizio di aiuto psicologico in 29 lingue.
L’obbiettivo è quello di fornire una risposta adeguata alle situazioni di crisi legate a:
ansia, attacchi di panico, solitudine, dipendenza da internet, ritiro sociale ( hikikomori ), problemi relazionali, autostima bassa, problemi sessuali, dipendenza da sesso virtuale (cybersex addiction), violenze e abusi, violenze di genere, mobbing, bullismo, problemi legati al lavoro, problemi a scuola, incidenti e traumi, iperattivita’, disabilità, handicap, depressione e disturbi dell’umore, dipendenze, disturbi alimentari, disturbi del sonno, disturbo ossessivo compulsivo ( doc ), disturbi di personalita’, disturbo post traumatico da stress, paure e fobie, lutti amorosi, lutti reali, tumori e malattie gravi, coronavirus, problemi legati al covid, gestione della rabbia e dello stress, problemi degli adolescenti, problemi della terza eta’, problematiche familiari, problemi genitori figli, problematiche LGBTQIA+ (lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer, intersex e persone asessuali), stalking, problemi di coppia, partner bugiardo patologico, demenze, disturbo narcisistico di personalità, etc.
Per maggiori informazioni sull’aiuto psicologico si può telefonare al n. 06 22796355, al n. 331 8206575 o collegarsi al sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it
Roma, 24 giugno 2022 – Si sente spesso parlare del concetto “amarsi per amare l’altro“, concetto veritiero, ma che molti trovano un poco confuso. Cosa veramente significa amarsi? Come si capisce se ci stiamo amando o se ci manca l’ingrediente dell’amor proprio nella nostra relazione di coppia e stiamo cadendo nella dipendenza affettiva?
Cosa significa amarsi?
L’amor proprio è alla base di una relazione d’amore sana con l’altro e si manifesta con una autostima difficile da scalfire e con l’ accettazione della propria persona a tutto tondo, con pregi e difetti. Proprio la questione “difetti” diventa fondamentale per poter riconoscere una persona che ha una sana autostima.
Che siano difetti fisici o psichici, se una persona sa accettarli ed accettarsi riconoscendoli, si può dire che abbia una visione non solo realistica di sé stessa, ma anche che abbia una autostima sana ed equilibrata.
Sapere ed accettare di sbagliare, riconoscerlo, risulta fondamentale per saper chiedere scusa in un dato momento e ritrattare se c’è bisogno di cambiare. Questo aiuta nel dialogo con l’altro, nella comunicazione di coppia, nella comprensione e nell’atteggiamento propositivo di entrambi i partner .
Per una sana autostima, si sa che il ruolo dell’infanzia è fondamentale, il rapporto coi propri genitori, la maniera in cui si é ricevuta l’educazione e il legame affettivo, risultano importanti.
Si può comunque arrivare ad avere un’ autostima sana, sebbene non si abbia avuto un’infanzia per così dire “idilliaca”, grazie alla psicoterapia.
Al riguardo Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ci ricorda che “da alcune settimane il decreto per attivare il Bonus Psicologo è stato firmato dal ministro Speranza. Il Bonus Psicologo è utile anche per chi aspira a gestire meglio il proprio rapporto di coppia. Consiste in un contributo fino a 600 euro per effettuare delle sedute con psicoterapeuti regolarmente iscritti al relativo albo professionale. Per tale scopo sono stati assegnati 10 milioni di euro per l’anno 2022.
Adesso, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale, il tutto sarà gradualmente operativo e si potrà così aiutare chi non può permettersi di pagare di tasca propria le sedute di terapia di coppia“.
A proposito di autostima, la dr.ssa Cristina Mitola, collaboratrice del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che grazie all’accettazione del sé, si instaura una relazione con l’altro, col partner, molto più sana, fatta di dialogo, fiducia, una comunicazione sana e libera.
La dipendenza affettiva invece, che molti scambiano per amore, ma che in realtà non è altro che un “riempitivo amoroso” volto a supplire le carenze dell’ infanzia, ostacola una serena vita di coppia.
La dipendenza affettiva è molto difficile da vedere e molte volte non se ne riconosce la tossicità.
Per questo, quando la coppia sente che il dialogo sta venendo meno, la fiducia anche e la stima nei confronti dell’ altro vacilla, si consiglia, prima di prendere drastiche decisioni, di ricorrere ad un terapeuta di coppia in grado di mediare tra le due parti, evidenziare la tossicità eventuale nella dinamica relazionale e sanare ciò che è sanabile.
L’ amore è sereno e da serenità, la dipendenza affettiva crea invece ansia ed incomprensioni inutili.
Queste ultime potrebbero essere risolte facilmente con una buona psicoterapia e la volontà di cambiare e migliorare.
Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha quindi deciso di offrire in tutta Italia e in 24 paesi esteri, tramite i suoi 393 collaboratori, un servizio di aiuto psicologico per gestire al meglio la vita di coppia.
L’appuntamento potrà essere telefonico, online o dal vivo e si potrà avere l’aiuto di Psicologi e Psicoterapeuti professionisti, a prezzi accessibili, contattabili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Si può contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” al numero 0622796355, al numero 3773961178, o tramite il sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.
Roma, 9 giugno 2022 – Irraggiungibilità. E’ ciò che forse descrive meglio la sensazione che attualmente i genitori provano con i propri figli adolescenti. Desiderosi di colmare la distanza, eliminando ogni autoritarismo, con l’illusione di avvicinarli, i genitori hanno finito per restare prigionieri e invischiati in una relazione caratterizzata invece da una profonda insicurezza e disorientamento.
Negli ultimi anni si è assistito a uno smantellamento dei modelli educativi di riferimento, a un’assenza dell’autorità patriarcale e dell’etica del dovere. I genitori sembrano crescere i propri figli senza potere, all’insegna di un permissivismo che si rivela controproducente.
Questo cambiamento del rapporto genitori-figli ha portato con sè uno strano fenomeno per il quale il valore del ruolo genitoriale dipende in larga misura dall’approvazione dei figli. Si viene a creare quindi una relazione spesso caratterizzata da inversione di ruoli e nei casi più complicati, da vera e propria sudditanza nei loro confronti. Si cede così, nell’immediato, a ogni loro desiderio.
Non a caso Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ci ricorda che “da pochi giorni il decreto per attivare il Bonus Psicologo è stato firmato dal ministro Speranza. Il Bonus Psicologo è utile anche per chi aspira a gestire meglio il difficile rapporto adolescenti/genitori. Consiste in un contributo fino a 600 euro per effettuare delle sedute con psicoterapeuti regolarmente iscritti al relativo albo professionale. Per tale scopo sono stati assegnati 10 milioni di euro per l’anno 2022. Adesso, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale, il tutto sarà gradualmente operativo e si potrà così aiutare chi non può permettersi di pagare di tasca propria le sedute dallo psicoterapeuta.
Se pensiamo che negli anni Ssessanta era la fine del Carosello a segnare i confini: bastava uno sguardo di nostro padre e si doveva andare a dormire. E da quel momento cominciava il tempo dei grandi. Oggi non è più cosi: si guarda la tv tutti insieme, si discute davanti a loro di qualsiasi argomento, coinvolgendoli persino nelle discussioni coniugali, o nelle nuove relazioni.
E non è tutto.
Come evidenzia Massimo Ammaniti, professore ordinario alla Sapienza, esperto di tematiche che riguardano l’adolescenza, noi genitori ci vestiamo come loro, condividendone gusti e comportamenti, li difendiamo con i professori, veniamo spesso persino coinvolti nelle loro prime esperienze amorose e sessuali.
Li coinvolgiamo a nostra volta nelle nuove relazioni amorose, nel caso di genitori separati. Tanto che oggi più che di adolescenza, si può parlare di “famiglia adolescente”. L’adolescenza viene infatti a caratterizzare interamente il processo familiare e coinvolge in modo profondo tutti i suoi componenti.
Nell’Oxford Dictionary è stato coniato il neologismo “adultescente”, ovvero una persona di mezza età che veste, si interessa e svolge attività tipicamente appartenenti al mondo giovanile.
La dr.ssa Manuela Chiodetti dice: “Come psicologa del Pronto Soccorso Psicologico Roma Est (e mamma di tre figli, due dei quali adolescenti), assisto spesso nel corso dei miei consulti con genitori o con i ragazzi pre-adolescenti e adolescenti a fenomeni di identificazione da parte della madre, con la figlia (“sembriamo sorelle”), alla creazione di un rapporto amicale senza mantenere le giuste distanze, oppure, nel caso del figlio maschio all’instaurarsi di un rapporto proiettivo, non paritario, ma molto vicino a quello che si viene a stabilizzare con un uomo”.
Questa difficoltà dei genitori attuali a comportarsi da adulti, che non vogliono crescere, ha portato a non poche conseguenze e disagi sia da parte dei ragazzi che dei loro genitori. In un periodo già di per sé di confusione, come è quello dell’adolescenza, non si ha bisogno di un padre amico o una madre amica. Non si ha bisogno di avere tutto e subito, ma si ha bisogno di “desiderare” perché è il desiderio il generatore della “macchina psichica”, questo ce lo riporta lo stesso Freud.
Spesso i genitori che “uccidono” il desiderio nei figli, contribuiscono invece a creare in essi apatia, mancanza di motivazione, scontentezza, irritabilità, che possono sfociare in stati depressivi, attacchi di panico, idee suicidarie, ecc.
Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha quindi deciso di offrire un aiuto finalizzato a gestire meglio il difficile rapporto adolescenti/genitori.
Il servizio di aiuto è offerto, in 29 lingue, da una rete di 391 psicologi presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri.
Roma, 23 maggio 2022 – La pandemia ha generato uno stato di incertezza a tutti i livelli. A livello sanitario e medico, ovviamente perché ha portato una grande fetta della popolazione mondiale nelle terapie intensive, con conseguenze nefaste per il proprio organismo. A livello economico perché il lock down ha generato una diminuzione di posti di lavoro considerevole ed ha messo in ginocchio tantissime famiglie, non solo italiane, ma di tutto il mondo. Il gap tra ricchi e poveri é diventato ancora più grande. A livello sociale perché ha ridotto al minimo per mesi i contatti sociali, gli abbracci, le strette di mano e le visite a parenti ed amici. Tantissimi si sono ritrovati in un isolamento forzato, protratto per troppo tempo, che ha fatto dimenticare il piacere del socializzare.
“Oltre all’incertezza finora subita, secondo uno studio della Washington University di Saint Louis, il 60 % dei pazienti che ha contratto il Covid, ha la possibilità di sviluppare attacchi di ansia, disturbi del sonno e depressione. Tutto ciò anche a distanza di un anno dalla malattia. Malgrado ciò, sarebbe comunque auspicabile provare a sfidare la paura e apprendere a convivere con l’incertezza. Lo stesso Bonus Psicologo, che sarà a breve operativo, va in tale direzione.”, spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
“Secondo un sondaggio BIDIMEDIA dell’ Ordine degli Psicologi della Puglia, la figura dello psicologo ha incrementato notevolmente la sua importanza nella popolazione a causa dell’ incertezza che il Covid-19 ha creato a livello globale”, racconta la psicologa clinica Cristina Mitola.
A tutto ció si é aggiunto il vaiolo delle scimmie, la nuova malattia infettiva che fa paura al mondo.
Inoltre, la guerra in Ucraina, ha stimolato ancora di più la sensazione di incertezza. Si é verificato un rincaro generalizzato dei prezzi, misto alla sensazione di una possibile terza guerra mondiale.
Quest’ atmosfera di precarietà generale, non ha fatto altro che incrementare notevolmente le malattie mentali nella gente, colpendo sempre di più la mente di tanti cittadini.
Inoltre, se non ci si preoccupa per la salute propria o dei propri cari, ci si angustia per le conseguenze economiche di tale crisi sociale, a livello lavorativo e familiare. Tanti hanno perso il lavoro, altri temono sempre che ci sia una impennata ulteriore nei contagi o un aumento considerevole nei prezzi, cosi da non poter affrontarne le conseguenze.
Basandosi sul fatto che un corretto intervento psicologico nell’ambito di tale emergenza possa evitare l’insorgenza di psicopatologie strutturate, il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha quindi deciso di offrire un aiuto preventivo per evitare la graduale degenerazione di tale situazione globale.
Il servizio di aiuto è offerto, in 29 lingue, da una rete di 390 psicologi presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri.
Roma, 2 maggio 2022 – Lo scorso 28 aprile é stata finalmente approvata la bozza del decreto attuativo dalla Conferenza Stato Regioni riguardo il Bonus Psicologo. Il bonus consiste in un contributo fino a 600 euro per effettuare delle sedute con psicoterapeuti regolarmente iscritti al relativo albo professionale.
“Il Bonus Psicologo ha l’obiettivo di aiutare chi non può permettersi di pagare di tasca propria le sedute dallo psicoterapeuta. Per tale scopo sono stati assegnati 10 milioni di euro per l’anno 2022”, spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”
Vediamo quindi le modalità pratiche di funzionamento del Bonus Psicologo.
COME ACCEDERE AL BONUS PSICOLOGO 2022
Gli psicoterapeuti interessati comunicheranno l’adesione all’iniziativa all’ordine professionale di appartenenza. Quest’ultimo comunicherà al Consiglio Nazionale degli Ordini degli Psicologi tutti i nominativi per la formazione dell’elenco nazionale. Tale elenco sarà trasmesso all’INPS e sarà consultabile dagli utenti attraverso il sito INPS, il sito del CNOP ed i siti degli ordini delle regioni e delle province autonome.
Il bonus sarà riconosciuto, una sola volta, a favore dell’utente con un reddito ISEE non superiore a 50.000 euro.
Il beneficio sarà fino a 50 euro per ogni seduta di psicoterapia e saranno sostenuti maggiormente gli utenti con ISEE più basso. A seconda del livello ISEE, il beneficio potrà essere con importi di 200, 400 o 600 euro.
La richiesta del bonus dovrà essere effettuata in modalità telematica all’INPS.
Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo nella Gazzetta Ufficiale, l’INPS ed il Ministero della salute, comunicheranno la data a partire dalla quale sarà possibile presentare le domande di accesso al bonus e il periodo di tempo entro il quale presentarle.
All’atto della presentazione della domanda, la piattaforma INPS individuerà automaticamente il codice fiscale del richiedente, nonché la regione o la provincia autonoma di residenza e i dati di contatto. L’utente verrà inoltre informato della presenza o meno di una DSU (dichiarazione sostitutiva unica) valida. In caso di presenza di una DSU valida la domanda verrà acquisita.
L’assegnazione del bonus sarà garantita in base all’ordine di arrivo delle domande, prioritariamente alle persone con ISEE più basso. A conclusione del periodo di presentazione delle domande, l’INPS redigerà le graduatorie e individuerà i beneficiari sulla base dell’ammontare delle risorse disponibili.
Successivamente l’INPS comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della domanda. Contestualmente associerà e comunicherà a ciascun beneficiario un codice univoco che dovrà essere comunicato allo psicoterapeuta scelto. Il beneficio dovrà essere utilizzato entro 180 giorni dalla data di accoglimento della domanda.
Lo psicoterapeuta scelto dall’utente accederà alla piattaforma e, verificata la disponibilità dell’importo della propria prestazione, ne indicherà l’ammontare inserendo la data della seduta concordata. L’ INPS comunicherà al beneficiario i dati della prenotazione.
Lo psicoterapeuta, erogata la prestazione, emetterà fattura intestata al beneficiario della prestazione indicando nella stessa il codice univoco attribuito, associato al beneficiario, e inserirà nella piattaforma INPS: il medesimo codice univoco, la data, il numero della fattura emessa e l’importo corrispondente.
L’ INPS comunicherà al beneficiario l’importo utilizzato e la quota residua.
Successivamente l’INPS, provvederà alla remunerazione delle prestazioni effettivamente erogate dagli psicoterapeuti e per le quali sia stata emessa regolare fattura, entro il mese successivo a quello di emissione, tramite accredito diretto sul conto corrente comunicato.
Insomma, malgrado il meccanismo possa risultare a prima vista un po’ “impegnativo”, l’iniziativa del Bonus Psicologo sembra confermare una graduale maggiore attenzione al benessere degli italiani.
Riflettendo sul tutto viene spontanea la domanda di come sia la situazione negli altri paesi.
“All’estero esperienze similari sono già presenti. Ad esempio il governo australiano ha già istituito nel passato dei servizi similari al nostro bonus psicologo, rivolti a famiglie, individui e lavoratori vittime di disagi psicologici e di disastri naturali. Inoltre in USA, la compagnia Amazon e l’IPS della Indianapolis Public School, hanno già istituito un servizio di Mental Health Support per insegnanti ed alunni, chiamato Bonuses for Mental Health”, racconta la dr.ssa Cristina Mitola, psicologa di Bari con diverse esperienze internazionali ( https://www.psychological-first-aid.eu/cristina-mitola.htm).
“Al di là delle esperienze estere già presenti, per l’Italia, in un contesto in cui la pandemia ha influito pesantemente sulla salute mentale delle persone, l’iniziativa del Bonus Psicologo diventa comunque un primo importante segnale positivo. Una grossa parte dei 390 professionisti componenti la rete del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” aderirà quindi all’iniziativa. Infine, per agevolare ed orientare gli utenti, abbiamo deciso di aprire il sito www.bonus-psicologo.info” conclude Lanari.
Roma, 28 marzo 2022 – Nella nostra società si è finalmente capita l’importanza della prevenzione del maltrattamento familiare e di coppia, in quanto la famiglia è il primo nucleo sociale esistente e l’armonia in famiglia significa individui più sani mentalmente che vivono nella nostra società.
Per maltrattamento non si intende solo quello uomo-donna, ma anche quello figli-genitori e quello sorelle-fratelli.
La tossicità in un rapporto si manifesta in un ciclo continuo di mancanza di rispetto e calma successiva, per poi ritornare all’aggressività verbale o fisica e alla fase di calma seguente e così successivamente, fino a diventare un’ abitudine nell’ arco della vita di alcune famiglie.
Ciò che è importante sottolineare però è che molte volte si sensibilizza la società su temi del maltrattamento fisico, con conseguente aggressività e violenza.
Ciò che non si conosce ancora bene è che esiste anche un maltrattamento psicologico “silenzioso” che non si manifesta a livello fisico con lividi sulla pelle o sul viso, ma si può intravedere negli occhi della persona maltrattata.
Parliamo di persone e non generi, femminile o maschile, perché la tossicità in un rapporto può essere perpetuata dal compagno nei confronti della compagna o viceversa o, come menzionato prima, tra genitore e figli e tra fratelli e sorelle.
Il comune denominatore è la mancanza di rispetto, pazienza e serenità in una relazione, con l’obbiettivo di una persona di“scavalcare” la dignità dell’altra per ergersi con superiorità, nascondendo in realtà sotto sotto una mancanza di autostima e autocontrollo.
I lividi del cuore sono lividi invisibili alla vista, ma reali. Così reali da creare delle conseguenze nefaste nella persona vittima di tale tipo di violenza.
Il maltrattamento psicologico perpetuato nei confronti della persona più debole della relazione mina infatti moltissimi aspetti della vita della vittima.
Mina la sua autonomia, il senso di sé, l’autostima, la capacità di socializzazione e lavorativa. La persona vittima di maltrattamento infatti si comincia poco a poco a convincere che non vale come individuo, vive con angoscia e paura, ingabbiata in un senso di sé dispregiativo e autolimitante.
Evita di uscire e socializzare per paura delle eventuali rappresaglie in casa o per evitare il confronto con le persone vicine e per non dover dare spiegazioni della propria relazione o famiglia.
A livello lavorativo molte volte si comincia ad assentarsi al lavoro per depressione o ansia e mancanza di volontà, in quanto, come detto sopra, la violenza anche solo psicologica, mina in maniera totalitaria l’ autostima della vittima, che arriva quasi a pensare di “meritarsi” le rappresaglie eventuali o il maltrattamento continuo.
C’è anche da aggiungere che molte volte il maltrattatore non si comporta in maniera violenta tutto il tempo, ma può alternare momenti di calma ad aggressività, aspetto questo che può ulteriormente esacerbare la confusione nella vittima e può ritardare di anni una eventuale presa di coscienza da parte della persona maltrattata.
Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ci ricorda che “il bonus psicologo é stato approvato anche per affrontare il maltrattamento psicologico nella famiglia.
Giovedi 17 febbraio 2022 le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio hanno infatti definito un voucher fino a 600 euro per sedute con professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi.
Si accede con Isee sotto i 50.000 euro e il voucher dovrebbe essere erogato dal medico di base. I particolari applicativi saranno stabiliti nei prossimi giorni con un decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia”.
La dr.ssa Cristina Mitola, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico ” Roma Est ” afferma inoltre che “con l’avvento della pandemia ed il lockdown questo status quo si è aggravato ulteriormente, in quanto non c’è stato per molto tempo neanche uno sfogo lavorativo fuori di casa e molti, avendo perso anche il lavoro, si sono trovati con debiti ed una situazione economica deficitaria che ha ulteriormente inasprito le relazioni all’ interno delle quattro mura domestiche.
Depressione, ansia, paura del futuro, instabilità, hanno causato in molti individui delle conseguenze psicologiche molto gravi che andrebbero indirizzate verso una maggiore presa di coscienza delle proprie risorse.
Un aiuto psicologico serio e professionale è l’unica via d’uscita in questi anni di totale confusione ed instabilità costante sotto tutti i punti di vista, sociale, economico, personale e psicologico.
La guerra scoppiata in Ucraina e l’ eventualità dello scoppio di una terza guerra mondiale non aiuta in assoluto, con persone che sentono il bisogno di ricorrere a psicofarmaci per poter far fronte a questo senso di totale confusione e smarrimento.
Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ha quindi deciso di offrire un aiuto contro tutti questi problemi.
Il servizio di aiuto è offerto, in 29 lingue, da una rete di 384 psicologi presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri.
Roma, 18 marzo 2022 – Da anni ormai in Italia e all’estero si parla dello psicologo a domicilio. Numerose ricerche hanno evidenziato come talvolta la scrivania dello psicologo possa allontanare più che avvicinare le persone. Entrare in contatto con i luoghi di chi chiede aiuto può permettere al professionista di accedere alla dimensione personale e alla gestione di problematiche legate al quotidiano. Ma cosa significa questo nella pratica? Per domicilio si intende solo ‘’ la casa ’’ del paziente? La risposta è no.
Malattia, disabilità, crisi personali, mancanza di fondi e problemi di trasporto sono tutte ragioni per cui una persona potrebbe non essere in grado di andare da uno psicologo. Alcuni clienti sono costretti a casa e non possono recarsi in uno studio per motivi che possono variare dall’agorafobia all’essere costretti a letto per motivi medici o di anzianità. Sebbene le consulenze psicologiche online possano essere un’opzione, molte persone preferiscono le sessioni faccia a faccia o sono impossibilitate ad accedere ad una connessione internet.
L’intervento psicologico a domicilio può essere visto come una risorsa, che permette di superare molti di questi ostacoli, rappresenta quindi un servizio che non può essere negato.
Il coinvolgimento del cliente nel sostegno psicologico, inoltre, è un ingrediente essenziale nella relazione di aiuto, ma il più delle volte impegnativo. La ricerca sta dimostrando che quando è lo psicologo ad andare dalla persona nel momento del bisogno, questo rende più probabile che si instaurino relazioni di fiducia, si approvino gli obiettivi del trattamento, si rimanga in trattamento più a lungo e si riferiscano livelli di soddisfazione più elevati.
“Gli interventi possono essere svolti anche all’aria aperta, in un parco o passeggiando. L’intervento psicologico domiciliare ben strutturato e definito, in base ad obiettivi da raggiungere, permette di superare alcuni ostacoli al trattamento, anche per quelle persone, per esempio, che sono impossibilitate a lasciare la propria abitazione”, sottolinea la dr.ssa Silvia Scalingi, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
In merito al fenomeno del ‘’drop out’’ e cioè dell’abbandono della terapia, ad esempio i giovani sono particolarmente difficili da coinvolgere. È stato stimato che il 50-75% dei giovani sottoposti a trattamento non avvia o completa l’intero ciclo di sedute, con conseguenti risultati negativi nel funzionamento individuale, scolastico, familiare e di comunità.
I dati riportati evidenziano la necessità di avvicinare la psicologia alle persone, alla loro quotidianità ed esigenze.
“Anche il recente ‘Bonus Psicologo’ é stato approvato nell’ottica di avvicinare la psicologia alle persone. Giovedi 17 febbraio 2022 le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio hanno infatti definito un voucher fino a 600 euro per incontri con professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi. Si accede con Isee sotto i 50.000 euro e il voucher dovrebbe essere erogato dal medico di base. I particolari applicativi saranno stabiliti prossimamente con un decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia”, spiega Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
Lo psicologo a domicilio può ad esempio essere utile nei seguenti casi:
-supporto per i disturbi legati all’ansia, soprattutto quella sociale;
-supporto in caso di depressione e depressione post partum;
-supporto per i disturbi legati all’alimentazione;
-supporto in caso di ossessioni e compulsioni;
-supporto in caso di problematiche legate alla disabilità propria o di un familiare;
-interventi a domicilio di supporto alla genitorialità;
-interventi a domicilio di supporto con adolescenti in difficoltà emotiva e scolastica;
-interventi psicologici a domicilio per le patologie mediche;
-supporto psicologico domiciliare per anziani in difficoltà.
Parte dei 384 Psicologi del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, hanno quindi deciso di offrire la loro assistenza psicologicapressoil domicilio degli utenti.
Il servizio di pronto soccorso psicologico é offerto in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri.
Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” telefonare al numero 06 22796355, al numero 333 4800712 o visitare il sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.
Attivo il servizio di “Psicologo a domicilio”, a cura del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”
Roma, 28 febbraio 2022 – L’adolescenza ha da sempre affascinato e attirato l’interesse di poeti, scrittori, registi, artisti e autori di ogni tempo. Contiene in sé il carattere dirompente del passaggio dall’infanzia all’età adulta: è un momento di profondi cambiamenti ed emozioni intense, conseguenza di una tempesta ormonale emozionale e psichica, oltre che fisica.
L’onda di ormoni che sconvolge le reti della regolazione emotiva, porta infatti ad improvvisi stati di eccitazione, rabbia, risentimento, con reazioni smisurate, forti e contrastanti.
Rappresenta il momento d’inizio della costruzione della propria identità, la conquista dell’autonomia, il cammino verso il processo di individuazione. Si prendono le distanze dai genitori, in un’altalena di momenti nei quali si ha bisogno di loro, di interagire con loro, a momenti nei quali c’è un totale rifiuto nei loro confronti. L’adolescente si isola, si rivolge e si identifica col gruppo degli amici, che assume rilevanza fondamentale.
Secondo Winnicott i giovani adolescenti sono “degli isolati riuniti insieme”. Essi vivono un profondo bisogno di appartenenza, di contatto con il gruppo di pari. Tutto questo processo adolescenziale, delicato e universale, è stato ostacolato, in alcuni casi impedito e negato dalle restrizioni e dalle disposizioni messe in atto per contrastare l’emergenza Covid-19.
Sono trascorsi due anni dall’inizio della pandemia e l’impatto che essa ha avuto sulla salute mentale e fisica degli adolescenti è rilevante. Assistiamo così all’aumento dei sintomi depressivi, dei disturbi d’ansia, dei disturbi del comportamento alimentare, delle dipendenze, fino ad arrivare al fenomeno della microcriminalità organizzata delle “baby gang” nei contesti urbani, caratterizzato da bande giovanili che assumono comportamenti devianti ai danni di cose o persone.
Seppur, come hanno evidenziato alcuni studi, gli adolescenti abbiano cercato di mettere in atto strategie vincenti e risorse per far fronte alle nuove condizioni di vita, per trovare nuovi equilibri esistenziali, i dati sull’aumento delle richieste di aiuto da parte loro, o delle loro famiglie, ci mettono di fronte ad una situazione di grave disagio psicologico vissuto da questa fascia di popolazione così delicata e vulnerabile.
Inoltre, le preoccupazioni e i vissuti derivanti dall’attuale guerra Russia-Ucraina amplificano ancora più negativamente la situazione e stimolano ulteriori paure.
Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” ci ricorda che “il bonus psicologo é stato approvato per affrontare anche i problemi psicologici degli adolescenti e delle loro famiglie.
Giovedi 17 febbraio 2022 le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Bilancio hanno infatti definito un voucher fino a 600 europer sedute con professionisti iscritti all’Ordine degli Psicologi. Si accede con Isee sotto i 50.000 euro e il voucher dovrebbe essere erogato dal medico di base. I particolari applicativi saranno stabiliti prossimamente con un decreto del Ministro della Salute, di concerto con il Ministro dell’Economia”.
“Il bonus conferma la situazione di grave disagio psicologico adolescenziale – racconta la Dott.ssa Manuela Chiodetti – come psicologa collaboratrice del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, nel corso dei colloqui di sostegno psicologico con adolescenti, mi sono trovata a riscontrare il cosiddetto fenomeno di languishing: uno stato di totale apatia, mancanza di motivazione, di scopo e di gioia, di assenza del benessere e di incapacità a superare uno stato di inerzia”.
Manifestazioni di questo tipo possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo successivo di un Disturbo da Stress Post-Traumatico, o di un Disturbo d’Ansia, o di un Disturbo Depressivo Maggiore.
Secondo uno studio dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, durante la seconda ondata della pandemia, i tentativi di suicidio e autolesionismo sono aumentati del 30%.
È necessario dunque intercettare forme iniziali di disagio psicologico tra i giovani, prima che esse si cronicizzino in disturbo.
Da qui, l’esigenza di rispondere all’emergenza attuale diffondendo e promuovendo interventi adeguati.
Al riguardo il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” offre agli adolescenti e ai loro genitori, un servizio di ascolto e di aiuto, attraverso la sua rete di 382 psicologi, presenti in tutte le regioni italiane e in 24 paesi esteri.
Manca una vera educazione sessuale agli italiani, e la sessualità è troppo spesso considerata un tabù di cui non parlare…
Roma, 9 febbraio 2022 – L’ultimo rapporto Censis-Bayer sui nuovi comportamenti sessuali degli italiani ci dice che le persone hanno rapporti sessuali più frequenti, più vari e con più partner. L’80,7% fa sesso orale, il 67% pratica la masturbazione reciproca, il 46,9% usa un linguaggio osceno durante i rapporti, il 33,1% pratica il sesso anale, il 24,4% usa oggetti, cibi o bevande per giochi erotici, il 16,5% scatta foto o registra video durante i rapporti, il 16,5% fantastica apertamente con il partner su altri possibili partner, il 13,1% ha rapporti sessuali a tre o più persone, il 12,5% pratica il bondage o il sadomasochismo.
Di questi dati non c’è nulla da stupirsi.
Anzi, si stima che in realtà siano molte di più le persone coinvolte in relazioni e pratiche sessuali considerate “atipiche”.
Sono considerate atipiche non perché non sono normali in sé, ma perché non ne sentiamo parlare e non fanno parte dei messaggi educativi con cui siamo cresciuti. Autori contemporanei nell’ambito della sessualità, come Meg-John Barker, si riferiscono a questi aspetti come “Genere, sessualità e diversità di relazioni”, termine ombrella utilizzato per descrivere ogni sfumatura della sessualità umana come valida, piuttosto che attribuire l’etichetta di “atipico”.
Gianni Lanari, psicoterapeuta responsabile del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che sebbene la sessualitàsia spesso considerata un argomento tabù da molte persone, essa sia un aspetto centrale nella nostra vita.
La nostra esistenza è impregnata di sessualità, ma la consideriamo ancora un tabù, da chiudere a chiave nelle nostre camere da letto, o peggio ancora, negli angoli remoti del nostro inconscio.
Una delle prime cose che viene chiesta più di frequente ad un futuro genitore è: ”sai già il sesso?”, “sarà un maschietto o una femminuccia?”
La nostra nascita è strettamente legata ad aspetti sessuali. Veniamo al mondo tramite il sesso, e la sessualità ci accompagna lungo l’arco della vita. Eppure di sessualità si parla poco, e quando se ne parla, si giudica molto.
“Quando siamo piccoli ci insegnano le parti del corpo attraverso il gioco. Ci insegnano che ci sono la testa, le braccia, le gambe.. e poi in mezzo alle gambe abbiamo “la farfallina” o “il pisellino”, spiega la dr.ssa Margherita Mioni, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”.
Chiamare gli organi genitali con il loro nome è difficile, se non impossibile.
E’ un po’ come se da domani iniziassimo ad insegnare ai nostri figli che le braccia si chiamano “bastoncini”.
Perché è così faticoso? Perché nessuno l’ha insegnato ai nostri genitori e questa lacuna si tramanda di generazione in generazione.
Vergogna, pudore, senso di colpa e rabbia sono le conseguenze di una società che non parla ad alta voce di sessualità, perché è un tabù.
Quando a scuola ci insegnano educazione sessuale, ci dicono che il sesso è pericoloso e serve correre ai ripari. Malattie sessualmente trasmissibili e gravidanze inattese sono i mostri da cui dobbiamo proteggerci.
Nessuno ci parla di esplorazione corporea, piacere, orgasmo, relazioni sane, consenso, erotismo e fantasie sessuali.
Nessuno ci parla di sessualità come molto più di una semplice penetrazione.
Ma lo è.
Se tutto quello che sai della sessualità viene dal porno, allora sarebbe consigliabile resettare il tuo sistema operativo e ricominciare da capo.
La sessualità riguarda come noi ci sentiamo nel nostro corpo e riguarda come noi ci sentiamo con le persone intorno a noi. E come tale va costruita, plasmata e riplasmata, perché nulla rimane uguale.
Tutti affrontiamo nella vita qualche tipo di difficoltà legata alla sfera sessuale: l’incontro con un nuovo partner, la mancanza di desiderio sessuale, la monotonia di una relazione di lunga durata, difficoltà nel raggiungere l’orgasmo, fertilità e concepimento, menopausa, disfunzioni erettili, dolore durante i rapporti, difficoltà ad accettare il nostro corpo, comunicare al/la nostr* partner quello che ci piace, ritrovare la sessualità in seguito ad una malattia o disabilità, ma anche dopo una gravidanza e l’arrivo dei figli.
Ci troviamo a farci domande sul nostro orientamento sessuale e potremmo scontrarci con la mancanza di attrazione verso potenziali partner (essere aromantico o asessuale fa parte della natura umana, non é una brutta malattia inguaribile!).
Queste preoccupazioni, in aggiunta ad altri fattori di vita stressanti, influenzano la nostra salute mentale e possono costituire una fonte di ansia, depressione, attacchi di panico e rabbia.
Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, grazie alla sua rete professionale di 375 Psicologi, ha quindi deciso di offrire in tutte le regioni italiane (e in 23 paesi esteri) un servizio di aiuto per le persone che aspirano a migliorare il proprio rapporto con la sessualità.
Il servizio è offerto in 28 lingue, i prezzi sono agevolati e gli Psicologi lavorano 7 giorni su 7.
Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” basta telefonare al n. 06 2279 6355, al n. 351 7350 609 o andare sul sito internet www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it.