Emergenza CoronaVirus: le azioni della Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio e l’appello alle Istituzioni

San Giovanni Rotondo (FG), 9 marzo 2020 – In attesa di disposizioni specifiche da parte delle Istituzioni preposte che includano anche le strutture sanitarie private e istituzionalmente accreditate, la Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio ha messo in campo, da parecchi giorni, tutte le procedure necessarie e opportune al fine di salvaguardare la particolare e delicata utenza che si rivolge ai propri servizi, famigliari, caregiver e tutti gli operatori che quotidianamente prestano servizio presso l’Ente.

Sono state distribuite mascherine, guanti e camici monouso.

Sono state attivate tutte le procedure disposte dal Governo e dalla Regione e rinforzate quelle già in uso ordinario all’Ente.

A tal proposito si ricorda che la Struttura è accreditata a livello internazionale dalla Joint Commission International (JCI) e, quindi, all’interno del Presidio Residenziale, ma di riflesso anche in quelli territoriali, sono già presenti da parecchi mesi, dispenser di disinfettanti specifici, procedure scrupolose per il lavaggio delle mani, tra l’altro verificate nell’efficacia con strumentazione specifica, ed è operativo un Comitato Infezioni Ospedaliero (CIO) che vede la presenza del Direttore Sanitario della Struttura, il Responsabile della Gestione del Rischio Clinico, il Responsabile della Sicurezza sul Lavoro, altri medici e Coordinatori e Operatori che operano con la consulenza specialistica di un’infettivologa e un igienista in convenzione con gli Ospedali Riuniti di Foggia.

In questi giorni, inoltre, la Fondazione ha ulteriormente alzato il livello di guardia e sta procedendo anche alla sanificazione di tutti i locali di ogni Presidio dell’Ente, da San Giovanni Rotondo fino a Isernia, passando per tutti gli ambulatori e uffici di ogni territorio.

L’allerta è massima. Si sta cercando di fare tutto il possibile non senza pagare comunque un prezzo altissimo in termini di costi di gestione e di forte riduzione dei ricavi a causa dei timori di molti assistiti che, nonostante tutte le accortezze e precauzioni adottate e succitate, spesso si astengono dal sottoporsi alle prestazioni riabilitative.

La Fondazione, come probabilmente ogni altro Ente sanitario privato aperto al pubblico, si augura quanto prima di avere disposizioni specifiche che la riguardano e soprattutto che le stesse considerino quello che ogni azione precauzionale significa in termini di costi, tetti di spesa e mancato ricavo per questa tipologia di strutture sanitarie che, comunque, deve continuare a pagare i propri dipendenti, i fornitori e tutto quanto concerne la gestione.

 

 

 

 

Bambini con paralisi cerebrale: una scoperta dei Centri Padre Pio migliora la qualità della vita

Nello studio pubblicato sulla rivista scientifica ‘International Journal of Medical Sciences’ vengono mostrati i ‘risultati sorprendenti’ raggiunti con nuovo approccio terapeutico su 22 pazienti

San Giovanni Rotondo, 13 novembre 2019 – Un passo importante per la ricerca sulla riabilitazione dei bambini affetti da paralisi cerebrale è stato segnato dalla Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo. Con un recente studio pubblicato sull’accreditata rivista di settore ‘International Journal of Medical Sciences’ – primo del genere in letteratura – sono stati mostrati i progressi nel trattamento del drooling (la scialorrea) con l’utilizzo di vibrazioni muscolari focali.

L’importante attività di ricerca del centro di eccellenza è stata condotta su 22 piccoli pazienti degli “Angeli di Padre Pio”, per i quali sono stati registrati evidenti miglioramenti, misurati con scale di riferimento scientifiche. Nel 40% dei casi, infatti, i bambini affetti da paralisi cerebrale infantile presentano ‘drooling’ dovuto a disfunzioni del controllo motorio orale, oppure a disfagia, disordini sensitivi intra-orali, difficoltà nel coordinare testa, tronco e muscolatura oro-facciale.

Il drooling, che comporta la perdita di saliva dalla bocca, è una condizione che ha ripercussioni molto spiacevoli sia per i bambini che per genitori, ma anche per gli operatori sanitari. Le conseguenze del fenomeno sono socialmente gravose: rifiuto e isolamento sociale, indumenti perennemente umidi e sporchi, odore sgradevole, pelle screpolata e irritata, infezioni della bocca. Nei casi più gravi, si arriva alla disidratazione, difficoltà nel parlare, fino ad arrivare addirittura al danneggiamento di oggetti come libri, tablet o altri ausili per la comunicazione.

“Si tratta di un aspetto spesso sottovalutato dall’equipe riabilitativa – spiega la Dott.ssa Serena Filoni, direttore sanitario degli Angeli di Padre Pio e firmataria dello studio. La scialorrea può essere curata con l’utilizzo di farmaci, con interventi invasivi, con trattamenti logopedici, ma spesso si va incontro a effetti collaterali o a benefici meramente transitori.

Con l’approccio oggetto dello studio, invece, abbiamo dimostrato come il controllo motorio e il rafforzamento muscolare possono essere influenzati da una potente stimolazione propriocettiva, attraverso la vibrazione appunto, che raggiunge la corteccia somato-sensoriale e motoria attivando le fibre afferenti. La vibrazione, dunque, potrebbe favorire la riorganizzazione della corteccia motoria e somatosensoriale. I bambini che presentavano una sciaolorrea da moderata a grave, sono stati poi sottoposti al trattamento di vibrazione locale con Crosystem sui muscoli sottoomandibolari. Abbiamo incluso 22 pazienti nello studio. Dopo il trattamento, tutti i bambini sono stati rivalutati e i risultati sono stati sorprendenti. C’è stato un miglioramento statisticamente significativo in tutti i test effettuati sia subito dopo il trattamento che a distanza di 3 mesi”.

Questo approccio apre ora scenari di trattamento interessanti per una serie di motivi. Innanzitutto, perché può essere sottoposto anche a pazienti che non collaborano agli altri approcci, aumentando così le possibilità di successo. Inoltre è un trattamento breve, di sole 3 sedute, che agisce sulle cause del problema e non ha effetti collaterali.

Infine, la vibrazione può aver influenzato il sistema oro-facciale migliorando la coordinazione, il tono muscolare, la forza muscolare, la capacità sensoriale, migliorando così la “gestione” della saliva nella bocca. La deglutizione della saliva, una volta acquisita, viene costantemente allenata durante la giornata, in modo da potenziare gli effetti del trattamento, anche al follow-up. Si tratta quindi di un metodo “potenzialmente” duraturo e di grande impatto sulla qualità della vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie.

SCHEDA/COS’È IL DROOILING

La scialorrea (drooling), è una condizione clinica caratterizzata da un anomalo ed eccessivo accumulo di saliva nella cavità orale con caduta dal margine delle labbra. È un fenomeno fisiologico nei bambini fino a 2 anni, che può anche persistere fino al completamento della dentizione (4-6 anni) e che si arresta spontaneamente con il raggiungimento della maturazione motoria oro-facciale; la persistenza oltre i 6 anni è da considerarsi patologica.

Alcune forme di scialorrea o drooling sono dovute ad una ad una eccessiva produzione di saliva come succede in caso di infiammazioni, infezioni, oppure in alcune malattie neuromuscolari come la SLA o il Parkinson. Altre forme di scialorrea sono invece dovute all’incapacità di mantenere la saliva all’interno della bocca, per deficit di coordinazione, per scarso controllo del capo, del collo, delle labbra, oppure per alterata motilità della lingua o per disfunzioni sensoriali.

 

 

 

 

 

 

 

 

La Fondazione Padre Pio al Salone del Lavoro: si cercano medici specialisti e operatori

San Giovanni Rotondo (Fg), 22 ottobre 2019 – La “Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio” Onlus sarà presente a “Energy at work”, Salone del lavoro e della creatività dell’Università degli Studi di Foggia, dal 22 al 24 ottobre prossimi.

Il personale della Fondazione sarà a disposizione dei visitatori in Fiera, presso lo stand dedicato, dove si alterneranno dirigenti, medici e professionisti sanitari dell’Ente, e del Presidio d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo, primo presidio riabilitativo extraospedaliero italiano ad ottenere la certificazione internazionale Joint Commission International (JCI).

E proprio in considerazione di questo ultimo traguardo sarà impostato il colloquio e lo screening dei curricula dei professionisti interessati che visiteranno lo stand della Fondazione.

Le posizioni aperte ad oggi, e rese pubbliche come sempre anche attraverso i suoi canali social, sono: medici specialisti in medicina fisica e riabilitazione, neurologia, neuropsichiatria infantile, geriatria, ortopedia.

In futuro, e anche questa attività sarà oggetto di pubblicazione sui social dell’Ente, la selezione di personale sarà allargata ad altre professionalità come professionisti sanitari della riabilitazione, infermieri, ingegneri biomedici, tecnici ortopedici, informatori tecnico scientifici/commerciali.

Il Direttore dell’Area del Personale, dr.ssa Libera Giardino, a riguardo, ha dichiarato:

“La selezione delle risorse umane della Fondazione è molto complessa, per la tipologia variegata delle professionalità necessarie che richiedono un intervento in sede di screening di curriculum e colloqui, di un’équipe multiprofessionale. La Fondazione si è dotata di una procedura molto articolata, ma trasparente che mette al centro: percorso culturale, competenze e professionalità in linea con gli standard internazionali JCI, e in ottemperanza alla trasparenza dettata dal Dlgs n. 231/2001, manuale organizzativo di cui è dotata la Fondazione. L’attività di selezione, spesso, viene rivolta anche al personale interno, quando si tratta di affidargli competenze ulteriori o iper specialistiche. Per sottolineare l’importanza che il nostro Ente dedica al recruiting bisogna leggere i dati. Nel solo anno 2018 sono stati assunti a tempo indeterminato n. 26 unità tra medici specialisti, professionisti della riabilitazione e operatori socio sanitari e contrattualizzati n. 10 consulenti di varie tipologie professionali”.

Il dr. Giacomo F. Forte, Direttore dell’Area strategica della Fondazione, al quale abbiamo chiesto un consiglio per i ragazzi che presenteranno il proprio curriculum, ha dichiarato:

“I nostri professionisti sanitari devono conoscere l’informatica, devono amare la ricerca e saper scrivere una pubblicazione scientifica, ma soprattutto conoscere la lingua inglese o più lingue straniere. Se hanno anche esperienze multiculturali, allora sono i candidati ideali. La nostra internazionalizzazione lo impone”.

Una occasione preziosa per gli studenti, per visionare i loro curricula e per mettere a valore un principio di particolare rilievo per le strutture dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio: quello dell’attenzione costante verso la Capitanata, per la cura e il benessere delle persone e per le risposte che sempre ha fornito anche sul piano occupazionale.

La cerimonia inaugurale, prevista per il 22 ottobre con la partecipazione di diverse autorità, aprirà la 3 giorni di workshop, colloqui e laboratori tematici. Durante la scorsa edizione, sono stati conclusi oltre 6mila colloqui con più di 200 proposte di occupazione formulate a vario titolo ad altrettanti candidati.

Il Salone del Lavoro e della Creatività dell’Università di Foggia, organizzato con il sostegno della Regione Puglia e il patrocinio del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, fa incontrare nuovamente laureati (e laureandi), oltre a studenti dei licei e degli istituti superiori, con oltre 60 aziende – provenienti da tutta Italia – che selezionano personale nella speranza di incontrare la persona giusta, di assicurarsi un talento.

Il tentativo di questa “vetrina” sul territorio è quello di abbreviare la “filiera della collocazione professionale”, mettendo domanda e offerta una di fronte all’altra: senza intermediari, senza filtri, senza burocrazie.

 

 

 

 

Oggi è la “Giornata Mondiale sulla Sicurezza dei Pazienti”: monumenti colorati di arancione per sensibilizzare l’opinione pubblica

Oggi è la “Giornata Mondiale sulla Sicurezza dei Pazienti”: gli errori in sanità provocano ogni anno 134 milioni di eventi avversi e 2,6 milioni di decessi. Un robot in arrivo, pronto per ridurre uno dei rischi maggiori: le cadute

San Giovanni Rotondo (FG), 17 settembre 2019 – L’Oms ha istituito per il 17 settembre di ogni anno, la Giornata Mondiale sulla Sicurezza dei pazienti, una campagna globale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla sicurezza degli utenti e per sollecitare le persone a dimostrare il loro impegno nel rendere l’assistenza sanitaria più sicura.

Le città di tutto il mondo illumineranno i monumenti di colore arancione per mostrare il loro impegno per la sicurezza dei pazienti. Sono inclusi il Jet d’Eau a Ginevra, le Piramidi al Cairo, la Piramide Cestia a Roma, la Torre di Kuala Lumpur, il Royal Opera House a Muscat e il ponte Zakim a Boston.

Anche il Presidio d’Eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo (FG), questa sera si illuminerà di arancione e un proiettore gigante proietterà in cielo il colore della sicurezza per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su un tema così delicato e importante.

Quest’anno il Presidio dei Frati Minori Cappuccini dedicherà il suo poster informativo alla prevenzione delle cadute che rappresentano la maggior causa di eventi avversi nelle strutture di riabilitazione. Il poster sarà distribuito a tutti i degenti ricoverati.

Tra l’altro la Fondazione, proprio in questi giorni, sta organizzando un servizio innovativo di prevenzione delle cadute che utilizzerà un robot da mettere a disposizione di tutti coloro che sono potenzialmente predisposti a questo tipo di incidente.

Il Direttore dell’Area Strategica, Giacomo Forte, a tal proposito ha ricordato che“Il Presidio Gli Angeli di Padre Pio, è l’unica struttura di riabilitazione extraospedaliera in Italia ad aver raggiunto l’eccellenza erogativa certificata dall’accreditamento internazionale Joint Commission International (JCI). Uno degli standard di qualità più impegnativi da raggiungere è proprio la sicurezza delle cure. Oggi, qualunque utente si ricovera da noi, trova gli stessi standard di sicurezza presenti nelle migliori strutture sanitarie del mondo. Ma a noi non basta e partecipiamo alla Giornata lanciata dall’OMS con l’obiettivo di migliorare sempre di più le nostre performance di sicurezza coinvolgendo, come sempre, tutti i nostri ospiti”.

 

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                                                                                       Ufficio Comunicazione Interna ed Esterna

                                                                                     

 

Cis Capitanata: nasce il centro all’avanguardia dei Centri Padre Pio. Previste 100 assunzioni

San Giovanni Rotondo, 14 agosto 2019 – La Fondazione Centri Padre Pio Onlus di San Giovanni Rotondo, unica in Italia ad aver ricevuto la certificazione internazionale JCI, è tra i 43 progetti inseriti nel Cis, Contratto istituzionale di Sviluppo della Capitanata.
15mila metri quadrati di superficie interna e 50mila esterni: sono questi i numeri del maestoso progetto di riconversione e ristrutturazione degli spazi di proprietà della fondazione.

Il programma strategico e innovativo, inserito nel Cis Capitanata, è stato formalmente sottoscritto ieri in Prefettura a Foggia, con la firma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato nell’appuntamento istituzionale dal Ministro per il Sud Barbara Lezzi.

Per la Fondazione, il Presidente Francesco Colacelli e la Direzione Generale, detta Esecutiva, oggi rappresentata da Giacomo Francesco Forte e Serena Filoni e la segreteria, con Marco Crisetti.

Con un investimento di 20 milioni di euro, verrà realizzato un Centro Polifunzionale per il benessere e la salute delle persone unico nel suo genere, interconnesso con le avanzate attività di riabilitazione robotica che già da 10 anni distinguono il presidio di eccellenza internazionale “Gli Angeli di Padre Pio”.

Una felice realtà che quest’anno ha ricevuto la prestigiosa “patente” JCI, unico centro di riabilitazione in Italia, che la colloca tra le 24 strutture sanitarie d’eccellenza pubbliche e private del Paese e le circa 600 al mondo.

Il polo sanitario verrà implementato con un programma di sviluppo industriale manifatturiero (produzione e commercializzazione di prodotti ortopedici compreso ausili e ortesi) e dei servizi (addestramento all’uso quotidiano o inseriti in un percorso riabilitativo tecnologico, assistito da robot) con un progetto di ricerca, sviluppo e innovazione funzionalmente connesso (nuovi e più appropriati ausili innovativi, comparazione tra tecnologie robotiche, ecc…).

Sono previsti risvolti positivi anche su altri settori come quello del turismo sanitario e quello religioso, ma che punta ad offrire il meglio esistente oggi per la particolare e delicata utenza che si rivolge ai servizi della Fondazione. Il centro permetterà di migliorare il dato della mobilità attiva extraregionale ed estera: leve decisive per lo sviluppo economico e valorizzazione del territorio attraverso la connessione funzionale con altri progetti di sviluppo della Fondazione già in itinere.

L’ente, a dimostrazione dell’estrema attenzione al territorio e alla qualità del lavoro, non ha mai ricevuto aiuti con finanziamenti e agevolazioni, oltre a non aver mai usufruito di ammortizzatori sociali; inoltre, ha sempre applicato il CCNL con contratti a tempo indeterminato e integrazioni premiali, non ricorrendo mai a licenziamenti per motivi economici.

Ora, con il nuovo progetto di sviluppo, a regime sono previste 100 assunzioni tra ricercatori, medici specialisti ortopedici, fisiatri, professionisti sanitari della riabilitazione e infermieri, operatori socio sanitari, ingegneri biomedici, tecnici ortopedici, commerciali e informatori tecnico scientifici.

Queste assunzioni si aggiungeranno al mantenimento dei livelli occupazionali della struttura ricettiva già acquisita pari a 14 operatori tra chef, camerieri di sala e addetti alla reception. Un incremento del 25% della forza lavoro per un costo complessivo stimato di circa 4 milioni di euro l’anno.

“E’ arduo trovare le parole adeguate per ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo risultato” ha spiegato il presidente della Fondazione, fr Francesco Colacelli OFM Cap.

“Grazie da parte mia, dell’intero CdA della Fondazione, dalla sua Direzione Generale e da tutti i miei confratelli che vedono concretizzarsi la possibilità di ampliare la nostra mission orientata verso la carità cristiana e l’aiuto ai più deboli.

Ma è doveroso da parte nostra, sottolineare la determinazione e la tenacia del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di quanti, a partire da Invitalia, nelle persone del Dott. Arcuri, Prof. Somma, Dott. Tommasini, Dott.ssa Fabrizi e del consigliere delegato della Presidenza del Consiglio per il CIS, Dr. Gerardo Capozza, che lo hanno supportato in questo viaggio che ha portato a premiare anche la nostra realtà a cui non hanno mai fatto mancare il prezioso apporto professionale” continua ancora il presidente della fondazione .

“Una realtà, che voglio ricordare a molti, non ha mai usufruito di alcuna agevolazione e aiuto economico se non la remunerazione delle proprie attività e servizi; non ha mai utilizzato ammortizzatori sociali e non ha mai licenziato nessuno se non per gravi motivi disciplinari e nell’ordine di tre o quattro persone in 50 anni, ma che, al contrario, nel corso di tutti questi anni ha dato occupazione a migliaia di persone.

Un Ente che ha sempre reinvestito gran parte dei ricavi in tecnologie innovative, in alta formazione e nel miglioramento continuo del confort alberghiero degli ospiti e della qualità del servizio erogato. È stata premiata finalmente l’unica struttura riabilitativa extraospedaliera d’Italia che è riuscita a conseguire l’Accreditamento Internazionale della Joint Commission International (JCI) e si trova a San Giovanni Rotondo, in Puglia. Dobbiamo esserne tutti fieri. La Fondazione, da parte sua sente tutta la responsabilità che il CIS le ha assegnato e introdurrà ogni risorsa economica e umana per fare di questo progetto ciò che è stato fatto per 50 anni per i Centri di Riabilitazione Padre Pio” conclude fr Colacelli.

Riguardo la Fondazione Centri Padre Pio Onlus

La Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus è un Ente che opera da circa 50 anni e da 10 è tra le poche strutture riabilitative in Italia e al mondo ad erogare prestazioni assistite da robot mediante un percorso riabilitativo che è la sintesi di tecnologie e professionalità di notevole valenza scientifica. Nel 2019 ha ottenuto l’accreditamento internazionale dalla Joint Commission International (JCI). Unico in Italia per la riabilitazione extraospedaliera e tra le 24 strutture sanitarie, ospedaliere e non, sia pubbliche che private.

La Fondazione è costituita da un Presidio residenziale di riabilitazione, 12 presidi ambulatoriali distribuiti capillarmente in 12 comuni della Capitanata e servizi domiciliari che coprono tutto il territorio della provincia di Foggia. Ad Isernia, invece, è titolare di una Residenza Sanitaria Assistenziale e una Residenza Protetta per anziani.

In Fondazione operano circa 500 Operatori tra medici, professioni sanitarie, ingegneri, operatori sociosanitari e altro personale, tutto assunto a tempo indeterminato, tranne le sostituzioni, con contratto collettivo della sanità privata e un contratto integrativo aziendale per il riconoscimento della premialità. Poi c’è l’indotto che offre lavoro ad altre centinaia di persone. La Fondazione ha un fatturato annuo che si aggira intorno ai 20.000.000,00 €, di cui oltre 1.200.000,00 € per prestazioni erogate a utenti solventi provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo e oltre 900.000,00 € di utenti di altre regioni d’Italia (mobilità attiva extraregionale).

Grazie alla Fondazione, unica struttura sanitaria in Puglia ad erogare dal 2011 prestazioni riabilitative assistite da robot, le casse pubbliche hanno potuto risparmiare importi cospicui fino a quel momento spesi per assicurare le stesse prestazioni ai cittadini pugliesi che si recavano all’estero. Negli ultimi anni, la riduzione dei cosiddetti viaggi della speranza ha aiutato centinaia di famiglie nel ridurgli lo stress psico fisico e l’impegno economico che questi comportano, tutto nello spirito francescano che caratterizza l’Ente dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio.

 

 

ABBOMBAZZA 100% BRUMOTTI A “GLI ANGELI DI PADRE PIO”

San Giovanni Rotondo (FG), 4 luglio 2019 – Spettacolo per gli ospiti della struttura in occasione del suo tour in giro per l’Italia. Vittorio Brumotti, inviato del famosissimo programma di Antonio Ricci, oggi 4 luglio 2019 sarà a San Giovanni Rotondo in occasione del suo tour in giro per l’Italia “Da Milano a Padre Pio”. Un viaggio “lento” tra arte, sport e solidarietà.

Alle 16:30 Brumotti visiterà il Presidio di Riabilitazione “Gli Angeli di Padre Pio” e “abbraccerà” gli ospiti della struttura, soprattutto i piccini per donargli un sorriso che certamente sarà prontamente ricambiato.

“Vado dal mio sponsor principale che è colui che mi fa stare in piedi sui cornicioni e mi tira fuori dai rioni – ha dichiarato il volto noto della tv. Mi protegge tutto l’anno, sono molto devoto a Padre Pio, sono molto credente. Questo è stato un cammino di Santiago fatto in Italia con la mia bicicletta, fatto di italiani, persone fantastiche che mi hanno accolto e coccolato in ogni luogo del cuore e in ogni Bene del FAI dove sono andato”.

Il Presidio “Gli Angeli di Padre Pio” proprio in questi giorni ha ricevuto il prestigioso riconoscimento d’eccellenza quale UNICO Presidio di Riabilitazione extraospedaliero in Italia ad aver conseguito l’accreditamento internazionale JCI.

Mentre il  tour ha visto protagonista Brumotti con 1 bici, 17 tappe, 17 giorni di viaggio e 1.600km percorsi di pura emozione.

Chi è Vittorio Brumotti

Vittorio Brumotti è un conduttore televisivo italiano, campione di bike trial. È entrato dieci volte nel Guinness dei Primati grazie ad incredibili imprese sportive.

Il 6 dicembre 2008, al Motor Show di Bologna ha superato 28 sbarre con la ruota posteriore della sua bicicletta e il 17 maggio 2009 in Sardegna si è tuffato da 17 metri con la bici nelle acque antistanti le grotte del Bue Marino a Cala Gonone. Poco tempo dopo è tornato in Sardegna per un nuovo record: sulla sommità della guglia naturale di Punta Caroddi, un picco a circa 150 metri sul livello del mare, ha effettuato 71 saltelli sulla sola ruota posteriore.

Il suo primo record è stato presentato al programma ‘Lo show dei record’ condotto da Barbara d’Urso. Nel 2012 Vittorio Brumotti ha ottenuto il Guinness World Record per aver risalito la Burj Khalifa, a Dubai, in bicicletta, in esattamente 2 ore e 20
minuti.

Nello stesso anno gli viene conferito il Premio alla voce contro lo spreco alla nona edizione del Leggio d’oro.
Nel 2013, seguendo le orme del collega ed amico Martyn Ashton, cambia stile ed inventa il Road bike Freestyle, compiendo le sue evoluzioni in sella ad una normale bici da corsa.

Come inviato di Striscia la notizia partecipa attivamente alla lotta contro la criminalità denunciando apertamente (attraverso la televisione) diverse azioni criminali.

In alcune occasioni ha subito aggressioni da parte di organizzazioni criminali, come quando il 2 dicembre 2017 è stato minacciato con spari di pistola e lancio di un mattone durante un servizio sullo spaccio di droga che avviene nel quartiere San Basilio di Roma.

Il 9 gennaio è stato aggredito insieme alla sua troupe televisiva da alcuni spacciatori nella piazza davanti alla stazione Centrale di Milano, il 20 gennaio 2018 per riuscire a uscire incolume dal quartiere Traiano di Napoli è dovuto essere scortato da dei carabinieri e il 25 febbraio 2018 nel quartiere Zen di Palermo dove gli abitanti hanno lanciato un pesante blocco di cemento da un balcone.

 

 

 

 

 

 

 

 

Gli Angeli di Padre Pio eccellenza mondiale: è la prima struttura riabilitativa certificata JCI

Gli Angeli di Padre Pio eccellenza mondiale: è la prima struttura riabilitativa extraospedaliera in Italia certificata JCI

San Giovanni Rotondo (FG), 1 luglio 2019 – Il centro di eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” di San Giovanni Rotondo è la prima struttura riabilitativa extraospedaliera certificata JCI (Joint Commission International) in Italia.

Il presidio della Fondazione dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio, grazie al risultato centrato con l’ente leader a livello globale, conferma di essere tra i migliori centri al mondo per il recupero e la riabilitazione funzionale.

In Italia sono solo 24 le strutture ospedaliere ed extraospedaliere, pubbliche e private – di qualsiasi tipologia erogativa – ad essere accreditate dalla JCI.

Sono 600 in tutto il mondo, ad esclusione degli Stati Uniti d’America dove l’accreditamento JCI è prassi comune.

Il percorso di adattamento agli standard più elevati esistenti nel settore è durato diversi anni, con importanti investimenti nelle risorse umane, nella dotazione tecnologica e nella qualità alberghiera e organizzativa.

Gli sforzi si sono moltiplicati negli ultimi 12 mesi e in particolare nell’ultimo quadrimestre, periodo durante il quale sono state effettuate diverse verifiche e simulazioni da parte di Progea, partner italiano esclusivo di JCI dal 2001.

Il risultato storico e di particolare rilievo per la sanità del Mezzogiorno, è stato comunicato prontamente a tutti i vertici istituzionali nazionali, regionali e locali: dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Ministro della Salute Giulia Grillo, al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a tutti i manager dei dipartimenti e delle aziende sanitarie pugliesi.

Di particolare rilievo l’impegno del direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli, il quale, nell’ottica della sinergia pubblico-privato finalizzata al miglioramento della qualità assistenziale, ha messo a disposizione de “Gli Angeli di Padre Pio”, uno dei fiori all’occhiello della struttura pubblica: due dirigenti medici di notevole spessore professionale del proprio Comitato Infettivo Ospedaliero che affiancasse quello della Fondazione.

Il Presidente dell’Ente, fr Francesco Colacelli, ha già previsto un incontro pubblico, da tenersi nei prossimi giorni, per condividere con il territorio il riconoscimento così importante.

Il Dr. Giacomo Francesco Forte, Direttore dell’Area Strategica, Comunicazione & Marketing della Fondazione, ha dichiarato:

“L’accreditamento JCI rappresenta lo strumento più efficace ed esauriente per migliorare la qualità in sanità. È il processo mediante il quale un’organizzazione sanitaria, su richiesta volontaria, viene valutata al fine di stabilirne l’aderenza a standard di eccellenza studiati per migliorare la sicurezza del paziente e la qualità dell’assistenza sanitaria. E’ inoltre la manifestazione dell’impegno concreto a migliorare la sicurezza e la qualità dell’assistenza erogata, a garantire un ambiente sanitario sicuro e ad adoperarsi in modo costante per ridurre i rischi a carico degli assistiti e del personale. Ringrazio tutti per questo risultato eccezionale: il Presidente e il Cda, la Direzione Generale, detta Esecutiva di cui sono onorato di far parte, ma soprattutto tutto i nostri professionisti e assistiti, ovvero i protagonisti di questa avventura”.

Il direttore sanitario, Dr.ssa Serena Filoni, ha sottolineato lo sforzo organizzativo per centrare il risultato che cambia ogni prospettiva.

“La certificazione è un risultato concreto, che solo gli americani potevano strutturare in modo così netto e matematico. Una certificazione che però, nonostante lo schema fisso, migliora le risorse umane, le relazioni attraverso processi chiari e leggibili a chiunque. Una grande opportunità di affacciarsi al mondo. Una sicurezza per i nostri utenti”.

Il Team-JCI della Fondazione, ha lavorato duramente per mesi, incrementando ulteriormente il proprio know-how organizzativo: “Siamo onorati di appartenere all’unica struttura riabilitativa extraospedaliera italiana accreditata internazionalmente JCI, la prima che ha ben coniugato la riabilitazione tradizionale con quella tecnologica, l’unica che ha definito cosa si intende per robot in riabilitazione, tra le poche al mondo ad aver disegnato un percorso riabilitativo altamente innovativo senza perdere mai di vista l’obiettivo del paziente al centro, la sua sicurezza, la misurazione numerica degli esiti attraverso uno dei pochi laboratori di analisi del movimento realmente funzionanti in Italia. Onorati di collaborare con medici, professionisti sanitari e operatori eccellenti. La Joint Commission International ha premiato anche tutto questo”.

SCHEDA

La Joint Commission (www.jcrinc.com) (3-5) è un ente non governativo non profit fondato nel 1951 che ad oggi ha accreditato oltre 20.000 organizzazioni sanitarie negli Stati Uniti.

La mission è migliorare l’assistenza sanitaria per i cittadini, in collaborazione con altri soggetti interessati, valutando le organizzazioni sanitarie e ispirandole a eccellere nel fornire cure sicure ed efficaci di altissima qualità e valore.

Oggi la Joint Commission, composta approssimativamente da 500 dipendenti e 700 supervisori, è guidata da una Commissione di 28 membri, espressione delle associazioni degli infermieri, consumatori, medici, direttori clinici, amministratori, produttori, organizzazioni sindacali, esperti di qualità, assicuratori, formatori, ecc. La composizione multidisciplinare porta alla Joint Commission le più svariate esperienze nel campo dell’assistenza e della politica sanitaria.

Le strutture che vengono valutate e accreditate comprendono ospedali generali, psichiatrici, pediatrici, riabilitativi; reti assistenziali; organizzazioni di servizi domiciliari e servizi di supporto, di terapia infusionale domiciliare e altri servizi di trattamento farmacologico; hospice; programmi per le patologie subacute, la demenza e l’assistenza a lungo termine; servizi di salute mentale e disintossicazione, servizi per disabili, servizi ambulatoriali; laboratori clinici, ecc.

La Joint Commission nel 1994, a fronte di numerose richieste da parte di ospedali di altri Paesi nel mondo, ha fondato la Joint Commission International (JCI). La JCI ad oggi ha accreditato ospedali e altri enti sanitari, in più di 90 Paesi in tutto il mondo. La JCI conta attualmente tre agenzie affiliate in Europa, Asia e Sud America.

Per ottenere e mantenere The Joint Commission’s Gold Seal of ApprovalTM occorre sostenere e superare una site visit su tutti gli standard e l’accreditamento ha una validità triennale.

La JCI, inoltre, collabora con le organizzazioni che si occupano di assistenza sanitaria, con i governi e con i patrocinatori a livello internazionale per promuovere standard di cura rigorosi e fornire soluzioni volte al raggiungimento di risultati ottimali.

Gli esperti JCI assistono le organizzazioni in tre modi: accreditamento, formazione e servizi di consulenza.

Lo sviluppo di migliori standard per la cura del paziente e l’evoluzione di processi orientati ai risultati nei confronti del paziente le hanno fatto guadagnare il riconoscimento internazionale dei leader nell’assistenza sanitaria. Questo è il motivo per cui la World Health Organization (WHO) si è unita alla JCI per fondare il primo Centro di Collaborazione WHO per le soluzioni sulla sicurezza del paziente.

Nel giugno del 2011 la JCI ha ricevuto un accreditamento della durata di quattro anni dall’International Society for Quality in Health Care (ISQua) che fornisce la garanzia che gli standard, l’addestramento e i processi utilizzati da JCI per esaminare il rendimento delle organizzazioni sanitarie soddisfino i più alti parametri di riferimento per le entità di accreditamento.

COLACELLI E FORTE CON LA PhD OZLEM YILDRIM LA INTERNATIONAL SURVEYOR DI JCI

LA PhD OZLEM YILDRIM, INTERNATIONAL SURVEYOR DELLA JCI CON IL TEAM-JCI DELLA FONDAZIONE

UN MOMENTO DELLA SURVEY DURATA BEN 5 GIORNI

Di Maio a San Giovanni Rotondo, in visita a ‘Gli Angeli di Padre Pio’

Il Vicepremier Luigi Di Maio a “Gli angeli di Padre Pio”, la struttura d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini

San GIovanni Rotondo, 13 maggio 2019 – Come previsto dal programma ufficiale, il Vicepremier Di Maio ieri mattina si è recato a San Giovanni Rotondo, presso il Presidio Territoriale di Recupero e Riabilitazione Funzionale “Gli Angeli di Padre Pio”.

La struttura riabilitativa d’eccellenza dei Frati Minori Cappuccini che tanto sta facendo parlare di sé per la qualità delle prestazioni erogate, per l’impegno scientifico e per l’imponente dotazione tecnologica che non ha eguali in Puglia e gran parte del territorio italiano e internazionale.

Una realtà che, come disse Beatrice Lorenzin da Ministro della Salute, “è un modello da export”, oppure, come recentemente ha affermato il Premier Giuseppe Conte, “è una struttura che tutto il mondo ci invidia”.

Di Maio è stato ricevuto dalla Direzione Generale, detta Esecutiva, della Fondazione nelle persone del Dr. Giacomo Francesco Forte e Dr.ssa Serena Filoni, quest’ultima anche Direttore Sanitario del Presidio “Gli Angeli di Padre Pio”, ma soprattutto da molti utenti e loro famigliari e caregiver ansiosi di poter conoscere dal vivo uno dei protagonisti dell’attuale politica italiana.

Applausi e strette di mano, il Vicepremier è stato paziente e disponibilissimo anche quando le richieste di selfie si sono fatte insistenti. I bambini ricoverati, dolcissimi, hanno regalato al Ministro, a ricordo della particolare giornata, un piccolo pensierino ideato e realizzato per lui durante le attività di terapia occupazionale: un’immagine raffigurante i bambini, anche disabili, che sostengono il logo della Fondazione con ammirazione, ma soprattutto speranza.

Di Maio ha dedicato circa 45 minuti del suo tempo alla visita della struttura, ha parlato con il personale e soprattutto con gli assistiti, adulti e bambini ricoverati presso il Presidio. Ha voluto conoscere ogni aspetto della struttura e si è soffermato sul benessere organizzativo dei dipendenti della stessa.

La Direzione della Fondazione ha consegnato al Ministro una breve presentazione dell’Ente e sottolineato il suo ruolo su tutto il territorio servito. Ruolo assistenziale riabilitativo, scientifico ma anche economico produttivo. Una realtà che offre occupazione stabile, quindi a tempo indeterminato, al 98% dei propri dipendenti, circa 500 tra cui tanti giovani ricercatori.

Una realtà che riconosce al personale emolumenti aggiuntivi attraverso un contratto integrativo aziendale e che, da questo punto di vista, è stata precursore di flessibilità sull’orario di lavoro finalizzata a consentire una migliore gestione del tempo vita. Un Ente che per il 73% è costituito da dipendenti donne.

Per il Vicepremier e Ministro dello Sviluppo Economico e Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha dichiarato:

Siete una struttura di eccellenza, la fama vi precede. Sono poche le strutture che presentano un simile background. Vogliamo continuare a seguirvi anche per i prossimi traguardi a cominciare dal prossimo obiettivo di giugno: l’accreditamento internazionale”.

La direzione della Fondazione, invece, ha ringraziato il Vicepremier, e si è limitata a dichiarare che:

“Ogni volta che riceviamo una visita istituzionale, per noi è un onore, ma anche una nuova possibilità in più per far conoscere la nostra realtà, quello che facciamo, i sacrifici quotidiani dei nostri operatori instancabili nella fatica fisica e mentale, nella formazione e nel sorriso, anche quando a casa ti aspettano problemi seri. Un’opportunità creata dai Frati Minori Cappuccini, una disponibilità e una carità tangibile, una speranza per quanti soffrono lo svantaggio”.

 

 

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Contatti stampa:

Ufficio Stampa Fondazione C. R. Padre Pio
Cell: 348/0082834

 

 

 

 

Ai Centri Padre Pio si insedia il nuovo Cda

Foggia, 12 novembre 2018 – Il Consiglio della Provincia di Foggia dei Frati Minori Cappuccini, costituito dal Ministro Provinciale fr. Maurizio Placentino e dai Consiglieri, fr. Francesco Dileo, Vicario provinciale, fr. Matteo Lecce, Segretario provinciale, fr. Giuseppe D’Onofrio e fr. Antonio Salvatore, ha nominato il nuovo CdA della Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus.

L’ente privato è istituzionalmente accreditato e Presidio riabilitativo d’eccellenza nazionale e internazionale della Provincia religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio dei Frati Minori Cappuccini.

Il CdA, insediatosi il 29 ottobre scorso e presieduto, come già da 8 anni, dal confermato fr. Francesco Colacelli, è costituito da altri quattro nuovi componenti: fr. Francesco Scaramuzzi, nominato vicepresidente e attuale Presidente del CdA della Fondazione Voce di Padre Pio, il “braccio operativo” per la realizzazione delle attività culturali, editoriali e di evangelizzazione della Provincia religiosa; fr. Timoteo D’Addario assistente dell’OFS di San Giovanni Rotondo e Coordinatore dei Cappellani dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza; Dottoressa Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ovvero l’Ospedale del Papa.

La Dottoressa Enoc ha alle spalle una lunga carriera come membro di consigli di amministrazione e incarichi di presidenza in varie fondazioni, sempre collegate al settore sanitario e comunque nell’ambito manageriale; Dott. Pasquale Perri, Direttore della Casa San Francesco D’Assisi Onlus di Cosenza, dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini di Calabria.

Restano nel Collegio dei Revisori, la Dottoressa Marisa Cavaliere, in qualità di Presidente e il Dott. Francesco Angiolino ai quali si aggiunge, quale terzo componente, il Dott. Giacomo Annibaldis.

In occasione dell’insediamento, oltre ad espletare le funzioni di rito, il nuovo CdA ha voluto approfondire la conoscenza complessiva della struttura invitando la Direzione Generale dell’Ente, detta “Esecutiva” (Nicola D’Andrea, Serena Filoni, Libera Giardino e Giacomo Francesco Forte) a presentare la Fondazione, i risultati raggiunti negli anni di gestione dell’ultima governance e le possibili strategie future di organizzazione e gestione dell’Ente, sempre più alla ribalta nazionale e internazionale.

Parole di elogio sono state espresse a favore di chi ha gestito finora la Fondazione per i risultati conseguiti, anche dalla Dottoressa Enoc che non ha fatto mancare il suo primo contributo tecnico alla giornata, dichiarando di voler conoscere nel dettaglio i progetti e i piani industriali che hanno portato a questi risultati e soprattutto quelli che segneranno il nuovo corso.

Nuova avventura, quindi, per la Fondazione che il Ministro provinciale OFM Cap fr. Maurizio, anch’egli presente insieme a tutti gli altri Consiglieri Provinciali nella giornata d’insediamento del CdA della Fondazione, ha voluto sottolineare per trasmettere ulteriore entusiasmo ai presenti e per ricordare la mission importante a cui tutti sono chiamati a rispondere, nel segno di San Pio da Pietrelcina.

A tal proposito, il Presidente del CdA, fr. Francesco Colacelli è stato intervistato dall’Ufficio Stampa della Fondazione per l’occasione.

  • Presidente, congratulazioni per la riconferma. Se l’aspettava?
  • Sapevamo di aver fatto bene e quindi era intuitivo pensare che, anche nell’ottica del principio dell’alternanza che caratterizza tutte le organizzazioni, compreso quelle religiose, si dovesse assicurare comunque una certa continuità di percorso che per la Fondazione è stato a dir poco straordinario soprattutto negli ultimi anni. E’ toccato a me assicurarlo, e di questo sono onorato e ringrazio il Ministro provinciale e tutti i suoi Consiglieri senza dimenticare i confratelli che hanno vissuto con me gli anni passati di governance della struttura e quelli che sono arrivati in questa avventura molto complicata, ma allo stesso tempo affascinante nel rispetto della nostra mission e delle nostre regole di vita: obbedienza, povertà e castità.

 

  • Fr Francesco, salta subito all’occhio la nomina della Dottoressa Enoc, Presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. A chi e a cosa si deve questa new entry?
  • La presenza di una Professionista di tale caratura inorgoglisce tutti e ci riporta immediatamente alla realtà: la Fondazione ha raggiunto livelli di qualità erogativa altissimi e diventata ormai una struttura di rilievo nazionale e internazionale. Bene ha fatto il nostro Consiglio Provinciale ad individuare un’eccellenza di tale portata per il CdA dei Centri. Il suo contributo farà molto bene anche al nostro management costituito da tecnici di altrettanta levatura professionale e scientifica che ora potranno avere un interlocutore tecnico specifico anche tra i componenti del CdA. Non dimentichiamoci che la Dottoressa Enoc è anche il Procuratore Speciale dell’Ospedale Valduce di Como il cui Presidio di riabilitazione “Villa Beretta” di Costa Masnaga è uno tra i più importanti presidi di riabilitazione in Italia e oltre.

 

  • Può anticiparci le prossime scelte organizzative e gestionali della Fondazione? Sono in programma riorganizzazioni, nuove acquisizioni o altro? Sembra che ci siano grossi gruppi interessati a rilevare la struttura in parte o totalmente. Cosa sente di dire in proposito?
  • La prossima pianificazione organizzativa e gestionale della Fondazione sarà compito del nuovo CdA che tornerà a incontrarsi entro la fine di questo mese. Intanto, stiamo calendarizzando l’intero anno di incontri in modo tale da poter essere tutti presenti e poter offrire ognuno il proprio contributo alla crescita ulteriore di questa straordinaria realtà. Quello che sento di poter affermare con certezza, invece, è che nessun gruppo, piccolo o grande che sia, può sperare di acquisire una realtà che ormai è patrimonio di questo territorio, della Puglia intera, ma soprattutto dei cittadini di questa terra che possono finalmente avere a casa loro quello che un tempo cercavano disperatamente lontano migliaia di chilometri con un dispendio economico e psicofisico notevole. La Fondazione è interessata a collaborazioni scientifiche, partenariati pubblici e privati, ricerca scientifica e sviluppo. Vuole offrire il meglio che c’è al mondo in termini di professionisti e tecnologie. Vuole, quindi, continuare a crescere e a farlo nel segno di San Pio da Pietrelcina così come ha fatto finora.

 

In ordine, da sinistra: fr F.sco Colacelli, dott.ssa Mariella Enoc, fr Maurizio Placentino e fr F.sco Dileo

 

Il Presidio d’eccellenza della Fondazione “Gli Angeli di Padre Pio”

Open Day Riabilitazione: “Gli Angeli di Padre Pio” mostrano il vero senso dell’accoglienza

San Giovanni Rotondo, 5 ottobre 2018 – In Italia sono oltre 270 mila le persone con disabilità che vivono in presidi residenziali socio-assistenziali e socio-sanitari di cui oltre l’83% sono anziani non autosufficienti. 

Servizi e strutture residenziali dove le persone con disabilità e gli anziani non autosufficienti potrebbero vivere in condizioni segreganti e subire trattamenti inumani e degradanti. Strutture in cui la segregazione a volte è brutale e conclamata, ma in molti casi assume invece forme più subdole e ugualmente inumane, pur senza che da ciò derivino condizioni di vita materiali degradanti, maltrattamenti e violenze. 

Sono gli ambiti in cui si ripropone la separazione, l’isolamento, la contrazione delle elementari libertà individuali. Servizi in cui prevale una concezione sanitaria che trasforma chi ne è ospite in ‘malato’ e non più persona con il diritto di vivere normalmente la sua vita e le sue relazioni interpersonali.

A fronte di questa problematica seria e pericolosa, i Centri di Riabilitazione aderenti all’ARIS, l’Associazione Religiosa Istituti Socio Sanitari, risponderanno coralmente il 13 ottobre aprendo le loro porte a tutti i visitatori che vorranno prendere atto delle loro realtà oltre il tempo ordinario, partecipando a eventi, convegni e visite guidate. 

Un Open Day della Riabilitazione da vivere sull’onda dell’iniziativa lanciata dalla CEI, la Conferenza Episcopale Italiana, per accendere un’attenzione particolare dell’opinione pubblica sui luoghi di accoglienza, terapia e riabilitazione, specificamente rivolti a persone con disabilità. 

Per dare, come ha sottolineato anche Don Massimo Angelelli, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale della Salute, “visibilità e la dovuta attenzione ad un mondo complesso e fragile, spesso liquidato entro i contorni del disagio che poco racconta e molto esclude delle realtà di senso e significato che ogni persona e ogni contesto possono esprimere”.

“L’opinione pubblica – ha affermato Padre Bebber, Presidente Nazionale ARIS – a volte, viene messa di fronte a sporadici casi che, purtroppo si verificano in certe strutture, e si convince, o viene aiutata a convincersi, che il sistema sia molto più vicino alla segregazione che non all’accoglienza e alla cura. 

A parte il fatto che le porte delle nostre strutture sono sempre aperte, invitare, tutti insieme e nello stesso giorno, quanti vogliano sincerarsi di quale sia il clima che si vive nelle Istituzioni che si richiamano ai principi ispirati dalla Chiesa Cattolica, significa cogliere un’occasione per dare conto del senso dell’accoglienza cristiana che guida il nostro operare nel mondo della sofferenza e della fragilità umana”.

All’iniziativa del 13 ottobre, parteciperà attivamente e con entusiasmo il Presidio riabilitativo d’eccellenza “Gli Angeli di Padre Pio” della Fondazione Centri di Riabilitazione Padre Pio Onlus dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Sant’Angelo e Padre Pio secondo un dettagliato programma pubblicizzato sul proprio sito web, sulla pagina facebook e attraverso i media locali.

All’evento parteciperanno anche i Clown Dottori de “Il Cuore di Foggia” per rendere più magiche le corsie e piacevole la visita al Presidio.

Invitati speciali, il Sindaco di San Giovanni Rotondo e tutte le ultime classi degli Istituti scolastici della Città.

L’Open Day della Fondazione prevede due tour, uno antimeridiano e uno pomeridiano, della durata di circa due ore ognuno, guidato da Operatori esperti, appositamente formati, che consentiranno ai partecipanti di visitare ogni angolo del Presidio, compreso le stanze di degenza.

L’evento ovviamente si terrà nel massimo rispetto degli ospiti, e culminerà in un momento di preghiera presso la Cappella del Presidio, presieduto dal Presidente della Fondazione, fr. Francesco Colacelli che è anche il Responsabile Regionale ARIS della Sezione “Centri di Riabilitazione” della Puglia.

    

 

Padre Virginio Bebber
I dottori clown di “Il cuore di Foggia”

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