Il Ministro Lorenzin incontra la FSI per Legge di Stabilita’, riforma del Titolo V e rinnovo contratti

Roma, 8 novembre 2016 – Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro tra il Ministro Lorenzin e il Segretario Generale FSI (Federazioni Sindacati Indipendenti) Dario Luigi Cagnazzo, nell’ambito degli impegni istituzionali previsti dalla FSI per sensibilizzare il mondo politico sul rinnovo contrattuale e sulle condizioni di lavoro in cui operano i dipendenti pubblici.

Nell’incontro ci si è confrontati anche sulla Legge di stabilità e sulla riforma costituzionale del Titolo V che saremo chiamati a votare il 4 dicembre prossimo.

Il Ministro ha illustrato il suo punto di vista sulla riforma costituzionale dichiarando:

Possiamo finalmente cambiare le regole, stabilire in modo chiaro cosa deve fare lo Stato e cosa devono fare le Regioni per garantire il diritto alla salute in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, la competenza esclusiva dello Stato diventano le disposizioni generali e comuni in campo sanitario, come i piani diagnostici terapeutici”.

Il Segretario Generale, nel suo intervento ha comunque posto l’accento sul fatto che “la riforma costituzionale riguarda molteplici argomenti non slegati dal quesito referendario e sarebbe stato utile porre un quesito per ogni punto allo scopo di rendere il diritto di voto una scelta maggiormente consapevole sui contenuti del Referendum“.

Per quanto riguarda la Legge di Stabilità il Ministro evidenzia il netto aumento delle risorse disponibili con la previsione di nuove assunzioni nel comparto sanitario tra medici e infermieri.

I dipendenti pubblici sono stanchi, dopo 7 anni di attesa per il rinnovo contrattuale, si sentono presi in giro – dichiara il Segretario Generale FSI – le risorse sono insufficienti, e se non aumenteranno daremo battaglia per un contratto vero e innovativo, che tenga conto delle nuove responsabilità che investono i professionisti Sanitari. Assumere solo Medici e Infermieri non basta, la Sanità va avanti anche grazie alle molteplici figure sanitarie, tecniche e amministrative, escluderle non è possibile”.

Il Ministro e il Segretario Generale hanno comunque deciso di aggiornarsi ad altra riunione per cercare di migliorare la Legge di Stabilità.

 

 

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Pubblico impiego: “Da mesi si vive solo di proclami, senza alcun tavolo di confronto”

Roma, 7 novembre 2016 – Continua la campagna mediatica del Governo sui rinnovi contrattuali e le nuove assunzioni del pubblico impiego. Da una parte non si stanziano le risorse necessarie per firmare il contratto e dall’altra si parla di nuove assunzioni quando in realtà si tratterà solo di stabilizzare i lavoratori precari già in organico negli ospedali.

Nessuna nuova assunzione quindi, le condizioni lavorative per i lavoratori della Sanità non cambieranno.

Il Governo ancora non dice come voglia procedere sulle stabilizzazioni per sanare le imminenti scadenze, a partire da quella dei 40 mila posti di lavoro con i contratti co.co.co che cesseranno ogni loro attività entro il 31 dicembre 2016 e successivamente gli 80 mila contratti a termine della Pubblica Amministrazione, in scadenza a fine 2018.

“Le risorse messe a disposizione per i rinnovi contrattuali sono del tutto insufficienti, e la FSI si prepara già alla mobilitazione per dare battaglia per rivendicare un contratto vero e innovativo – dichiara il Segretario Generale Dario Luigi Cagnazzo – senza trascurare la forte preoccupazione sulle ricadute della Legge Brunetta nelle buste paghe dei lavoratori”.

Sono ormai mesi che si vive di proclami, ma la triste realtà è che, ad oggi non esiste alcun tavolo di confronto con il Governo, né sono state presentate proposte per rilanciare il mondo del comparto sanitario ridefinendo i ruoli e le competenze dei vari professionisti che operano ogni giorno con abnegazione e professionalità nel SSN.

I lavoratori aspettano da 7 anni il rinnovo contrattuale, è un loro diritto che gli è stato negato da ormai troppo tempo – continua il Segretario Generale – se vogliamo rilanciare la sanità bisogna con responsabilità aprire immediatamente le trattative, questo chiedono i Lavoratori e nulla di più“.

 

 

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Rinnovo contrattuale Sanità e nuove assunzioni: “Indispensabile la mobilitazione”

Roma, 19 ottobre 2016 – Continua la campagna mediatica del Governo sui rinnovi contrattuali e le nuove assunzioni nella Sanità. Da una parte non si stanziano le risorse necessarie per firmare il contratto e dall’altra si parla di nuove assunzioni quando in realtà si tratterà solo di stabilizzare i lavoratori precari già in organico negli ospedali.

Nessuna nuova assunzione quindi e le condizioni lavorative per i lavoratori della Sanità non cambieranno.

Il Governo ancora non dice come voglia procedere sulle stabilizzazioni per sanare le imminenti scadenze: da una parte i 40 mila posti di lavoro con i contratti co.co.co che cesseranno ogni loro attività entro il 31 dicembre 2016 e successivamente tutti gli 80 mila contratti a termine della Pubblica Amministrazione, in scadenza a fine 2018.

Le risorse messe a disposizione per i rinnovi contrattuali sono del tutto insufficienti, e la FSI si prepara già alla mobilitazione per dare battaglia per rivendicare un contratto vero e innovativo – dichiara il Segretario Generale  della FSI Dario Luigi Cagnazzo – senza trascurare la forte preoccupazione sulle ricadute della Legge Brunetta nelle buste paghe dei lavoratori“.

Quello che denuncia la FSI è che sono ormai mesi che si vive di proclami, ma la triste realtà è che, ad oggi non esiste alcun tavolo di confronto con il Governo, né sono state presentate proposte per rilanciare il mondo del comparto sanitario ridefinendo i ruoli e le competenze dei vari professionisti che operano ogni giorno con abnegazione e professionalità nel SSN.

I lavoratori aspettano da 7 anni il rinnovo contrattuale, è un loro diritto che gli è stato negato da ormai troppo tempo se vogliamo rilanciare la sanità bisogna con responsabilità aprire immediatamente le trattative, questo chiedono i Lavoratori e nulla di più” conclude il Segretario Generale.

 

 

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Continua il bluff del Governo sui rinnovi contrattuali. Per la FSI: “I lavoratori meritano rispetto”

Roma,  17 ottobre 2016 – “Si è ancora molto lontani dal vedere la luce sul rinnovo contrattuale ed i 900 milioni messi a disposizione dal governo per il triennio 2016-2018 sono del tutto insufficienti visto che in busta paga si trasformerebbero in un aumento di 25-30 euro lordi al mese, che al netto sarebbe una cifra talmente ridicola da risultare un insulto per i lavoratori del pubblico impiego” spiega infuriato il Segretario Generale della FSI, Sindacato del settore sanitario, Dario Luigi Cagnazzo.

Il rinnovo contrattuale non è più procrastinabile. Le risorse economiche ci sono e la FSI le rivendica ma la domanda vera è: il governo vuole migliorare la qualità dei servizi della pubblica amministrazione o sta tentando di ridimensionare tutto il comparto per altri scopi?

Dopo sette anni di blocco contrattuale, i lavoratori della sanità continuano a mandare avanti la macchina pubblica, e ad assicurare quotidianamente, con spirito di sacrificio, tra mille difficoltà, le funzioni dello Stato ai cittadini.

“I lavoratori meritano rispetto, e se i fondi resteranno invariati la FSI farà le sue valutazioni a tutela di tutti i dipendenti che rappresenta.

Altro nodo da affrontare con urgenza, è il superamento della Legge Brunetta che prevede l’assegnazione per legge dei premi in busta paga solo ai tre quarti dei dipendenti. Rimarrebbe senza premi l’ultimo 25 per cento dei lavoratori, coloro che saranno giudicati meno produttivi, per i quali il rinnovo del contratto potrebbe rivelarsi del tutto privo di aumenti retributivi.

Considerando che il numero totale di lavoratori del pubblico impiego è di oltre tre milioni – continua il Segretario Generale – si stima che tra i settecentomila e gli ottocentomila lavoratori rimarrebbero senza aumenti di stipendio, corrispondente al 25 per cento del totale”.

Per la FSI non è possibile trascurare o ignorare questo punto che non può e non deve passare in secondo piano.

“Per questo il sindacato è disponibile ad un vero confronto, ma non è disponibile a sottoscrivere accordi che mettano in discussione i punti fermi che rivendichiamo: rispetto per i lavoratori, un giusto salario e nessuna discriminazione matematica fissata per legge” conclude il Segretario Cagnazzo.

 

 

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Sidnacato FSI: la salute è un diritto di tutti

 

 

 

Sciopero della Sanità a Siracusa e Ragusa il 15 settembre

Siracusa, 8 settembre 2016 – La Fsi (Federazione sindacati indipendenti) ha indetto uno sciopero per il 15 settembre prossimo per tutto il personale sanitario di Siracusa e Ragusa. Braccia incrociate, dunque, per i lavoratori della sanità aderenti al sindacato per protestare contro alcune decisioni della direzione generale dell’Asp di Siracusa e Ragusa.

La manifestazione si svolgerà nel porticato della sede della direzione generale.

Queste le motivazioni dello sciopero dichiarato dalla FSI e diffuse da Corrado Barrotta, responsabile dell’organizzazione per Siracusa e Ragusa:

• sospensione dei rapporti sindacali con la FSI, unico sindacato in disaccordo con la Direzione Generale;

• contestazioni sulla gestione del Fondo destinato alle fasce e relativo utilizzo a favore dei coordinamenti e delle posizioni organizzative per i soliti noti, con grave danno anche per gli anni futuri per tutti i lavoratori;

• ripristino buoni pasto;

• ripristino dello straordinario;

• ripristino dell’orario di servizio.

 

L’appello ad aderire allo sciopero del 15 settembre indetto dalla FSI è esteso a tutto il personale sanitario di Siracusa e Ragusa, a causa dei continui soprusi e diritti calpestati.

“Taluni si accordano, la Fsi sciopera. Basta lamentarsi, è tempo di agire” si legge nel comunicato diffuso in questi giorni dalla stessa FSI.

 

 

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Il Segretario FSI replica alle dichiarazioni di Calogero Coniglio

Roma, 18 agosto 2016 – In merito all’articolo FSI, la denuncia di Calogero Coniglio: “Si spacciano per dirigenti sindacali dopo essere stati espulsi dal sindacato”, pubblicato in data 26 luglio 2016 su Insalutenews.it, il Segretario Generale FSI Dario Luigi Cagnazzo, eletto dal Congresso Nazionale, desidera puntualizzare alcuni aspetti della vicenda

“Senza rimarcare il dissidio che ha tormentato il nostro sindacato dal febbraio di quest’anno e senza ripercorrere le plurime vicende che hanno costellato questo periodo, ricordo solo che dall’1 marzo 2016 il sig. Adamo Bonazzi non ricopre più la carica di Segretario Generale F.S.I., dal momento che, in seguito alle gravi violazioni statutarie dallo stesso poste in essere e in forza dell’art. 2 dello statuto, la Segreteria Nazionale ha disposto il commissariamento della Federazione, nominando nella persona del sig. Dario Luigi Cagnazzo il suo commissario generale pro tempore; questa decisione, giudicata corretta e fondata dal Collegio dei Probiviri del 3 maggio 2016, è stata espressamente ratificata dalla Segreteria Generale, dal Consiglio Nazionale di Federazione e, infine, dal Congresso Nazionale” spiega il segretario Cagnazzo.

In considerazione delle condotte assunte, il 17 giugno 2016, il Collegio dei Probiviri ha espulso dalla F.S.I. l’ex Segretario Generale Adamo Bonazzi, mentre con la nomina del sig. Dario Luigi Cagnazzo al vertice del sindacato, decise dal Congresso Nazionale del 24 e 25 giugno 2016, può dirsi definitivamente terminato il conflitto tra le parti contendenti e con esso le difformi decisioni assunte negli ultimi mesi.

“Oggi, dopo 5 mesi dall’inizio del conflitto interno alla FSI, ci sono 2 sentenze il cui combinato disposto non lascia alcun dubbio sulla legittimità dello scrivente:

con la sentenza, ex articolo 700 del 25 luglio 2016, il Giudice ha sancito che il tentativo di Bonazzi di inibire a Cagnazzo e alla Segreteria Generale l’utilizzo del nome, del simbolo della FSI, ecc. è fallito;

la sentenza del Giudice di Monza del 19 luglio 2016, invece, è entrata nel merito del conflitto interno alla FSI utilizzando la stessa documentazione che è agli atti. Il Giudice, anziché considerare inammissibile il ricorso presentato da noi, ha espresso un giudizio che in maniera inequivocabile statuisce che la legale rappresentanza della FSI è in capo allo scrivente, e che le delibere della segreteria Generale e Nazionale del 22 febbraio e 1º marzo 2016 sono perfettamente valide, compreso il commissariamento del Segretario Generale adottato a quella epoca” continua il segretario.
“Queste due sentenze, considerate nel loro insieme, mettono un punto fermo, certo e chiaro sulle vicende interne alla FSI. Queste sentenze, inoltre, sciolgono ogni dubbio interpretativo e fino ad un ulteriore giudizio di merito e/o cautelare di un altro giudice, esse vanno applicate.

Voglio spendere infine due parole sulla delibera dell’ASL di Lecce citata da Bonazzi e dal sig. Coniglio e sventolata come una loro legittimazione. La stessa ASL dopo la sentenza di Monza ha revocato con effetto immediato la citata delibera, ripristinando ogni prerogativa sindacale” conclude il segretario FSI in carica Cagnazzo.

 

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Siracusa, è autunno caldo al’ASP: sciopero il 15 settembre prossimo

Palermo, 17 agosto 2016 – La FSI, Federazione sindacati indipendenti del settore sanitario ha proclamato per il giorno 15 settembre una giornata di sciopero per il personale dell’Asp di Siracusa per la mancanza di partecipazione alla richiesta di conciliazione dell’Asp di Siracusa e della Prefettura di Siracusa.

Questo il comunicato ufficiale diffuso dalla dirigenza della FSI regionale:

AI Ministero dell’Interno
Dipartimento per gli Affari interni e territoriali

Spett.le
Commissione di garanzia dell’attuazione della legge
sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
segreteria@gec.commissionegaranziasciopero.it

All’Assessorato Salute
assessorato.salute@certmail.regione.sicilia.it

Al Direttore Generale
Asp diSiracusa
direzione.generale@pec.asp.sr.it

Al Prefetto di Siracusa
protocollo.prefsr@pec.interno.it

Oggetto: proclamazione di 24 ore di sciopero aziendale in data 15 settembre 2016 per mancata
partecipazione da parte dell’Asp di Siracusa e della Prefettura di Siracusa al tentativo di conciliazione in
violazione agli obblighi previsti dall’articolo 2 comma 2 della legge 146/1990 e s.m.

La scrivente Segreteria in data 22 luglio c.a. ha chiesto l’attivazione della procedura di conciliazione prevista.
Per quanto sopra la FSI – Federazione Sindacati Indipendenti – si è vista costretta, suo malgrado a
proclamare lo sciopero perla giornata del 15 settembre 2016, 24 ore di sciopero del personale dell’ASP di
Siracusa.
Per le ragioni sopra esposte si chiede di valutare il comportamento I’ASP di Siracusa e della Prefettura di
Siracusa in merito al mancato rispetto degli obblighi previsti dall’articolo 2 comma 2 della legge 146/1990
e sm. e qualora la commissione ne rilevi qualche violazione di procedere a sanzionare il comportamento.
Si chiede inoltre, visto gli innumerevoli contenziosi, di voler dare indicazioni chiare al fine di rimarcare la
neutralità delle aziende e Enti.
Distinti Saluti

Il Segretario Regìonale
Vincenzo Messina

 

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FSI, l’ex segretario sempre più lontano: “Ora democrazia e rinnovamento”

Roma, 3 agosto 2016 – È sempre più lontano l’ex segretario Bonazzi dalla FSI, Federazione sindacati indipendenti del comparto Sanità, dopo l’espulsione e vari pronunciamenti e sentenze di diversi tribunali. Questo quanto dichiarato dai vertici della FSI dopo l’ultimo pronunciamento dell’ASL di Lecce che ha ripristinato il distacco sindacale dell’ex segretario.

“Cari Amici e Colleghi, con grande soddisfazione vi informiamo che con deliberazione n 859 del 28 Luglio 2016 l’ASL di Lecce ha ripristinato con effetto immediato il distacco sindacale al Segretario Generale della FSI a seguito della sentenza del Tribunale di Monza.

Dopo i proclami dei giorni scorsi del Sig. Bonazzi – continua il Segretario Generale – questa è la giusta risposta da dare a chi millanta poteri e rappresentanza.
Per fortuna l‘azione di contrasto al rinnovamento e alla democrazia messo in atto dal Bonazzi sta per terminare, e coloro che credono nella FSI potranno continuare ad agire con la massima libertà e sostegno dei nuovi organi nazionali.

Il Sig. Bonazzi non fa più parte della FSI sin dal 17 Giugno 2016, in quanto è stato espulso dal collegio dei probiviri, data memorabile e da ricordare per aver liberato questo sindacato da colui che ha reso possibile il passaggio della nostra rappresentatività dal 9% al 6% con la perdita di oltre 11.000 associati.

Ogni giorno la strada da percorrere appare sempre più chiara, non resta che tornare a lavoro per i Lavoratori e per la nostra FSI“ ha dichiarato il Segretario Generale Dario Luigi Cagnazzo. Ormai sono prive di ogni fondamento le note e le diffide che il sig Bonazzi continua a scrivere in nome e per conto della FSI alle varie aziende screditando i dirigenti tutti, infatti oramai non rappresenta più nessuno, né intimorisce chi le riceve.

Questa la delibera mette a tacere il Sig. Bonazzi, che invitiamo ad astenersi dal continuare a destabilizzare la FSI, poiché l’unico vero Segretario Generale riconosciuto della FSI è Dario Luigi Cagnazzo.

La battaglia per la Libertà che stiamo affrontando è senza precedenti, purtroppo con una divisione non voluta da noi, ma siamo certi che presto questa divisione interna possa essere risanata al fine di poter continuare a lavorare ancora insieme a tanti
colleghi che meritano di militare nella nostra organizzazione”.

In precedenza l’ex segretario Adamo Bonazzi era stato espulso dalla stessa FSI.

In data 17 Giugno 2016 il Collegio dei Probiviri dela FSI per la chiusura del procedimento disciplinare a carico dell’associato Adamo Bonazzi aveva deliberato a maggioranza l’espulsione del Bonazzi dalla FSI e da tutti i suoi coordinamenti, diffidandolo dall’utilizzare a qualsiasi titolo, i loghi, la sigla, il nome e quant’altro riconducibile direttamente o indirettamente alla Federazione.

“Oggi finalmente possiamo guardare al futuro con occhi diversi, dove l’associato e il territorio saranno il centro della nostra attività sindacale, lontani oramai da quel centralismo patologico e personalistica che ha impedito la crescita della FSI danneggiandola con la perdita di oltre 11.000 associati negli ultimi 10 anni (dati aran www.aranagenzia.it)” hanno dichiarato i nuovi vertici della FSI.

Il nostro obiettivo sarà quello di rendere grande la FSI con l’aiuto di tutti i colleghi che credono alla riuscita del nostro Progetto, un sindacato vicino al territorio e lontano dalle politiche romane, con il preciso intendo di lottare fermamente per i rinnovi contrattuali senza false promesse”.

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Contratto Sanità: il blocco dei contratti è costato finora 600€ mensili ai dipendenti pubblici

Il Segretario Generale FSI incontra i Vertici del Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione

Roma, 02/08/2016 – Il Segretario Generale, Dario Luigi Cagnazzo della FSI è stato ricevuto al Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione nell’ambito delle consultazioni per la riorganizzazione della Pubblica Amministrazione ed il rinnovo del contratto del comparto Sanità.

L’incontro è stato definito interessante dal Segretario Generale, che durante la consultazione ha stigmatizzato le scarse risorse economiche che sono state destinate al rinnovo contrattuale.

Il blocco dei contratti che risale al 2010 in termini di potere d’acquisto è costato già oltre 600 euro mensili al pubblico dipendente, come sottolinea l’Istat in materia. Va inoltre evidenziato come la rilevazione dell’Istat si ferma alla fine del 2013, il conto, quindi, rischia di essere ancora più salato.

D’altra parte, l’alleggerimento della busta paga si spiega sia con il congelamento dei rinnovi contrattuali, lo stop alle maturazioni stipendiali nonché il blocco del turnover. È ormai di un anno fa la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo il blocco dei contratti, anche se non per il passato.

Le politiche del personale, soprattutto per quanto riguarda gli istituti del trattenimento in servizio, della mobilità, dell’esonero dal servizio e del part-­time non potranno realizzare l’annunciato obiettivo di un “significativo” ricambio generazionale, in assenza di un immediato sblocco del turn­over.

Alla fine dell’incontro il segretario generale, Cagnazzo ha dichiarato: “Le proposte avanzate oggi sono un primo passo, ma è del tutto evidente che lavoreremo sul legislatore affinché le risorse siano incrementate per il rinnovo contrattuale”.

Il Segretario Generale FSI ha informato il Ministro che entro il mese di settembre verrà presentata la proposta contrattuale della sua Organizzazione.

“La FSI ritiene – ha affermato il Segretario del Sindacato – che tale proposta sarà un contributo per rilanciare il mondo del comparto sanitario, con un salario adeguato ma soprattutto ridefinendo i ruoli e le competenze dei vari professionisti che operano ogni giorno con abnegazione e professionalità nel SSN”.

 

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FSI, rigettata la richiesta di Bonazzi di inibire il Segretario Cagnazzo

Roma, 29 luglio 2016 – In data 25 Luglio 2016 il Tribunale di Roma Sezione III civile nella persona del Presidente dottor Cardinali ha emesso il provvedimento con il quale è stato dichiarato inammissibile il ricorso promosso dall’ex segretario Bonazzi, che aveva richiesto l’emanazione di un ordine di inibitoria al Segretario Generale della FSI, Federazione sindacati indipendenti della Sanità (www.sindacatofsi.it) Dario Luigi Cagnazzo e agli altri segretari nazionali dei loghi, dei segni e dei simboli del sindacato, sul presupposto che fosse lui il legale rappresentante della Associazione.

Questo quanto dichiarato sulla vicenda in un comunicato emanato dalla stessa FSI:

“Questa sentenza, assieme a quella del tribunale di Monza, non fa altro che legittimare sempre di più il Segretario Generale Cagnazzo che sta conducendo una grande battaglia di democrazia e di legittimità all’interno del sindacato FSI.

Spiace leggere i proclami trionfalistici dell’ex segretario generale, per aver visto rigettato il suo ricorso e condannato alle spese, il quale dimostra sempre di più di essere completamente scollegato dalla realtà, raccontando una realtà parallela che non esiste.

Ma la realtà è ben diversa, il ricorso che aveva presentato per cacciare Cagnazzo e i Segretari Nazionali è stato rigettato ed il “falso leader” ha perso.

Si possono riempire pagine di parole ma una sconfitta è una sconfitta e ci vuole coraggio per ammetterla e vedere le cose come veramente stanno.

Noi vogliamo una FSI unita e forte, e speriamo che tutti gli amici che fino a ieri credevano in buona fede alle mistificazioni del Bonazzi oggi possano ricredersi per affrontare le nuove sfide che il mondo del lavoro ci riserva.

Ci sono tutti i presupposti, per ricominciare come FSI, con uno statuto che garantisca tutti in una FSI democratica“.

Lo scorso 17 Giugno 2016  il Collegio dei Probiviri della FSI riunitosi presso la sede Legale dell’Organizzazione, esaminati tutti gli atti pervenuti aveva deliberato a maggioranza l’espulsione dell’associato Adamo Bonazzi dalla FSI e da tutti i suoi coordinamenti, diffidandolo dall’utilizzare a qualsiasi titolo, i loghi, la sigla, il nome e quant’altro riconducibile direttamente o indirettamente alla FSI.

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