Torino, 31 maggio 2022 – Il 25 giugno prossimo ad Avigliana (To), si terrà la Conferenza sulla Parapsicologia e Fenomenologia Paranormale.
Sarà un viaggio verso i confini della realtà con PPI – Paranormal Photography Investigation, con Nicoletta Branco e Daniele Lionello,
due ricercatori che da oltre 12 anni si occupano di parapsicologia, occultismo, demonologia e dello studio e della ricerca sulla fenomenologia paranormale.
Esiste qualcosa dopo la nostra vita terrena?
È la domanda che in tanti si pongono, e a cui si tenterà di rispondere tramite un percorso che porterà all’interno di un mondo occulto, esplorato dai due studiosi con metodi scientifici, fisico quantistici e sensoriali.
I due ricercatori si occupano dello studio e documentazione di eventi paranormali, con l’utilizzo di sofisticate apparecchiature elettroniche.
Un’esperienza diretta molto forte che ha sconvolto le loro vite undici anni fa, e che li ha condotti sulla strada della ricerca sui fenomeni paranormali quali poltergeist, possessioni, energie ed entità sovrannaturali e manifestazioni ancora inspiegabili per la scienza e la fisica convenzionale.
I dati raccolti durante i loro studi verranno elaborati e comparati, per poter fornire una lettura più chiara di quelli che vengono definiti eventi paranormali o sovrannaturali.
Verranno divulgati nel corso della conferenza filmati, immagini e suoni registrati, provenienti da dimensioni diverse dalla nostra.
Di cosa si parlerà durante la conferenza?
Si parlerà di OBE, NDE, ESP, ORB, ITC, infestazioni e possessioni concedendo ampio spazio alle domande dei presenti.
I ricercatori esporranno tutta la loro strumentazione tecnologica, fornendo dettagliate spiegazioni circa il loro impiego nell’ambito della ricerca sul
paranormale, proiettando filmati, fotografie e registrazione effettuate nel corso dei loro studi.
Saranno proposti alcuni esperimenti di ITC (Transcomunicazione strumentale), meglio noti come metafonia e metavisione
Sarà infine anche affrontato l’argomento dello spiritismo, praticato soprattutto in fase adolescenziale e pre-adolescenziale e le conseguenze
devastanti che queste pratiche posso avere, con testimonianze basate su fatti che i due ricercatori hanno appurato nel corso degli anni.
Il diavolo e l’acqua santa, in Piemonte l’ennesimo scontro tra sacro e profano: “E’ un negozio di perdizione”, l’anatema lanciato dal Parroco di Vaie nei confronti della titolare di “La Terra delle Streghe”.
Torino, 26 aprile 2022 – È una vera e propria guerra quella dichiarata dal Parroco di Vaie, un piccolo paese della Val di Susa in provincia di Torino nei confronti di una imprenditrice locale, Nicoletta Branco che, dopo anni ed anni di un continuo stillicidio di negozi e di locali in quell’area, decide di dare uno spiraglio di luce in quella Via I° Maggio ormai quasi deserta, aprendo un piccolo negozio, “La Terra delle Streghe“.
Una bottega dal sapore antico, di altri tempi, profumata di incenso e di spezie. Un vecchio locale incastonato nel centro storico del paese di Vaie, un paese di 1600 anime nel verde della Val di Susa. Non ci sono insegne luminose multicolore, non c’è musica assordante nel vecchio vicolo, ma una semplice facciata restaurata con gli antichi colori del luogo, l’insegna dipinta a mano da un artista locale.
Ed è proprio l’insegna, a quanto sembra, l’ignara colpevole di questa guerra scatenata dal sacerdote del paese.
La parola “Strega”, una parola che, nonostante siano passati secoli e secoli dall’epoca dell’inquisizione, nonostante la Val di Susa sia stata proprio teatro di inaudite violenze perpetrate dalla Chiesa nei confronti di queste guaritrici di un tempo, pare che anche a distanza di secoli, faccia ancora tremare i prelati.
Durante l’omelia Pasquale, Don Sergio Blandino, il parroco del paese, per oltre 15 minuti ha tuonato e diffidato i fedeli dall’entrare in quel luogo di perdizione, da lui considerato il regno delle tenebre e di Satana, il negozio del male, il luogo che allontana i fedeli dalla via della redenzione, luogo che rende le anime impure e peccatrici, trascinandole nel piò oscuro girone degli inferi.
“Nel mondo dell’esoterismo e dei feticci, non dovete infilarci neppure un dito” ha tuonato il parroco all’interno della Chiesa gremita di persone.
La risposta della titolare, Nicoletta Branco, non tarda ad arrivare ed esplode con il fragore di un fulmine in tarda serata sul suo profilo personale di Facebook. Una lettera aperta indirizzata proprio a Don Sergio Blandino, il sacerdote che ha “bandito” l’attività commerciale di Vaie, di fronte a molti fedeli nel corso dell’omelia Pasquale.
Il post ha toni pacati ma estremamente diretti:
“Caro Don Sergio, io e Lei nemmeno ci conosciamo. Pensavo che il Tribunale dell’Inquisizione avesse finito di condannare le Donne Medicina, le Curandere, gli Eretici, etc. invece mi sbagliavo!”.
“Ora, io mi domando un po’ di cose e vorrei delle risposte, le sarei anche grata se venisse a fornirmeLe di persona poiché il mio negozio è aperto a tutti, anche a Lei.
La prima domanda è: Sa che cosa vendo all’interno del mio negozio oppure si è prettamente soffermato sulla parola Strega riportata sull’insegna?
La seconda domanda è: Il mio negozio è considerato un luogo di perdizione, per gli Incensi? Per gli oli essenziali? Per i cristalli? Per le candele? Oppure per l’arredamento? Mi spieghi lei perché io proprio non ci riesco
Terza ed ultima domanda: Cosa c’è di diverso nelle fumigazioni che fa la Chiesa piuttosto che quelle che fa uno Sciamano? Gli incensi sono gli stessi, il fumo è uguale, e l’intenzione di purificare il luogo, il corpo e la mente è la medesima!”.
Ad intervenire nella vicenda anche il Sindaco di Vaie, Enzo Merini:
“Fino ad oggi non sapevo di questa polemica – dice il primo cittadino – Io posso dire che il negozio è in regola, non voglio dare giudizi morali su quello che vende anche se ritengo molto più pericolose le sale giochi che rovinano le famiglie. È un esercizio commerciale nuovo che apre nel centro storico da cui di solito i negozi scappano. Non può che essere un fatto positivo”.
“La Terra delle Streghe” già durante i primi lavori di ristrutturazione, è finita al centro dell’attenzione per un ritrovamento di reperti ossei, vecchie calzature ed antichi oggetti di uso domestico, rinvenuti all’interno di un sotterraneo nemmeno riportato sulle carte comunali. Viene infatti disposto il sequesto immediato dei locali da parte della Magistratura per il sospetto che, tra i resti venuti alla luce, potessero esserci anche ossa umane. Affidati gli incartamenti ai propri legali, due mesi dopo viene disposto il dissequestro dei locali con un responso piuttosto ambiguo “trattasi di resti di possibile origine animale”. Nel locale è stata lasciata un’apertura, chiusa da un cristallo, dalla quale si possono ancora vedere gli oggetti ritrovati.
Proseguono quindi le opere di restauro conservativo dei vecchi locali, appaiono i primi vecchi arredi e, finalmente, nei primi giorni del mese di aprile il negozio viene aperto.
Si trova proprio all’inizio del centro storico di Vaie, tra le serrande abbassate da decenni di vecchie botteghe ed antichi portoni ad arco.
“Adoro questo paese, amo i vecchi borghi e mi piacerebbe poter essere la prima, dopo anni ed anni di incessanti chiusure, a ridare vita a questa piccola comunità ricca di arte e di storia… pensi che proprio qui, dove adesso ci sono queste case ed il mio negozio, hanno vissuto i Celti, sono passate le armate di Carlo Magno, hanno vissuto le vecchie streghe, chiamate masche e, sempre qui, sono state processate, inquisite e messe al rogo”.
“Ecco perché ho scelto questo nome, proprio nel ricordo di queste donne che portavano conforto ai malati, aiutavano con i loro infusi e le loro erbe e, come ringraziamento, venivano giustiziate sul rogo“.
Come darle torto visto che la storia, del resto, parla chiaro?
Da parte sua, Don Sergio Blandino, non esita a replicare.
“Mai parlato di stregoneria – dice – e di sicuro non ho dedicato l’omelia di Pasqua ad un negozio. Ho detto però che se crediamo in Cristo risortodobbiamo scegliere lui e non ciò che non gli appartiene, tutto ciò da cui Cristo è venuto a liberarci. Si sta diffondendo un esoterismo che si manifesta con gli oroscopi, le pietre magiche: ne è una prova il fatto che in un comune piccolo come Vaie abbia aperto un negozio che vende questi articoli”.
“Non ho nulla – aggiunge il parroco – contro la negoziante e sono convinto che qualche Giuda le abbia riportato parole che non ho mai detto – conclude – Però mi sono rivolto ai fedeli e a chi viene a messa… io devo dire quali sono le cose giuste e quali quelle sbagliate. Dico che nell’esoterismo è meglio non mettere neppure un dito“. Oggi Don Sergio, racconta la commerciante, è andato a trovarla in negozio prima della messa e le ha ripetuto i medesimi concetti.
Sul profilo Facebook di Nicoletta Branco, continuano ad aggiungersi centinaia di commenti sulla vicenda.
“Ci sono anche avvocati che mi suggeriscono di fare causa alla Diocesi, ma non è mia intenzione. Io sono per il vivi e lascia vivere, ma mi auguro solo che questa triste vicenda possa concludersi senza creare ulteriori fratture sociali, tra chi la pensa in un modo e chi la pensa in un altro. Ne abbiamo già viste abbastanza in questi ultimi due anni.
Vorrei solo che quella piccola lanterna del mio negozio possa essere la prima ad illuminare nuovamente il piccolo vicolo di questo meraviglioso paese che è Vaie. La prima di molte altre!”, la risposta finale pacata della commerciante.
Sarà una notte di Halloween tutta speciale a Borgata Rivetti a Mattie, alla ricerca di presenze e segnali occulti…
Borgata Rivetti – Mattie (TO) – Quella organizzata dal Comune di Mattie (TO) sarà una serata di Halloween molto speciale, e di tutto rispetto. Niente maschere, niente musica, danze horror ed effetti speciali, ma una notte che vuole esprimere il vero significato di questa magica notte.
Quella tra il 31 ottobre ed il 1 novembre infatti, è considerata la notte durante la quale viene a cadere il sottile velo che separa il mondo dei vivi da quello delle ombre, la notte in cui si possono percepire le presenze e le energie di un lontano passato.
E quale posto migliore per percepire tutto ciò se non una antica ed abbandonata borgata, come Borgata Rivetti o Riviaut, come viene ancora chiamata nel dialetto locale.
La storia di questo luogo parte dai vecchi insediamenti Celtici, scorre nel Medioevo, tempo in cui le vecchiestreghe (o masche) ballavano attorno ai falò durante i loro Sabba , prosegue con le invasioni Napoleoniche, per arrivare, in tempi più recenti, alle fasi più cruente della Seconda Guerra Mondiale dove, in queste vecchie case in pietra prive di camini, trovavano rifugio dalle persecuzioni naziste i partigiani.
Proprio nel 1944 il paese di Mattie e le sue varie borgate, furono messe a ferro e fuoco dalle truppe naziste.
Queste vecchie mura immerse nei secolari castagneti, hanno ancora impresse nella memoria le urla della popolazione locale durante i rastrellamenti, le deportazioni, le torture e le brutali e feroci esecuzioni.
Alla ricerca delle presenze di Borgata Rivetti
Quest’anno, anzichè proporre la classica festa dolcetto-scherzetto, il Comune di Mattie si è impegnato ad organizzare una serata che risulterà di sicuro interesse per tutti gli appassionati del mondo dell’occulto e del paranormale.
Essi potranno infatti assistere dal vivo ad una sessione di studio e ricerca in notturna condotta dai due noti studiosi di demonologia e fenomenologia paranormale, come Nicoletta Branco e Daniele Lionello, conosciuti nel mondo dei social network come PPI – Paranormal Photography Investigation
I due ricercatori, a partire dalle ore 20:30 del 31 ottobre, effettueranno assieme alle persone presenti, una vera e propria “indagine”, alla ricerca di possibili riscontri che, in qualche modo, possano ricondurre alle oscure presenze che, in base alle leggende legate al posto, vagano ancora all’interno di questa spettrale borgata.
Leggenda o realtà?
Le leggende che si narrano sulla Borgata Rivetti sono diverse. Una delle più conosciute e tramandate dagli anziani del posto, è sicuramente quella di una giovane donna dall’abito bianco e dai capelli rossi che vaga tra i castagni e tra le mura dei Rivetti. Non si conosce con esattezza la storia di questa fanciulla ma, sta di fatto, che le testimonianze in merito a questa presenza
sono numerose e molto ben descritte.
Per mezzo delle doti sensitive di Nicoletta Branco e delle sofisticate tecnologie elettroniche da loro utilizzate, i due ricercatori cercheranno di documentare, sia a livello fotografico che metafonico e strumentale, l’effettiva presenza di questa entità così temuta dagli abitanti del luogo.
L’elaborazione dei dati raccolti
Al termine della sessione di studio, condotta sia all’esterno che all’interno delle vecchie stanze in pietra, i presenti saranno invitati nella capiente palestra Comunale. Allestita con impianto audio e maxischermo, i due studiosi elaboreranno in tempo reale il materiale raccolto e verranno mostrate le tecniche di elaborazione dei file audio (metafonia), visualizzati gli scatti fotografici e proiettate le scansioni termografiche.
Al termine dell’analisi di tutti i risultati raccolti, i partecipanti potranno interagire con i ricercatori che commenteranno la serata e risponderanno ad eventuali quesiti posti.
Una serata di sicuro interesse per studiosi ed appassionati del paranormale quella che si terrà nel Comune di Mattie, sicuramente un’iniziativa senza precedenti, ovvero quella della ricerca di possibili prove di una vita al di là della vita.
L’evento sarà organizzato nella massima sicurezza, ed è sconsigliato a persone particolarmente suggestionabili.
Si raccomanda infine un abbigliamento pesante adatto alla stagione.