Lipari, 22 ottobre 2018 – Valorizzazione della produzione della pomice di Lipari. È questo il progetto del Politecnico di Milano, Scuola AUIC Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni e Dipartimento di Architettura e Studi Urbani che parteciperà a livello nazionale e internazionale ad alcune iniziative relativamente al lavoro di ricerca, analisi e progetto, sulla valorizzazione dei siti della produzione della pomice di Lipari.
Il lavoro svolto dall’ateneo è stato racchiuso in un saggio che verrà illustrato durante 2convegni organizzati rispettivamente da AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio archeologico industriale) e INU (Istituto Nazionale Urbanistica) sono:
– 1° evento: STATI GENERALI DEL PATRIMONIO INDUSTRIALE VENEZIA – PADOVA DEL 25 – 27 OTTOBRE 2018 – all’interno della sessione: “Settori e paesaggi della produzione“;
– 2° evento: INTERRUZIONI, INTERSEZIONI, CONDIVISIONI, SOVRAPPOSIZIONI. Nuove prospettive per il territorio XI Giornata Studio INU/11° Inu Study Day, 14 DICEMBRE 2018 NAPOLI – all’interno della sessione: “Paesaggi, beni culturali, patrimonio Unesco“.
Lo scorso 5 ottobre sono state discusse inoltre le prime tesi di laurea magistrale del Laboratorio di Interior design and preservation relative ai luoghi della pomice.
I lavori finora sono stati condotti dai docenti Proff. Michele Ugolini. Stefania Varvaro e Rossana Gabaglio.
“Ringrazio per il lavoro svolto tutto il corpo docenti del Politecnico di Milano, i loro 150 studenti oltre che tutti i professionisti del territorio e gli atenei internazionali e nazionali coinvolti nei diversi workshop organizzati alle Eolie” ha spiegato Angelo Sidoti, ex consulente volontario del Comune di Lipari.
Lipari, 13 ottobre 2017 – Lo scorso 11 ottobre presso il Politecnico di Milano, Scuola AUIC Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni e Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, alla presenza del Sindaco di Lipari Marco Giorgianni, del Dott. Angelo Sidoti e dei geologi Domenico Russo e Nicola Quaranta, si è svolta un’anteprima della presentazione finale del progetto sulla ‘Riconversione e Recupero Sostenibile delle Cave di Pomice dell’Isola di Lipari’.
I lavori sono stati coordinati dal Prof. Michele Ugolini e dalla Prof.ssa Rossana Gabaglio, dei Laboratori di Progettazione degli Interni e Conservazione del Costruito del Politecnico di Milano nell’ambito del corso di Laurea Magistrale in Progettazione Architettonica.
Gli elaborati sono stati esposti in una sala della Facoltà di Architettura e sono state visionate alcune ipotesi progettuali:
4 ipotesi progettuali sul sito Stabilimento EX LACAVA
1 ipotesi progettuale sull’area di Cava di Porticello
4 ipotesi progettuali sull’area di Porticello EX PUMEX.
Il Workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” avviato nel novembre 2016, troverà la sua presentazione finale dal 07 al 09 Dicembre 2017 presso il Palazzo dei Congressi in Lipari, da tutti accessibile, con l’esposizione di tutti gli elaborati.
I lavori del Politecnico, già convenzionato con il Comune di Lipari, con ogni probabilità verranno estesi nel prossimo anno accademico anche ad altre realtà industriali dismesse.
Si ritiene superfluo sollevare inutili allarmismi in quanto i lavori svolti dall’Università si riferiscono ad ipotesi progettuali che, insieme ad altri già presentati in passato, saranno oggetto di valutazione da parte della comunità eoliana e, a seguire, in altri ambiti istituzionali.
Inoltre, Il Dott. Angelo Sidoti il prossimo 23 novembre 2017 alle ore 16.30 presenterà il ‘Progetto della Riconversione delle Cave di Pomice’ presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia di Torino, nella Prima Conferenza Internazionale sul Turismo “TURIN SMART TOURISM”.
Il Progetto delle Cave è stato selezionato dal Dipartimento di Management Diretto dal Prof. Valter Cantino come un case history di successo.
Milano, 18 maggio 2017 – Il 16 maggio presso il Politecnico di Milano, Scuola AUIC Architettura, Urbanistica, Ingegneria delle Costruzioni e Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, alla presenza del Sindaco Marco Giorgianni, si è svolta una giornata di lavoro sul tema della “Riconversione e Recupero sostenibile delle Cave di Pomice dell’Isola di Lipari“.
Tra coloro che hanno preso parte ai lavori vi era il Prof. Giulio Mondini Direttore del SITI di Torino (Cattedra Unesco Chair), Centro di Ricerca del Politecnico di Torino convenzionato con il Comune di Lipari.
Nel corso della giornata i Proff. Michele Ugolini e Stefania Varvaro, docenti che hanno condotto e coordinato il lavoro didattico con gli studenti dei loro rispettivi laboratori di progettazione, assistiti dal Consulente del Sindaco Angelo Sidoti, hanno illustrato il lavoro che è stato svolto negli ultimi mesi dai circa 100 studenti, coinvolti (suddivisi in 9 più 17 gruppi di lavoro) a seguito dell’avvio del workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries”, avvenuto a Lipari nel mese di novembre 2016.
Dopo una più che ampia rappresentazione generale di tutti i fenomeni legati al territorio, ossia in ambito culturale, ambientale, naturalistico, logistico ed economico, sono stati illustrati i diversi Masterplan di progetto in corso di elaborazione che racchiudono un vasto patrimonio di idee e riflessioni che si sviluppano dalla frazione di Canneto a quella di Acquacalda.
L’obiettivo didattico del laboratorio è di offrire un lavoro di analisi e di conoscenza strutturata del territorio attraverso una ricerca storica, un rilievo fotografico, un sopralluogo finalizzato ad una lettura interpretativa del paesaggio e delle sue architetture oltre a un rilievo geometrico e materico di alcuni luoghi e dei loro fabbricati.
Le idee progettuali presentate, anche se ancora in fase di elaborazione, mettono a sistema l’ampio lavoro conoscitivo svolto.
Gli elaborati finali dell’esperienza didattica svolta nell’ambito dei laboratori di progettazione dei proff. Michele Ugolini e Stefania Varvaro del Politecnico di Milano verranno rappresentati pubblicamente in occasione di un evento che si terrà a Lipari nei mesi successivi alle prossime elezioni amministrative.
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Lipari, 9 gennaio 2017 – Le aree di cava della pietra pomice sono nuovamente oggetto di controversia tra il Comune e il privato. Oggi, come in un passato lontano, dalla nota contesa nel 1813 tra il Vescovo e il Comune, si ritorna in Tribunale per rivendicare il diritto del Comune di Lipari di poter decidere le sorti di un’area dalla forte connotazione di interesse pubblico, traino dell’economia dell’isola anche oggi come all’epoca.
Il Comune di Lipari rappresentato dal Sindaco Marco Giorgianni con le azioni di rivendica e/o di restituzione vuole dare un taglio con gli scempi del passato attraverso un percorso ecosostenibile: riappropriandosi dell’aree demaniali, bonificando le aree e riqualificando il territorio di Porticello Acquacalda.
Nel giugno 2016 l’Avv.to Antonio Vitrano, a norma dell’art.103 L.F., ha presentato un ricorso per la rivendica e/o restituzione dei fabbricati e terreni nell’area di cava di Porticello.
E in data 02.01.17 è stato presentato un ulteriore ricorso che interessa, invece, la discarica di Punta Castagna. In tale circostanza è stato importante il supporto dell’Assessore Avv.to Gaetano Orto.
I ricorsi spiccati dal Comune di Lipari, nei confronti della curatela, rappresentano la prima tappa di un progetto di riqualificazione delle aree a cui seguirà un percorso condiviso di sviluppo e di tutelaambientale del territorio, ovvero di dismissione degli impianti e di bonifica.
Lo sviluppo del nostro arcipelago deve necessariamente passare dalla tutela ambientale e paesaggistica di un’area strategica per l’isola di Lipari, per secoli sfruttata dall’industria pomice e oggi, invece, potenzialmente a vocazione turistica. La programmazione sarà affrontata insieme a soggetti accreditati, sia nazionali, sia internazionali, senza mai dimenticare la storia e la cultura dell’isola, che vuole continuare ad essere una meta ambita in ambito internazionale. L’obiettivo principale dell’Amministrazione è la realizzazione di un Parco Geominerario, attraverso la riqualificazione dei vecchi stabilimenti destinandoli anche alla cultura, alla ricerca e alla scienza.
Un ruolo importante alla programmazione è affidato al consulente dott. Angelo Sidoti, che segue alacremente il progetto di riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava dell’Isola di Lipari lavorando, anche, alle assumption per la redazione di un Piano di Sviluppo Turistico Territoriale per l’intero Arcipelago delle Eolie.
L’Amministrazione ha, infatti, stipulato con le Università due fondamentali convenzioni: una, con il SITI “Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino” (sede dal 2015 dell’Unesco Chair “New paradigms and instruments for the management of Cultural Landscape”); l’altra, con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, per la sostenibilità economica finanziaria dei progetti e del piano di sviluppo turistico dell’arcipelago.
Presso il Politecnico di Milano, anch’esso in convenzione con il Comune di Lipari, invece, è tutt’ora in corso il workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” che avrà come finalità la raccolta di idee da presentare alla Pubblica Amministrazione, nel mese di maggio 2017, per la riqualificazione delle aree.
Dopo decenni di inerzia è arrivato, quindi, un primo segnale di vitalità e di volontà politica, con l’obbiettivo di dare forma e concretezza ad un progetto ritenuto da molti strategico per lo sviluppo futuro del noto arcipelago.
Lipari, 11 novembre 2016 – Si è conclusa la prima tappa del workshop “Between the wrinkles of an unexpected glacier – Lipari discovering white pumice quarries” organizzato dal Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DASTU e dalla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni AUIC con la collaborazione del Comune di Lipari.
I lavori verranno completati entro maggio 2017 con la consegna di idee progetto all’amministrazione Giorgianni ed il tema del recupero delle cave di pomice è di estremo fascino e ha suscitato grande interesse negli studenti.
I docenti Michele Ugolini, Stefania Varvaro e Rossana Gabaglio, dei Laboratori di Progettazione degli Interni e Conservazione del Costruito e di Design and Preservation del Politecnico di Milano nel corso di laurea magistrale in Progettazione Architettonica, e circa 80 studenti di cui oltre 50 provenienti da tutto il mondo, hanno lavorato intensamente per 5 giorni intorno al tema del recupero delle cave di pomice di Lipari: sopralluoghi, visite e conferenze si sono susseguiti senza sosta per comprendere e conoscere un territorio, cercare di farlo proprio, assorbirne le dimensioni, le peculiarità, la matericità, la ricchezza culturale.
“E’ fondamentale che un progetto, a maggior ragione didattico, debba basarsi su una conoscenza approfondita dei luoghi in cui si pensa di intervenire – sottolinea il Prof. Michele Ugolini – L’obiettivo era quello di far avvicinare gli studenti alla straordinaria bellezza dell’isola: la bellezza della sua straordinaria natura e la bellezza di una ricchissima storia che l’ha resa crocevia di popoli e civiltà”.
L’intento, attraverso un percorso di conoscenza teso ad approfondire aspetti multidisciplinari – da quelli naturalistici, geologici e vulcanologici, a quelli storici, culturali e di riflessione progettuale – va inteso come necessaria premessa per una progettazione pienamente consapevole.
Lipari e le sue cave di pomice con la montagna erosa a fianco del vulcano, i fabbricati vecchi e nuovi, le strutture produttive abbandonate, rappresentano una realtà complessa che necessitava un coinvolgimento diretto degli studenti che sono stati chiamati a interrogarsi su quale possa essere un’ipotesi di riconversione dell’area.
L’approccio didattico è volto a sondare diverse strategie possibili nell’ambito di un progetto condiviso per un grande parco geominerario.
All’interno di questo sistema di parco si delineano i temi della memoria storica legata al lavoro dei cavatori, della natura vulcanica dell’isola, dell’agricoltura, della riserva marina, del portare a nuova vita le vecchie affascinanti strutture edilizie che cadono a picco sul mare, coinvolgendo da 0 a 476 metri tutta l’area compresa tra Canneto ed Acquacalda, dal mare alla punta di Monte Pilato, dalla bianca leggerezza della pomice, al nero assoluto dell’ossidiana.
Si costituisce così una trama di progettualità ricca a cui gli studenti sono invitati a dare risposte. L’idea è di offrire all’amministrazione Comunale e alla comunità un panorama di soluzioni diversificate, compatibili con le esigenze del territorio ma volte ad indagare aspetti e programmi funzionali diversi.
Gli interventi dei tanti relatori che si sono susseguiti giornalmente sono stati importanti e preziosi nel confermare la necessità un progetto multidisciplinare e transcalare. La necessità di un progetto che metta insieme la piccola scala del singolo manufatto con la grande scala della cava, della montagna, del cielo e dell’orizzonte.
Ogni singolo apporto ha condiviso la necessità di essere parte integrante, ma non univoca, del sistema complesso delle cave di pomice.
L’Amministrazione Comunale ha reso possibile questo workshop collaborando fin dall’inizio all’organizzazione in situ e rendendosi disponibile a delineare un percorso di ricerca sostenibile.
Il Consulente del Sindaco Angelo Sidoti commenta “Da oggi si iniziano ad avere i primi riscontri positivi relativi al percorso tracciato mesi fa sul tema della riqualificazione delle cave di pomice. Il supporto degli Atenei, avuto nel corso dei due workshop di valenza scientifica e professionale internazionale, è risultato fondamentale anche grazie all’entusiasmo e alla creatività di giovani studenti di laurea magistrale e laureandi provenienti da ogni parte del mondo”.
E prosegue “Le idee progettuali sul tema della riconversione saranno sottoposte ad una valutazione di sostenibilità economica; tale valutazione verrà effettuata con la collaborazione del Dipartimento di Management di Torino, nel contesto generale di Piano di Sviluppo Turistico del Territorio”.
Conclude il Sindaco Marco Giorgianni dichiarando “Ho sempre manifestato grande interesse per questo progetto, poiché ritengo che sia fondamentale per lo sviluppo del nostro arcipelago. Le aree di cava, che rappresentano un’area rilevante del nostro territorio per superficie occupata, devono essere opportunamente valorizzate mediante l’avvio di iniziative che favoriscano la crescita della nostra economia”.
Lipari (Messina), 26 settembre 2016 – Si è concluso presso il Palazzo dei Congressi del Comune di Lipari il Workshop “Future Lights on a Volcanic Landscape”, un evento che costituisce nei fatti l’inizio di un nuovo percorso voluto dall’amministrazione Giorgianni per rimarcare l’importanza della riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava di Lipari.
L’evento organizzato dal consulente volontario Dott. Angelo Sidoti ha visto l’adesione di prestigiosi Atenei italiani ed esteri (SITI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, Westminster University di Londra e Architectural Association London MET, Chaimers University di Goteborg, il Dipartimento di Management Università degli Studi di Torino).
Ai lavori hanno partecipato 40 studenti e 7 docenti provenienti dalle Facoltà di Architettura di Università del Territorio (Sicilia e Calabria), coordinati dall’arch. Claudio Lucchesi rappresentante di Urban Future Organization, oltre otto componenti di Giuria qualificati tra i quali l’Arch. Luigi Prestinenza Puglisi noto critico di Architettura a Roma.
L’obiettivo raggiunto dall’amministrazione comunale con il Workshop è quello di aver raccolto le prime idee progettuali sul recupero delle cave di Porticello, frutto del lavoro dei giovani architetti.
Nella giornata conclusiva del 24 settembre, in un incontro pubblico sono stati infatti presentati dai gruppi di lavoro, alcune idee progettuali che verranno pubblicate nel sito Parcogeominerariopomice.it e relative ad interventi di riqualificazione dell’area vulcanologica e pomicifera tramite opere di messa in sicurezza e di rigenerazione a scopo paesaggistico e funzionale.
L’Assessore Regionale al Territorio Dott. Maurizio Croce, presente all’evento, ha manifestato il suo apprezzamento per il percorso avviato dal Sindaco Giorgianni rimarcando la necessità di reimpiegare il personale delle ex cave di pomice nelle iniziative imprenditoriali pubbliche e/o private che si realizzeranno in quelle aree nel rispetto delle raccomandazioni già espresse dalla stessa Unesco.
In considerazione dello stato di abbandono dell’area di cava il Dott. Croce ha suggerito al Sindaco di presentare agli uffici competenti, suo tramite, un progetto di massima per la messa in sicurezza definitiva del fronte di cava al fine di scongiurare eventuali danneggiamenti alla strada provinciale sottostante, individuando le fonti di copertura finanziaria necessarie con l’aiuto dello stesso Assessorato.
Il costo degli interventi per la messa in sicurezza definitiva sono stati stimati in circa 5 milioni di euro da realizzare in un periodo di 24 mesi.
Il Sindaco Giorgianni è stato molto soddisfatto del risultato raggiunto con l’avvio di questo nuovo percorso, affidato, dopo alcune iniziative di sensibilizzazione avviate negli anni precedenti sul territorio, al consulente Angelo Sidoti nel dicembre 2015.
“Lo sviluppo economico che si potrebbe ricavare dalla riqualificazione di questa immensa area industriale dismessa potrebbe costituire un fattore di successo per l’intera economia eoliana” ha spiegato il Sindaco.
Il presidente di giuria Arch. Luigi Prestinenza Puglisi da parte sua ha dichiarato: “Il workshop di Lipari ha dimostrato che per valorizzare uno dei luoghi più belli del mondo occorre creatività e l’energia dei giovani architetti. Sarà adesso importante sviluppare, con altre iniziative di pari spessore, le proposte emerse dal workshop perché solo una intelligente progettazione del territorio è in grado di conciliare istanze di promozione ambientale e di crescita economica, come questa meravigliosa isola merita”.
Nei mesi scorsi la Giunta del maggiore comune eoliano, approvava le bozze di convenzione con importanti Atenei e Istituti di Ricerca Italiani, SITI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione del Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, il Dipartimento di Management Università degli Studi di Torino, che verranno formalizzate nel corso del mese di Ottobre presso le sedi dei rispettivi Istituti Universitari.
Il consulente Sidoti ci ha spiegato al riguardo: “in questi mesi il pensiero comune che hanno espresso tutti i docenti ci ha condotto alla redazione di un Masterplan nel quale considerare l’intero territorio e non la sola area dell’isola oggetto di riqualificazione, al fine di non creare sacche isolate di economia ma piuttosto favorire la distribuzione di ricchezza sul territorio in forma diffusa. Non si esclude l’avvio della stesura di un piano di sviluppo turistico dell’intero arcipelago“.
A partire da ottobre per un anno intero, due laboratori di progettazione dell’architettura degli interni e conservazione del costruito (uno tenuto in italiano e l’altro in inglese: Interior Design and Preservation Studio) della Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, lavoreranno progettualmente sullo straordinario tema della riconversione delle Cave di Pomice di Lipari.
Gli studenti, coordinati dai loro docenti, Michele Ugolini, Stefania Varvaro, Rossana Gabaglio, approfondiranno i temi connessi alla costituzione di un grande parco geominerario e al recupero degli edifici esistenti provando a immaginare un nuovo futuro per uno straordinario patrimonio quale quello del “bianco” scenario delle cave di pomice, oggi in completo abbandono.
Una risorsa importante da valorizzare nell’ambito del riconoscimento delle isole quale Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Durante l’anno di lavoro saranno organizzati due workshop sull’isola di Lipari per portare diverse decine di studenti ad una conoscenza diretta e approfondita del luogo, della sua storia e della sua bellezza, imprescindibile approccio per una consapevole progettazione.
Il Comune ha infine ringraziato la iGuzzini Illuminazione SpA per la sponsorizzazione tecnica costituita dall’illuminazione dei prospetti del Palazzo Municipale, della Chiesa di S. Giuseppe e di S. Bartolomeo a Lipari e della chiesa di S. Cristoforo a Canneto, grazie alla quale, la comunità potrà beneficiare di una nuova percezione notturna del proprio patrimonio culturale e architettonico.
Lipari decide per la riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava delle Isole Eolie per la salvaguardia delle bellezze naturali, coinvolgendo diversi atenei italiani. Un passo fondamentale per mantenere le isole Eolie nella Unesco World Heritage List, di cui si parlerà anche al workshop di architettura, luce e paesaggio “Future Lights on a Volcanic Landscape” che si terrà a Lipari dal 19 al 24 settembre prossimi
Lipari, 30 agosto 2016 – L’Amministrazione Comunale della Città di Lipari, presieduta dal Sindaco Marco Giorgianni, in data 25 agosto 2016 ha deliberato, nell’ambito della ricerca e della stesura di idee progettuali sulla riqualificazione e recupero sostenibile delle aree di cava delle Isole Eolie.
Si è giunti inoltre anche all’approvazione del testo di convenzione con alcuni atenei italiani che parteciperanno al prossimo Workshop di architettura, luce e paesaggio, organizzato a Lipari dal 19 al 24 settembre 2016, dal titolo “Future Lights on a Volcanic Landscape”.
Tale evento rappresenta uno dei primi risultati dell’incarico affidato al consulente volontario Dott. Angelo Sidoti, nominato dal Sindaco Giorgianni nel mese di dicembre 2015.
La “Riconversione delle Cave di Pomice” costituisce uno degli elementi strategici per la salvaguardia delle bellezze naturali dell’intero arcipelago oltre che lo strumento grazie al quale si raggiungerà l’obiettivo di mantenere le Eolie nella Unesco World Heritage List.
Atteso che il “Progetto di Riqualificazione” presenta particolari complessità, sia nella programmazione degli interventi che nelle valutazioni di natura scientifica e paesaggistica, oltre a evidenziare la necessità di assunzioni di natura economica e finanziaria indispensabili per garantire la sostenibilità futura delle iniziative pubbliche e private che verranno avviate nei siti interessati, si ritiene strategico il coinvolgimento del sistema universitario italiano, e successivamente anche internazionale, con l’intenzione di avviare la redazione di un progetto di sviluppo turistico dell’intero Arcipelago.
Gli Atenei interessati nel progetto sono: il SITI “Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali” del Politecnico di Torino, che vanta esperienze significative nel campo della gestione dei beni culturali e dei siti UNESCO, il Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, specializzato in studi e ricerche volti alla valorizzazione dell’ambiente e alla conoscenza dei beni paesaggistici ed architettonici, ed infine il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino, quest’ultimo con un’esperienza nell’attività di studi e ricerche di natura economico-finanziaria e manageriale.
Al Workshop, programmato per il prossimo mese di Settembre 2016 ed organizzato con la collaborazione dell’Arch. Claudio Lucchesi (Urban Future Organization), saranno presenti docenti provenienti dalla Westminster University di Londra, dalla Chambers University of Göteborg, dall’Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria, dall’Università degli Studi di Palermo, dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, oltre ad alcuni membri della Fondazione Architetti del Mediterraneo.