Una nuova dimensione abitativa per contrastare rischi idrogeologici ed inquinamento: il nuovo corso dell’architettura riparte da Venezia
Venezia, 14 luglio 2024 – Il recente disastroalluvionale in Emilia Romagna ha riportato agli onori delle cronache un tema sensibile per il territorio italiano, il dissesto idrogeologico.
Secondo il Rapporto ISPRA “Dissesto idrogeologico in Italia: pericolosità e indicatori di rischi”, il 93,9% dei comuni italiani è ritenuto a rischio per frane, alluvioni o erosione costiera. Il 18,4% del territorio nazionale è classificato a maggiore pericolosità per frane e alluvioni.
Sono 841 i chilometri dei litorali che sono soggetti a erosione, pari al 17,9% delle coste basse italiane. In generale 1,3 milioni di abitanti risultano in pericolo a causa di frane e 6,8 milioni di abitanti per le alluvioni. Le regioni più a rischio sono Emilia-Romagna, Toscana, Campania, Veneto, Lombardia e Liguria.
In Italia il 3,5% della popolazione risiede in aree a rischio alluvioni, cioè 2.431.847 abitanti, che risiedono soprattutto in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. Sono a rischio anche il 4,3% degli edifici, il 4,7% delle imprese e il 7,8% dei beni culturali.
Oltre a questo, i rischi aumentano a causa del Climate Change: in Italia i segnali di cambiamento climatico sono evidenti, si legge nel Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, aggiornato a fine 2022 dal Governo. La temperatura media mostra un marcato trend in crescita e il 2022 sembra collocarsi al primo posto tra gli anni più caldi dal 1961. Nel Centro-Nord le piogge sono calate del 40% rispetto al periodo 1991-2020, lunghi periodi di siccità hanno infestato le regioni settentrionali. Gli estremi di caldo vincono sugli estremi di freddo. E sono stati numerosi gli eventi meteo-climatici estremi.
Tutto questo scenario più che distopico nasce da un rapporto distonico e distorto con i territori: l’architettura e l’urbanistica non possono più restare a guardare, serve un approccio nuovo.
La nuova architettura parte dal Veneto
Una proposta rivoluzionaria in tal senso viene da SkyLevel Studio (www.skylevelstudio.com), startup veneta nata con l’obiettivo di creare una nuova dimensione abitativa che riporti ad avere un equilibrio tra l’uomo e l’ambiente. Il progetto prevede la realizzazione di quartieri sopraelevati rispetto al terreno al fine di restituire alla natura il suo spazio, assicurando altresì alle persone una vita in sicurezza perché antisismici e privi di rischi idrogeologici.
“Abbiamo piantato il primo seme – spiega Ciro Galeone, CEO e cofounder – che consentirà agli uomini di colonizzare il cielo portando il Sole sotto le nostre città. Possiamo finalmente lasciare alla natura il suo corso naturale osservandola da punti di vista nuovi, trasparenti, privi di alcuna interferenza con essa”.
La Nuova Architettura proposta da SkyLevel Studio si propone la colonizzazione dello spazio posto sopra di noi: la Natura “sulla Terra”, la nostra civiltà “sopra e dentro di essa”.
La realizzazione del pionieristico progetto della “Nuova Dimensione Abitativa” potrebbe, nella visione degli architetti dello Studio, risolvere la maggior parte dei problemi che affliggono l’umanità.
La realizzazione di nuovi quartieri residenziali e aree artigianali e industriali con i metodi costruttivi indicati ridurrebbe ai minimi termini:
1) il consumo dei suoli, preventivamente bonificati, poiché portiamo la natura e il Sole sotto i nostri centri urbani;
2) il rischio antisismico, in quanto tutti gli edifici verrebbero collegati su matrici elastiche antisismiche;
3) il rischio idrogeologico, essendo la struttura urbana sopraelevata rispetto al terreno;
4) l’inquinamento ai vari livelli, poiché il quartiere tiene conto di tecnologie solari, è ecosostenibile ed autosufficiente;
5) un maggior controllo sanitario in caso di pandemie, considerato lo schema strutturale del quartiere.
Il metodo costruttivo può addirittura essere applicato a partire da un singolo edificio.
“La Nuova Dimensione Abitativa – conclude Galeone – rappresenta il primo esempio al mondo di struttura urbana su “piastre” longitudinali denominate stringhe, completamente sopraelevata dal terreno, progettata interamente con le sezioni auree, strutturata con nuovi matrici urbanistiche che tengono conto di impianti aurei come gli stessi edifici, completamente autosufficienti sul piano idrico e alimentare, in grado di tutelare uomini e animali da eventi climatici e sismici di particolare gravità. Il mondo naturale è sotto di essa”.
Sostenibilità e rispetto i valori di Sblind, il primo social network senza algoritmi di profilazione, contenuti aggressivi, violenti o irrispettosi. Che lancia sfide coraggiose, come la limitazione del tempo massimo di utilizzo del social
Milano, 18 luglio 2022 – Sostenibilità e rispetto delle persone. Si chiama Sblind, il primo social network geolocalizzato, senza algoritmi di profilazione e senza contenuti aggressivi, violenti o irrispettosi. Il nuovo social lancia sfide coraggiose, come il Social Time, la limitazione del tempo massimo di utilizzo del social.
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015, fornisce un progetto condiviso per la pace e la prosperità per le persone e il pianeta, ora e in futuro. Al suo centro ci sono i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG), che sono un appello urgente all’azione.
All’interno di questo obiettivi, tuttavia, non viene mai citata la parola “digital”.
“E quando parliamo di Identità Digitale – dichiara Francesco Bertuletti, AD e cofunder di Sblind, il primo social media geolocalizzato (a “kilometro zero”) nato per connettere tutti coloro che si trovano nella stessa area geografica – ci riferiamo a quella serie di azioni che ogni giorno mettiamo in atto nel mondo digital che unite tra loro tracciano una sorta di profilo virtuale del nostro io e del nostro modo di agire, permettendo così la costruzione appunto della nostra Digital Identity”.
Articolato su 3 grandi pilastri, il Social Sblind è la prima startup a livello globale che vuole accogliere i milioni di utenti che oggi considerano importante e forse vitale, la tutela ed il rispetto della propria identità digitale.
Essere Social vuol dire in primo luogo contribuire ad una qualità Sociale che possa migliorare la vita e le relazioni e che rispetti in primis la libertà e la personalità dell’individuo.
Ed ecco i 3 pilastri di Social Responsibility di Sblind:
Un Decalogo di norme e regolamenti nei confronti degli Utenti Sblind;
Valorizzazione delle relazioni e dei territori con un approccio kmzero, nel coinvolgimento di persone, luoghi ed eventi;
La scelta responsabile di un «Social Time» che garantisca e limiti la potenziale dipendenza digitale.
Il Decalogo Sblind stabilisce, ad esempio, che i dati degli utenti vengano trattati esclusivamente da Sblind e non ceduti a terzi; non vengono utilizzati algoritmi di profilazione per mappare i gusti o le scelte dell’utente Sblind; non vengono inseriti cookies di terze parti; non vengono inseriti cookies pubblicitari; ogni contenuto viene validato singolarmente; nessun comportamento viene mappato in App.
“Si tratta della prima dichiarazione globale di Social Digital Responsibility – aggiunge Bertuletti – L’obiettivo non è quindi la condivisione generalizzata per accumulare visual o followers nel mondo, ma creare un tessuto di condivisione che sia utile, positivo e costruttivo per l’intera comunità con la quale ci relazioniamo”.
Chiunque si trovi nel territorio selezionato potrà scoprire e visualizzare contenuti proposti e condivisi dagli Utenti. Si creeranno in questo modo innumerevoli «Social diversi».
Sblind lancia anche contestualmente il Social Time, il tempo massimo di utilizzo all’interno delle 24h della piattaforma. Un upgrade che getta le basi per un utilizzo socialmente responsabile e costruttivo di un Social Network. La limitazione automatica dell’App è il primo esempio concreto di Sostenibilità Digitale al mondo.
“L’attuale proposta social – conclude Bertuletti – inizia a vacillare sulla percezione degli individui che qualcosa non funzioni come dovrebbe. Si intravedono scivolamenti verso soluzioni e progetti diversi, più specifici, più coerenti al proprio stile di vita. Chi non vorrebbe un social più rispettoso dell’individuo? Chi non desidera per il futuro delle prossime generazioni un’indipendenza di pensiero? Chi non rifiuta una schiavitù da algoritmo?”.
I numeri sembrano dar ragione all’approccio rivoluzionario di Sblind: dalla Beta lanciata ad aprile 2021 nel territorio bergamasco e poi esteso a Brescia ed una parte di Milano, sono state quasi 1.000.000 le visualizzazioni singole e 24.000 i contenuti caricati. Segno di un desiderio non più tanto latente di cambiamento.
Per ulteriori informazioni su Sblind rimandiamo al sito internet www.sblind.com.
Milano, 14 luglio 2022 – Secondo il report annuale di IIDEA, pubblicato negli scorsi giorni, il mercato dei videogame in Italia ha generato qualcosa come 2 miliardi e 243 milioni di euro, con una crescita del 2,9% rispetto all’anno precedente. Un dato che continua a crescere di anno in anno, creando un indotto di centinaia di aziende e startup, e l’impiego di migliaia di programmatori.
Ma quali sono le maggiori difficoltà che oggi incontrano gli sviluppatori e i technical artists durante la creazione di un videogame?
Ci aiuta a trovare una risposta a questa domanda ADAPTA studio (www.adapta.studio), startup e spin-off del Politecnico di Milano di recente fondazione. Una felice realtà specializzata nello sviluppare applicazioni basate su oggetti grafici 3D ad alto realismo e videogiochi, con algoritmi avanzati volti a ridurre il peso in memoria di tali oggetti senza sacrificarne l’accuratezza.
ADAPTA studio propone una top three delle principali difficoltà caratterizzanti l’ideazione di un nuovo videogioco:
– al primo posto (corrispondente ad una percentuale del 70%), ci sono sfide legate allo sviluppo tecnologico. La creazione di un videogioco è infatti un processo complesso che coinvolge un numero enorme di sfide tecnologiche cruciali, quali la possibilità di creare oggetti 3D realistici con un basso poly-count al fine di massimizzare le performance; minimizzare il numero di draw-calls (ovvero delle chiamate di disegno) degli oggetti a schermo; massimizzazione gli FPS (ovvero i frame per seconds) al fine di avere animazioni più fluide.
– al secondo posto (per una percentuale all’incirca del 16%) troviamo la difficoltà di reperire professionisti e risorse adeguate: ad esempio, è divenuto famoso recentemente il caso di Star Wars Eclipse e dei rumors secondo i quali sarebbero necessari ancora 6 anni per completarne lo sviluppo per la carenza di personale sufficientemente preparato in Quantic Dream;
– al terzo posto (con una percentuale, circa, del 14%) ci sono problematiche legate al budget. L’instabilità finanziaria dell’ultimo periodo ha avuto un impatto non trascurabile su alcune case di produzione, con relativi tagli degli investimenti.
Focalizziamoci sulla primissima sfida citata, ovvero sulla riduzione del poly-count. Teniamo in considerazione che i moderni videogiochi tridimensionali utilizzando oggetti grafici 3D spesso costituiti da milioni di poligoni. Di contro, sappiamo che esistono molte limitazioni sul numero massimo di poligoni che è possibile renderizzare su computer, console, dispositivi mobile o Browser. Gli sviluppatori hanno dunque la necessità di ottimizzare il poly-count, al fine di utilizzare il minor numero possibile di risorse locali e di sviluppare videogiochi sempre più performanti.
Il servizio cloud AMAZ3D, realizzato da ADAPTA studio, e lanciato sul mercato proprio in questi giorni, consente proprio di ottimizzare gli oggetti grafici 3D senza utilizzare le risorselocali del computer ma bensì ricorrendo a risorse computazionali remote. Oltre allo spostamento in cloud dell’onere computazionale, il software AMAZ3D, grazie all’utilizzo di algoritmi matematici avanzati, è in grado di ridurre in modo decisamente significativo il numero dei poligoni che costituiscono gli oggetti grafici 3D, pur mantenendo una alta qualità di renderizzazione e consentendo così la creazione di mondi virtuali immersivi caratterizzati da una grafica incredibilmente realistica.
“AMAZ3D cloud permette ad artisti e game designers di disporre di oggetti grafici 3D ottimizzati e pronti in pochi secondi, ad esempio per applicazioni real-time”– afferma Leonardo Locatelli, CEO e co-founder di ADAPTA studio.
“Gli algoritmi alla base dell’AMAZ3D cloud hanno performance ottimali sia in termine di preservazione della qualità di renderizzazione sia in termini di tempi di esecuzione, e per questo sono stati sottoposti a brevetto” – aggiunge Simona Perotto, Presidente e co-founder della società.
L’azienda ha lanciato sul mercato AMAZ3D per rispondere alle crescenti necessità di sviluppatori e technical artists del mondo gaming, ma non solo (si pensi, ad esempio, al mondo del metaverso). Si tratta di una piattaforma completa, in cui è possibile utilizzare un vasto range di tools, pensati ad hoc per chi lavora ad alto livello con oggetti grafici 3D, tra cui citiamo il normal baking, il masking, la riduzione del numero di poligoni, la preservazione della texture e delle animazioni, la creazione di LOD chains.
Più nello specifico, la funzionalità di “normal baking” permette di creare automaticamente le cosiddette normal maps di un oggetto grafico 3D, strumento questo fondamentale per preservare i dettagli anche più piccoli dell’oggetto originale a seguito di ottimizzazioni potenzialmente anche molto importanti. Il masking consente di localizzare eventualmente specifiche zone dell’oggetto in cui effettuare (o meno) l’ottimizzazione, in contrapposizione ad un’ottimizzazione uniforme dell’asset di interesse.
Le tecniche implementate di riduzione del numero di poligoni permettono agli utenti di rispettare i budget poligonali pur mantenendo un’ottima qualità di renderizzazione. Tecniche innovative di “preservazione delle coordinate UV” e di “preservazione delle animazioni” consentono poi di non perdere informazioni relative a texture, bones, rig e skins, animazioni. Infine, la funzionalità di “creazione automatica di LOD chains” permette di creare simultaneamente diverse versioni dello stesso oggetto caratterizzate da un diverso LOD, con preset definiti dagli utenti.
ADAPTA studio, fondata il 21 aprile del 2021, dopo una prima fase di messa a punto di algoritmi avanzati iniziata nel 2019, ha già ricevuto due finanziamenti importanti da PoliHub e 360 Capital Partners; attualmente offre soluzioni e prodotti diversi per l’ottimizzazione degli oggetti grafici tridimensionali al fine di soddisfare le esigenze diverse dei clienti.
Prima tappa, Cervinia il 28-29-30 dicembre e poi tante altre località sciistiche su tutto l’arco alpino e gli Appennini. Moltissime attrazioni, talent radiofonici e divertimento tra sport, animazione e musica. Media partner: Radio Deejay.
Milano, 17 dicembre 2021 – Dopo il grande successo del Vertical Summer Tour, che ha riunito migliaia di persone sulle spiagge di tutta Italia, è ora in partenza l’”edizione “invernale”, il BANCOMAT Pay Vertical Winter Tour, che toccherà 9 località sciistiche italiane dislocate dalle Alpi fino agli Appennini, per un totale di 19 giorni di puro divertimento sulla neve.
La prima tappa è Cervinia, 28-29-30 dicembre, tradizionale punto di partenza di un format di successo che raggiunge ora quota 21 edizioni (12 invernali e 9 estive) e che, anche in un momento complicato come quello attuale, porta divertimento e relax sulle piste da sci di tutta Italia nel rispetto delle normative di sicurezza.
Title sponsor è BANCOMAT Pay, il servizio di pagamento digitale di BANCOMAT S.p.A., leader del mercato dei pagamenti in Italia, che da oltre 40 anni è il riferimento di 34 milioni di italiani.
La formula vincente, e quindi confermatissima, è “Sport, Music and Fun”, capace di catalizzare l’interesse di un pubblico eterogeneo: 900 mq di allestimento sulla neve ad ingresso totalmente libero e gratuito (con orario 9-16:30) con un palinsesto ricco di attività distribuite lungo l’arco della giornata.
Confermato anche il media partner, Radio Deejay, che porterà ancora i suoi artisti sul Palco del Vertical Village e che a Cervinia vedrà protagonista il grande Vic, che il 30 dicembre sarà prima speaker nel tradizionale “Capodanno anticipato” con fuochi artificiali e fiaccolata delle scuole sci del Cervino (ingresso libero ma condizionato all’esibizione del Green Pass) e poi animatore al centro del Villaggio. Vic è davvero un talento poliedrico: speaker, deejay, produttore, personaggio televisivo ed anche amante degli sport estremi.
Bancomat Pay accoglierà gli ospiti all’interno della BANCOMAT Lounge, dove potranno rilassarsi (e riscaldarsi) con un caffè Filicori Zecchini (caffè partner del Vertical Winter Tour).
Da quest’anno Regione Liguria ha deciso di affiancare Vertical Tour, con una sponsorship dedicata alla promozione del Territorio e di tutte le sue eccellenze.
Toyota offrirà la possibilità di effettuare test drive sulla neve con il pick-up Hilux e la gamma di SUV Hybrid AWD-i con Yaris Cross, RAV4 e Highlander.
Elan e Blossom Skis saranno i partner per le prove sci mentre Hyra vestirà tutto lo staff del Vertical.
Ricola, partner storico del tour, porterà la sua benefica bontà in alta quota offrendo una selezione di caramelle, tra le quali la nuovissima e rinfrescante Balsamo di Pino, e un bicchiere delle calde e benefiche tisane.
In una giornata sulla neve che si rispetti non può mancare una buona cioccolata calda. Momento goloso a cui ha pensato Vanini che, ogni giorno dalle 15 in poi distribuirà tazze di cioccolata calda. Sempre presso lo stand Vanini sarà inoltre possibile ricaricarsi degustando le mini-tavolette di cioccolato fondente monorigine peruviano Bagua. Un cacao unico e primitivo, il cui primo impiego risale alla cultura dei Maya, ma sorprendentemente innovativo nel profilo aromatico e nei numerosi accostamenti che conquisteranno tutti i palati, anche i più esigenti.
Vertical Tour vivrà anche su una fantastica App che contiene tutte le informazioni aggiornate sul calendario e le attività in corso, con la possibilità di scattare foto per successiva condivisione e soprattutto rappresenta il punto di accesso privilegiato al grande concorso con i premi messi in palio ogni giorno dai partner, come i cappellini di Radio Deejay e quelli griffati Vertical, in attesa della grande estrazione finale del 15 marzo che metterà in palio un paio di sci Elan, una giacca da sci Hyra e un kit viaggio & benessere offerto da Ricola, composto da un trolley e 3kg di caramelle.
Vertical Tour è anche social, con una presenza e una copertura costante su Instagram e Facebook e, da quest’anno, con una risorsa dedicata a Tik Tok che, oltre ad animare le piste da sci, proporrà balletti in stile “Vertical Winter Tour”. Per seguire l’evento sui social è possibile utilizzare l’hashtag #bpayverticaltour.
“Dopo il successo dell’edizione estiva – dichiara Oscar Occhipinti, Direttore Marketing e Commerciale BANCOMAT S.p.A. – abbiamo deciso di accompagnare gli italiani anche tra le piste da sci con il nostro strumento digitale BANCOMAT Pay. È infatti nella quotidianità che la semplificazione delle nostre azioni più comuni, come pagare un caffè, fa la differenza. Abbiamo visto un utilizzo intergenerazionale del proprio smartphone per i pagamenti, nell’esperienza nelle spiagge e in generale negli ultimi anni. Vogliamo che il cambiamento digitale sia reale e daremo il nostro contributo, come sempre, restando al fianco degli italiani, in ogni momento, con un servizio che ha nella sicurezza, economicità e semplicità i tratti distintivi di una società, BANCOMAT S.p.A, emblema e riferimento nel settore”.
“La partecipazione della Regione Liguria a Vertical Tour – afferma il Commissario Straordinario dell’Agenzia Regionale per la Promozione Turistica “in Liguria”, Roberto Moreno – ha come obiettivo quello di promuovere la destinazione Liguria sui mercati nazionali ed internazionali di riferimento, dove è presente un turista attivo e sportivo, amante del lifestyle e del benessere. Cavalcando l’onda di questo format di successo ed affiancandogli le eccellenze del nostro territorio, vogliamo raccontare e far conoscere le esperienze che possono essere vissute 365 giorni l’anno. Un viaggio tra le Alpi per permettere di far scoprire tutto ciò che può offrire la Liguria, dal foliage autunnale al ravioli tour experience, dalla notte con gli squali alla fioritura di primavera nei Parchi liguri”.
“Anche il BANCOMAT Pay Vertical Winter Tour è un momento di grande ripartenza per tutti noi – dichiara Flavio Gallarato, patron e organizzatore dell’evento e CEO di Event’s Way – L’edizione estiva è stata un successo, con molta partecipazione sulle spiagge di tutta Italia, partecipazione che abbiamo gestito nel totale rispetto dei protocolli di sicurezza. Questa edizione invernale parte sotto i migliori auspici, con grandi partner ed iniziative nuove e ci auguriamo davvero possa rappresentare un momento di divertimento e serenità per chi ci verrà a trovare, dopo un attesa durata due anni per la chiusura degli impianti di sci”.
Note per i redattori:
Vertical Tour: il format
Il Vertical Winter Tour è attivo dal 2008 e fin dalla prima edizione si è caratterizzato per un format vincente fatto di musica, sport e divertimento. Nel 2011, sull’onda del successo del fratello maggiore, è nato anche il Vertical Summer Tour, roadshow estivo che attraversa lo Stivale con una carovana di animatori, speaker, dj e istruttori sportivi.
L’uno è estivo, l’altro invernale, ma il format è lo stesso: un grande Villaggio vacanze itinerante, capace di portare nelle migliori località di vacanza giornate dense di animazione, musica, sport e divertimento. Ad oggi si contano un totale di 21 edizioni di VERTICAL TOUR – tra Summer e Winter edition – e migliaia di amici sparsi sulla Penisola che fanno ormai parte di una grande community unita dalla voglia di divertirsi e di stare insieme.
I numeri
12 edizioni di Vertical Winter Tour dal 2008
9 edizioni di Vertical Summer Tour dal 2011
Oltre 3.500.000 di partecipanti alle precedenti edizioni
000.000 di persone raggiunte negli anni dalla comunicazione social
Oltre 3.000.000 visualizzazioni dei contenuti video pubblicati
Event’s Way nasce il 23 Gennaio 2007 a Torino, dalla passione e dalla vocazione di Milagros Patrizi e di Flavio Gallarato, soci fondatori dell’agenzia, per il mondo degli eventi.
In concomitanza con il suo anno di nascita, il 2007, l’agenzia ha firmato il suo primo evento sportivo di caratura internazionale gestendo la sponsorship e l’incentive per Big Mat, al fianco del team velico Mascalzone Latino in occasione dell’America’s Cup.
La forza dell’Azienda sta nell’esperienza, nella spinta all’innovazione e nella creatività. Sviluppa idee per migliorare la conoscenza e la percezione del brand e raggiungere risultati importanti. Crea e realizza progetti di comunicazione ed eventi per diverse tipologie di prodotto offrendo, a supporto del marketing, un servizio a 360°. Già presente al Giro d’Italia per 11 volte – compresa la partecipazione a Tour de France e Vuelta de España – Event’s Way ha, al suo attivo, importanti performance sui circuiti da corsa (automotive e racing), nelle gare su strada (cycling) e all’interno degli stadi in occasione degli incontri di UEFA e Champions League. Agenzia leader nell’organizzazione di Road show itineranti e preparazione di progetti ad hoc di marketing esperienziale.
Rifiuti speciali: Italia prima in Europa per riciclo ma le quantità prodotte restano eccessive. A Rimini dal 26 al 29 ottobre Ecomondo, fiera sulle tecnologie green
Milano, 30 settembre 2021 –L’Italia si conferma al primo posto in Europa nel riciclo dei rifiuti speciali, quelli generati dalle attività manifatturiere, industriali e commerciali: si parla dell’80%. Con un tasso di circolarità del 19,5%, il Bel Paese è molto vicino al primo posto della Francia per quantità di materia riciclata reimmessa nel ciclo produttivo.
La criticità rimane però la quantità di rifiuti prodotti, circa 80 milioni di tonnellate l’anno (dati: Ref Ricerche per Assoambiente).
Insomma: siamo bravissimi nell’economia circolare ma non altrettanto a produrre meno rifiuti, tanto che il disaccoppiamentotra crescita economica e scarti prodotti ci vede in affanno.
Tra il 2010 e il 2018 il PIL italiano, infatti, è cresciuto del 10% mentre i rifiuti speciali del 23: in Germania e Francia lo sviluppo del PIL (+31%, +18%) è stato superiore a quello dei rifiuti (+14%, +5%). In Italia generiamo 47 kg di rifiuti per ogni 1000 euro di PIL, in Spagna 42, in Germania 35 e in Francia 33.
Il 50% dei rifiuti da attività economiche è originata dal trattamento di acque reflue e rifiuti. In Italia il 56% dei fanghi da acque reflue finisce in discarica: parliamo di 11 milioni di tonnellate contro i 3,5 della Germania, dai quali potrebbero essere recuperati nutrienti per l’agricoltura e biometano.
Per non parlare degli stoccaggi, che continuano ad aumentare (18 milioni le tonnellate di rifiuti “parcheggiate”) mentre gli impianti restano sempre gli stessi (11 mila unità).
Un importante evento del settore dei rifiuti ed il loro smaltimento è Ecomondo, evento di riferimento in Europa per l’innovazione tecnologica e industriale green, che si terrà dal 26 al 29 ottobre prossimo.
Una fiera internazionale con un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare, dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile.
“Lo smaltimento dei rifiuti speciali avviene secondo procedure particolari che fanno uso anche di sacchi sigillati, prodotti secondo tecniche speciali in grado di azzerare il rischio nel trasporto e nei trattamenti”, spiega Alessio Pepe, direttore commerciale della Saccheria Pliem (www.saccheriapliem.com), specializzata nella vendita di sacconi ad hoc per i settori più diversi (edile, alimentare, chimico, plastico, ecologico, agricolo), strumenti indispensabili per l’economia circolare.
“Per noi è fondamentale essere utili ai nostri clienti con strumenti sicuri e di altissimo valore. E con il lavoro di Saccheria Pliem guardiamo con fiducia al grande mercato dell’Economia Circolare, che crediamo crescerà molto nei prossimi anni”, ha spiegato Mirko Pepe, AD del Gruppo M Italia (www.gruppomitalia.it).
Ecomondo si terrà dal 26 al 29 ottobre presso il quartiere fieristico di Rimini. Per approfondimenti sulle tematiche delle tecnologie green rimandiamo al sito internet www.ecomondo.com.
A proposito di Gruppo M Italia
Saccheria Pliem fa parte della costellazione di attività di Gruppo M Italia (www.gruppomitalia.it), brand attivo da 25 anni nel settore dei servizi per le imprese.
Gruppo M Italia, leader nel settore multiservice è organicamente suddiviso all’interno di tre macro divisioni: Security, Facility Management e Logistica.
Nasce con l’ambizioso obiettivo di diventare un solido punto di riferimento a livello nazionale per aziende ed enti pubblici attraverso progetti personalizzabili e innovativi, fondando il proprio lavoro sulla rapidità di risposta al cliente, su una efficiente organizzazione e su una customer satisfaction garantita.
Gruppo M Italia applica, in modo uniforme, rigorose procedure di analisi e progettazione dei programmi di lavoro, disegnando sulle esigenze del cliente ogni attività svolta. La qualità dei risultati è garantita ed ottimizzata omogeneamente sull’intero territorio nazionale, utilizzando software e sistemi evoluti di gestione per monitorare costantemente le proprietà e l’evoluzione dei servizi erogati.
L’affinamento di modelli operativi, progettati per dare risposte sempre ed ovunque efficienti, permette a Gruppo M Italia di mantenere il controllo e governare le relazioni di un’organizzazione articolata dando risposte immediate nel caso di necessità o emergenze, always just in time.
Roma, 10 maggio 2021 – È partito il 104° Giro d’Italia: dopo 3479,9 chilometri, tre settimane di gara, ventuno tappe, di cui due cronometro e otto arrivi in salita, con il Pordoi come Cima Coppi 2021, per 47.000 metri di dislivello totale, la corsa arriverà domenica 30 maggio a Milano.
La partenza di Torino è stata caratterizzata dal lancio nazionale in anteprima di Toyota Yaris Cross, curata da Event’s Way (www.eventsway.it), agenzia specializzata in eventi, all’undicesima partecipazione al Giro.
“Si tratta di un grande ritorno – dichiara Flavio Gallarato, AD e founder Event’s Way – e di un fondamentale momento di ripartenza per noi e per l’industria degli eventi in genere”.
Ieri l’AD di Toyota Motors Italia, Luigi Ksawery Lucà, ha risposto alle tante richieste di giornalisti e curiosi presenti al Villaggio di Partenza del Giro: la nuova Yaris Cross sarà disponibile alla vendita a partire da ottobre 2021 ma da oggi è già disponibile in prevendita.
Event’s Way non si ferma qui: l’agenzia torinese è sempre più protagonista come realtà di riferimento per il settore eventi della Corsa Rosa: “Per il Giro 2021 si sono affidati a noi altri marchi importanti – spiega Gallarato – come Raspini Salumi, Bianchi biciclette e Acqua Valmora”.
Raspini Salumi, che grazie ad Event’s Way torna al Giro dopo 15 anni, svolgerà un’attività costante di sampling per tutte le tappe con un apposito packaging (il “Raspinotto”) distribuito in confezione rosa mentre un team social dedicato ne seguirà le evoluzioni giorno dopo giorno.
Attività simile verrà condotta con Acqua Valmora, con una confezione da 33 cl creata in esclusiva per il Giro, mentre Bianchi biciclette, sponsor tecnico della manifestazione, sarà presente con un proprio truck per la presentazione dei nuovi modelli e svolgerà anche attività di supporto tecnico ed assistenza per il Giro-E, la versione della corsa rosa in modalità “pedalata assistita”.
A proposito di Event’s Way
Event’s Way nasce il 23 Gennaio 2007 a Torino, dalla passione e dalla vocazione di Milagros Patrizi e di Flavio Gallarato, soci fondatori dell’agenzia, per il mondo degli eventi.
In concomitanza con il suo anno di nascita, il 2007, l’agenzia ha firmato il suo primo evento sportivo di caratura internazionale gestendo la sponsorship e l’incentive per Big Mat, al fianco del team velico Mascalzone Latino in occasione dell’America’s Cup.
La forza dell’Azienda sta nell’esperienza, nella spinta all’innovazione e nella creatività. Sviluppa idee per migliorare la conoscenza e la percezione del brand e raggiungere risultati importanti. Ideiamo e realizza progetti di comunicazione ed eventi per diverse tipologie di prodotto offrendo, a supporto del marketing, un servizio a 360°. Già presente al Giro d’Italia per 11 volte – compresa la partecipazione a Tour de France e Vuelta de España – Event’s Way ha, al suo attivo, importanti performance sui circuiti da corsa (automotive e racing), nelle gare su strada (cycling) e all’interno degli stadi in occasione degli incontri di UEFA e Champions League.
Il Covid sta accelerando i cambiamenti della logistica, dando più spazio a specializzazione e automazione
Milano, 22 aprile 2021 –Il Covid ha inevitabilmente accelerato i cambiamenti nel mondo della logistica. Il 47% degli operatori utilizza ad oggi ben 4 soluzioni diverse: il 17% ne usa 3, il 22% ne adopera 2 e solo il 14% usa un solo tipo di magazzino.
Il 90% dei player è orientato sul magazzino di stoccaggio, il 65% sul magazzino di prossimità e il 35% sul fulfillment center.
I dati (fonte: Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” della School of Management del Politecnico di Milano) mostrano come il mercato sia fortemente rivolto alla scelta di location dedicate (92%) mentre è in crescita l’attenzione verso soluzioni come il “parco logistico” (41%).
La localizzazione sempre più “verticale” dei magazzini è dovuta nel 59% alla vicinanza ai punti di consegna, nel 55% alla convenienza nei costi di locazione, nel 41% alla prossimità con i fornitori o altre location aziendali e nel 33% alla qualità della manodopera. Chi sceglie, invece, il parco logistico lo fa per la flessibilità degli spazi (47%), per la connessione alla rete autostradale (43%) e ferroviaria (39%) e per la presenza di servizi di Facility (37%).
I nuovi magazzini si muovono sulle direttrici dell’omnicanalità e dell’automazione: quest’ultima riguarda principalmente lo stoccaggio degli ordini (71%) ma anche l’allestimento (59%), lo smistamento ordini in entrata (47%) e uscita (71%).
A muoversi bene in questo scenario il Gruppo M Italia (www.gruppomitalia.it), attiva da 25 anni nel settore dei servizi per le imprese, che ha adottato un approccio “all inclusive” che include la gestione in toto di tutti gli step della logistica dei clienti, compreso anche l’incasso.
“Abbiamo puntato fortemente sulla qualità e alla completezza del nostro servizio – afferma Mirko Pepe, AD dell’Azienda – insieme alle infrastrutture fisiche. Questo ci rende snelli, veloci e performanti”.
L’azienda propone infatti soluzioni organizzative e tecniche all’avanguardia (es. mappatura e tecnologia RFID a radiofrequenza per il tracciamento del prodotto) per aumentare la qualità dei servizi, prevenendo alcune criticità tipiche della logistica di magazzino.
Negli anni l’azienda ha maturato una specializzazione nel trattamento e nella gestione di prodotti alimentari, delle tecnologie informatiche e sanitarie. Questo settore di mercato, molto attento ai costi di handling e di trasporto, esige da sempre una particolare cura nel trattamento della merce. E per rispondere a queste esigenze il Gruppo M Italia ha adottato ogni precauzione per ridurre a zero i rischi di danneggiamento e di smarrimento della merce.
“Per offrire un servizio ancora più completo – conclude Alessio Pepe, Direttore Operativo Nord Ovest – abbiamo investito ulteriormente anche nella Logistica del Freddo, per movimentare quindi merce a -18/-20 gradi, a cui si unisce anche la copertura distributiva totale grazie ad importanti partnership”.
A proposito di Gruppo M Italia
Gruppo M Italia, leader nel settore multiservice è organicamente suddiviso all’interno di tre macro divisioni: Security, Facility Management e Logistica.
Nasce con l’ambizioso obiettivo di diventare un solido punto di riferimento a livello nazionale per aziende ed enti pubblici attraverso progetti personalizzabili e innovativi, fondando il proprio lavoro sulla rapidità di risposta al cliente, su una efficiente organizzazione e su una customer satisfaction garantita.
Gruppo M Italia applica, in modo uniforme, rigorose procedure di analisi e progettazione dei programmi di lavoro, disegnando sulle esigenze del cliente ogni attività svolta. La qualità dei risultati è garantita ed ottimizzata omogeneamente sull’intero territorio nazionale, utilizzando software e sistemi evoluti di gestione per monitorare costantemente le proprietà e l’evoluzione dei servizi erogati. L’affinamento di modelli operativi, progettati per dare risposte sempre ed ovunque efficienti, permette a Gruppo M Italia di mantenere il controllo e governare le relazioni di un’organizzazione articolata dando risposte immediate nel caso di necessità o emergenze, always just in time.
Concept of warehouse. The forklift between rows in the big warehouse. 3d illustration
Lo rivela una Survey condotta da Cristina Andreetta, consulente di trasformazione digitale sostenibile: i brand scontano ritardi e gap, il mercato cresce, soprattutto sul fronte dei Millennial
Milano, 21 aprile 2021 -La modalità con cui i consumatori scoprono e acquistano i cosmetici è cambiata in modo permanente grazie al supporto del digitale.
Essere presenti in tutti i passaggi che compie il consumatore tra mondo analogico e mondo digitale è la strategia vincente e gli eventi dell’ultimo anno hanno accelerato e reso ancora più evidente il nuovo contesto che viviamo oggi.
Ma questo sembra non essere ancora stato compreso pienamente da parte di molte aziende del Largo Consumo. Il 40% dei direttori marketing e CMO di primarie aziende (fonte: survey interna Cristina Andreetta, consulente di trasformazione digitale sostenibile) ritiene inevitabile dover vendere i propri prodotti online, magari avvalendosi di piattaforme come Amazon, ma non riconosce a questo canale un valore strategico che vada oltre la mera vendita.
Per quanto riguarda la comunicazione, oltre al media analogico per eccellenza, la televisione, nell’80% dei casi avviene attraverso i canali Social (Facebook, YouTube e Instagram in testa) e il 70% dei CMO ritiene giusto avvalersi di figure come gli Influencer per dialogare con chi acquista il proprio brand.
I consumatori sono però orientati, nel 74% dei casi, a dare fiducia ai micro influencer, a figure molto vere ed autentiche, con un seguito inferiore (10-20.000 follower in media) ai top di mercato, spesso irraggiungibili, figure in grado però di rappresentare davvero un trigger notevole per la capacità di spostare le preferenze di acquisto.
Se poi prendiamo in considerazione la Gen Z, per consigli su prodotti beauty il 52% si affida agli Influencer che segue sui social media e l’82%si fida dei propri amici e familiari , secondo il McKinsey’s influencer report).
La survey condotta da Cristina Andreetta mostra anche l’incapacità attuale dei brand cosmetici di sfruttare appieno, nel 93% dei casi , la volontà di una fetta importante del mercato, i Millennial, di connettersi con le Marche e partecipare all’esperienza e alla loro vita digitale e analogica: solo il 36% dei CMO ha avviato nell’ultimo anno progetti di Community management per aggregare clienti e fan attraverso i social e gli altri canali online. Tra gli ostacoli: la difficoltà a trovare un tono di voce coerente (41%), la frammentazione delle audience (28%), la mancanza di una vera cultura aziendale improntata all’innovazione continua (67%).
Nessun direttore marketing comunica direttamente con i propri consumatori, né attraverso una diretta Instagram né con una room in Clubhouse, lasciando questa prerogativa solo a brand giovani e di proprietà di Millennial.
L’utilizzo del content marketing è presente nell’82% dei casi, ma solo il 31% dei brand riesce ad essere efficace: tra questi, gli strumenti più utilizzati risultano essere tutorial (90%), newsletter (88%), dirette social (65%), sondaggi e contest (53%), interviste (46%), blog (44%).
Solo il 21% dei brand cosmetici pratica il social listening, ossia scandaglia costantemente la Rete alla ricerca delle conversazioni e delle menzioni relative alla propria azienda, prodotti e servizi.
Nel frattempo, però, complice anche lo scenario pandemico, l’interesse online degli utenti per prodotti di bellezza e cosmesi è cresciuto di oltre il 40% nel 2020 rispetto al 2019 (fonte: Idealo). Chi sono le persone più attive in questo comparto? Le donne tra i 25 e i 34 anni, parliamo del 63% del totale.
Il 79% di chi cerca prodotti beauty lo fa da smartphone, mentre il 45% degli ecosistemi digitali dei brand cosmetici ha bisogno di essere ottimizzato maggiormente in tema di Mobile-compliance.
In occasione dell’uscita dello studio Digital Vortex relativo al 2020 – spiega Cristina Andreetta – mi aspetto di vedere un avvicinamento significativo del settore del Largo Consumo (CPG = Consumer Packaged Goods) al vortice, dove la velocità e l’entità della trasformazione digitale sono più elevate, anche se i progressi più rilevanti saranno plausibilmente messi in atto nel 2021.
Veneta di origini e milanese di adozione, è laureata in Economia Aziendale in Bocconi e ha scelto il Marketing come professione.
Passionale, empatica e curiosa, è passata dal mass market alla farmacia ai saloni dei parrucchieri, attraverso tutte le categorie del cosmetico, frequentando mercati italiani e stranieri, in filiale e in head quarter.
Nel 2019 si è spostata nell’ecosistema destrutturato delle startup con responsabilità di business development, marketing e comunicazione digitale in ambito tecnologico.
Oggi accompagna le aziende alla trasformazione digitale e le guida a fare innovazione in modo sostenibile.
Nel 2020 aumento del 60% delle separazioni rispetto al 2019 secondo i dati diffusi dall’Osservatorio sul Mondo delle Relazioni, promosso da SOSrelazioni.it: tra le cause le tensioni causate dai lockdown dovuti al Covid
Milano, 19 aprile 2021 – In Italia, dal 1991 ad oggi, il numero delle separazioni/divorzi è più che quadruplicato, raggiungendo oggi oltre 150 mila casi solo tra le coppie coniugate, escludendo, pertanto, le crisi che coinvolgono le numerose coppie di fatto. Una volta nella vita prima o poi tutti, o quasi, attraversano una crisi sentimentale, una problema di relazione di coppia o un momento difficile che viene percepito come fortemente impattante nella propria vita. Questo accade nel 45%delle relazioni, secondo i dati presenti nell’Osservatorio sul Mondo delle Relazioni promosso da SOSrelazioni.it (www.sosrelazioni.it), prima piattaforma di professionisti certificati che aiutano le persone a superare con successo le loro sfide relazionali, con un metodo veloce, pragmatico e risolutivo.
Le crisi di coppia toccano indifferentemente persone giovani e mature, la concentrazione maggiore di problematiche risiede nella fascia d’età 25-55 anni. Per quanto concerne il genere, anche qui abbiamo una sostanziale equivalenza tra uomini e donne anche se, secondo i dati SOSrelazioni.it, gli uomini mostrano di “soffrire” maggiormente una situazione di crisi e di allontanamento (70%) mentre le donne sono più propense a parlarne (65%).
I matrimoni, salvo un limitato momento “espansivo” alla fine degli anni ’80, hanno fatto registrare un calo continuo negli ultimi 20 anni. Un calo a cui corrisponde un aumento delle separazioni e dei divorzi: nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni del60% rispetto al 2019.
Se parliamo di coppie di fatto, l’Osservatorio SOSrelazioni.it condotto su un campione di decine di migliaia di persone a livello nazionale, mostra andamenti simili, con un incremento delle crisi del 48% nel 2020 rispetto al 2019: il Covid e le tensioni dovute ai vari lockdown sono stati certamente una causa scatenante non trascurabile.
Tra i motivi delle crisi, siano esse matrimoniali o all’interno di relazioni di fatto, spicca al primo posto l’infedeltà (40%), che riguarda soprattutto e in massima parte tre regioni in Italia, Lazio, Lombardia e Toscana. Le donne sembrano leggermente più inclini al tradimento (57%) rispetto agli uomini.
Quando una relazione entra in crisi, se non si interviene in modo adeguato con un supporto ad hoc, c’è il rischio che finisca nell’81% dei casi. Grazie a SOSrelazioni.it, invece, il 93%dei casi trattati ha potuto ritrovare la serenità ed anche il proprio partner.
La conferma del periodo di stress vissuto dalle relazioni viene anche dalle società di ricerca straniere: secondo le stime Euromonitor International, entro il 2030 le separazioni nel mondo aumenteranno di un ulteriore +78,5%.
Che fare?
L’Italia ha il record di 100mila psicologi per 60 milioni di abitanti: uno psicologo ogni 600 abitanti.
La reticenza culturale porta l’utente medio italiano a vedere la figura dello psicologo come un medico che cura persone affette da disturbi. Rivolgersi a questa figura non è dunque così frequente nel nostro Paese, specialmente se il problema è legato alla sfera relazionale e intima.
“SOSrelazioni.it, invece – affermano Manuel Bezziccheri e Roberto Gasparini, fondatori della piattaforma – affronta il problema con un percorso di coaching denominato appunto“Metodo SOSrelazioni” che è contraddistinto da 3 elementi: è breve, pratico e risolutivo. Un percorso nel quale la persona sperimenta direttamente come la gestione delle proprie emozioni e quindi delle relazioni si possa “imparare”, analogamente a quanto accade quando pratichiamo un nuovo sport o prendiamo la patente di guida”.
Questo nuovo punto di vista permette di poter eliminare la frizione tra cliente e professionista, eliminando qualsivoglia pregiudizio e permettendo alla persona di intraprendere un percorso di crescita individuale in totale sicurezza e tranquillità.
A proposito di SOSrelazioni.it
SOSrelazioni.it ha rivoluzionato il mondo della psicologia, portando innovazione in un settore poco toccato dal mondo digitale.
Nato a gennaio 2017 dall’intuizione di Manuel Bezziccheri e Roberto Gasparini, la Società ha registrato risultati in costante crescita grazie ad un modello di business innovativo e scalabile, basato sull’utilizzo di tecnologia e procedure proprietarie.
Attraverso il proprio team di psicologi, che la Società seleziona su base nazionale e forma individualmente, Emotion Box ha dato supporto psicologico ad oltre 14 mila persone a partire dal 2017, in particolar modo nell’ambito della diagnosi, gestione e risoluzione dei problemi legati alle crisi di coppia.
Si sta utilizzando in queste ore di emergenza nel canale di Suez gli algoritmi di object detection di un’azienda italiana, per monitorare l’evoluzione
Napoli, 27 marzo 2021 – Da 4 giorni la porta container Ever Given si è messa di traverso nel canale di Suez a seguito di una tempesta di sabbia, andandosi letteralmente ad arenare. Questo ha causato il blocco totale di uno dei tratti più trafficati del pianeta, in cui circolano il 12% delle merci.
L’interruzione prolungata del traffico nel canale causerà costosi ritardi per le aziende europee che dipendono da un flusso costante di importazioni dall’Asia. Il rischio è l’interruzione della catene di approvvigionamento, dal petrolio ai cereali alle automobili: si stima una perdita di 10 miliardi di dollari al giorno.
Per monitorare l’evoluzione della situazione nel canale di Suez in queste ore di emergenza si stanno utilizzando gli algoritmi di object detection della Latitudo 40 (www.latitudo40.com), aziendanapoletana che offre una piattaforma per il decision making, basata sul rilevamento di dati satellitari e algoritmi di AI/ML. Nelle immagini allegate (https://bit.ly/39ibOYY) possiamo notare il traffico navale il giorno 20 e il giorno 25 (sia a nord che a sud), con un focus sul grande mercantile incagliato.
Latitudo 40 sta seguendo da vicino l’emergenza con un monitoraggio costante, attraverso la propria piattaforma che permette di cercare, processare ed elaborare automaticamente le immagini prodotte dai satelliti attorno alla Terrae trasformarle in informazioni per semplificare i processi aziendali con potenti algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning.
“Le analisi fatte sul canale di Suez – commenta Vincenzo Vecchio, co-founder di Latitudo 40 – rappresentano una testimonianza dei nuovi scenari applicativi che si stanno aprendo grazie alla nostra piattaforma e all’evoluzione delle tecnologie satellitari nonché all’aumento della frequenza delle immagini”.
A proposito di Latitudo 40
Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning, Latitudo 40 è in grado di trovare correlazioni complesse che sono difficili da identificare con gli strumenti tradizionali. L’applicazione di queste tecniche alle immagini satellitari e ai set di dati geospaziali consente all’azienda di offrire potenti strumenti di supporto decisionale, utilizzando dashboard di analisi multitemporali o spaziali o creando applicazioni personalizzate tramite le API.
Sia che tu stia stimando il valore di un immobile in una città, verificando la stabilità di una torre della linea elettrica o analizzando la resa di un raccolto, Latitudo 40 aiuta a semplificare lo sviluppo, snellire i processi e focalizzare l’attenzione sul valore del cliente e sul successo del progetto, riducendo investimento iniziale e tempo di sviluppo. Grazie ad una tecnologia di data analysis unica, che parte dal passato per comprendere il presente e individuare i trend per il futuro.