Uva, tutti pazzi per la senza semi: ecco come riconoscere quella italiana

Milano, 12 settembre 2017 – L’Italia è uno dei più importanti produttori di uva nel mondo insieme a Cina e Stati Uniti. Una produzione che affonda le sue radici nella storia del Mediterraneo, fin dalla Magna Grecia e che ha portato alla  produzione delle varietà tradizionali più conosciute ed apprezzate da sempre, l’uva Italia, la Regina, la Pizzuttella, la Red Globe, la Palieri e tante altre.

Ma a fianco delle varietà più tradizionali, negli ultimi anni, si sono affermate con grande successo le varietà di uva caratterizzate dall’assenza completa di semi.

E’ stato un successo planetario ed una delle più importanti innovazioni in ortofrutta degli ultimi anni.

I consumi mondiali di uva senza semi stanno crescendo in maniera dirompente soprattutto nei paesi anglosassoni, Regno Unito e Usa in particolare ma anche nei Paesi Scandinavi, in Germania, in  Cina e in tutto il Medio Oriente.

Il boom di consumi in Italia c’è, e riguarda soprattutto le aree del Nord, le grandi città, i consumatori più evoluti e meno tradizionali.

Da dove viene l’uva senza semi

L’assenza di semi nell’uva è una caratteristica presente in alcune tipologie di questo straordinario frutto da tempo immemorabile. Pensiamo, ad esempio, all’uva sultanina, che è un’antica varietà senza semi, utilizzata  per l’essiccazione oppure l’uva di Corinto, anch’essa con queste caratteristiche.

La natura e la grande biodiversità della frutta offrono, quindi, tipologie di uva che nascono con questa caratteristica intrinseca. Si dicono partenocarpiche .

In sostanza i fiori di queste piante di vite si autofecondano e non producono semi consentendo al frutto,  comunque  di crescere e maturare.

Un fenomeno interessante e studiato ampiamente dai botanici e i genetisti che hanno messo a punto straordinarie varietà con questa caratteristica anche per il consumo fresco.

Il successo è stato immediato ed enorme,  in tutto il mondo;perché le uve senza semi selezionate  offrivano un valore aggiunto impagabile: l’assenza di semi, la facilità di consumo, la croccantezza e la dolcezza costante, la possibilità di utilizzo in succhi e frullati senza dovere separare i semi.

Un successo senza precedenti  che sta portando alla conquista di sempre maggiori quote di mercato per questa tipologia d’uva che ormai ha complessivamente raggiunto il 46% dell’offerta totale.

Le varietà, le stagioni e i territori di produzione garantite dai produttori

Quando una innovazione frutticola ha successo a livello globale, come nel caso della’uva senza semi, si moltiplicano le varietà per intercettare il gusto dei consumatori, le esigenze produttive nei diversi territori e la stagionalità. Le varietà sono numerosissime, costituite spesso da grandi network  operanti in tutto il mondo ed anche, naturalmente, in Italia.

Per scegliere al meglio è opportuno  affidarsi alle garanzie e  alla professionalità dei produttori italiani associati al marchio Solarelli.

Solarelli è un marchio di qualità di proprietà della Cooperativa Apofruit. Una Cooperativa che associa oltre 4000  produttori e che  ha scelto di selezionare le migliori uve da tavola senza semi idonee alla coltivazione  in Italia ed in particolare in Puglia, Basilicata e in Sicilia e di proporle ai consumatori con il marchio Solarelli, un brand che identifica uve senza semi dolci, croccanti, presenti da luglio a Novembre, di tre colori, bianche rosate e nere.

La sicurezza e la garanzia di una bontà senza sorprese e la scelta costante di coltivare nei territori italiani che per tradizione, cultura e competenza sono ideali per ottenere il meglio dal prodotto fanno di Solarelli il punto di riferimento italiano della qualità. Le uve senza semi Solarelli, oltre che per il consumo fresco, sono molto apprezzate  per la preparazione di dolci, sorbetti, centrifugati e smoothie e gli chef e i barman sono particolarmente attratti da questa tipologia di prodotto  perché è veloce e facile da usare in cucina, oltre che buona.

L’Uva Solarelli è prodotta nelle migliori aree vocate della Puglia, del Metaponto in Basilicata e della Sicilia,  dove la cooperativa Apofruit è presente con i propri soci produttori e con le proprie strutture per la selezione e il confezionamento che è attivo da luglio a novembre consentendo di proporre al mercato italiano ed estero uve freschissime e di alta per un lungo periodo.

 

ALCUNE VARIETA’ SOLARELLI DI ALTA QUALITA’

 

UVA SUGRAONE (Superiorseedless): E’ precoce e dolcissima

Una tra le migliori varietà di uva da tavola bianca a livello qualitativo e produttivo: è precoce ed eccellente sia per le qualità organolettiche, che da punto di vista estetico. Disponibilità: da fine Luglio a metà Settembre.

SOPHIA: bianca tardiva, matura da metà agosto a settembre inoltrato. Ha gli acini grandi ed è molto aromatica. Ricorda il moscato.

UVA THOMPSON: Uva da tavola bianca senza semi, ottima sia per il consumo fresco sia per la preparazione di succhi e distillati. È l’uva tipicamente utilizzata per all’appassimento. Disponibilità: da fine Agosto a Ottobre.

UVA BIG PERLON: Uva da tavola nera, molto produttiva, caratteristica per la bellezza del suo aspetto estetico, e la dimensione dei grappoli. Disponibilità: da fine Luglio a Novembre

UVA CRIMSON :Tardiva e di gusto eccellente

Uva da tavola rosso-violacea caratterizzata da proprietà organolettiche e aspetto uniche che la rendono molto apprezzata dai consumatori. Ottima la conservabilità e il trasporto. Disponibilità: da Settembre a Dicembre.

UVA RED GLOBE: Uva da tavola rossa-violaceo con caratteristiche qualitative medie, molto apprezzata per l’ottimo aspetto e per il sapore caratteristico. Relativamente buona la resistenza al trasporto. Disponibilità: da Settembre a Dicembre

 

Il  perfetto equilibrio di gusto e salute dell’uva senza semi

Le caratteristiche nutrizionali dell’uva senza semi si discontano molto poco dall’uva tradizionale, l’unica difformità è probabilmente la mancanza di vitamina E che si trova nei semi e che naturalmente non è presente nelle tipologie “ apirene”.
L’uva in particolare e l’intera pianta di vite in generale è considerata da tempi antichissimi un vero toccasana per la salute.

100 grammi d’uva fresca apportano 61 Kcal: 80,3% dei frutti sono costituiti da acqua, i carboidrati – soprattutto fruttosio e glucosio – sono il 15,6%, le fibre ammontano all’1,5%, le proteine allo 0,5% ed i grassi, pochissimi, costituiscono solamente lo 0,1%.

L’uva è ricca in sali minerali, in particolare potassio (192 mg/100g) ma sono  presenti, seppur in quantità meno importanti, anche manganese, rame, fosforo e ferro.

Tra le vitamine dell’uva senza semi  non possono mancare la C (6 mg %), la B1, la B2, PP ed A.

 

ACINI, FOGLIE E LEGNO DI VITE SONO UNA MINIERA DI VIRTU’ TERAPEUTICHE

L’uva, è dissetante e purificante e nel contempo nutriente, energetica e miniera di virtù terapeutiche che coinvolgono tutta la pianta, dalle radici, alle foglie, agli acini.

Gli antocianosidi, contenuti nelle foglie di vite,  abbassano la pressione, aumentano la resistenza dei capillari.

Le procianidine – tannini catechinici contenuti nelle foglie  sono importanti antiossidanti.

Il resveratrolo è un composto stilbenico riscontrato in particolare nella buccia degli acini e nella radice di vite questa sostanza è utile nella prevenzione dalle malattie cardiovascolari poiché migliora la fluidità del sangue, diminuendo pertanto il rischio di  ictus, infarti e trombosi. Inoltre, il resveratrolo dell’uva esercita proprietà antinfiammatorie ed abbassa il colesterolo.

I polifenoli inoltre contribuiscono a mantenere elastica la pelle, contrastando la degradazione di collagene ed elastina; inoltre favoriscono l’inibizione dell’ossidazione delle LDL.

I sali minerali contenuti nell’uva sono utili per la formazione dell’emoglobina, per stimolare la secrezione della bile e per favorire la digestione; inoltre, i sali minerali fungono da diuretico (potassio) e rimineralizzante.

Le vitamine infine espletano proprietà antiossidanti e vitaminizzanti.