La moria di pesci nel lago di Scanno del 2008

Lago di Scanno
Lago di Scanno

Nel 2008 un‘inconsueta manifestazione si manifestò nel lago di Scanno, minacciando l’assetto faunistico del bacino abruzzese.

Si trattava della comparsa a galla di pesci agonizzanti, in particolare di tre specie: coregoni, trote e avannotti di persici reali che vivono nella zona centrale in una profondità tra gli otto e i dieci metri. All’incirca sono state rinvenuti trecento esemplari di coregoni, qualche esemplare di diversa taglia di trote e sono stati stimati una decina di migliaia di avannotti di persici reali.

Immaginate lo scenario per chi si trovava sulla sponda del lago, un’immagine di morte in un luogo che alla vista suscita tutt’altre emozioni, in particolare in quelle ore in cui la luce crea un effetto paradisiaco sulle acque.

La maggior causa dedotta è stata la mancanza di ossigeno nel fondo del lago che avrebbe indotto alla morte i pesci mediante asfissia. Lo avrebbe fatto dedurre il posizionamento abituale di questi pesci nelle acque nel lago di Scanno, a differenza degli altri che stazionano nelle vicinanze delle rive e che non sono stati colpiti da tale fenomeno.

Questo accadimento era già avvenuto negli anni settanta con le eguali caratteristiche. Infatti dopo qualche tempo, le analisi eseguite dagli enti preposti, hanno confermato la teoria più auspicabile della morte causata da asfissia, a differenza di qualche strampalata supposizione che induceva a ricondurre le cause di questo fenomeno alla immissione sprovveduta di lucci nel lago.

Una volta accertata la causa reale l’associazione Pescatori Scanno Villalago si è preoccupata del caso, proponendo una serie di suggerimenti in maniera tale che il fenomeno non possa più ripetersi. Il sindaco di Scanno ha rivolto queste proposte alla guardia forestale, in particolare ci si era preoccupati di attuare un urgente intervento di ossigenazione per insufflazione, poiché lo stato di siccità presente in quel periodo avrebbe reso le acque con caratteristiche stagnanti. Fortunatamente ci furono una serie di piogge che hanno ristabilito la consuetudinaria vivibilità delle acque e un ripristino del livello ordinario del lago di Scanno.