A Casalnuovo l’educazione civica nelle scuole è già realtà

Casalnuovo di Napoli, 14 giugno 2017 – È recente una proposta del Pd nazionale di reintrodurre nei programmi scolastici l’educazione civica.

Nello specifico, la proposta di riportare nelle scuole la materia “educazione civica“, in chiave europea, è dell‘associazione Labdem, che fa riferimento all’ on. Gianni Pittella, presidente del gruppo Socialisti & Democratici al Parlamento Europeo.

Nelle scuole di Casalnuovo di Napoli, però, pare che questa idea del governo sia stata anticipata.

Da ben due anni, infatti, grazie al Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Nappi, i ragazzi casalnuovesi partecipano ad un percorso di 6 giornate di educazione civica, una al mese, nel corso delle quali, oltre che a conoscere le istituzioni, si affrontano temi quali la legalità, la tutela dell’ambiente, bullismo e cyberbullismo, immigrazione, femminicidio e rispetto delle regole in tutti gli aspetti della vita quotidiana.

I giovani partecipano anche al concorso idee, collegato al progetto “Giornate di Educazione Civica“, che prevede l’assegnazione di borse di studio.

Abbiamo raggiunto Nappi, per chiedergli qualche dettaglio:

“Lo scorso anno 200 partecipanti e 3 scuole coinvolte, quest’anno per la seconda edizione i partecipanti sono stati 400 e 6 le scuole coinvolte, 37 le borse di studio di importo simbolico pari a 200 euro assegnate sono ad ora, somme prelevate dal PEG dell’ufficio di presidenza del consiglio, soldi che di solito venivano impegnati per cambiare gli arredi. Ecco, ho deciso di investire sui ragazzi, sulle nuove generazioni, girando per le scuole e coinvolgendo i ragazzi in questo percorso di educazione civica, conoscenza delle istituzioni e rispetto delle regole“.

Alle giornate di educazione civica il presidente Nappi, oltre che da colleghi politici, è stato accompagnato anche da artisti noti. Nappi lo spiega così:

Parlare di regole, di educazione e di istituzioni, attraverso strumenti contemporanei – come la musica-, che possono farci  arrivare diretti al cuore dei ragazzi. Ecco la mia idea. Si riesce a parlare, per esempio, di riciclo e di rispetto dell’ambiente attraverso l’esempio di Capone dei Bungtebangt, che suona con strumenti riciclati, ricavati totalmente da ciò che di solito si trova sulla spazzatura.

Oppure si può parlare di legalità con il rap di Lucariello, che firma la sigla finale di Gomorra.

Le borse di studio sono state, quest’anno, assegnate a ragazzi che hanno utilizzato, oltre alla musica, tanti strumenti per parlare di istituzioni e rispetto delle regole, come il disegno, i cortometraggi, coreografie e balli, plastici, poesie e racconti“.

Un percorso interessante, per cui non resta che attendere la terza edizione.

 

 

Capone dei Bungtebangt, che suona con strumenti riciclati, ricavati totalmente da ciò che di solito si trova sulla spazzatura

 

Il rapper Lucariello, che firma la sigla finale di Gomorra

 

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Agenzia Stampa Casalnuovo di Napoli