Canapa legale: l’A.N.C.I. dà vita ai progetti “Canapabio” e “Marijaita”

Roma, 16 gennaio 2018 – L’A.N.C.I., l’Associazione Nazionale Consumatori Italiani, per promuovere la diffusione e l’uso della canapa legale così come previsto dalla legge dà vita ai progetti  “Canapabio” e “Marijaita“.

Negli ultimi mesi si è assistito al fenomeno della “cannabis light”,  letteralmente presa d’assalto tant’è che in molti hanno provveduto all’acquisto di infiorescenze femminili di canapa, anche se preme sottolineare che tali infiorescenze vengono da decenni vendute in Italia.

Difatti, in quanti si sono recati ad una fiera o ad un evento di settore, hanno potuto trovare infiorescenze di canapa di diverse varietà certificate a livello europeo, che sviluppavano al massimo lo 0,2% di THC.

Dopo il successo ottenuto dalla cannabis light in Svizzera, una forte richiesta di infiorescenze di canapa legale si è diffusa anche in Italia e son nate le prime aziende che hanno iniziato a promuovere i propri prodotti.

La legge numero 242 del 2 dicembre 2016 entrata in vigore il 14/01/2017 con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, non menziona nulla  in merito a tali infiorescenze e, dunque, non vi è nessuna normativa specifica.

Fino a poco tempo fa’ le infiorescenze di canapa erano spesso vendute per farne tisane ed oggi, a ridosso dell’entrata in vigore della legge sopra citata, alcune aziende attraverso un’abile operazione di marketing, hanno probabilmente indotto a pensare che si possano anche fumare.

E’ altresì insorta anche la polemica fra:

  • Chi tenta attraverso la commercializzazione di infiorescenze di canapa di dare valenza politica e forzare in questo modo il proibizionismo;
  • Chi accusa i commercianti di cannabis light italiana di “vendere un prodotto speculativo” e di mettere a rischio tutti gli sforzi fatti in questi anni per legittimare la canapa sativa italiana;

Perché Canapabio e Marijaita?

È del tutto evidente come giá enunciato in premessa che vi è una richiesta copiosa di consumatori che cercano sul mercato infiorescenze femminili di canapa.

Abbiamo verificato che attualmente sono più di 800 i punti vendita fisici sul territorio nazionale che vendono infiorescenze di canapa sativa oltre ovviamente al canale internet e social collegati.

Ciò significa che sono centinaia di migliaia se non molti di più i consumatori che richiedono tale prodotto.

Non si può dunque chiudere gli occhi di fronte ad un fenomeno di così ampia portata.

Numerose, a mezzo e-mail, le  richieste di  lumi sul fenomeno in atto, nelle quali mail c’è la preoccupazione di mamme e persone comuni che palesano la possibilità per i minori di aver facile accesso ad un prodotto non testato di cui non si ha contezza della provenienza e sui possibili effetti nell’assunzione.

Non essendo, allo stato attuale, presente una normativa chiara in materia ed essendo evidente il fenomeno in essere, ci siamo sentiti in dovere anche alla luce delle numerosissime richieste pervenuteci di dare un contributo fattivo promuovendo due progettualità quali “Canapabio ” e  “Marijaita” che rispondono alle esigenze dei consumatori, promuovendo la coltivazione sostenibile di canapa sativa italiana certificata (Canapabio) rendendo disponibile anche infiorescenze femminili (Marijaita) tracciate dal seme al raccolto.

L’A.N.C.I., l’Associazione Nazionale Consumatori Italiani stigmatizza l’utilizzo improprio delle infiorescenze di canapa e di fumarle, sia perché diseducativo e socialmente deprecabile ma soprattutto perché tale utilizzo svilisce il prodotto che può come studi recenti indicano essere depositario di cannabinoidi utili.

“Per non farla morire una seconda volta la canapa dopo l’era del proibizionismo che ha di fatto segnato la fine della produzione di canapa in Europa crediamo che la coltivazione e la somministrazione delle infiorescenze di canapa vada declinata differentemente da come avviene oggi in Italia” dicono dall’associazione.

“Rispettiamo chi fa della diffusione delle infiorescenze di canapa un vessillo associandolo alla battaglia per la liberalizzazione della marijuana ma non lo condividiamo. Non condividiamo anche l’immissione sul mercato di infiorescenze di canapa che non siano tracciate in maniera veramente seria e compiuta esponendo di fatto i consumatori all’assunzione di sostanze non sicure”.

“Crediamo che le infiorescenze debbano poter essere acquistate in maniera consapevole e necessario che il consumatore venga garantito avendo contezza di tutte le fasi produttive” dicono ancora dall’A.N.C.I.

Ed è per questo che l’Associazione Nazionale Consumatori Italiani promuove  Canapabio®, progetto dell’ A.N.C.I. che promuove la coltivazione della Canapa Sativa Legale di elevata qualità coltivata in modo naturale, caratterizzata dall’elevato contenuto di cannabinoidi senza effetto psicotropo, a fronte di un contenuto di THC inferiore a 0,2%.

Il progetto Canapabio® si pone 3 obiettivi:

  1. Monitorare la coltivazione con sistemi innovativi in modo da avere in “real time” contezza di tutti i parametri ambientali del campo di coltivazione
  2. Avere la capacità di tracciare ogni fase della coltivazione
  3. Coltivare su suolo Italiano con un protocollo rigido e metodo biologico piante di Canapa Sativa Legale con contenuto <0,2% di Thc, onde ottenere un prodotto contenente cannabinoidi di elevata qualità.

La coltivazione deve, dunque, avvalersi di tecnologia “intelligente” una sorta di “Smart Agri”, che consenta di monitorare tutti gli elementi di cui si nutre la pianta di canapa: il terreno, l’acqua di irrigazione, polveri presenti in aria e gli eventuali concimi di origine vegetale.

Aver la capacità di ottenere la tracciabilità del prodotto coltivato intesa come uno strumento di sicurezza per il consumatore.

Tracciare ogni fase della coltivazione sino al raccolto rappresenta di per sé un fattore in grado di garantire la sicurezza.

Cosa é Marijaita?

Marijaita rappresenta l’infiorescenza di Canapa Sativa derivante dalla coltivazione Canapabio, in altri termini la possiamo definire la “Marija italiana” che é stata presente per secoli sui nostri territori.

Marijaita nasce con un’idea quella di non “mandarla in fumo” e far sì che chi richiede infiorescenze femminili di canapa possa avere un prodotto tracciato da poter utilizzare nelle forme previste dalla legge.

Marijaita verrà messa a disposizione dei soci che ne faranno richiesta e ognuno che la riceverà potrà partecipare ad un forum ove condividere le proprie esperienze in modo da far rete e ricerca sull’utilizzo delle stesse.

Le infiorescenze verranno donate anche a tutti gli istituti privati e pubblici che si occupano e si concentrano principalmente sullo studio di proprietà benefiche della canapa anche in campo medico.

Per maggiori informazioni sui progetti è disponibile il sig. Giampiero Colella al numero 392 0758065.

 

 

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Press Office:

Giampiero Colella  392 075 8065